Sta arrivando la recessione, vendete tutto sul mercato azionario (Vol 44)

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Oddio... il bilancio di Enron è semmai una dimostrazione del fatto che le agenzie di rating erano in patente conflitto di interessi e hanno chiuso non un occhio ma tutti e due.

Quando vedi così tanta attività fuori bilancio con finanziarie fantoccio (tutta scritta nelle note peraltro), quando vedi flussi di cassa futuri sistematicamente messi a bilancio come ricavi dell'anno alla chiusura del contratto, due domande sulla sostenibilità te le devi fare... non basta dire "Arthur Andersen ha dato il placet, quindi va bene" (in conflitto di interessi spaventoso pure loro, tra l'altro).

Non c'è verso di far uscire bene le agenzie di rating dalla vicenda Enron, nemmeno con tanta buona volontà.

Consiglio The Smartest Guys in the Room a chi non l'avesse già letto.

Ma infatti il tema "Agenzia di Rating" ormai è solo un mero tema amministrativo contrattuale. I migliori fondi corporate attivi (e secondo SPIVA i gestori attivi bond sono meno peggio degli attivi equity) riclassificano in conto proprio i rating in base a criteri che mettono nel prospetto del prodotto.

Io per esempio preferisco usare delle metriche basate dai valori puntuali estratti dal mercato (per esempio spred, liquidità, beta, etc) piuttosto che i Rating nominali.

Per esempio i rating su Telecom Italia Senior Unsecured in euro sono questi (basati sicuramente su bilanci e dati vecchi):

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Quelli estratti dai dati di mercato sono questi:

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Applicando la tabella di "conversione" in calce, esce che per le agenzie Telecom Italia è B+ mentre per il mercato è BB- o cmq il miglior livello fuori dall'investment grade:

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Mentre, sempre per esempio, per le agenzie Volkswagen in euro Senior Unsecured è un tranquillo BBB+ IG mentre per il mercato è un HY peggiore di Telecom Italia:

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Btp no cacs al 5% lordo.
Devo resistere, devo resistere. Mi sono già sovraesposto in anticipo. Devo resistere.

Ma come si fa?

So di essere fuori dal coro, ma posso ripetere che la differenza tra CACS e NO CACS è che per i CACS c'è una procedura ordinata (magari dolorosa ma ordinata e disciplinata) per le potenziale ristrutturazioni mentre per i no CACS ogni obbligazionista dovrà decidere se aderire o meno e sottostare ad una proposta dell'emittente non normata da un processo predeterminato ?

Di base io scelgo sempre CACS = SI e so che chi ha le spalle più grosse delle mie (investitori internazionali, fondi, enti sovranazionali) negozieranno anche per me le condizioni migliori (in relativo visto il potenziale default da affrontare) piuttosto che sottostate ad una proposta prendere o lasciare dell'emittente.
 
So di essere fuori dal coro, ma posso ripetere che la differenza tra CACS e NO CACS è che per i CACS c'è una procedura ordinata (magari dolorosa ma ordinata e disciplinata) per le potenziale ristrutturazioni mentre per i no CACS ogni obbligazionista dovrà decidere se aderire o meno e sottostare ad una proposta dell'emittente non normata da un processo predeterminato ?

Di base io scelgo sempre CACS = SI e so che chi ha le spalle più grosse delle mie (investitori internazionali, fondi, enti sovranazionali) negozieranno anche per me le condizioni migliori (in relativo visto il potenziale default da affrontare) piuttosto che sottostate ad una proposta prendere o lasciare dell'emittente.
Ne ho sentite di ogni sul discorso cacs e no cacs. Spero di non scoprire mai chi ha ragione.

Escludi che nel comunque remoto caso in cui si arrivi seriamente a considerare l'uso delle cacs, data la ormai esigua quantità di emissioni no cacs rimaste, ci si concentri a ristrutturare il debito che ha già delle clausule previste ed accettate dalla controparte, piuttosto che quei 4 bond che non le hanno e che necessitano di procedure particolari tutte da definire?
 
