Simulazione e analisi obbligazioni singole vs. ETF obbl.

Murmur

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Sul forum si legge spesso di utenti che evitano gli ETF obbligazionari, preferendo invece le obbligazioni singole. Se è pur vero che possono esserci delle motivazioni valide per una scelta o per l'altra, in realtà i motivi che spesso si leggono sono che con le obbligazioni singole "già è noto quale sarà il rendimento", che quindi sono "meno volatili" o "meno rischiose", e che invece gli ETF obbligazionari sono principalmente "una scommessa sull'andamento dei tassi". Gli stessi argomenti vengono ripetuti su canali YT di finanza anche molto popolari.

Il motivo intuitivo sottostante a tutti questi ragionamenti è che si ritiene che con un'obbligazione singola non si va mai in perdita, in quanto viene sempre portata a scadenza, a differenza di quello che avviene con un ETF che vende obbligazioni prima della loro scadenza.

Ebbene, con questa analisi vado a dimostrare che le suddette motivazioni sono solo parzialmente vere, che in certi casi sono vere e proprie "illusioni ottiche", e che date certe premesse un ETF obbligazionario si può considerare assolutamente equivalente a un ladder di obbligazioni singole.

Per l'analisi ho utilizzato i rendimenti dei TdS italiani negli ultimi 30 anni. I dati sono corretti per circa il 90%. Alcuni dati erano mancanti e li ho "interpolati", inoltre ho azzerato alcuni rendimenti negativi degli ultimi anni in quanto causavano problemi nelle formule del foglio di calcolo. Ma tutto questo non invalida l'analisi.

Per i bond singoli, ho ipotizzato un acquisto di 10 bond con scadenze 1-10 anni. Ogni anno, viene acquistato un nuovo decennale utilizzando il capitale del bond scaduto, più le cedole di tutti i bond.

Per simulare un ETF, ho ipotizzato un acquisto di bond con scadenze 4-7 anni. Ogni anno, viene acquistato un nuovo settennale utilizzando il capitale dalla vendita del bond con vita residua 3 anni, più le cedole di tutti i bond.

I due portafogli sono quindi molto simili in termini di duration.

Il primo risultato, senza considerare spese e imposte, è questo:

Screenshot (616).png

Come si vede, i due portafogli sono sempre praticamente equivalenti in termini di valore del sottostante, a prescindere da quello che succede ai tassi.

L'obiezione che qualcuno potrebbe fare ovviamente è che con i bond singoli il valore del sottostante "non conta", in quanto porto sempre l'obbligazione a scadenza. Ebbene, qui si ritorna al discorso iniziale sull'equivalenza tra bond singoli ed ETF: un ETF obbligazionario può in ogni momento essere "trasformato" senza perdite in obbligazioni singole da portare a scadenza, assicurandosi di conservare la stessa duration passando dall'uno alle altre.

Ma cosa succede se consideriamo anche le spese e le imposte? In questo caso, ho considerato un'aliquota fiscale del 12,5% sulle cedole e plusvalenze e un T.E.R. dello 0,15% per l'ETF.

Ipotizziamo una liquidazione di entrambi i portafogli al 30esimo anno (nel grafico sottostante, il capitale liquidato al netto delle imposte è l'ultimo tratto delle 2 linee).

Se l'ETF è ad accumulo e non paga subito le imposte sulle cedole, questo ha un leggero effetto positivo sull'interesse composto. Tuttavia l'ETF al momento della liquidazione paga ovviamente una plusvalenza maggiore (nel grafico si vede dalla linea rossa che alla fine scende quando l'ETF viene liquidato). Nel complesso, considerando anche un T.E.R. dello 0,15% per l'ETF, quest'ultimo è in leggerissimo vantaggio (poco più del 3%), ai fini pratici probabilmente trascurabile.

Screenshot (617).png


Allego i fogli di calcolo per chi fosse interessato, o anche per controllare eventuali errori sempre possibili.
 

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Grazie per aver condiviso la tua analisi.

Permettimi la battuta, ma vorrei offrire una birra (non piccola :D )all'investitore che sceglie una strategia bond laddering avendo un orizzonte temporale di 30 anni.

Impegno, costanza per il reinvestimento delle cedole, assenza di bias e freddezza per la selezione delle singole obbligazioni e capacità tecniche ovviamente.... Merita una birra sicuramente!
 
