Seat...22 Stockmarket is a shame! Come gli AD di seat

Adamo si unì di nuovo alla moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. «Perché - disse - Dio mi ha concesso un'altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l'ha ucciso».

in verità set era figlio di noè, non di adamo....
 
Il Giudice Margherita Libri del Tribunale Civile di Roma ha rigettato il ricorso presentato dallo Studio Scuro dichiarando inammissibile la procedura avanzata dello stesso Studio. :):):):) Gran Bella notizia. Importante rogna in meno a cui pensare e molto probabilmente risparmio di denaro da parte di Seat PG.


si quale causa parliamo ?

quella degli azionisti pre 2003 ?
 
Il Giudice Margherita Libri del Tribunale Civile di Roma ha rigettato il ricorso presentato dallo Studio Scuro dichiarando inammissibile la procedura avanzata dello stesso Studio. :):):):) Gran Bella notizia. Importante rogna in meno a cui pensare e molto probabilmente risparmio di denaro da parte di Seat PG.

Ottima davvero per chi è ancora dentro, meno per chi ha creduto davvero che in Italia ci fosse una giustizia, comunque andiamo avanti, davvero una rogna in menoOK!
 
Oggi, ore 17:10 | Borsa Milano Seat Pagine Gialle
Seat Pagine Gialle: tribunale respinge ricorso piccoli azionisti
Rigettata l'istanza che non ha individuato in modo specifico i singoli atti oggetto della richiesta. Ma la battaglia dei piccoli azionisti proseguirà






Seat Pagine Gialle torna alla ribalta sulla scia dell’azione legale intrapresa dai piccoli azionisti nei confronti del vecchio management della società editoriale. Le notizie dal Tribunale di Roma però non sono positive. Infatti secondo quanto riporta l’agenzia Radiocor, il giudice Margherita Libri ha rigettato il ricorso con il quale Ugo e Nicola Scuro, rappresentanti legali dei piccoli soci, chiedevano il sequestro dei documenti utili a dimostrare il danno subito. Infatti secondo il tribunale civile non è “ammissibile un’istanza di esibizione genericamente riferita a scritture e minute relative all’operazione di leveraged buy out del 2003-2004 e all’operazione di ristrutturazione del debito approvata dall’assemblea della Seat Pagine Gialle senza individuare in modo specifico i singoli atti oggetto della richiesta“. I piccoli azionisti non sembrano darsi per vinti e per bocca dell’avvocato Ugo Scuro dichiarano che presenteranno richiesta di reintegrazione del patrimoniale sociale. Inoltre entro l’estate sarà pronta la causa di merito con la quale i piccoli azionisti chiederanno il risarcimento del danno subito. Intanto il titolo Seat Pagine Gialle a Piazza Affari è fermo a quota 0,0018 euro per azione.

Link: Seat Pagine Gialle: tribunale respinge ricorso piccoli azionisti - Finanza - InvestireOggi.it


che figuraccia :'(:'(:'(:'(:'(
 
16/04/2013 16:15
Seat: giudice boccia ricorso piccoli azionisti su sequestro documenti

Legale Scuro, pronta causa di merito prima dell'estate (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 Apr - I piccoli azionisti di Seat Pagine Gialle, secondo quanto risulta a Radiocor, perdono il primo round al tribunale civile di Roma.
Il giudice Margherita Libri ha infatti rigettato il ricorso con il quale i rappresentanti legali Ugo e Nicola Scuro chiedevano il sequestro dei documenti utili a dimostrare il danno subito dalle decisioni della vecchia gestione. Secondo il tribunale non e' "ammissibile un'istanza di esibizione genericamente riferita a scritture e minute relative all'operazione di leveraged buy out del 2003-2004 e all'operazione di ristrutturazione del debito approvata dall'assemblea della Seat Pagine Gialle senza individuare in modo specifico i singoli atti oggetto della richiesta". Ma la battaglia dei piccoli azionisti che ritengono di aver subito un danno notevole dall'operazione di leveraged buy out del 2003, non si ferma qui. "La prossima settimana - spiega Ugo Scuro - presenteremo comunicazione formale alla procedura di concordato preventivo descrivendo le ragioni dei piccoli azionisti che reclamano il danno personale. Inoltre chiederemo di reintegrare il patrimonio sociale". Infine "e' pronta la causa di merito" con la quale i piccoli azionisti "chiederanno il risarcimento del danno subito. La presenteremo prima dell'estate". Quello perso ieri al tribunale di Roma e' solo il giudizio cautelare.
Sim (RADIOCOR) 16-04-13 16:15:05 (0440) 3 NNNN
 
comunuqe non illudetevi...
qui non cambia un cxxo lo stesso
anzi magari si scende ancora !!!

questo è l'inferno ...!!!!
 
