Nero Tulip
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Buongiorno,
questa rubrica verte sull’analisi della borsa americana e quindi dei titoli quotati sul Nasdaq e sul Dow Jones.
Ho ritenuto necessario approfondire il mercato d’oltreoceano poiché, nell’ottica di differenziazione del portafoglio è bene non precludersi potenziali investimenti esteri e, perché non investire proprio nella madre di tutte le borse? Spesso gli investitori soffrono di home bias ovvero incapacità di investire al di fuori della propria nazione; questo per una serie di limitazioni connesse sia all’informativa in lingua straniera, e quindi non sempre fruibile a tutti, sia perché ci sono dei costi di commissioni più elevati. Da non sottovalutare anche il rischio cambio; insomma una serie di fattori che spingono l’investitore medio italiano, ad investire in Italia e stop.
Avendo quindi una panoramica semi-globale di quello che è l’andamento delle principali borse mondiali, è possibile non farsi sfuggire eventuali investimenti profittevoli esteri, per compensare magari portafogli troppo sbilanciati sul mercato domestico. Ribadisco che le mie analisi di medio-lungo periodo, non sono un invito all’investimento ma esclusivamente un focus informativo distaccato; ognuno deve operare con la propria testa ed in base al proprio profilo di investitore più o meno aggressivo, più o meno consapevole.
Via via verranno indicati dei riferimenti ai titoli che selezionerò per voi mediante i miei screener ed analizzeremo insieme eventuali sviluppi operativi.
Vi auguro una buona lettura.
questa rubrica verte sull’analisi della borsa americana e quindi dei titoli quotati sul Nasdaq e sul Dow Jones.
Ho ritenuto necessario approfondire il mercato d’oltreoceano poiché, nell’ottica di differenziazione del portafoglio è bene non precludersi potenziali investimenti esteri e, perché non investire proprio nella madre di tutte le borse? Spesso gli investitori soffrono di home bias ovvero incapacità di investire al di fuori della propria nazione; questo per una serie di limitazioni connesse sia all’informativa in lingua straniera, e quindi non sempre fruibile a tutti, sia perché ci sono dei costi di commissioni più elevati. Da non sottovalutare anche il rischio cambio; insomma una serie di fattori che spingono l’investitore medio italiano, ad investire in Italia e stop.
Avendo quindi una panoramica semi-globale di quello che è l’andamento delle principali borse mondiali, è possibile non farsi sfuggire eventuali investimenti profittevoli esteri, per compensare magari portafogli troppo sbilanciati sul mercato domestico. Ribadisco che le mie analisi di medio-lungo periodo, non sono un invito all’investimento ma esclusivamente un focus informativo distaccato; ognuno deve operare con la propria testa ed in base al proprio profilo di investitore più o meno aggressivo, più o meno consapevole.
Via via verranno indicati dei riferimenti ai titoli che selezionerò per voi mediante i miei screener ed analizzeremo insieme eventuali sviluppi operativi.
Vi auguro una buona lettura.