Sciuker Frames: una finestra aperta sul futuro!

Vai su Google e cerca migliori produttori di infissi e vedi le marche che escono. Gli annunci ci delle aziende sono una cosa ma poi occorre verificare ... i nomi sono altri, Finstral, Oknoplast, etc. A meno che Google e gli articoli delle riviste siano corrotti, puo' essere
Non voglio fare polemiche.
Io guardo normalmente il fatturato...l'ebitda....i multipli...la strategia di lungo periodo etc....Finstral la conosco bene...e' delle mie parti...fattura sui 200 mio...azienda sicuramente buona ma appesantita da una struttura molto generosa...per me sciuker ha una strategia di sviluppo molto più dinamica e attiva. Se mi sono sbagliato raccoglieremo assieme i cocci 🤭😄
 
OP NEWS ITALIA: Small/Mid Cap, servono investitori pazienti (AcomeA)
Oggi 15:05 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--A detta di Antonio Amendola, senior fund manager di AcomeA Sgr, i deflussi dai fondi Pir e i bassi volumi stanno creando un forte pressione al ribasso sui titoli a piccola e media capitalizzazione, ma un investitore paziente riuscira'' a ottenere performance future piu'' che soddisfacenti. FORTE DIFFERENZA DI PERFORMANCE TRA LARGE CAP E SMALL CAP Da inizio anno, nota l''esperto, si e'' registrata una marcata differenza di performance tra le large cap e il resto del mercato italiano. Questa marcata differenza di performance non e'' lo specchio di una netta differenza nei fondamentali, anzi il contrario. Possiamo quindi attribuire il tutto a motivazioni tecniche legate ai flussi e ai volumi. In particolare, per quanto riguarda i flussi, questo e'' il primo anno di maturazione del beneficio fiscale dei Pir (la maggior parte fu appunto sottoscritta nel 2018) e sta portando importanti riscatti dai fondi Pir sia per "disinformazione" - il prodotto non scade dopo 5 anni ma continua a maturare il beneficio fiscale - sia per prese di profitto e conseguente investimento in titoli di Stato. In termini numerici abbiamo assistito nella prima parte dell''anno a circa 700 milioni di riscatti dai fondi Pir a fronte di circa 500 milioni nell''intero 2022 (dati Assogestioni). La seconda tematica e'' legata ai volumi, sul mercato mid e small cap i volumi scambiati rispetto allo scorso anno sono scesi del 35% circa. La combinazione di pochi volumi e riscatti ha creato il mix perfetto per la sottoperformance delle Pmi italiane rispetto alle large cap. Il tutto riconducibile quindi a motivi tecnici e non fondamentali. Infatti, le Pmi non solo stanno rispondendo egregiamente alle diverse insidie macroeconomiche e geopolitiche, ma presentano un miglioramento della visibilita'' prospettica dei loro business. BANCHE GUIDANO IL FTSE MIB Dall''altra parte troviamo, invece, il Ftse Mib con una performance da inizio anno guidata in particolare dal comparto bancario. In un contesto di tassi in rialzo il business bancario torna ad essere competitivo visto il marcato incremento del margine di interesse combinato con le solide posizioni di capitale e le generose distribuzioni tramite dividendi e buyback. Nel segmento Egm, invece, continua ad aumentare il differenziale tra andamento del prezzo di borsa (negativo) e incremento positivo degli utili per azione (nel FTSE MIB sono invece allineati). A questo punto pero'' bisogna considerare due aspetti dell''esposizione a questo settore: potremmo essere al picco del rialzo dei tassi e quindi del beneficio per le banche e, in un contesto di risk off generale dei mercati, le banche sono il modo piu'' veloce per prendere esposizione al ribasso. L''EGM INVECE SOFFRE I deflussi dai fondi Pir e i bassi volumi stanno creando un forte pressione a ribasso sui titoli a piccola e media capitalizzazione. Questo effetto risulta ancora piu'' amplificato sull''Euronext Growth Milan che per sua natura ha di base bassi volumi di scambio. Sull''Egm, tuttavia, sono quotate le aziende realmente collegate con la natura industriale del nostro Paese, al contrario del Ftse Mib che presenta per lo piu'' banche, Utilities ed Energy. L''Egm invece incarna la spina dorsale del nostro Paese, le multinazionali