STELLANTIS-CNHI-RACE-IVECO notizie, dati, bilanci (e commenti relativi) - 9th

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Ma quella salita del 2020 da 30 a 60 +100% è un laterale?:wall::specchio:
Stai mica guardando il grafico al contrario?:flower:
io ragiono sul buy and hold..se uno avesse comprato e tenuto per un po' , anche un bel po', avrebbe fatto magro risultato...se tu mi dici che hai comprato a marzo 2020 (covid) e hai venduto a metà 2021, sei un grandissimo trader , magari anche ricchissimo...ma se hai tenuto fino ad oggi (da marzo 2020) avresti fatto comunque un caz-zo...un titolo morto. il periodo 2021 2022 è completamente rientrato nell'alveo del lunghissimo laterale che anche i ciechi vedono

ps , guarda che anche al contrario , il grafico di GM è lo stesso. è questa la tragedia di questo titolo:rotfl:
 
Ultima modifica di un moderatore:
anche questa risposta non la capisco: dove sta scritto nei messaggi sopra che i dipendenti piangono?
come non capisco ancora la risposta (battuta???) di gro...boh
Dai sembra che tutti i dipendenti Stellantis (italiani...?) non vedano l'ora di avere le azioni scontate. I casi sono due o hanno un sacco di soldi da investire a sconto oppure stiamo parlando di aria fritta.
E' come la storia che "lo stato italiano deve entrare in Stellantis...". Compri le azioni e ci entri. Avrebbe potuto farlo tantissime volte, ma non l'ha mai fatto, né con Fiat, né con FCA e adesso nemmeno con Stellantis. E per fortuna, dico io, ma mi posso sbagliare.
 
Dai sembra che tutti i dipendenti Stellantis (italiani...?) non vedano l'ora di avere le azioni scontate. I casi sono due o hanno un sacco di soldi da investire a sconto oppure stiamo parlando di aria fritta.
E' come la storia che "lo stato italiano deve entrare in Stellantis...". Compri le azioni e ci entri. Avrebbe potuto farlo tantissime volte, ma non l'ha mai fatto, né con Fiat, né con FCA e adesso nemmeno con Stellantis. E per fortuna, dico io, ma mi posso sbagliare.
Non lo ha fatto perché il nostro paese è un piccioĺ quando lo stato faceva le campagne di rottamazione per anni togliendo l'iva per far tornare competitiva l'azienda decotta fuori mercato , doveva farsi dare a " GARANZIA" una quota corrispondente di azioni, perché quegli aiuti sono stati fatti aumentando il debito pubblico che ora paghiamo a caro prezzo con il nostro sudore e andando in pensione con la bara sotto il braccio.
Basta guardare gli altri paesi,Francia,usa,etc tutti si sono tutelati con quote azionaria e accordi severi, solo noi siamo i grandeur che sovvenzionava a gratis , che poi si è visto gli aiuti a dove finivano, nei famosi fondi neri , anzi invece di trovare un concorrente valido gli abbiamo pure regalato l'alfa romeo , roba da matti :wall:
 
banalmente , mi girano i coglio--ni che , dipendenti, probabilmente pure immeritevoli e ingrati, possano ottenere le azioni a sconto...ma sono pressochè sicuro che l'iniziativa avrà scarso riscontro in italia

comunque quoto riscò, che ha risposto "da manuale":rotfl:
beh sono molte le aziende che offrono stock opt ai dipendenti, pirelli per dirne una delle italiane, è un benefit aziendale
 
Non lo ha fatto perché il nostro paese è un piccioĺ quando lo stato faceva le campagne di rottamazione per anni togliendo l'iva per far tornare competitiva l'azienda decotta fuori mercato , doveva farsi dare a " GARANZIA" una quota corrispondente di azioni, perché quegli aiuti sono stati fatti aumentando il debito pubblico che ora paghiamo a caro prezzo con il nostro sudore e andando in pensione con la bara sotto il braccio.
Basta guardare gli altri paesi,Francia,usa,etc tutti si sono tutelati con quote azionaria e accordi severi, solo noi siamo i grandeur che sovvenzionava a gratis , che poi si è visto gli aiuti a dove finivano, nei famosi fondi neri , anzi invece di trovare un concorrente valido gli abbiamo pure regalato l'alfa romeo , roba da matti :wall:
guarda che le rottamazioni auto erano per tutti i marchi a mercato, mica solo per fiat: che doveva fare lo stato farsi dare azioni da tutti marchi presenti sul mercato italiano?
 
guarda che le rottamazioni auto erano per tutti i marchi a mercato, mica solo per fiat: che doveva fare lo stato farsi dare azioni da tutti marchi presenti sul mercato italiano?
Non ricominciamo con sta storia già discussa 3/4 anni fa, sappiamo tutti come è andata e come sarebbe dovuto essere.
Metto questo articolo per chi non sapesse lo scandalo italiano e poi su questo tema non ne parlo più !

