quindi deduco che il rimborso sarà fatto non con bonifici sui singoli conti, ma tramite le banche depositarie utilizzando i codici identificativi dei titoli espropriati tuttora presenti nei depositi titoli. ergo le banche riceveranno il rimborso con ISIN. Fiscalmente parlando non credo ci sia favorevole. come sarà considerato dalle banche depositarie il rimborso/risarcimento? a mio personale avviso, (notate il personale) le banche, come sempre, tenderanno a tutelarsi addebitando il capital gain, sui depositi amministrati. Con alcuni amici/colleghi di sventura con cui mi ero sentito telefonicamente qualche mese fa, la modalità del pagamento era un argomento che si era affrontato. se la modalità sopra sarà confermata è un punto fermo di partenza per valutare eventuali successivi passi.
Posso e sarei lieto di sbagliarmi, ma le esperienze capitatemi mi portano a credere che le banche, come sostituti di imposta, opteranno per l'opzione che le tuteli maggiormente da eventuali futuri litigi con il fisco. Discorso diverso per chi è in dichiarativo. si avrà più tempo e maggiori possibilità di operare per evitare il pagamento sull'eventuale capital gain.
In linea teorica, vista l'eccezionalità del caso, sarebbe utile attivarsi per un cambiamento della normativa sui termini di recupero del loss derivante da SNS, vista l'unicità del caso. In altre parole, una estensione dei quattro anni previsti per il recupero del loss del capital gain su questi bond maledetti. chi ha recuperato tutto il loss di SNS paga il Cap gain, chi solo parzialmente può recuperare in questo anno fiscale. vedremo come le banche si muoveranno quando arrivano i rimborsi. la saga SNS continua