Silvio non abolirà l'irap

mark.

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non lo farà, non ha detto che lo farà, quindi non lo farà, ha sempre detto di volerlo fare ma non l'ha mai fatto, in 8,5 anni di governo non l'ha mai fatto, e non vuole farlo.

Abolirà il canone rai? No, naturalmente no. Abolirà il bollo auto? Nemmeno. Ridurrà le aliquote irpef? Neanche per idea. Cosa farà? Il solito, i fattacci suoi.

Votatelo, contenti e feilici, vi ama.
 
ah, questa odiosissima irap, l'ha abolita? No, mai nella vita.

 
quante cose dice che farà e poi non fa un bel niente?
 
non lo so, magari se sarà eletto farà la legge sul conflitto di interessi :o

magari farà pure l'asta delle frequenze :o

chi può dirlo :D
 
l'abolirà Bersani?
 
FiD per chi vuole abolire IRAP e Canone RAI

05/01/2013

VILLAVERLA «L'Italia si divide in due categorie, trasversali alle distinzioni nord-sud e pubblico-privato: si divide tra parassiti e produttori. Da questa distinzione partiamo per rifondare il Paese». Con una ricetta che, a slogan, è riassunta così: «Meno Stato, meno tasse, meno debito». È il vicentino Andrea Moro, docente di economia alla Vanderbilt University, uno dei fondatori del movimento “Fermare il declino” - nato a luglio e capitanato dal giornalista economico Oscar Giannino - a delineare lo spirito della lista “Fare per fermare il declino” che si candida alle Politiche. Lo ha fatto l'altra sera a Villaverla, in una sala della biblioteca straripante di pubblico, con oltre cento presenze. LA SFIDA. «Correremo da soli», ricorda Moro, e sarà un'avventura tutta in salita (serve il 4% alla Camera, su base nazionale, e l'8% al Senato in Veneto). Ma l'obiettivo è rompere gli schemi, raccogliere consensi nella vasta area del “non voto”: «Magari fin da sùbito o nel medio periodo: tra 2-3 anni si tornerà a votare - scommette Moro - e noi ci saremo». Il menù è d'impronta liberal-liberista, ma Moro rifiuta «l'etichetta di ultraliberisti», perché «in Italia è associata all'interesse particolare di pochi e non al merito e alla concorrenza come dovrebbe essere». Il programma è prettamente economico: liberalizzare, ridurre la spesa pubblica per poter ridurre le tasse. «Vendere la Rai, le partecipazioni in tutte le attività che lo Stato tiene in capo a sé senza creare efficienza ma solo garantendo ai partiti la possibilità di nominare gli amici e i parenti nei posti chiave».

L'impegno è quello di «abolire il canone Rai, l'Irap, i sussidi alle imprese e all'editoria, e ridurre le tasse del 5% in 5 anni, grazie alla riduzione della spesa pubblica del 6%»: per Moro si può fare, «senza toccare sanità e scuola», mettendo mano ai «costi della politica» da un lato, agli «stipendi pubblici e alle pensioni», dall'altra: «Ma non tagliandoli, solo fermandone la crescita e solo per stipendi e pensioni sopra i 2.500 euro al mese». «DIVERSI DA TUTTI». “Fare per fermare il declino” ribadisce di essere «contro la casta», come i grillini, «ma il nostro programma è coerente, il loro no». La truppa gianniniana si sente diversa da tutti: dai 5 stelle e dalla Lega nord, ...

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