220 miliardi di contributi pubblici alla Fiat: ” pretenderemo un risarcimento ”​

Data di pubblicazione: lunedì 24 settembre 2012In: Diritto del lavoro, News1 Commento
Nessun’altra impresa italiana ha goduto degli stessi privilegi concessi alla Fiat. ” Sudori dei contribuenti italiani” ribadisce il presidente Paccagnella e continua, ”le piccole imprese se li sognano aiuti così generosi, se non fosse per loro, l’Italia sarebbe una nazione senza industrie, fabbriche, occupazione ”.
La Fiat è un’azienda privata che si regge su finanziamenti pubblici. Dal 1975 ad oggi ha ottenuto dallo Stato italiano l’incredibile somma di 220 miliardi di euro. Vanno calcolate tutte le voci: dalla cassa integrazione per i dipendenti ai prepensionamenti, dalle rottamazioni concesse dietro l’esborso dello Stato italiano, agli stabilimenti costruiti con i soldi dei contribuenti italiani e i contributi statali. Solo per i contributi in conto capitale gli abbiamo dato 6.059 miliardi di lire, di mezzo anche gli interessi ricevuti per gli investimenti nel Mezzogiorno d’Italia in base al contratto di programma stipulato con il governo nel 1988. Le società beneficiate, la Sata di Melfi, in Basilicata e la Fma di Pratola Serra, in Campania, hanno goduto dell’esenzione decennale dalle imposte sul reddito per le società meridionali. Mentre la legge 488 per il Mezzogiorno, in soli quattro anni, dal 1996 al 2000, ha fatto affluire nelle casse del Gruppo altri 328 miliardi di lire in conto capitale. Per gli ammortizzatori sociali in un decennio 1.230 miliardi di lire, altri 700 miliardi pubblici sono stati spesi per prepensionare 6.600 dipendenti nel 1994, e altri 300 miliardi per le indennità di 5.200 lavoratori messi in mobilità. Perchè Marchionne insiste con il voler portare via la Fiat agli italiani? È solo un discorso di pressione fiscale? La Fiat è passata da un indotto di 250 mila dipendenti agli attuali 30 mila. Il motivo reale che spinge Marchionne ad abbandonare l’Italia non lo sapremo mai, potrebbe essere una strategia geopolitica o di vergognoso risparmio fiscale. Vista la sua potenza potrebbe restare e combattere insieme a noi questa battaglia, altrimenti, può andarsene a patto che restituisca ogni euro di questi 220 miliardi ottenuti. Superata la nostalgia nei confronti dell’ultima bandiera che se ne va, dobbiamo decidere come salvare questi posti di lavoro: riavere indietro tutti gli aiuti di Stato può servire in questo senso. Al costo di mettere su una dura battaglia legale. Inoltre va redatto una sorta di contratto o disegno di legge da presentare a Bruxelles: le macchine costruite in Polonia o negli altri Paesi a basso regime fiscale e minor salariato, non dovranno essere vendute in Italia a prezzi triplicati. Come se da noi vivessero solo nababbi o idioti. Stop a tutti i finanziamenti pubblici verso altre aziende: d’ora in avanti chi vuole aiuti deve firmare un contratto che impedisca alla stessa di licenziare o chiudere in Italia per un tempo adeguato all’aiuto ricevuto. Monti insieme ai suoi tecnici ministri chiarisca una volta per tutte a Marchionne un concetto basilare: riveda i suoi progetti aziendali o si faccia carico dei lavoratori.
 
Non ricominciamo con sta storia già discussa 3/4 anni fa, sappiamo tutti come è andata e come sarebbe dovuto essere.
Metto questo articolo per chi non sapesse lo scandalo italiano e poi su questo tema non ne parlo più !

220 miliardi di contributi pubblici alla Fiat: ” pretenderemo un risarcimento ”​

Data di pubblicazione: lunedì 24 settembre 2012In: Diritto del lavoro, News1 Commento