tascabili che tutto il mondo ci invidia e sempre piu'' spesso ci vengono portate via. Oggi questi titoli trattano a sconti importanti rispetto alla loro storia e rispetto agli omologhi stranieri, ma non risulta esserci un compratore marginale. In questo contesto, sarebbe infatti auspicabile uno sforzo comune tra: risparmiatori, investitori istituzionali ed autorita'' per far si'' che si creino le condizioni stabili e durature per un mercato strutturato. BENE I PIR, MA NON BASTANO. SERVE ALTRO Sicuramente i Pir hanno contribuito tanto, ma da soli non bastano. Ben venga l''incentivo alla quotazione per le PMI ma, senza altri interventi a supporto, questo risulta poco efficace perche'' l''imprenditore troppo spesso si trova con una azienda quotata ma poco liquida e con il prezzo influenzabile con pochi volumi di scambio. Sarebbe opportuno quindi intervenire su tre dimensioni: incentivo e supporto alla quotazione: gia'' in essere ma migliorabile sul supporto post quotazione; incentivo alla ricerca: molti dei titoli su EGM non hanno copertura sufficiente per poter attirare investitori esteri o meno specializzati sul comparto; incentivo all''investimento su questo mercato: l''Italia ha il piu'' alto risparmio privato al mondo, e sono molteplici le fondazioni e gli enti previdenziali del Paese. L''unico modo per far si'' che l''Egm sia un mercato strutturato e autosufficiente e'' quello di incanalare le risorse esistenti verso queste aziende o verso operatori che investono in queste aziende. LA VERA ECONOMIA REALE ITALIANA NON E'' NEL FTSE MIB La vera economia reale del nostro Paese e'' poco presente nel Ftse mib. Se pensiamo ai mercati di nicchia, alla manifattura di alta qualita'', all''aerospazio, alla biotecnologia, alla meccanica di precisione, tutti temi e settori con tassi di crescita importanti e posati su trend secolari, dobbiamo andare dal Mid Cap in giu''. Inoltre, in particolare per l''Egm, abbiamo un mercato che ad oggi, prendendo il multiplo EV/EBITDA, tratta alla meta'' della media delle transazioni di Private equity degli ultimi anni ma con maggiore trasparenza e, seppur poca, liquidita''. Ci sono quindi su questi comparti occasioni di inserire in portafoglio eccellenze della nostra industria a prezzi di saldo. Il tutto, per un investitore paziente, si tradurra'' in performance future piu'' che soddisfacenti. SECONDO ACOMEA CI SONO GRANDI OCCASIONI In AcomeA credono, quindi, che questa fase di mercato offra grandi occasioni di performance per il lungo periodo, il tutto pero'' in una ottica di stock picking perche'' non e'' difficile incappare in "value trap". "Ci aspettiamo inoltre che questa tipologia di titoli abbiano anche implicita una opzionalita'' di M&A/OPA ad opera della societa'' stessa o di fondi specializzati. Ovviamente per noi, e per il sistema Paese, questa non e'' la soluzione auspicabile visto l''enorme potenziale che hanno queste aziende, ma puo'' essere tuttavia uno stimolo alla performance di breve periodo. Per questo motivo abbiamo ridotto sempre piu'' l''esposizione alle large cap, dove troviamo attraente solo Telecom Italia per motivi specifici, a beneficio delle Pmi italiane in quanto le reputiamo un driver di performance futura importante per un investitore paziente. Infine, sarebbe auspicabile che sia gli investitori che il regolatore preservi e aiuti questi imprenditori coraggiosi che hanno imbracciato la strada della Borsa con tutte le difficolta'' e le problematiche connesse".
 
Non voglio fare polemiche.
Io guardo normalmente il fatturato...l'ebitda....i multipli...la strategia di lungo periodo etc....Finstral la conosco bene...e' delle mie parti...fattura sui 200 mio...azienda sicuramente buona ma appesantita da una struttura molto generosa...per me sciuker ha una strategia di sviluppo molto più dinamica e attiva. Se mi sono sbagliato raccoglieremo assieme i cocci 🤭😄
Da questo punto di vista Sciuker ha struttura più snella, anche perché metà del fatturato è fatto con superbonus, dove giocano i subappalti. La struttura cmq si appesantira', per produrre finestre occorrono fabbriche e operai, no ?
 
