Se Monti aumenterà ancora tassazione su rendite finanziare ^
- Creatore Discussione icsbox
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oliver twist
Bieco speculatore!!!
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io il conto di mio padre è liquido nenache il conto deposito per pagare lo 0,10 a sti ladri
peggio per loro niente commissioni
in piu io mi sono messo pt al lavoro faccio trading sui mercati americani e lavoro di meno e pago di meno a questi parassiti che soddisfazione
peggio per loro niente commissioni
in piu io mi sono messo pt al lavoro faccio trading sui mercati americani e lavoro di meno e pago di meno a questi parassiti che soddisfazione
cioè come funziona spiegati meglio sarei interessato a togliere i soldi dalla borsa italiana prima che venga approvata questa nuova tassazione non vorrei essere cornuto e maziato da queste canaglie
oliver twist
Bieco speculatore!!!
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io opero su fineco
quindi il dossier lo pago
quindi il dossier lo pago
c'è da vedere se aumenterà la tassazione sul dossier, ma paghi pure il capital gain doppio essendo titoli americani e paghi pure le spese di tenuta conto e la decurtazione sulle minusvalenze maturate
ho la vaga impressione che monti lo voglia portare al 40
franz.old
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secondo me e' meglio se prima aspettano di vedere cosa stanno incassando con le tasse gia' in cantiere.........
MastroTitta
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magari, vorrà dire che inquadrano il trader come preofessione quindi ferie malattia e pensione
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a parte che già il 20% su investimenti finanziari di medio-lungo termine è un' aliquota molto elevata perchè tassa il rialzo nominale senza tenere conto dell' inflazione.
Se dovesse essere aumentata ulteriormente prenderò in considerazione la lotta armata o l' emigrazione
Se dovesse essere aumentata ulteriormente prenderò in considerazione la lotta armata
o l' emigrazione
Jimmy ilfenomeno
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a parte che già il 20% su investimenti finanziari di medio-lungo termine è un' aliquota molto elevata perchè tassa il rialzo nominale senza tenere conto dell' inflazione.
Se dovesse essere aumentata ulteriormente prenderò in considerazione la lotta armata
Beh onestamente sarebbe autodistruttivo aumentare le tasse, in quanto la riduzione del profitto atteso porterebbe ad un crollo delle transazioni.
ma questi scienziati sono capaci di tutto... ahimè
genioarcipelago
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PhilDeRoth
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Sbagli alla grandissima. Senza offesa alcuna, beninteso.
Tornando al topic, dubito fortemente che Monti farà questa mossa.
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A meno che nonno Mario Monti ( con la collaborazione di Passera ) voglia varare provvedimenti che equivalgano all' istigazione al suicidio per i trader di breve termine e gli scalper, o a meno che voglia semplicemente rubare soldi agli investitori in strumenti finanziari di medio lungo termine,
secondo me il principale provvedimento che dovrebbe varare è quello di abbassare la tassazione per chi realizza dopo diversi anni.
Attualmente c' è una sperequazione tra la tassazione dei fondi pensione e dei fondi pensioni integrativi, che è più bassa, e la tassazione applicata su fondi/sicav/etf/azioni per chi li tiene 10 anni o anche più.
In alcuni stati esteri oltre i 5 anni di possesso di azioni e altri strumenti l' aliquota scende fino ad arrivare a zero o quasi oltre i 10 anni.
Perchè mai favorire i fondi pensione integrativi , sui quali si hanno meno dati sull' andamento passato, e penalizzare altri strumenti finanziari che possono essere utilizzati anche per avere soldi durante la vecchiaia , facendo prima crescere il capitale?
Per tutti gli investimenti finanziari bisogna tenere conto che l' eventuale rialzo nominale sul medio-lungo termine non equivale necessariamente ad un un guadagno reale o non totalmente. Sul medio-lungo termine il rialzo almeno in parte è connesso all' inflazione.
Sul medio-lungo termine al rialzo nominale non corrisponde necessariamente un aumento del potere d' acquisto della somma investita.
Personalmente ho anche un comparto di sicav azionario comprato nel 1999 sul quale ho un un rialzo nominale del 20-25% : quel rialzo nominale in caso di movimentazione sarebbe tassato anche se tenendo conto dell' inflazione e del potere d' acquisto sono in perdita su quel comparto.
Tassare un rialzo nominale cui non corrisponde un guadagno reale equivale ad un furto di stato.
