Marcolin, sul tavolo di Pai Partners un’offerta di un gruppo industriale
Gli indizi portano all’olandese Hal Investments che già controlla Safilo. Ma la proposta economica è bassa rispetto alle attese del fondo francese di private equity | Marcolin, ricavi a 558,3 milioni e marginalità in aumento del 28%
La vendita di
Marcolin (montature per occhiali) da parte di
Pai Partners fa timidi passi avanti. Molti i soggetti interessati e che hanno guardato il dossier, ma per il momento soltanto un player si sarebbe fatto avanti con un’offerta concreta.
Secondo quanto riferiscono infatti alcune fonti a
MF-Milano Finanza, sul tavolo dell’advisor
Goldman Sachs sarebbe stata recapitata la proposta di un unico soggetto industriale, offerta che però sarebbe molto bassa rispetto agli auspici del fondo francese di private equity che dal 2012 anni controlla l’83% del gruppo degli occhiali guidato da Fabrizio Curci.
Nelle scorse settimane per Marcolin sono circolate
valutazioni intorno a 1,35 miliardi di euro sulla base di multipli superiori anche a quelli attualmente correnti nel settore lusso (circa 18 volte l’ebitda, che nel 2023 è stato di un’ottantina di milioni).
??????Non è chiara l’identità del potenziale compratore ma gli indizi portano agli olandesi di
Hal Investments che già controllano il competitor
Safilo, altro player della
Glasses Valley veneta che fattura circa il doppio di Marcolin (
1,02 miliardi contro 558 milioni). Le fonti hanno confermato l’interesse di cinque soggetti che hanno studiato l’operazione: tre industriali e due finanziari. Fra i primi, oltre al ticket Hal-
Safilo,
anche EssilorLuxottica e
Kering, il big del lusso di
Francois-Henri Pinault che nel 2013 ha creato una divisione interna di eyewear (
Kering Eyewear) guidata dall’ex
Safilo Roberto Vedovotto.
Entrambi però paiono piuttosto freddi sul dossier in quanto interessati più che altro alla licenza perpetua
Tom Ford (tra le più vendute al mondo nel segmento di alta gamma) presente nel portafoglio di Marcolin. A fine aprile il ceo di Essilux
Francesco Milleri ha spiegato che il deal non sarebbe strategico per il colosso dell’occhialeria italo-francese, più orientato allo sviluppo tech di nuovi prodotti come i
Ray-Ban Meta e i
Nuance Audio e alla collaborazione con le cliniche oftalmiche.
I due soggetti finanziari invece sono l’americana
Vsp Global, che controlla il gruppo
Marchon, e il fondo asiatico di private equity
Fountain Vest; ma l’interesse di entrambi pare tiepido. Ecco quindi perché gli indizi portano agli olandesi di Hal. Contattata, Marcolin non ha commentato. (riproduzione riservata)