Secondo lavoro senza partita IVA?

peppemrc

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Ciao ragazzi ho un dubbio su una doppia entrata economia.

Io ho già un lavoro fisso, tempo indeterminato da dipendente ( NO partita IVA ) e ogni anno presento la dichiarazione dei redditi.

Vorrei sfruttare una mia passione come un secondo ingresso monetario, ma non so come funziona in termini di dichiarazione dei redditi.
Ipotizziamo che con questo secondo lavoretto, riesco a guadagnare 300 euro ogni mese ( e chissà un giorno anche di più), variabile ovviamente da mese a mese; a fine anno devo dichiarare le seconde entrate e pagarci il 23% di tasse, corretto? Ovviamente non avrò un contratto che lavoro per questa azienda, ma da quello che ho capito mi devo registrare su un sito e accettare e firmare per presa visione dei fogli dove c'è scritto cosa fare per il lavoretto ed entro quando inviarlo, ma sono lavoretti dove devo semplicemente consegnare del materiale, non attinente al mio lavoro principale. Appena finito il lavoro pi pagherebbero tramite bonifico.

In questo modo mi aumenta il reddito lordo annuo e va ad influire sulle tasse del mio lavoro principale?

È necessaria l'apertura della partita IVA in Italia se ho un secondo ingresso monetario tramite lavori? Io non vorrei aprire la partita IVA. Vorrei semplicemente lavorare per la mia azienda ma contemporaneamente avere un secondo ingresso economico con altri lavoretti. È possibile?
 
I lavori occasionali si possono fare con la ritenuta d'acconto.
I redditi dei due lavori si sommano e quindi paghi l'irpef sul totale.
 
I lavori occasionali si possono fare con la ritenuta d'acconto.
I redditi dei due lavori si sommano e quindi paghi l'irpef sul totale.
Ma per lavoro occasionale si intende una volta ogni tanto all'anno? E se invece diventa una costante che ad esempio riesco a fare questi lavoretti una volta a settimana, superando i 5.000€ l'anno?
 
Ma per lavoro occasionale si intende una volta ogni tanto all'anno? E se invece diventa una costante che ad esempio riesco a fare questi lavoretti una volta a settimana, superando i 5.000€ l'anno?
Devi aprire partita IVA e informati bene anche sulla questione INPS.
 
Devi aprire partita IVA e posizione INPS e versare i contributi.
Ma perchè ti vincolano? Perchè uno più sa fare e più deve pagare?
Ma nel caso non si può aprire la partita IVA solo per il lavoro occasionale?
Con la partita IVA inoltre se non sbaglio bisogna anche pagare una quota annuale. Quindi per uno come me non avrebbe molto senso aprirla, perchè tutti i guadagni li pagherei allo stato
 
Devi aprire partita IVA e posizione INPS e versare i contributi.
SUi contributi verifica, forse essendo già lavoratore dipendente a tempo pieno potrebbero esserci esoneri.
Per quanto riguarda invece l'aspetto partita IVA verifica di rispettare i requisiti per rientrare nel regime forfettario (in particolare il reddito da lavoro dipendente dovrebbe essere minore di 30.000 euro(annui), altrimenti sarebbe ancora di più un bagno di sangue di adempimenti contabili.
 
Ma per lavoro occasionale si intende una volta ogni tanto all'anno? E se invece diventa una costante che ad esempio riesco a fare questi lavoretti una volta a settimana, superando i 5.000€ l'anno?
A noi non è chiarissimo il lavoro che vuoi fare quindi possiamo aiutarti poco.
Eventualmente ti puoi far pagare una o due volte l'anno? se si sarebbe occasionale.
 
A noi non è chiarissimo il lavoro che vuoi fare quindi possiamo aiutarti poco.
Eventualmente ti puoi far pagare una o due volte l'anno? se si sarebbe occasionale.
Sarebbe un lavoro inerente alla fotografia. Pagano in base al lavoro che bisogna fare, che solitamente dura qualche giorno e appena consegni il materiale ti pagano. Poi ti inviano un altro da andare a fotografare, vai, invii e ti pagano... e così via.. quindi non puoi decidere quando farti pagare perchè pagano appena consegni il materiale
 
A noi non è chiarissimo il lavoro che vuoi fare quindi possiamo aiutarti poco.
Eventualmente ti puoi far pagare una o due volte l'anno? se si sarebbe occasionale.
ma se lo fai tutti gli anni non è piu' occasionale. Un amico ha tenuto un corso una volta all'anno (pagato assai meno di 5000 euro...) e alla quarta o quinta volta gli hanno contestato l'occasionalità
 
Un amico ha tenuto un corso una volta all'anno (pagato assai meno di 5000 euro...) e alla quarta o quinta volta gli hanno contestato l'occasionalità
come sono venuti a conoscenza della non occasionalita' ? Come è finita la situazione....?
Devi aprire partita IVA e informati bene anche sulla questione INPS.
Da quello che si legge online per le entrate inferiori a una certa soglia non si pagano le tasse, 5500 eur.
 
come sono venuti a conoscenza della non occasionalita' ? Come è finita la situazione....?
era una amministrazione pubblica...
so che ha smesso di fare quel lavoro, non so come sia finita per l'anno che gli hanno contestato
 
ma se lo fai tutti gli anni non è piu' occasionale. Un amico ha tenuto un corso una volta all'anno (pagato assai meno di 5000 euro...) e alla quarta o quinta volta gli hanno contestato l'occasionalità

come sono venuti a conoscenza della non occasionalita' ? Come è finita la situazione....?