Per la questione CACS/NO CACS, quelli con CACS hanno di solito un rendimento maggiore, quindi vengono prezzati dal mercato come più rischiosi. Non tanto per la procedura ordinata o disordinata ma perché probabilmente i NO CACS saranno gli ultimi a essere toccati perché i sottoscrittori delle CACS hanno dato un assenso implicito alla ristrutturazione.
 
Ne ho sentite di ogni sul discorso cacs e no cacs. Spero di non scoprire mai chi ha ragione.

Escludi che nel comunque remoto caso in cui si arrivi seriamente a considerare l'uso delle cacs, data la ormai esigua quantità di emissioni no cacs rimaste, ci si concentri a ristrutturare il debito che ha già delle clausule previste ed accettate dalla controparte, piuttosto che quei 4 bond che non le hanno e che necessitano di procedure particolari tutte da definire?

Non so, si potrebbe andare a vedere cosa è successo a chi non ha accettato la proposta di ristrutturazione di Argentina o Grecia per vedere.

Mi resta un dubbio finale, solo ipotetico e teorico, se alla scadenza il tuo BTP NO/CACS non ti viene rimborsato e sei rimasto solo tu con altri 25 retail a non aver accettato la ristrutturazione (che per logica sarà stata la stessa proposta fatta ai SI/CACS) ti muovi tu singolarmente a fare causa all'emittente e a tutti gli altri adempimenti amministrativi/legali ?

Quindi, secondo me, la proposta di ristrutturazione per i "no/cacs" sarà la stessa applicata ai CACS e sarà accettata dagli istituzionali, resterà la gatta da pelare ai retail di un titolo senza volumi, senza scambi (o come i bond Argentina non ristrutturati bid 5 offer 65) con tutta una serie di problematiche a cui spesso non pensiamo: accentramento dei titoli, gestione accentrate del pagamento cedole/rimborsi, noi diamo per scontato che le società di gestione dei flussi fanno tutto in automatico, ma ci sono bond private placement estremamente illiquidi in cui le cedole arrivano come bonifico diretto dell'emittente, per fare un esempio.
 
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Per la questione CACS/NO CACS, quelli con CACS hanno di solito un rendimento maggiore, quindi vengono prezzati dal mercato come più rischiosi. Non tanto per la procedura ordinata o disordinata ma perché probabilmente i NO CACS saranno gli ultimi a essere toccati perché i sottoscrittori delle CACS hanno dato un assenso implicito alla ristrutturazione.

Questo (maggior rendimento) è un fatto o una opinione ? a me non sembra una situazione stabile.

Sul 2037 il non cacs 4% rende leggermente di più dello 0.95% cacs

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Sul 2031 leggermente invertito con il 6% no cacs che rende 4.578% e il 0.95% cacs rende 4.61%
Sul benchmark 2033 il no cacs 5.75% rende 4.847% contro il cacs 4.35% che rende 4.90%

Sul 2040 il non cacs rende 5.26% e il cacs rende 5.24%
 
Questo (maggior rendimento) è un fatto o una opinione ? a me non sembra una situazione stabile.

Sul 2037 il non cacs 4% rende leggermente di più dello 0.95% cacs

Vedi l'allegato 2941377

Sul 2031 leggermente invertito con il 6% no cacs che rende 4.578% e il 0.95% cacs rende 4.61%
Sul benchmark 2033 il no cacs 5.75% rende 4.847% contro il cacs 4.35% che rende 4.90%

Sul 2040 il non cacs rende 5.26% e il cacs rende 5.24%

Forse per decimali di differenza all'interno dello stesso anno conta anche il mese di scadenza.

Ma evidentemente è un'idea errata che mi ero fatto seguendo per un periodo la questione, quando i NO CACS mi pare rendessero sistematicamente di meno. Da lì ho generalizzato pensando fosse sempre così. Errore mio.
 