OP NEWS ITALIA: Small/Mid Cap, servono investitori pazienti (AcomeA)
Oggi 15:05 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--A detta di Antonio Amendola, senior fund manager di AcomeA Sgr, i deflussi dai fondi Pir e i bassi volumi stanno creando un forte pressione al ribasso sui titoli a piccola e media capitalizzazione, ma un investitore paziente riuscira'' a ottenere performance future piu'' che soddisfacenti. FORTE DIFFERENZA DI PERFORMANCE TRA LARGE CAP E SMALL CAP Da inizio anno, nota l''esperto, si e'' registrata una marcata differenza di performance tra le large cap e il resto del mercato italiano. Questa marcata differenza di performance non e'' lo specchio di una netta differenza nei fondamentali, anzi il contrario. Possiamo quindi attribuire il tutto a motivazioni tecniche legate ai flussi e ai volumi. In particolare, per quanto riguarda i flussi, questo e'' il primo anno di maturazione del beneficio fiscale dei Pir (la maggior parte fu appunto sottoscritta nel 2018) e sta portando importanti riscatti dai fondi Pir sia per "disinformazione" - il prodotto non scade dopo 5 anni ma continua a maturare il beneficio fiscale - sia per prese di profitto e conseguente investimento in titoli di Stato. In termini numerici abbiamo assistito nella prima parte dell''anno a circa 700 milioni di riscatti dai fondi Pir a fronte di circa 500 milioni nell''intero 2022 (dati Assogestioni). La seconda tematica e'' legata ai volumi, sul mercato mid e small cap i volumi scambiati rispetto allo scorso anno sono scesi del 35% circa. La combinazione di pochi volumi e riscatti ha creato il mix perfetto per la sottoperformance delle Pmi italiane rispetto alle large cap. Il tutto riconducibile quindi a motivi tecnici e non fondamentali. Infatti, le Pmi non solo stanno rispondendo egregiamente alle diverse insidie macroeconomiche e geopolitiche, ma presentano un miglioramento della visibilita'' prospettica dei loro business. BANCHE GUIDANO IL FTSE MIB Dall''altra parte troviamo, invece, il Ftse Mib con una performance da inizio anno guidata in particolare dal comparto bancario. In un contesto di tassi in rialzo il business bancario torna ad essere competitivo visto il marcato incremento del margine di interesse combinato con le solide posizioni di capitale e le generose distribuzioni tramite dividendi e buyback. Nel segmento Egm, invece, continua ad aumentare il differenziale tra andamento del prezzo di borsa (negativo) e incremento positivo degli utili per azione (nel FTSE MIB sono invece allineati). A questo punto pero'' bisogna considerare due aspetti dell''esposizione a questo settore: potremmo essere al picco del rialzo dei tassi e quindi del beneficio per le banche e, in un contesto di risk off generale dei mercati, le banche sono il modo piu'' veloce per prendere esposizione al ribasso. L''EGM INVECE SOFFRE I deflussi dai fondi Pir e i bassi volumi stanno creando un forte pressione a ribasso sui titoli a piccola e media capitalizzazione. Questo effetto risulta ancora piu'' amplificato sull''Euronext Growth Milan che per sua natura ha di base bassi volumi di scambio. Sull''Egm, tuttavia, sono quotate le aziende realmente collegate con la natura industriale del nostro Paese, al contrario del Ftse Mib che presenta per lo piu'' banche, Utilities ed Energy. L''Egm invece incarna la spina dorsale del nostro Paese, le multinazionali tascabili che tutto il mondo ci invidia e sempre piu'' spesso ci vengono portate via. Oggi questi titoli trattano a sconti importanti rispetto alla loro storia e rispetto agli omologhi stranieri, ma non risulta esserci un compratore marginale. In questo contesto, sarebbe infatti auspicabile uno sforzo comune tra: risparmiatori, investitori istituzionali ed autorita'' per far si'' che si creino le condizioni stabili e durature per un mercato strutturato. BENE I PIR, MA NON BASTANO. SERVE ALTRO Sicuramente i Pir hanno contribuito tanto, ma da soli non bastano. Ben venga l''incentivo alla quotazione per le PMI ma, senza altri interventi a supporto, questo risulta poco efficace perche'' l''imprenditore troppo spesso si trova con una azienda quotata ma poco liquida e con il prezzo influenzabile con pochi volumi di scambio. Sarebbe opportuno quindi intervenire su tre dimensioni: incentivo e supporto alla quotazione: gia'' in essere ma migliorabile sul supporto post quotazione; incentivo alla ricerca: molti dei titoli su EGM non hanno copertura sufficiente per poter attirare investitori esteri o meno specializzati sul comparto; incentivo all''investimento su questo mercato: l''Italia ha il piu'' alto risparmio privato al mondo, e sono molteplici le fondazioni e gli enti previdenziali del Paese. L''unico modo per far si'' che l''Egm sia un mercato strutturato e autosufficiente e'' quello di incanalare le risorse esistenti verso queste aziende o verso operatori che investono in queste aziende. LA VERA ECONOMIA REALE ITALIANA NON E'' NEL FTSE MIB La vera economia reale del nostro Paese e'' poco presente nel Ftse mib. Se pensiamo ai mercati di nicchia, alla manifattura di alta qualita'', all''aerospazio, alla biotecnologia, alla meccanica di precisione, tutti temi e settori con tassi di crescita importanti e posati su trend secolari, dobbiamo andare dal Mid Cap in giu''. Inoltre, in particolare per l''Egm, abbiamo un mercato che ad oggi, prendendo il multiplo EV/EBITDA, tratta alla meta'' della media delle transazioni di Private equity degli ultimi anni ma con maggiore trasparenza e, seppur poca, liquidita''. Ci sono quindi su questi comparti occasioni di inserire in portafoglio eccellenze della nostra industria a prezzi di saldo. Il tutto, per un investitore paziente, si tradurra'' in performance future piu'' che soddisfacenti. SECONDO ACOMEA CI SONO GRANDI OCCASIONI In AcomeA credono, quindi, che questa fase di mercato offra grandi occasioni di performance per il lungo periodo, il tutto pero'' in una ottica di stock picking perche'' non e'' difficile incappare in "value trap". "Ci aspettiamo inoltre che questa tipologia di titoli abbiano anche implicita una opzionalita'' di M&A/OPA ad opera della societa'' stessa o di fondi specializzati. Ovviamente per noi, e per il sistema Paese, questa non e'' la soluzione auspicabile visto l''enorme potenziale che hanno queste aziende, ma puo'' essere tuttavia uno stimolo alla performance di breve periodo. Per questo motivo abbiamo ridotto sempre piu'' l''esposizione alle large cap, dove troviamo attraente solo Telecom Italia per motivi specifici, a beneficio delle Pmi italiane in quanto le reputiamo un driver di performance futura importante per un investitore paziente. Infine, sarebbe auspicabile che sia gli investitori che il regolatore preservi e aiuti questi imprenditori coraggiosi che hanno imbracciato la strada della Borsa con tutte le difficolta'' e le problematiche connesse".
👍
 
