Stadi vuoti senza alcuna logica

Ricordatevi che per un normale cittadino che non frequenta luoghi ad alto rischio (ambulanze, ospedali) ci si contagia solo se non si è ligi al dovere.

Il dovere è tenere le distanza di almeno (dico come minimo) 1 metro dagli altri e tenere la mascherina sulla bocca e sul naso. Ebbene sì anche sul naso.

Chi si contagia è chi si trova in situazioni in cui queste 2 caratteristiche chiave non vengono rispettate.

Il primo luogo di contagio è la famiglia, dove, ovviamente, le mascherine non si tengono e nemmeno il distanziamento. I ragazzi/ragazzini o comunque i figli escono, si trovano con gli amici e non tengono la mascherina. Si ammalano, spesso sono asintomatici che infettano, vanno a casa, infettano genitori e nonni. I nonni intasano le terapie intensive e molti, purtroppo, muoiono.

Altri luoghi di infezione sono posti chiusi, poco areati. I ristoranti, per esempio, che sono normalmente (in inverno) posti chiusi e dove non si tiene la mascherina, sono tra i più pericolosi, purtroppo. E sono stati chiusi giustamente, purtroppo.

Anche i supermercati, meno rischiosi dei ristoranti, dovrebbero comunque avere ingressi contingentati e dovrebbe esserci la polizia locale a controllare ogni tanto fuori dai supermercati... dovrebbe... ma non so se lo fanno... siamo nell'epoca di internet, non c'è più stretta necessità di fare la spesa fisicamente nei supermercati. Si può fare online con consegna a casa... chi abita in zone coperte dall'esselunga (per fare un esempio, lo sa bene)... Quindi anche tutti quelli che vanno ancora al supermercato non ne hanno in realtà stretta necessità, se non magari gli anziani che non utilizzano internet....

Gli stadi all'aperto con 1.000 spettatori sarebbero tra i luoghi meno pericolosi per il contagio se venisse imposto un meccanismo obbligatorio di distanziamento e di controllo... tipo 1 persona ogni 3 o 4 metri quadri (invento)...

Però immagino li tengano chiusi per una questione "morale"... se riaprono anche solo a 1000 persone devono impegnare risorse per i controlli etc. e poi altre attività chiederebbero l'apertura e partirebbero le polemiche

Infine per i parrucchieri, penso ne abbiano consentito l'apertura solo per una questione di imbruttimento psicologico... si rischia di sopravvivere al covid ma di uscire fuori di testa psicologicamente...alcuni appigli (edicole per il giornale, chiesa per chi ci crede, parrucchiere) per non imbruttirsi mentalmente e psicologicamente hanno deciso di lasciarli aperti
 
Questa è una risposta sensata e motivata, non come quell'arrogante presuntuoso di nearby.


Gne gne gne... è la stessa cosa che dicevo io, pensavo non ci fosse bisogno di scriverlo, ma a quanto pare per alcuni c'è bisogno di sottolinearlo.

Sul resto che hai scritto me ne sbatto, considero il tuo punto di vista totalmente inutile.
 
Aggiungo, banalmente, fumate una sigaretta con 2 o 3 amici/colleghi ? State rischiando... perchè mentre parlate e fumate inevitabilmente non terrete sempre la distanza, la mascherina sarà abbassata e potrete ammalarvi a causa di un infetto magari asintomatico...

Il covid impone rinunce, molti si ammalano perchè non sanno resistere alle rinunce, purtroppo...

Non ci si ammala per motivi misteriosi... ci si ammala perchè il covid richiede ferrea e continua volontà, tutto il giorno, tutti i giorni, e molti purtroppo non ce la fanno o non ce la vogliono fare (perchè pensano di non ammalarsi, di essere forti, negazionisti etc.etc.)...
 
Ricordatevi che ci si contagia solo se non si è ligi al dovere.

Il dovere è tenere le distanza di almeno (dico come minimo) 1 metro dagli altri e tenere la mascherina sulla bocca e sul naso/B].

Chi si ammala è chi si trova in situazioni in cui queste 2 caratteristiche chiave non vengono rispettate.

Il primo punto di contagio è la famiglia, dove, ovviamente, le mascherine non si tengono. I ragazzi/ragazzini escono, si trovano con gli amici e non tengono la mascherina. Si ammalano, spesso sono asintomatici che infettano, vanno a casa, infettano genitori e nonni. I nonni intasano le terapie intensive e molti, purtroppo, muoiono.