Appena uscito dalla IA di Bloomberg:

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If the 10-year/3-month and 10-year/2-year Treasury yield-curve spreads hit their max inversion points in early summer, it could suggest that recession is finally near and a better longer-term outlook for stocks is emerging. The 10-year/2-year spread hit its deepest inversion point so far in June and the 10-year/3-month spread touched its deepest point in May. Currently, the one-year forward 10-year/2-year curve is just slightly inverted at minus 2 bps, while the two-year forward version stands at positive 28 bps.

The S&P 500 on average has posted a return of 3.4% in the year after the maximum inversion point. The yield curve spread has reached maximum inversion well before all recessions since the early 1980s. (10/04/23)
 
Appena uscito dalla IA di Bloomberg:

Vedi l'allegato 2941418
Vedi l'allegato 2941419

Vedi l'allegato 2941422

Vedi l'allegato 2941423

If the 10-year/3-month and 10-year/2-year Treasury yield-curve spreads hit their max inversion points in early summer, it could suggest that recession is finally near and a better longer-term outlook for stocks is emerging. The 10-year/2-year spread hit its deepest inversion point so far in June and the 10-year/3-month spread touched its deepest point in May. Currently, the one-year forward 10-year/2-year curve is just slightly inverted at minus 2 bps, while the two-year forward version stands at positive 28 bps.

The S&P 500 on average has posted a return of 3.4% in the year after the maximum inversion point. The yield curve spread has reached maximum inversion well before all recessions since the early 1980s. (10/04/23)
L'avevano detto a marzo, le corte scadenze, che la pausa era vicina, incrociando la Federal Funds Rate... poi hanno detto "oh cappero, no eh!" e hanno ripreso a salire.

Il mercato dei bond può dire quello che vuole, na il pallone l'ha portato Geronimo, e le regole le decide lui.
 
Pescando un singolo periodo del tuo intervento, non vorrei avrei frainteso.
La mia opinione al riguardo è: NI :D
Nella pratica reale, il sistema, ossia il mercato stesso (questa entità trascendente che sta fuori dalle nostre capacità per poter essere manipolato nel nostro interesse) è in re ipsa, strutturalmente impostato per essere incomprensibile alla logica.
Va anticipato ? Io sono short di spoor da mesi. Chiaramente, ancora in perdita ad oggi, ma con un fumus boni che mi dice che presto andrò, almeno, in pari. L'ho anticipato perchè secondo me quotava più di quanto le prospettive inducessero ad autorizzare. Quindi ho anticipato, ed ho sbagliato.
Non va anticipato ma seguito ? Da mesi/anni mi ero fatto l'idea di non toccare i bond. Consideravo insensato pagare sopra 100, insensato prestare soldi con remunerazioni da fame ed attendevo, attendevo, attendevo, consapevole che ad un teorico ritorno alla ordinarietà storica (ti presto=voglio rendimento) si dovesse riatterrare. Non solo: a lungo mi chiedevo e tutt'ora mi chiedo, come siano sostenibili i debiti e di tanto in tanto mi rispondevo: non lo sono, preparati al disastro. E nonostante fossi quasi consapevole dei prezzi di oggi, ho ceduto alla tentazione di comprare bond. E sono, ovviamente, in perdita.
Voglio dire: pur essendo consapevole di certi fenomeni, avrei dovuto anticipare lo short sui bond ?
Mica è facile, certi accadimenti si manifestano con dei tempi che sono incompatibili con la nostra capacità di sopportazione dell'attesa.
CIAO OK!
In estrema sintesi, "anticipare il mercato" per il sottoscritto significa anticipare dei macro-trend inevitabili...