Mark mi spiace vederti così critico nei confronti della società. Non sono d'accordo con quanto dici, le acquisizioni sono assolutamente strategiche e mirano ad una espansione strutturale che porterà ad avviare sezione specifica nella pubblica amministrazione e per me decisamente rilevante affacciarsi a mercati extra UE. Io sono molto soddisfatto di come si stia...e si sia mossa nel recente passato...la società, basti pensare ai crediti superbonus, una allora piccoletta che porta a casa un ottimo contratto con Enel x o come si sia mossa prima di tutti anche dopo il decreto tombale promuovendo soluzioni alternative. Ricorda che sciuker, al di là della sottovalutazione oggettiva data dai numeri, non ha mai sbagliato un colpo anzi è stata in grado di battere aspettative in più occasioni e che anche nel 2022 è riuscita a portare a casa un risultato in linea con le aspettative, al contrario delka maggior parte di quotate che invece hanno dovuto cedere il passo alle molte difficoltà dovute alla situazione economica generale. Gli infissi da me cambiati, per concludere, sono stati una scelta obbligata per via di un problema legato alle proprietà che andavo a ristrutturare, sciuker come tante altre mi bocciavano lo sconto 50 in fattura, l unica...fin troppo "sportiva" ma efficace...oknoplast mi ha portato avanti il tutto senza problemi, avendo tre appartamenti su cui intervenire con relativa spesa la scelta è stata come detto obblitoria. Spero di sentirti più sereno e tranquillo, sciuker è secondo me una società che merita molta fiducia.
 