Altri luoghi di infezione sono posti chiusi, poco areati. I ristoranti, per esempio, che sono normalmente (in inverno) posti chiusi e dove non si tiene la mascherina, sono tra i più pericolosi, purtroppo.

Anche i supermercati, meno rischiosi dei ristoranti, dovrebbero comunque avere ingressi contingentati e dovrebbe esserci la polizia locale a controllare...

Gli stadi all'aperto con 1.000 spettatori sarebbero tra i luoghi meno pericolosi per il contagio se venisse imposto un meccanismo obbligatorio di distanziamento e di controllo... tipo 1 persona ogni 3 o 4 metri quadri (invento)...

Però immagino li tengano chiusi per una questione "morale"... se riaprono anche solo a 1000 persone devono impegnare risorse per i controlli etc. e poi altre attività chiederebbero l'apertura e partirebbero le polemiche

Infine per i parrucchieri, penso ne abbiano consentito l'apertura solo per una questione di imbruttimento psicologico... si rischia di sopravvivere al covid ma di uscire fuori di testa psicologicamente...alcuni appigli (edicole per il giornale, chiesa per chi ci crede, parrucchiere) per non imbruttirsi mentalmente e psicologicamente hanno deciso di lasciarli aperti




Ma secondo te 1.000 spettatori in uno stadio come quello di Bergamo o di Genova, tanto per fare esempi di stadi di media capienza, davanti ad un gol decisivo si limiterebbero ad applaudire compostamente al loro posto esclamando "perbacco che bella rete!"o magari si abbraccerebbero l'un l'altro come fanno i giocatori, cui non so come fanno a permettere baci e abbracci quando in altri sport tipo tennis per esempio di devono limitare a toccarsi le racchette? Io quando li vedo abbracciarsi e baciarsi dopo ogni gol penso che il fallimento del calcio sia quanto meriterebbero, almeno per togliere uno zero ai loro ingaggi, che vorrebbe dire per esempio per gente come Gagliardini o Kessiè o Cuadrado passare da 200-300.000 euro al mese a 20.000-30.000 euro sempre al mese........netti naturalmente.....dovrebbero comunque farcela a tirare avanti.
 
Lorenzo Garavinі;55271774 ha scritto:
Basterebbe far rispettare le regole è evidente

Ma ci ***** sta in casa? Guardati intorno

È una pagliacciata

..vedo che ti sei risposto da te...
 
Ricordatevi che per un normale cittadino che non frequenta luoghi ad alto rischio (ambulanze, ospedali) ci si contagia solo se non si è ligi al dovere.

Il dovere è tenere le distanza di almeno (dico come minimo) 1 metro dagli altri e tenere la mascherina sulla bocca e sul naso. Ebbene sì anche sul naso.

Chi si contagia è chi si trova in situazioni in cui queste 2 caratteristiche chiave non vengono rispettate.

Il primo luogo di contagio è la famiglia, dove, ovviamente, le mascherine non si tengono e nemmeno il distanziamento. I ragazzi/ragazzini o comunque i figli escono, si trovano con gli amici e non tengono la mascherina. Si ammalano, spesso sono asintomatici che infettano, vanno a casa, infettano genitori e nonni. I nonni intasano le terapie intensive e molti, purtroppo, muoiono.

Altri luoghi di infezione sono posti chiusi, poco areati. I ristoranti, per esempio, che sono normalmente (in inverno) posti chiusi e dove non si tiene la mascherina, sono tra i più pericolosi, purtroppo. E sono stati chiusi giustamente, purtroppo.

Anche i supermercati, meno rischiosi dei ristoranti, dovrebbero comunque avere ingressi contingentati e dovrebbe esserci la polizia locale a controllare ogni tanto fuori dai supermercati... dovrebbe... ma non so se lo fanno... siamo nell'epoca di internet, non c'è più stretta necessità di fare la spesa fisicamente nei supermercati. Si può fare online con consegna a casa... chi abita in zone coperte dall'esselunga (per fare un esempio, lo sa bene)... Quindi anche tutti quelli che vanno ancora al supermercato non ne hanno in realtà stretta necessità, se non magari gli anziani che non utilizzano internet....