16/04/2013 16:15
Seat: giudice boccia ricorso piccoli azionisti su sequestro documenti

Legale Scuro, pronta causa di merito prima dell'estate (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 Apr - I piccoli azionisti di Seat Pagine Gialle, secondo quanto risulta a Radiocor, perdono il primo round al tribunale civile di Roma.
Il giudice Margherita Libri ha infatti rigettato il ricorso con il quale i rappresentanti legali Ugo e Nicola Scuro chiedevano il sequestro dei documenti utili a dimostrare il danno subito dalle decisioni della vecchia gestione. Secondo il tribunale non e' "ammissibile un'istanza di esibizione genericamente riferita a scritture e minute relative all'operazione di leveraged buy out del 2003-2004 e all'operazione di ristrutturazione del debito approvata dall'assemblea della Seat Pagine Gialle senza individuare in modo specifico i singoli atti oggetto della richiesta". Ma la battaglia dei piccoli azionisti che ritengono di aver subito un danno notevole dall'operazione di leveraged buy out del 2003, non si ferma qui. "La prossima settimana - spiega Ugo Scuro - presenteremo comunicazione formale alla procedura di concordato preventivo descrivendo le ragioni dei piccoli azionisti che reclamano il danno personale. Inoltre chiederemo di reintegrare il patrimonio sociale". Infine "e' pronta la causa di merito" con la quale i piccoli azionisti "chiederanno il risarcimento del danno subito. La presenteremo prima dell'estate". Quello perso ieri al tribunale di Roma e' solo il giudizio cautelare.
Sim (RADIOCOR) 16-04-13 16:15:05 (0440) 3 NNNN

ecco questo sarebbe importante
 
salve ragazzi,
sono due giorni che non seguo.....
è stato il solito tic e tac 17/18??
qualche scambio a 19??
grazie
 
A mio parere l'Avv. Scuro darà il colpo di grazia agli azionisti Seat, 2 giorni fà c'era l'ultimatum per l'adesione ( e credo con il versamento della quota ) e oggi il rigetto dell'istanza, che coincidenza, non poteva aspettare 3 giorni per dare l'ultimatum? almeno uno si rendeva conto che oltre a non prendere un euro ce li rimetterà anche.
 
A mio parere l'Avv. Scuro darà il colpo di grazia agli azionisti Seat, 2 giorni fà c'era l'ultimatum per l'adesione ( e credo con il versamento della quota ) e oggi il rigetto dell'istanza, che coincidenza, non poteva aspettare 3 giorni per dare l'ultimatum? almeno uno si rendeva conto che oltre a non prendere un euro ce li rimetterà anche.

questa non la sapevo pure l'ultimatum aveva dato??? della serie sbrigatevi che il treno passa :censored::censored::censored:
 
Anzi no, rettifico tutto, detto grande caz.zate, scadenza il 22/04,
PARDON.
 