Mark mi spiace vederti così critico nei confronti della società. Non sono d'accordo con quanto dici, le acquisizioni sono assolutamente strategiche e mirano ad una espansione strutturale che porterà ad avviare sezione specifica nella pubblica amministrazione e per me decisamente rilevante affacciarsi a mercati extra UE. Io sono molto soddisfatto di come si stia...e si sia mossa nel recente passato...la società, basti pensare ai crediti superbonus, una allora piccoletta che porta a casa un ottimo contratto con Enel x o come si sia mossa prima di tutti anche dopo il decreto tombale promuovendo soluzioni alternative. Ricorda che sciuker, al di là della sottovalutazione oggettiva data dai numeri, non ha mai sbagliato un colpo anzi è stata in grado di battere aspettative in più occasioni e che anche nel 2022 è riuscita a portare a casa un risultato in linea con le aspettative, al contrario delka maggior parte di quotate che invece hanno dovuto cedere il passo alle molte difficoltà dovute alla situazione economica generale. Gli infissi da me cambiati, per concludere, sono stati una scelta obbligata per via di un problema legato alle proprietà che andavo a ristrutturare, sciuker come tante altre mi bocciavano lo sconto 50 in fattura, l unica...fin troppo "sportiva" ma efficace...oknoplast mi ha portato avanti il tutto senza problemi, avendo tre appartamenti su cui intervenire con relativa spesa la scelta è stata come detto obblitoria. Spero di sentirti più sereno e tranquillo, sciuker è secondo me una società che merita molta fiducia.
Ciao Diego, grazie drl messaggio. Sai, io la prima volta che ho visto il Duomo di Milano ho detto : tutto qui? Poi col tempo l'ho visto grande. Era così tanto tempo che si aspettava che mi aspettavo una cosa eclatante... poi io vengo dall'high tech e già passavo dalla casa green alla casa smart. Del resto in un contatto con Investor Relations mi dissero che stacano pensando come crearecunacazienda unica, riconoscibile. La federazionecdi vrand mi ha smarrito
 
La Federazione di brand e il PVC locale mi ha smarrito, anche come riconoscibilita' del brand, il cambio del nome ... probabilmente un problema mio, ero andato troppo avanti con la testa, ragionavo alla Elon Musk. Loro conoscono il loro settore comunque, è probabile che sappiano come si gestisce ... Buona serata
 