Gli stadi all'aperto con 1.000 spettatori sarebbero tra i luoghi meno pericolosi per il contagio se venisse imposto un meccanismo obbligatorio di distanziamento e di controllo... tipo 1 persona ogni 3 o 4 metri quadri (invento)...

Però immagino li tengano chiusi per una questione "morale"... se riaprono anche solo a 1000 persone devono impegnare risorse per i controlli etc. e poi altre attività chiederebbero l'apertura e partirebbero le polemiche

Infine per i parrucchieri, penso ne abbiano consentito l'apertura solo per una questione di imbruttimento psicologico... si rischia di sopravvivere al covid ma di uscire fuori di testa psicologicamente...alcuni appigli (edicole per il giornale, chiesa per chi ci crede, parrucchiere) per non imbruttirsi mentalmente e psicologicamente hanno deciso di lasciarli aperti

Bravo discepolo sono fiero di te
Dopo averti letto mi sono alzato e ti ho fatto una standing ovation
Ps
Alle ottime osservazioni del discepolo Harley, sottolineo quella che alle società non converrebbe aprire gli stadi per poche persone visto che dovrebbero pagare i costi di gestione che ogni settore richiede..
 
Ma secondo te 1.000 spettatori in uno stadio come quello di Bergamo o di Genova, tanto per fare esempi di stadi di media capienza, davanti ad un gol decisivo si limiterebbero ad applaudire compostamente al loro posto esclamando "perbacco che bella rete!"o magari si abbraccerebbero l'un l'altro come fanno i giocatori, cui non so come fanno a permettere baci e abbracci quando in altri sport tipo tennis per esempio di devono limitare a toccarsi le racchette? Io quando li vedo abbracciarsi e baciarsi dopo ogni gol penso che il fallimento del calcio sia quanto meriterebbero, almeno per togliere uno zero ai loro ingaggi, che vorrebbe dire per esempio per gente come Gagliardini o Kessiè o Cuadrado passare da 200-300.000 euro al mese a 20.000-30.000 euro sempre al mese........netti naturalmente.....dovrebbero comunque farcela a tirare avanti.

Dipende quanto li distanzi e quanto li controlli... 1.000 spettatori in uno stadio di 20.000 posti sono 1 spettatore ogni 20 posti (di media), e con i dovuti controlli (steward etc.) si riuscirebbe probabilmente ad evitare problematiche... metti 1 steward ogni 10 spettatori ed il controllo riesci a farlo...

Tuttavia preciso che non lo vedo come un problema rilevante a livello nazionale, quello dei 1000 spettatori negli stadi... probabilmente si riusciranno a rivedere gli spettatori (almeno in parte) negli stadi per gli ultimi 2 mesi di stagione (Aprile-Maggio 21) e per gli Europei in Estate...
 
Sarebbe stato stupendo il regolamento delle zone rosse...

Si può uscire solo per comprovati motivi di lavoro o studio, per motivi di salute onecessità...oppure per andare allo stadio...:D

Ma andate a cagher...
 
Ma secondo te 1.000 spettatori in uno stadio come quello di Bergamo o di Genova, tanto per fare esempi di stadi di media capienza, davanti ad un gol decisivo si limiterebbero ad applaudire compostamente al loro posto esclamando "perbacco che bella rete!"o magari si abbraccerebbero l'un l'altro come fanno i giocatori

Fermo restando che 1.000 spettatori con mascherina distanziati 3 seggiolini, al goal nella più euforica delle ipotesi, si alzano e gridano "goal" e basta (perchè sfido chiunque con uno stadio deserto a correre fino alla balaustra e abbracciare un altro o a fare qualsiasi altra cosa come se lo stadio fosse pieno).
In realtà la questione è un'altra, i 1.000 spettatori permessi erano distribuiti tra membri della società, famigliari, sponsor e in alcuni casi medici (per via delle iniziative da parte delle società). Come per gli abbonamenti del tifoso anche quelli degli sponsor vanno rimborsati, solo che gli sponsor non superano i mille posti, quindi le società hanno deciso di far entrare gli sponsor perchè così essendo pochi non si creava la questione io si tu no.
Dimmi tu adesso i costi che deve affrontare la società per tenere aperto a 500 spettatori? Non c'è compenso, ovvio no?
 