Faccio un paio di esempi:

1) crisi mutui subprime 2007-2009... dopo l'infinita serie di crolli generalizzati dei mercati azionari, nei primi 3 mesi del 2009 decisi di impegnare tutta la liquidità disponibile per raccogliere gradualmente da terra quei titoli azionari, che ritenevo di migliore qualità, presenti sui mercati Usa e UE.... Ipotizzavo/intuivo che il Mondo non poteva finire e che prima o poi sarebbe iniziato un macro-trend epocale di risalita dei corsi. E così è stato.

2) pandemia Covid 2020... durante la primavera 2020 si verificò una terribile serie di crolli generalizzati dei mercati azionari, al punto che sembrava ritornata la grande paura degli anni della crisi subprime; nel corso del panic selling decisi di concentrare ancora una volta tutta la liquidità disponibile per accumulare a sconto surreale i migliori titoli azionari presenti sui mercati Usa e UE.... Ipotizzavo/intuivo che anche in quel caso il Mondo non poteva finire e che prima o poi sarebbe iniziato un macro-trend di recupero delle quotazioni. E così è stato.

Oggi ripeto la medesima "scommessa razionale" sul futuro prox del settore obbligazionario... essendo convinto che, a seguito di alcuni gravi ed inevitabili eventi economici, nei prox mesi assisteremo al cambio della politica monetaria delle Banche Centrali ed all'avvio graduale di un nuovo macro-trend, ossia la "migrazione dei capitali" dai titoli azionari a quelli obbligazionari.
 
Ultima modifica:
In estrema sintesi, "anticipare il mercato" per il sottoscritto significa anticipare dei macro-trend inevitabili...

Faccio un paio di esempi:

1) crisi mutui subprime 2007-2009... dopo l'infinita serie di crolli generalizzati dei mercati azionari, nei primi 3 mesi del 2009 decisi di impegnare tutta la liquidità disponibile per raccogliere gradualmente da terra quei titoli azionari, che ritenevo di migliore qualità, presenti sui mercati Usa e UE.... Ipotizzavo/intuivo che il Mondo non poteva finire e che prima o poi sarebbe iniziato un macro-trend epocale di risalita dei corsi. E così è stato.

2) pandemia Covid 2020... durante la primavera 2020 si verificò una terribile serie di crolli generalizzati dei mercati azionari, al punto che sembrava ritornata la grande paura degli anni della crisi subprime; nel corso del panic selling decisi di concentrare ancora una volta tutta la liquidità disponibile per accumulare a sconto surreale i migliori titoli azionari presenti sui mercati Usa e UE.... Ipotizzavo/intuivo che anche in quel caso il Mondo non poteva finire e che prima o poi sarebbe iniziato un macro-trend di recupero delle quotazioni. E così è stato.

Oggi ripeto la medesima "scommessa razionale" sul futuro prox del settore obbligazionario... essendo convinto che, a seguito di alcuni gravi ed inevitabili eventi economici, nei prox mesi assisteremo al cambio della politica monetaria delle Banche Centrali ed all'avvio graduale di un nuovo macro-trend, ossia la "migrazione dei capitali" dai titoli azionari a quelli obbligazionari.
Ma che bravo che sei
Peccato che io nel 07 08 c'ero e mi ricordo i titoli che "raccoglievi da terra":D
Montepaschi, Etruria, banco di Genova, dicendo man mano che scedevano che aumentavi e compravi di più

Tutti titoli che si sono VAPORIZZATI

Certe st..sparate valle a dire al bar del paese, magari trovi anche qualcuno che ci crede
 
Ma che bravo che sei
Peccato che io nel 07 08 c'ero e mi ricordo i titoli che "raccoglievi da terra":D
Montepaschi, Etruria, banco di Genova, dicendo man mano che scedevano che aumentavi e compravi di più

Tutti titoli che si sono VAPORIZZATI

Certe st..sparate valle a dire al bar del paese, magari trovi anche qualcuno che ci crede
Si peró in questo caso la roba che raccogli da terra sarebbero titoli obbligazionari IG
 
Stato
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