OP NEWS ITALIA: Small/Mid Cap, servono investitori pazienti (AcomeA)
Oggi 15:05 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--A detta di Antonio Amendola, senior fund manager di AcomeA Sgr, i deflussi dai fondi Pir e i bassi volumi stanno creando un forte pressione al ribasso sui titoli a piccola e media capitalizzazione, ma un investitore paziente riuscira'' a ottenere performance future piu'' che soddisfacenti. FORTE DIFFERENZA DI PERFORMANCE TRA LARGE CAP E SMALL CAP Da inizio anno, nota l''esperto, si e'' registrata una marcata differenza di performance tra le large cap e il resto del mercato italiano. Questa marcata differenza di performance non e'' lo specchio di una netta differenza nei fondamentali, anzi il contrario. Possiamo quindi attribuire il tutto a motivazioni tecniche legate ai flussi e ai volumi. In particolare, per quanto riguarda i flussi, questo e'' il primo anno di maturazione del beneficio fiscale dei Pir (la maggior parte fu appunto sottoscritta nel 2018) e sta portando importanti riscatti dai fondi Pir sia per "disinformazione" - il prodotto non scade dopo 5 anni ma continua a maturare il beneficio fiscale - sia per prese di profitto e conseguente investimento in titoli di Stato. In termini numerici abbiamo assistito nella prima parte dell''anno a circa 700 milioni di riscatti dai fondi Pir a fronte di circa 500 milioni nell''intero 2022 (dati Assogestioni). La seconda tematica e'' legata ai volumi, sul mercato mid e small cap i volumi scambiati rispetto allo scorso anno sono scesi del 35% circa. La combinazione di pochi volumi e riscatti ha creato il mix perfetto per la sottoperformance delle Pmi italiane rispetto alle large cap. Il tutto riconducibile quindi a motivi tecnici e non fondamentali. Infatti, le Pmi non solo stanno rispondendo egregiamente alle diverse insidie macroeconomiche e geopolitiche, ma presentano un miglioramento della visibilita'' prospettica dei loro business. BANCHE GUIDANO IL FTSE MIB Dall''altra parte troviamo, invece, il Ftse Mib con una performance da inizio anno guidata in particolare dal comparto bancario. In un contesto di tassi in rialzo il business bancario torna ad essere competitivo visto il marcato incremento del margine di interesse combinato con le solide posizioni di capitale e le generose distribuzioni tramite dividendi e buyback. Nel segmento Egm, invece, continua ad aumentare il differenziale tra andamento del prezzo di borsa (negativo) e incremento positivo degli utili per azione (nel FTSE MIB sono invece allineati). A questo punto pero'' bisogna considerare due aspetti dell''esposizione a questo settore: potremmo essere al picco del rialzo dei tassi e quindi del beneficio per le banche e, in un contesto di risk off generale dei mercati, le banche sono il modo piu'' veloce per prendere esposizione al ribasso. L''EGM INVECE SOFFRE I deflussi dai fondi Pir e i bassi volumi stanno creando un forte pressione a ribasso sui titoli a piccola e media capitalizzazione. Questo effetto risulta ancora piu'' amplificato sull''Euronext Growth Milan che per sua natura ha di base bassi volumi di scambio. Sull''Egm, tuttavia, sono quotate le aziende realmente collegate con la natura industriale del nostro Paese, al contrario del Ftse Mib che presenta per lo piu'' banche, Utilities ed Energy. L''Egm invece incarna la spina dorsale del nostro Paese, le multinazionali tascabili che tutto il mondo ci invidia e sempre piu'' spesso ci vengono portate via. Oggi questi titoli trattano a sconti importanti rispetto alla loro storia e rispetto agli omologhi stranieri, ma non risulta esserci un compratore marginale. In questo contesto, sarebbe infatti auspicabile uno sforzo comune tra: risparmiatori, investitori istituzionali ed autorita'' per far si'' che si creino le condizioni stabili e durature per un mercato strutturato. BENE I PIR, MA NON BASTANO. SERVE ALTRO Sicuramente i Pir hanno contribuito tanto, ma da soli non bastano. Ben venga l''incentivo alla quotazione per le PMI ma, senza altri interventi a supporto, questo risulta poco efficace perche'' l''imprenditore troppo spesso si trova con una azienda quotata ma poco liquida e con il prezzo influenzabile con pochi volumi di scambio. Sarebbe opportuno quindi intervenire su tre dimensioni: incentivo e supporto alla quotazione: gia'' in essere ma migliorabile sul supporto post quotazione; incentivo alla ricerca: molti dei titoli su EGM non hanno copertura sufficiente per poter attirare investitori esteri o meno specializzati sul comparto; incentivo all''investimento su questo mercato: l''Italia ha il piu'' alto risparmio privato al mondo, e sono molteplici le fondazioni e gli enti previdenziali del Paese. L''unico modo per far si'' che l''Egm sia un mercato strutturato e autosufficiente e'' quello di incanalare le risorse esistenti verso queste aziende o verso operatori che investono in queste aziende. LA VERA ECONOMIA REALE ITALIANA NON E'' NEL FTSE MIB La vera economia reale del nostro Paese e'' poco presente nel Ftse mib. Se pensiamo ai mercati di nicchia, alla manifattura di alta qualita'', all''aerospazio, alla biotecnologia, alla meccanica di precisione, tutti temi e settori con tassi di crescita importanti e posati su trend secolari, dobbiamo andare dal Mid Cap in giu''. Inoltre, in particolare per l''Egm, abbiamo un mercato che ad oggi, prendendo il multiplo EV/EBITDA, tratta alla meta'' della media delle transazioni di Private equity degli ultimi anni ma con maggiore trasparenza e, seppur poca, liquidita''. Ci sono quindi su questi comparti occasioni di inserire in portafoglio eccellenze della nostra industria a prezzi di saldo. Il tutto, per un investitore paziente, si tradurra'' in performance future piu'' che soddisfacenti. SECONDO ACOMEA CI SONO GRANDI OCCASIONI In AcomeA credono, quindi, che questa fase di mercato offra grandi occasioni di performance per il lungo periodo, il tutto pero'' in una ottica di stock picking perche'' non e'' difficile incappare in "value trap". "Ci aspettiamo inoltre che questa tipologia di titoli abbiano anche implicita una opzionalita'' di M&A/OPA ad opera della societa'' stessa o di fondi specializzati. Ovviamente per noi, e per il sistema Paese, questa non e'' la soluzione auspicabile visto l''enorme potenziale che hanno queste aziende, ma puo'' essere tuttavia uno stimolo alla performance di breve periodo. Per questo motivo abbiamo ridotto sempre piu'' l''esposizione alle large cap, dove troviamo attraente solo Telecom Italia per motivi specifici, a beneficio delle Pmi italiane in quanto le reputiamo un driver di performance futura importante per un investitore paziente. Infine, sarebbe auspicabile che sia gli investitori che il regolatore preservi e aiuti questi imprenditori coraggiosi che hanno imbracciato la strada della Borsa con tutte le difficolta'' e le problematiche connesse".
Grazie per l articolo postato...molto interessante ed in parte era un argomento che avevo posto pochi giorni fa...non ricordo se qui o su casta...la discrepanza tra settore bancario e altri è molta così come per large rispetto alle small. L azionario è anche ben messo ma meno di ciò che sembra nel suo complesso, il settore bancario è ciò che ha trainato il tutto per via della forte presenza sul mercato principale. Anche secondo me siamo vicini al punto di svolta, i tassi si stabilizzeranno e allora si cambia settori, in aggiunta una normalizzazione auspicata seppur non certa della situazione macro dovrebbe portare ad una propensione ad un attitudine risk on che agevolera' le small per natura più più rischiose
 