Se ci fossero state delle chiusure serie la questione sollevata da questa discussione sarebbe apparsa fuori luogo ma... Lombardia, zona rossa, cosa succede di diverso rispetto alla "normalità"? Qualche attività s f i g a t a tenuta chiusa, poi per il resto sono in giro tutti, t u t t i.
Lasciamo perdere quanta gente c'è dentro l'esselunga :yes: che ipocrisia
 
Se ci fossero state delle chiusure serie la questione sollevata da questa discussione sarebbe apparsa fuori luogo ma... Lombardia, zona rossa, cosa succede di diverso rispetto alla "normalità"? Qualche attività s f i g a t a tenuta chiusa, poi per il resto sono in giro tutti, t u t t i.
Lasciamo perdere quanta gente c'è dentro l'esselunga :yes: che ipocrisia

Purtroppo, un po' per necessità, un po' per questioni geo-politiche, un po' per abitudini, molto per la contrapposizione (a fini meramente elettorali) al governo centrale, creata ad arte dall'amministrazione leghista, la Lombardia si è mostrata come una delle regioni più indisciplinate e meno attente al rispetto delle indicazioni provenienti dal CTS e dalle autorità sanitarie in genere...
 
Se ci fossero state delle chiusure serie la questione sollevata da questa discussione sarebbe apparsa fuori luogo ma... Lombardia, zona rossa, cosa succede di diverso rispetto alla "normalità"? Qualche attività s f i g a t a tenuta chiusa, poi per il resto sono in giro tutti, t u t t i.
Lasciamo perdere quanta gente c'è dentro l'esselunga :yes: che ipocrisia

Mizziga uno che ha capito il senso del mio discorso e soprattutto che ci vede bene

Ieri ho fatto una passeggiata di 10 km al parco nord con mia moglie saremo stati in 300.000

Oggi parcheggio bricocenter
2860666D-9487-43BE-B668-14882369CFD4.jpg
 
Ma il top dei top è questo

I negozi che vendono prodotti per le feste sono aperti:D

Le feste sono vietate non ci vogliono far mangiare insieme nemmeno a Natale però i negozi che vendono i palloncini i bicchieri di carta eccetera eccetera sono aperti:D
 
Lorenzo Garavinі;55272889 ha scritto:
Mizziga uno che ha capito il senso del mio discorso e soprattutto che ci vede bene

Ieri ho fatto una passeggiata di 10 km al parco nord con mia moglie saremo stati in 300.000

Oggi parcheggio bricocenter
Vedi l'allegato 2727983

Correggimi se mi sbaglio, nelle zone rosse non si potrebbe uscire di casa tranne che per i canonici Seri motivi, il fatto che certi negozi siano aperti ac***** non autorizza la gente a uscire.
A Torino sono aperti ad esempio gli ottici e le ferramenta, ti rechi se ne hai bisogno non per farti un giro in città.
Alternativa?
Meglio che non la dica:D
 
Lorenzo Garavinі;55272889 ha scritto:
Mizziga uno che ha capito il senso del mio discorso e soprattutto che ci vede bene

Ieri ho fatto una passeggiata di 10 km al parco nord con mia moglie saremo stati in 300.000

Oggi parcheggio bricocenter
Vedi l'allegato 2727983

Questo accade perchè non ci sono controlli e perchè c'è tanta gente che va al brico a farsi un giro senza reali esigenze... poi se prendono il covid piangono...
 
... in Italia è così, ci vorrebbe sempre lo stato controllore e sanzionatorio...
 
... in Italia è così, ci vorrebbe sempre lo stato controllore e sanzionatorio...

Fanno le leggi e poi ti danno motivazioni assurde per aggirarle....io in zona arancione posso andare a fare spesa in comune contiguo anche per motivazioni economiche.....essendo prima periferia di Bologna ...posso andare teoricamente in centro a fare quel ***** che mi pare....
 
Fanno le leggi e poi ti danno motivazioni assurde per aggirarle....io in zona arancione posso andare a fare spesa in comune contiguo anche per motivazioni economiche.....essendo prima periferia di Bologna ...posso andare teoricamente in centro a fare quel ***** che mi pare....

Ma perchè siamo così, siamo dei grandi, agli altri gli dicono che devono mangiare la ***** e la mangiano, noi fatta la legge trovato l'inganno. Solo che questa volta non inculiamo lo stato ma noi stessi e chi ci sta vicino... :(
 
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