Da quello che si legge online per le entrate inferiori a una certa soglia non si pagano le tasse, 5500 eur.
Ma a prescindere delle tasse, per me va bene pagarle, ma non voglio aprire la partita IVA per una cosa che non è il mio lavoro principale. Le tasse le pago, tanto sono comunque dei soldi che mi entrano, basta che mi calcolo che di quei lavori il 23% lo metto via che poi lo devo dare a fine anno.
È che non mi è chiara la situazione.

Io sono iscritto ad un patronato perché ogni anno faccio la dichiarazione e pagando 10 euro ho anche l'iscrizione.
In caso chiedo a loro che forse mi sanno fare un quadro chiaro di come funziona.
 
Ho parlato con uno del patronato del lavoro, gli ho spiegato la situazione e mi ha detto che è un po complesso. Mi ha detto che innanzitutto non deve essere un lavoro continuativo ma occasionale se no diventa un secondo lavoro a tutti gli effetti. Inoltre se superi i 5000 euro lordi annui di questo lavoro si è obbligati a iscriversi alla gestione separata INPS ( da capire meglio in vosa consiste, da quello che ho capito aumenterà la tassazione).
Poi mi ha detto che ovviamente tutto quello che guadagno si sommerà al reddito lavorativo principale. Quindi se ovviamente supererò la soglia annua verrò tassato di più anche nel lavoro principale ho ho superato lo scaglione. Inoltre mi habdetto che l'altra opzione è aprire la partita IVA ma in questo caso bisogna avere grossi fatturati se no pago più per tenere aperta la partita IVA che altro.

Una soluzione potrebbe essere aprire la partita IVA anche per il lavoro da dipendente e capire se l'azienda accetta di avere un dipendente con partita IVA in modo da ricevere lo stipendio completamente lordo dalla mia azienda e ricevere soldi per gli altri lavoretti non inerenti a quelli della mia azienda.

Ma bisogna vedere in termini di tassazione e pagamenti per tenere aperta la partita IVA se conviene oppure no.
 
La continuatività o l'occasionalità vanno valutate nell'ambito di ogni singolo anno fiscale oppure anche nel susseguirsi di più anni?
 
Ultima modifica:
Una soluzione potrebbe essere aprire la partita IVA anche per il lavoro da dipendente e capire se l'azienda accetta di avere un dipendente con partita IVA in modo da ricevere lo stipendio completamente lordo dalla mia azienda e ricevere soldi per gli altri lavoretti non inerenti a quelli della mia azienda.

Ma bisogna vedere in termini di tassazione e pagamenti per tenere aperta la partita IVA se conviene oppure no.
E così perdere in un colpo solo vantaggi e tutele di un lavoro dipendente a tempo indeterminato? Sei così sicuro che convenga?
Senza considerare poi le possibili conseguenze per l'azienda con riferimento alla problematica delle "false partite iva" e la presunzione di lavoro subordinato...
 
La continuatività o l'occasionalità vanno valutate nell'ambito di ogni singolo anno fiscale oppure anche nel susseguirsi di più anni?
Loro mi hanno detto in ogni singolo anno dato che ogni anno faresti la dichiarazione dei redditi/730
 
E così perdere in un colpo solo vantaggi e tutele di un lavoro dipendente a tempo indeterminato? Sei così sicuro che convenga?
Senza considerare poi le possibili conseguenze per l'azienda con riferimento alla problematica delle "false partite iva" e la presunzione di lavoro subordinato...
E ma non trovo altre soluzioni. Non capisco qual'è il problema di saper fare più cose con la possibilità di guadagnare di più. Perché ti devono mettere tutti questi paletti.
È per questo motivo che in Italia tutti fanno lavori in nero e poi lo stato si lamenta 😆
Apparte queste mini polemiche sul meccanismo lavorativo, quale potrebbe essere un altra soluzione?

Cmq la mia idea non è quella di aprire la partita IVA e lavorare per la mia azienda come esterno. Ma semplicemente avere la partita IVA ma mantenere il contratto indeterminato con l'azienda. Quindi semplicemente l'azienda dovrebbe pagarmi tutto il lordo e sarò io poi a pagarci le tasse a fine anno, ma non so se si può fare
 
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Loro mi hanno detto in ogni singolo anno dato che ogni anno faresti la dichiarazione dei redditi/730
Anch'io penso che sia così. Ma mi pare che sopra sia stato detto che ad un tizio è stata contestata l'occasionalità perché ogni anno, per 4 anni, aveva tenuto un corso, che in ogni singolo anno aveva, comunque, i requisiti dell'occasionalità.
 
Partita Iva è sinonimo di professionalità ed abitualità dell'attività ai fini IVA.

Spetta soltanto a te, se aprire o meno la partita Iva a seconda dell'intensità del tuo secondo lavoro.

In ogni caso i redditi devono essere indicati nella dichiarazione annuale.

In assenza di partita Iva, dovrai emettere notula per prestazioni occasionali, con ritenuta d'acconto.

Mi sembra opportuno evidenziare che in data 28 Giugno 2022 è stato pubblicato in G.U. di decreto legislativo n. 104/2022, attuativo della direttiva UE 2019/1152.
Questo decreto riforma la materia del secondo lavoro e l'art. 8 stabilisce chiaramente "che salvo l’obbligo previsto dall’articolo 2105 del codice civile, il datore di lavoro non può vietare al lavoratore lo svolgimento di altra attività lavorativa in orario al di fuori della programmazione dell’attività lavorativa concordata, né per tale motivo riservargli un trattamento meno favorevole. Il datore di lavoro può limitare o negare al lavoratore lo svolgimento di un altro e diverso rapporto di lavoro qualora sussista una delle seguenti condizioni (....e non è il mio caso)".

Ti consiglio di leggere questa consulenza sul sito avvocato online:

Svolgimento di altra attività lavorativa al di fuori dell’orario di servizio

A mio parere, ti conviene aprire la partita Iva anche per beneficiare del regime della flat tax.
 
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