Wall Street chiude con ribassi a tutto campo. Ben comprata Hewlett-Packard
di redazione fi , 17.05.2006 22:23
Sessione all’insegna delle vendite oggi a Wall Street per il mercato azionario americano. Dopo la chiusura in moderato calo della vigilia, i venditori hanno pienamente preso il controllo della situazione nella sessione odierna, in scia al dato sull’indice dei prezzi al consumo rilasciato in mattinata, ed attestatosi su valori peggiori delle attese.
Di riflesso, i compratori sono rimasti in trincea in scia ai timori di ripresa dell’inflazione che, a questo punto, potrebbero trasformarsi ben presto in realtà. E così, a fine giornata, il Dow Jones e l’ampio indice S&P500 hanno lasciato sul campo, rispettivamente, l’1,88% e l’1,68%, mentre il Nasdaq Composite ha perso l’1,50% a 2195 dopo aver segnato un massimo intraday a 2222 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, il colosso dell’hardware Hewlett-Packard (HPQ) ha messo a segno al close un balzo del 3,38% a $ 32,16 dopo aver riportato, nel tardo pomeriggio americano di ieri, una trimestrale con un utile in rialzo del 51% unitamente ad un fatturato in crescita del 5%; la società, inoltre, ha annunciato un piano di consolidamento e razionalizzazione divisionale finalizzato ad una riduzione dei costi stimata attorno al miliardo di dollari.
Hewlett-Packard, tra l’altro, è stato l’unico titolo, tra i trenta del paniere, a chiudere la giornata di contrattazioni in territorio positivo; per il resto, infatti, a dominare sono state le vendite in lungo ed in largo, con forti ribassi segnati in particolare a fine seduta da Alcoa (-4,40%), General Motors (-4,19%), Exxon-Mobil (-2,87%), AIG (-2,42%) e Boeing (-3,04%).
Al New York Stock Exchange, nel settore delle materie prime, la canadese Falconbridge Ltd. (FAL) ha guadagnato al close il 2,38% a $ 49,94 dopo che Xstrata PLC ha lanciato un’offerta da $ 14,50 miliardi per l’acquisizione dell’80,20% del capitale non ancora posseduto.
Tra gli altri titoli più trattati oggi sul Big Board, invece, segnaliamo la chiusura in rosso di Lucent Technologies (-3,42%), Emc (-1,63%), Ford Motor (-1,57%), Motorola (-2,33%), Bank of America (-2,18%), Nokia (-3,34%), Goldcorp (-3,80%), Carnival Corp. (-3,12%) e Corning (-1,18%).
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, nel comparto dei semiconduttori, Applied Materials (AMAT) ha archiviato la sessione con uno storno del 5,15% a $ 16,93 dopo aver rilasciato una trimestrale con utili in rialzo del 35% unitamente però ad un outlook sul trimestre corrente che non ha convinto il mercato, in quanto giudicato dalla maggioranza degli esperti come “troppo ottimistico”.
Diametralmente opposta, nello stesso settore, è stata oggi la seduta di Broadcom Corporation (BRCM), che ha messo a segno un balzo del 2,97% a $ 37,46, con volumi molto elevati, dopo aver incassato un upgrade, da “hold” (mantenere) a “buy” (comprare), ad opera degli esperti di Needham & Co. Tra gli altri big del listino, inoltre, segnaliamo la chiusura in controtendenza rispetto al mercato di Apple Computer (+0,43%), Juniper Networks (+1,81%) e Sun Microsystems (+1,10%).
Sui mercati valutari, infine, l’euro in serata nei confronti del dollaro passa di mano a 1,2757 rispetto ad un massimo intraday sul livello di $ 1,2920.