La Federazione di brand e il PVC locale mi ha smarrito, anche come riconoscibilita' del brand, il cambio del nome ... probabilmente un problema mio, ero andato troppo avanti con la testa, ragionavo alla Elon Musk. Loro conoscono il loro settore comunque, è probabile che sappiano come si gestisce ... Buona serata
Mark, secondo me sanno molto bene cosa fare e cosa sia meglio, poi posso sbagliarmi questo è certo. Buona serata...o buona notte...anche a te
 
Non ho dubbi che conoscano il settore e sappiano cosa fare per loro stessi
 
buongiorno.... messaggio solo per salutare e rincuorare gli azionisti sciuker...!!! non molliamo.... (y)
 
Da inizio settimana, decisamente tonica

D'altronde, qualcuno si era espresso ......
 
Personalmente mi cambia poco finchè non prende un trend rialzista.
Se va a 6,80 e torna indietro mi fa un baffo perchè non sto facendo trading.
 
Carissimi, secondo me se non prende, supera e consolida la 200 media semplice daily non si va da nessuna parte, tecnicamente la vedo così. Da lì si può pensare di poter riprendere un ciclo favorevole, peraltro più che meritato.
 
Personalmente mi cambia poco finchè non prende un trend rialzista.
Se va a 6,80 e torna indietro mi fa un baffo perchè non sto facendo trading.
... quando poi passerà i 7 euro abbondanti e finalmente non sarò più in rosso, ecco quello è il momento in cui dopo lunga sofferenza finalmente... le terrò.
 
  • Like
Reazioni: Lob
Qualcuno ha capito come mai Nusco che fa le stesse cose e che ha multipli doppi rispetto a Sciuker salita del 20% in 2 gg e noi sempre al palo?
 
Qualcuno ha capito come mai Nusco che fa le stesse cose e che ha multipli doppi rispetto a Sciuker salita del 20% in 2 gg e noi sempre al palo?
Le due società non sono minimamente confrontabili....1000 volte meglio Sciuker...Ma il mercato sembra pensare il contrario....
 
Prima entrata in sciuker.
 
Indietro