Questo un aspetto della tassazione sulle plusvalenze di cui di solito i politicanti, che farneticavano sull' argomento, non tengono conto.
secondo me il principale provvedimento che dovrebbe varare è quello di abbassare la tassazione per chi realizza dopo diversi anni.
Attualmente c' è una sperequazione tra la tassazione dei fondi pensione e dei fondi pensioni integrativi, che è più bassa, e la tassazione applicata su fondi/sicav/etf/azioni per chi li tiene 10 anni o anche più.
In alcuni stati esteri oltre i 5 anni di possesso di azioni e altri strumenti l' aliquota scende fino ad arrivare a zero o quasi oltre i 10 anni.
Perchè mai favorire i fondi pensione integrativi , sui quali si hanno meno dati sull' andamento passato, e penalizzare altri strumenti finanziari che possono essere utilizzati anche per avere soldi durante la vecchiaia , facendo prima crescere il capitale?
Per tutti gli investimenti finanziari bisogna tenere conto che l' eventuale rialzo nominale sul medio-lungo termine non equivale necessariamente ad un un guadagno reale o non totalmente. Sul medio-lungo termine il rialzo almeno in parte è connesso all' inflazione.
Sul medio-lungo termine al rialzo nominale non corrisponde necessariamente un aumento del potere d' acquisto della somma investita.
Personalmente ho anche un comparto di sicav azionario comprato nel 1999 sul quale ho un un rialzo nominale del 20-25% : quel rialzo nominale in caso di movimentazione sarebbe tassato anche se tenendo conto dell' inflazione e del potere d' acquisto sono in perdita su quel comparto.
Tassare un rialzo nominale cui non corrisponde un guadagno reale equivale ad un furto di stato.
Questo un aspetto della tassazione sulle plusvalenze di cui di solito i politicanti, che farneticavano sull' argomento, non tengono conto.
bodyhammer
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L'ipotesi di tassare il rendimento reale invece di quello nominale è secondo me affascinante ma altamente improbabile, in quanto lo Stato non rinuncerà mai a questo tipo di entrata.
Il fatto di introdurre una aliquota inversamente proporzionale al periodo temporale dell'investimento mi sembra ragionevole e sensato, in quanto attraverso l'investimento si forniscono risorse alle aziende e di conseguenza all'economia reale, quindi l'investitore di lungo termine andrebbe premiato.
Un altro aspetto che va posto in evidenza è che quando investo in una società, comprandone le azioni, ne divento in parte proprietario. Nel momento in cui l'azenda lavora bene e cresce, paga le tasse dovute sugli utili percepiti, non vedo perché successivamente l'azionista (e proprietario, seppure di quota minimale) debba pagare un ulteriore 20% su capital gain e dividendi.
Venendo al tema delle azioni estere, ricordiamoci poi la doppia imposizione fiscale sui dividendi..... questa sarebbe veramente libera circolazione dei capitali? Non sarebbe il caso di avere una minore imposizione fiscale in questo caso?
La concorrenza fiscale tra paesi d'altro canto è un fatto così come lo è la globalizzazione. La soluazione è l'armonizzazione delle regole del gioco, ed accordi come il Fatca (Foreign Account Tax Compliance Act) vanno in questa direzione.
Il fatto di introdurre una aliquota inversamente proporzionale al periodo temporale dell'investimento mi sembra ragionevole e sensato, in quanto attraverso l'investimento si forniscono risorse alle aziende e di conseguenza all'economia reale, quindi l'investitore di lungo termine andrebbe premiato.
Un altro aspetto che va posto in evidenza è che quando investo in una società, comprandone le azioni, ne divento in parte proprietario. Nel momento in cui l'azenda lavora bene e cresce, paga le tasse dovute sugli utili percepiti, non vedo perché successivamente l'azionista (e proprietario, seppure di quota minimale) debba pagare un ulteriore 20% su capital gain e dividendi.
Venendo al tema delle azioni estere, ricordiamoci poi la doppia imposizione fiscale sui dividendi..... questa sarebbe veramente libera circolazione dei capitali? Non sarebbe il caso di avere una minore imposizione fiscale in questo caso?
La concorrenza fiscale tra paesi d'altro canto è un fatto così come lo è la globalizzazione. La soluazione è l'armonizzazione delle regole del gioco, ed accordi come il Fatca (Foreign Account Tax Compliance Act) vanno in questa direzione.