SERI INDUSTRIAL - Target Price 9,50

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
mamma mia che brutte cose si vedono su questo titolo
davvero....max 3,095 ora 2,79.....è salita con 900 mila azioni l'hanno buttata giù con manco 300k.........spero non ci siano entrati polli nuovi attratti dallo spike farlocco...
 
e anche questa settimana invitalia non ha deciso ancora un quazz e p2p non ha ufficializzato l'addio al progetto....e il tempo passa.
 
e anche questa settimana invitalia non ha deciso ancora un quazz e p2p non ha ufficializzato l'addio al progetto....e il tempo passa.
Se hanno un minimo di buon senso rivedono il progetto in modo da mangiarci sopra un pò di meno e non perdere lavoro (100 M di fatturato per 5 anni + eventuali altri 5), per se stessi e per gli operai (e l'indotto).
 
Profilo basso fate attenzione a non fare sempre i soliti pollastri che con quattro spicci si illudono subito. Arrowstreet per lo meno nella giornata di ieri ha mantenuto la sua pnc allo 0,5%. Balzo comunque di 60 centesimi in due giorni o giù di lì…ora vedremo SE c’è qualche buona notizia nell’aria oppure andremo in direzione 1,5…perché se torna a ristagnare tranquilli che è lì che finiremo
 
Ultima modifica:
Beh dai... almeno due candelabri verdi consecutivi li ha fatti :cool::cool:
 
Ufficiale la bocciatura di Invitalia, a rischio il progetto di riconversione

L'agenzia ha comunicato a P2P i motivi ostativi all'impianto di sviluppo sperimentale, vale a dire 48 dei 109 milioni dell'investimento. I lavoratori pronti a manifestare lunedì a Campobasso, in concomitanza con la visita della premier Meloni​


Dopo l’annuncio, l’ufficialità. Rischia di arenarsi, questa volta in maniera definitiva, la riconversione dell’ex Unilever di Pozzilli.

Oggi, 22 marzo 2024, P2P, la compartecipata di Unilever e Seriplast che ha elaborato il progetto, ha ricevuto da Invitalia – l’agenzia governativa incaricata di valutare la riconversione e dare l’eventuale via libera – la comunicazione ufficiale della bocciatura dell’impianto di sviluppo sperimentale del nuovo sito destinato a produrre plastica riciclata, vale a dire di 48 dei 109 milioni di investimento complessivi.

Tra i motivi ostativi evidenziati da Invitalia ci sarebbe il fatto che l'Unione europea non avallerebbe il sostegno a un sistema innovativo – come quello previsto dall’impianto di sviluppo sperimentale – non in grado produrre utili fin da subito.

In tarda serata P2P ha comunicato la decisione di Invitalia alle rappresentanza sindacali regionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Fialc Cisal.

“Crediamo utile ricordare – scrive P2P nella nota – che tale impianto era stato concepito con queste caratteristiche già al momento della presentazione della proposta di Accordo di Sviluppo (1 giugno 2022) ed è stato successivamente approvato e firmato da Invitalia e P2P il 15 giugno 2023”.

La bocciatura era stata anticipata alla società dal perito di Invitalia incaricato di valutare il progetto già lo scorso 18 marzo, nel corso di una call.

P2P ha ora 10 giorni di tempo per presentare le proprie controdeduzioni.

Tre le strade percorribili a questo punto: l’abbandono del progetto elaborato il primo giugno 2022, il ricorso al Tar per impugnare la bocciatura di Invitalia, l'accettazione della necessità di rielaborare daccapo il piano di riconversione.


In gioco c’è il futuro di circa sessanta lavoratori ex Unilever e delle loro famiglie. La copertura della cassa integrazione allo stato arriva fino a dicembre, e se P2P dovesse ritirare il progetto si ripiomberebbe nell’incertezza.

Anche per questo una delegazione di una cinquantina di lavoratori è pronta a manifestare lunedì mattina a Campobasso, per chiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni – che sarà nel capoluogo per la firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione – un intervento immediato dell’esecutivo insieme alle altre istituzioni interessate.
 
Ufficiale la bocciatura di Invitalia, a rischio il progetto di riconversione

L'agenzia ha comunicato a P2P i motivi ostativi all'impianto di sviluppo sperimentale, vale a dire 48 dei 109 milioni dell'investimento. I lavoratori pronti a manifestare lunedì a Campobasso, in concomitanza con la visita della premier Meloni​


Dopo l’annuncio, l’ufficialità. Rischia di arenarsi, questa volta in maniera definitiva, la riconversione dell’ex Unilever di Pozzilli.

Oggi, 22 marzo 2024, P2P, la compartecipata di Unilever e Seriplast che ha elaborato il progetto, ha ricevuto da Invitalia – l’agenzia governativa incaricata di valutare la riconversione e dare l’eventuale via libera – la comunicazione ufficiale della bocciatura dell’impianto di sviluppo sperimentale del nuovo sito destinato a produrre plastica riciclata, vale a dire di 48 dei 109 milioni di investimento complessivi.