STUDIO LEGALE SCURO

a uscuro
Tutti gli azionisti di minoranza destinatari delle mie mail informative sanno che la Seat Pagine Gialle quotata presso la borsa di Milano ha chiesto, a seguito dell'iniziativa giudiziaria promossa da alcuni compagni di sventura tramite i miei uffici, l'ammissione alla procedura di concordato preventivo e che il tribunale ha concesso il termine di 120 giorni per la presentazione del piano. Il termine scade a fine maggio. Ci sono buoni motivi per ritenere che la domanda sia stata presentata dalla società nel tentativo di arginare l'iniziativa giudiziaria pendente dinanzi il tribunale di Roma, tanto più che nel frattempo, sempre a seguito dell'iniziativa in corso, è emerso che la società ha conferito l'azienda (in pratica il patrimonio sociale) alla società controllata (denominata Seat Pagine Gialle Italia) che ha presentato nella stessa data analoga domanda di concordato preventivo.
Una giornalista, che segue costantemente la vicenda per conto della sua agenzia, ha osservato che la notizia non era stata pubblicata, se non dal Nuovo Mille, e che il mercato non ne era a conoscenza. Allo stato, la società quotata, di cui gli azionisti di minoranza lesi dalle avventurose operazioni effettuate dal 2003 in poi sono tuttora soci malgrado la drastica riduzione del valore (ormai prossimo allo zero), ha pochissimi dipendenti addetti ad un preteso coordinamento delle operazioni di gruppo (di cui la società attualmente titolare dell'azienda fa parte), è priva di patrimonio ed è fortemente indebitata nei confronti di fornitori, ma soprattutto del sistema creditizio. Il piano richiesto dal tribunale, che dovrà esporre le ragioni del dissesto e la prospettiva di risanamento sulla base del pagamento, sia pure minimale, dei crediti, dovrà essere veridico (a pena di sanzione penale) e potrà consentire, o meno, l'ammissione della società alla procedura di concordato preventivo. In difetto di ammissione, la società è destinata al fallimento.
Pur senza essere dotato di capacità divinatorie, ritengo che la prospettiva del fallimento sia abbastanza concreta perchè l'unica attività nota della società (ormai priva di azienda a seguito del conferimento in favore della società controllata) è la partecipazione nella società controllata titolare dell'azienda, a sua volta fortemente indebitata, per la quale, invece, sussistono ragionevoli aspettative di ammissione al concordato preventivo, pur tra le tante difficoltà che emergeranno lungo la strada.
Rispetto ai diritti e alle legittime aspettative di reintegrazione del danno patito, consistente nella perdita di valore del titolo e nella mancata redditività, quali sono le prospettive degli azionisti di minoranza? Questo è il tema di interesse per tutti i destinatari della mail. Si può escludere, sulla base degli atti, che il risarcimento (preteso dagli azionisti di minoranza costituiti tramite i miei uffici e contestato dalla società e quindi suscettibile di concretizzazione in valuta corrente mediante trattativa conciliativa o giudizio costitutivo, in sostanza a seguito di sentenza di tribunale) possa essere soddisfatto direttamente dalla società per vari motivi, tra cui: incapacità economica, soggezione a stime presumibilmente confliggenti delle autorità (e delle persone) competenti, rischio di "affollamento" quando fosse nota la trattativa conciliativa.
Mentre si può fondatamente ritenere che il risarcimento possa essere trattato (a seguito di motivata richiesta giudiziaria) con i vari soggetti corresponsabili con la società delle operazioni controverse, tra cui: fondi, la banca finanziatrice del 2004, forse alcuni dirigenti e consulenti. Un dato tra tutti, già noto, ma vale la pena che lo ripeta, conforta questa presunzione: la banca finanziatrice del 2004, Royal Bank of Scotland (menzionata nel verbale di assemblea del 12 giugno 2012 e da me già diffidata), insieme a Lighthouse ha consentito la distribuzione dei dividendi di circa tre miliardi e mezzo di euro (il cosiddetto maxidividendo), che non c'erano nelle casse sociali, mediante ricorso totale all'indebitamento. In altri termini, la società ha indebitato la struttura patrimoniale ed ha trasferito a conto economico il debito come se si trattasse di una plusvalenza!
Subito dopo i soci di controllo hanno venduto sul mercato circa il 10/12 per cento della partecipazione a ottime condizioni e hanno realizzato in pochi mesi l'investimento, ma a carico delle prospettive della società, che infatti di lì a breve ha cominciato ad arrancare. Personalmente considero illecita sotto vari profili l'operazione appena citata, a maggior ragione per la concomitanza con la fusione appena avvenuta, che giudico ugualmente illecita, così come la ristrutturazione del 2012, e ritengo che il tribunale non potrà ratificarne la validità, non perchè si giudichino le operazioni con il senno del poi, ma perchè la prospettiva era ampiamente prevedibile. Infatti i ricavi e il margine operativo lordo (il mol, per chi sia del mestiere) sono rimasti praticamente inalterati, salvo una lieve flessione negli ultimi due anni per l'impossibilità di fare investimenti, fino al 2012, anno del dissesto conclamato.