Non ho mai pensato che le obbligazioni fossero in assoluto meglio degli ETF obbligazionari. Anzi, ho pure cambiato idea, per cui oggi credo che, se si vuole perseguire una strategia del tutto ad accumulo e/o in un PAC, l'ETF possa essere meglio, anche per i motivi che sono stati descritti sopra.
Volendo essere più precisi, negli ETF a distribuzione il valore di mercato viene gonfiato dal rateo fino allo stacco, e io trovo questo aspetto piuttosto sgradevole da gestire (al di là di eventuali penalizzazioni).
Per me solo gli ETF a dividendo mensile possono avere un certo interesse, nel caso ci si voglia ritagliare un'integrazione allo stipendio o alla pensione

Ancora una volta la strategia da utilizzare è figlia della propria operatività e del proprio comfort, aspetti che non sono affatto secondari, al di là di eventuali piccole differenze nei rendimenti
 
Ciao e grazie dell'analisi.
Vorrei suggerire di integrare il confronto con un riassunto di come la strategia di investimento si può sposare meglio con un approccio piuttosto che con l'altro.
In sintesi concludere l'ottimo lavoro fatto indicando quando è "consigliato" utilizzare obbligazioni singole rispetto all'ETF e viceversa.
 
In sintesi concludere l'ottimo lavoro fatto indicando quando è "consigliato" utilizzare obbligazioni singole rispetto all'ETF e viceversa.

Quello che l'analisi mostra è che dal punto di vista finanziario le 2 cose sono equivalenti, quindi ad esempio preferire obbligazioni singole perché si ritiene che abbiano un rapporto rendimento/rischio favorevole, oppure perché "non risentono della variazione dei tassi" (rispetto a fare un rolling bond ladder), non sono argomenti validi.

Invece motivazioni valide potrebbero essere, per gli ETF:

.se si vuole diversificare ma il capitale è esiguo per ottenere una buona diversificazione;
.se si preferisce un approccio lazy, senza lo sbattimento di scegliere, comprare e vendere obbligazioni singole;

Per le obbligazioni singole invece motivazioni valide potrebbero essere:

.se si ha un approccio molto attivo all'investimento e si vuole selezionare ogni singola obbligazione;
.se il capitale deve essere disponibile a predeterminate scadenze temporali.
 
Mi sembra un'analisi ben fatta, però a parer mio manca una cosa che, considerando la lieve differenza riscontrata tra le due strategie, potrebbe alterare il risultato finale: il ribilanciamento "algoritmico" dell'ETF.
Nella tua analisi dai per scontato che l'ETF acquisti sempre bond al limite superiore e venda sempre al limite inferiore creando una percentuale delle diverse scadenze che varia (e non di poco) durante la "vita" dell'Etf, ma sappiamo che agli emittenti piace divertirsi con i ribilanciamenti :o
Inoltre, hai preso in considerazione un solo scenario: personalmente preferisco quantomeno considerare i rendimenti a 10y rolling (anche se gli scenari non sono propriamente indipendenti...)

Se mi viene l'ispirazione, durante il fine settimana butto giù qualche riga di codice per ampliare la tua ottima analisi, anche se suppongo che i risultati non si discostino di molto utilizzando periodi sufficientemente lunghi rispetto alla duration media dell'etf
 
Complimenti per l'analisi. Il lancio degli iBonds da parte di BlackRock potrebbe comunque rivoluzionare lo scenario, anche se è ancora presto per valutare il successo di questi innovativi strumenti.
 
viene gonfiato dal rateo fino allo stacco, e io trovo questo aspetto piuttosto sgradevole da gestire (al di là di eventuali penalizzazioni).
in che senso sgradevole, quali potrebbero essere i problemi?
 
Quello che l'analisi mostra è che dal punto di vista finanziario le 2 cose sono equivalenti, quindi ad esempio preferire obbligazioni singole perché si ritiene che abbiano un rapporto rendimento/rischio favorevole, oppure perché "non risentono della variazione dei tassi" (rispetto a fare un rolling bond ladder), non sono argomenti validi.

Invece motivazioni valide potrebbero essere, per gli ETF:

.se si vuole diversificare ma il capitale è esiguo per ottenere una buona diversificazione;
.se si preferisce un approccio lazy, senza lo sbattimento di scegliere, comprare e vendere obbligazioni singole;

Per le obbligazioni singole invece motivazioni valide potrebbero essere:

.se si ha un approccio molto attivo all'investimento e si vuole selezionare ogni singola obbligazione;
.se il capitale deve essere disponibile a predeterminate scadenze temporali.


per chi è capace, probabilmente meglio le obbligazioni singoli; con queste si può sfruttare meglio la volatilita' per operazioni di trading e ribilanciamenti, anche perché le stesse hanno minus \plus compensabili e sono tassate al 12, 5%.

L'altro problema riguarda i costi; da tuo grafico si vede che gli etf cominciano ad essere più costosi a partire dal 15 anni di tenuta rispetto al bond....ma come è possibile?
 
c'è anche il problema che l'etf obbligazionario, se attraversa fasi di lateralizzazione, non matura ogni gg il rateo quindi è possibile che per mesi o anni , se il prezzo fluttua solo, l'investimento è stato perdita
 
Ciao a tutti, esistono quindi degli ETF globali o almeno non solo europei con distribuzione MENSILE?
Sarebbe interessante come aiuto alla pensione (sapendo ovviamente che ci possonos emrpe essere 1-2 anni di magra). Grazie
 
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