La Fiat è un’azienda privata che si regge su finanziamenti pubblici. Dal 1975 ad oggi ha ottenuto dallo Stato italiano l’incredibile somma di 220 miliardi di euro. Vanno calcolate tutte le voci: dalla cassa integrazione per i dipendenti ai prepensionamenti, dalle rottamazioni concesse dietro l’esborso dello Stato italiano, agli stabilimenti costruiti con i soldi dei contribuenti italiani e i contributi statali. Solo per i contributi in conto capitale gli abbiamo dato 6.059 miliardi di lire, di mezzo anche gli interessi ricevuti per gli investimenti nel Mezzogiorno d’Italia in base al contratto di programma stipulato con il governo nel 1988. Le società beneficiate, la Sata di Melfi, in Basilicata e la Fma di Pratola Serra, in Campania, hanno goduto dell’esenzione decennale dalle imposte sul reddito per le società meridionali. Mentre la legge 488 per il Mezzogiorno, in soli quattro anni, dal 1996 al 2000, ha fatto affluire nelle casse del Gruppo altri 328 miliardi di lire in conto capitale. Per gli ammortizzatori sociali in un decennio 1.230 miliardi di lire, altri 700 miliardi pubblici sono stati spesi per prepensionare 6.600 dipendenti nel 1994, e altri 300 miliardi per le indennità di 5.200 lavoratori messi in mobilità. Perchè Marchionne insiste con il voler portare via la Fiat agli italiani? È solo un discorso di pressione fiscale? La Fiat è passata da un indotto di 250 mila dipendenti agli attuali 30 mila. Il motivo reale che spinge Marchionne ad abbandonare l’Italia non lo sapremo mai, potrebbe essere una strategia geopolitica o di vergognoso risparmio fiscale. Vista la sua potenza potrebbe restare e combattere insieme a noi questa battaglia, altrimenti, può andarsene a patto che restituisca ogni euro di questi 220 miliardi ottenuti. Superata la nostalgia nei confronti dell’ultima bandiera che se ne va, dobbiamo decidere come salvare questi posti di lavoro: riavere indietro tutti gli aiuti di Stato può servire in questo senso. Al costo di mettere su una dura battaglia legale. Inoltre va redatto una sorta di contratto o disegno di legge da presentare a Bruxelles: le macchine costruite in Polonia o negli altri Paesi a basso regime fiscale e minor salariato, non dovranno essere vendute in Italia a prezzi triplicati. Come se da noi vivessero solo nababbi o idioti. Stop a tutti i finanziamenti pubblici verso altre aziende: d’ora in avanti chi vuole aiuti deve firmare un contratto che impedisca alla stessa di licenziare o chiudere in Italia per un tempo adeguato all’aiuto ricevuto. Monti insieme ai suoi tecnici ministri chiarisca una volta per tutte a Marchionne un concetto basilare: riveda i suoi progetti aziendali o si faccia carico dei lavoratori.
non buttarla in caciara come al solito linkando a membro di segugio: hai parlato di rottamazione , rispondi sul punto: la rottamazione doveva presupporre azioni a garanzia?
 
non buttarla in caciara come al solito linkando a membro di segugio: hai parlato di rottamazione , rispondi sul punto: la rottamazione doveva presupporre azioni a garanzia?
Ho parlato di rottamazione , la prima cosa che mi è venuta in mente ma intendevo quello che ho postato.
Anche se a quel tempo la fiat aveva quote di mercato astronomiche quindi ........... leggi pure tutto il resto compresi i fondi neri
 
Non ricominciamo con sta storia già discussa 3/4 anni fa, sappiamo tutti come è andata e come sarebbe dovuto essere.
Metto questo articolo per chi non sapesse lo scandalo italiano e poi su questo tema non ne parlo più !

220 miliardi di contributi pubblici alla Fiat: ” pretenderemo un risarcimento ”​

Data di pubblicazione: lunedì 24 settembre 2012In: Diritto del lavoro, News1 Commento
Hai linkato un articolo di 11 anni fa, sicuramente avranno già ottenuto la vittoria processuale e il rimborso.
 
appunto: a membro di segugio:rotfl:

anche GM ha chiesto risarcimento in tribunale a FCA-stellantis per il famoso complotto....ogni tanto qualcuno o qualche categoria si alza in piedi e rivendica qualcosa:rotfl:

quanto godo a vedere molte persone indignarsi(la maggior parte infarcite di luoghi comuni su fiat), pretendere e poi...prenderla nel cu-lo e rodersi il fegato contro fiat-fca-stellantis...quanto son contento che stellantis sia finalmente (ed FCA prima di lei)un colosso mondiale ottimamente gestito, totalmente svincolato dalle beghe italiane e che detta legge senza che nessuno possa far niente:rotfl:
 
Ho parlato di rottamazione , la prima cosa che mi è venuta in mente ma intendevo quello che ho postato.
Anche se a quel tempo la fiat aveva quote di mercato astronomiche quindi ........... leggi pure tutto il resto compresi i fondi neri
ok abbiamo capito, dici la prima cosa che ti viene in mente. argomento chiuso
 
siamo arrivati sulla tl del canale , possibile ritraccio fino a 19 ma siccome in questo momento il titolo è molto forte ritraccio magari inferiore, e il prezzo potrebbe restare arrampicato lungo la tl
se economia americana non rallenta target 24 entro fine anno prossimo

Immagine 1.jpg
 
La cassa integrazione è un ammortizzatore sociale, non è un contributo a Fiat, tra l'altro finanziata in parte dalle stesse società. Forse era meglio che li operai li avesse licenziati, visto che le vendite di auto in Italia negli ultimi 25 anni testimoniano che su 10 auto vendute ben 7-8 erano straniere.
 
Intanto dopo 4 anni di attesa esce finalmente il cybertruck. E come ci ha abituato Musk non rispetta neppure lontanamente le promesse. Costa 30000 dollari più del previsto e ha molta meno autonomia. Poco più di 500 km nella versione con batteria più grande che diventano 700 se aggiungi una batteria al modico prezzo di 16000 dollari da posizionare sopra il cassone( veramente comodissima). La batteria normale è da 123 kWh.
Per capirci nel 3 trimestre 2024 uscirà il ram 1500 elettrico con batterie da 160 kWh e 230 kWh, tutte ben posizionate sotto il pianale e autonomia di 800 km nella versione con batteria grande
 
al pensiero di quanti soldi farà stellantis con RAM elettrica e wrangler elettrica, c'è da aver paura
 
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