Non è stato il mercato a ridurre la società a mal partito, è stata la direzione della società sulla spinta dei soci di controllo, che infatti hanno rilasciato la famosa (quanto discussa) manleva, nè è stata la fusione a seguito della acquisizione con indebitamento (nome tecnico del leveraged buy out), che è uno strumento giuridico-economico utile, quando sia applicato come si deve. In questo caso lo strumento non è stato applicato come si deve.
Confido di avere offerto con questa ampia illustrazione della vicenda ulteriori elementi di riflessione a tutti gli azionisti che tuttora mi chiedono conforto e titubano sulla opportunità della partecipazione all'iniziativa. Altro non posso aggiungere, perchè dovrei entrare in tecnicismi complicati anche per gli addetti ai lavori. Aggiungo soltanto che nelle settimane scorse ho risposto specificamente a tutte le persone che mi hanno scritto, offrendo tutti i chiarimenti richiesti, ho incontrato chi lo abbia richiesto, non mi sono negato al telefono (tra l'altro il mio numero diretto è indicato in calce alla mail) ed ho sempre detto di essere il primo a credere nella utilità dell'iniziativa: basta verificare quando il Nuovo Mille ha cominciato ad impegnarsi in questa penosa vicenda, aprile 2011. La lettera aperta alla Consob è del maggio 2011: ormai sono due anni, e nell'ultimo semestre in particolare sono stato molto impegnato. Qualcuno ha favoleggiato sui miei guadagni derivanti da questa vicenda. Sono fortemente in perdita e temo di rimanere in perdita fino all'esito della vicenda, che spero sia soddisfacente anche per me e per i colleghi che con me seguono la vertenza. Se qualcuno degli azionisti che mi avranno incaricato vorrà chiedermi il dettaglio degli incassi (e delle perdite) nel momento del termine della raccolta delle adesioni (di cui sto per parlare) non esiterò a comunicarlo per comune soddisfazione.
Ma, a questo punto, devo precisare che le adesioni, intendendosi per tali quelle che avranno consegnato la procura e la documentazione e avranno pagato l'acconto previsto in base allo scaglione di riferimento, saranno raccolte nel termine della prossima settimana e quindi lunedì 22 aprile "chi c'è c'è, chi non c'è non c'è", anche a miglior tutela degli azionisti che si saranno affidati agli uffici miei e dei miei colleghi. L'azionista che non abbia voluto investire nel recupero della perdita subita nemmeno l'acconto che gli viene richiesto in base allo scaglione scrupolosissimamente determinato, tenendo conto di tutti i fattori, non sarà incorso nella spesa, ma avrà perso, secondo me, una opportunità unica, perchè qualsiasi altro avvocato, pur competente nella materia (tra l'altro, piuttosto ostica), dovrebbe studiare una montagna di documenti e di atti prima di esprimere un'opinione e di promuovere un'azione giudiziaria e non potrebbe essere remunerato da un unico azionista.
Non è escluso che la società abbia fatto in origine questa valutazione. Nè sarà possibile che l'attività giudiziaria promossa dagli azionisti più fiduciosi e reattivi tramite i miei uffici "trascini" gli altri, perchè il sistema giudiziario richiede la rappresentanza degli interessi e la costituzione nel giudizio. Chi lo ignori può chiedere conferma ad un avvocato amico.
Preciso che dall’indicato termine di raccolta delle adesioni (lunedì 22 aprile) le comunicazioni saranno inviate soltanto agli azionisti aderenti, i cui esclusivi interessi saranno rappresentati nelle varie sedi competenti. Per motivi di scrupolo professionale informo di non avere accettato l'offerta di impegno condiviso nella vicenda giudiziaria con associazioni di consumatori stimolate dalla novità dell'iniziativa e dalle prospettive.
Concludo con due informazioni di interesse, una generale, l'altra specifica. La guardia di finanza è impegnata a seguito di una direttiva del comando generale nel controllo delle operazioni controverse di leveraged buy out. Un notaio amico offre, per chi risieda a Roma o dintorni o voglia fare una gita, la procura a condizioni ancora più vantaggiose del precedente. Sarò ancora disponibile nei prossimi giorni per soddisfare eventuali richieste di chiarimento, fermo restando il termine del 22 aprile per la raccolta delle adesioni complete di documenti e acconto.

I migliori saluti a tutti,

Ugo Scuro

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00187 Roma - Via Sardegna, 40
Centr. +39 06 98386012
Dir. +39 06 8085353
Fax + 39 06 42016800
mail uscuro@tin.it

Non credo che stiamo parlando della stessa azione legale , infatti qui l' avv. Chiede il tutto entro il 22 Aprile ....:bye:
 
Non so il motivo ...
Ma le risparmio stanno a 0.80 da 1,2 di ieri ....

Non contano nulla lo sappiamo ma.....

:mmmm:
 
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