Tra i motivi ostativi evidenziati da Invitalia ci sarebbe il fatto che l'Unione europea non avallerebbe il sostegno a un sistema innovativo – come quello previsto dall’impianto di sviluppo sperimentale – non in grado produrre utili fin da subito.

In tarda serata P2P ha comunicato la decisione di Invitalia alle rappresentanza sindacali regionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Fialc Cisal.

“Crediamo utile ricordare – scrive P2P nella nota – che tale impianto era stato concepito con queste caratteristiche già al momento della presentazione della proposta di Accordo di Sviluppo (1 giugno 2022) ed è stato successivamente approvato e firmato da Invitalia e P2P il 15 giugno 2023”.

La bocciatura era stata anticipata alla società dal perito di Invitalia incaricato di valutare il progetto già lo scorso 18 marzo, nel corso di una call.

P2P ha ora 10 giorni di tempo per presentare le proprie controdeduzioni.

Tre le strade percorribili a questo punto: l’abbandono del progetto elaborato il primo giugno 2022, il ricorso al Tar per impugnare la bocciatura di Invitalia, l'accettazione della necessità di rielaborare daccapo il piano di riconversione.


In gioco c’è il futuro di circa sessanta lavoratori ex Unilever e delle loro famiglie. La copertura della cassa integrazione allo stato arriva fino a dicembre, e se P2P dovesse ritirare il progetto si ripiomberebbe nell’incertezza.

Anche per questo una delegazione di una cinquantina di lavoratori è pronta a manifestare lunedì mattina a Campobasso, per chiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni – che sarà nel capoluogo per la firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione – un intervento immediato dell’esecutivo insieme alle altre istituzioni interessate.
È solo questione di trovare accordo sulle mazzette…vedrete che si farà …sempre Italia siamo. “il perito Incaricato da Invitalia di valutare…..” 😎😎
 
Ultima modifica:
Ufficiale la bocciatura di Invitalia, a rischio il progetto di riconversione

L'agenzia ha comunicato a P2P i motivi ostativi all'impianto di sviluppo sperimentale, vale a dire 48 dei 109 milioni dell'investimento. I lavoratori pronti a manifestare lunedì a Campobasso, in concomitanza con la visita della premier Meloni​


Dopo l’annuncio, l’ufficialità. Rischia di arenarsi, questa volta in maniera definitiva, la riconversione dell’ex Unilever di Pozzilli.

Oggi, 22 marzo 2024, P2P, la compartecipata di Unilever e Seriplast che ha elaborato il progetto, ha ricevuto da Invitalia – l’agenzia governativa incaricata di valutare la riconversione e dare l’eventuale via libera – la comunicazione ufficiale della bocciatura dell’impianto di sviluppo sperimentale del nuovo sito destinato a produrre plastica riciclata, vale a dire di 48 dei 109 milioni di investimento complessivi.

Tra i motivi ostativi evidenziati da Invitalia ci sarebbe il fatto che l'Unione europea non avallerebbe il sostegno a un sistema innovativo – come quello previsto dall’impianto di sviluppo sperimentale – non in grado produrre utili fin da subito.

In tarda serata P2P ha comunicato la decisione di Invitalia alle rappresentanza sindacali regionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Fialc Cisal.

“Crediamo utile ricordare – scrive P2P nella nota – che tale impianto era stato concepito con queste caratteristiche già al momento della presentazione della proposta di Accordo di Sviluppo (1 giugno 2022) ed è stato successivamente approvato e firmato da Invitalia e P2P il 15 giugno 2023”.

La bocciatura era stata anticipata alla società dal perito di Invitalia incaricato di valutare il progetto già lo scorso 18 marzo, nel corso di una call.

P2P ha ora 10 giorni di tempo per presentare le proprie controdeduzioni.

Tre le strade percorribili a questo punto: l’abbandono del progetto elaborato il primo giugno 2022, il ricorso al Tar per impugnare la bocciatura di Invitalia, l'accettazione della necessità di rielaborare daccapo il piano di riconversione.


In gioco c’è il futuro di circa sessanta lavoratori ex Unilever e delle loro famiglie. La copertura della cassa integrazione allo stato arriva fino a dicembre, e se P2P dovesse ritirare il progetto si ripiomberebbe nell’incertezza.

Anche per questo una delegazione di una cinquantina di lavoratori è pronta a manifestare lunedì mattina a Campobasso, per chiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni – che sarà nel capoluogo per la firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione – un intervento immediato dell’esecutivo insieme alle altre istituzioni interessate.
Anche per questo una delegazione di una cinquantina di lavoratori è pronta a manifestare lunedì mattina a Campobasso, per chiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni –

non li faranno manco avvicinare alla meloni........:rolleyes:
 
Se chiude il gap, incremento
Guarda che apertura si sta profilando, sapevo io che dovevo incrementare in chiusura venerdì invece che aspettare. Cmq ufficialità della bocciatura P2P ha creato chiarezza e il mercato sembra pure apprezzare. Ora P2P diventa una rischio al rialzo, oggi il mercato sconta zero apporti da questo progetto.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro