Miguelangel
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Scusate ma dopo aver letto tutte queste analisi sul sesso degli angeli, mi domando, ma dove vivete? Welcome in the real world.
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L'esame è relativamente semplice, è usarla nella vita reale il problema, e la complessità.
non giochiamo a chi ce l'ha più lungo
gli esami difficili servono se poi quello che si è studiato viene usato veramente!
Dogo perdona se te lo dico, ma molto conta anche l'università in cui vai.
Non so all'epoca, ma oggi la cattolica in economia è conosciuta, sopratutto per tutta la parte quantitativa, come la più semplice di tutte.
In bocconi la preparazione vede molte più applicazioni pratiche e l'uso di strumenti informatici.
In altre università pubbliche invece c'è un grande focus sulla pura parte teorica, con lo studio di dimostrazioni, proprietà e quant'altro.
In cattolica notoriamente non si fa ne l'uno ne l'altro: si studiacchiano 4 formule e si applicano in esercizi avulsi dalla realtà.
Non a caso la preparazione quantitativa degli studenti della cattolica è agghiacciante.
Forse per questo tu te la ricordi facile, ma ti assicuro che probabilità e regressione multipla alla bicocca (dove ho fatto il trienno) ha spinto molti a mollare l'università.
In biccoca in matematica finanziaria si doveva sapere il metodo del simplesso per la soluzione della programmazione lineare, in informatica si doveva imparare c++ e SQL, in cattolica questa roba non la si vedeva neanche con il binocolo.
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Hai ragione: come da premessa, uno studente motivato trova in una università facile, dal piano di studi-bibliografia “interessante”, un valore aggiunto. Basti vedere negli USA.E io te lo dico da persona che vede nell'università facile un valore aggiunto e non di poco, a parità di competenze acquisite alla fine. Per questo devo dire che la Bocconi è la migliore a ragion veduta.
se per quello ci sono avvocati che guadagnato milionate senza aver mai fatto matematica... x dogo: non intendevo dire che i ragioneri siano dei fenomeni, ma che nel lavoro servono abilita che la universita non ti da.. tu come me sei bancario, e saprai che il lavoro nel retail e prettamente commerciale, e li no c e nessuna universita che ti insegni a vendere.. io sono impiegato di banca e ho fatto il classico e poi legge, e vi garantisco che alcuni esami (non molti, a dir la verita, tre o quattro, privato, penale, civile, commerxciale, sono ostici da matti. per non parlare dei concorsi in magistratura o da notaio...
Io, ing. Civile Padova, Scienza delle Costruzioni = 30
Un esame davvero ostico confermo
A meccanica razionale invece ho fatto una fatica della madonna in quanto c'era il professore che non parlava e scriveva solo equazioni differenziali su fogli lucidi proiettati alla lavagna. Qualche mio compagno capiva anche a dir la verità.. mentre io poco, necessitavo di una spiegazione più corposa e parlata!
Per me comunque l'unico metodo serio per valutare la difficoltà di un esame è vedere la % di voti alti.
A molti esami che ho fatto ci sono stati zero 30 oppure una manciata.
Ciò permette ai migliori di distinguersi e mettersi in luce.
Esami dove si vedono le sfilze di 30 tipo economia o legge ma idem molte altre, appiattiscono i migliori ai mediocri e arrecano danno a quest'ultimi.
Poi ovviamente non commento neanche il fatto delle facoltà che regalano i 18.
A un mio esame di costruzioni idrauliche dove si progettavano dighe (=non si scherza) ed era esame del 4anno dove quindi era già stata fatta grossa selezione di studenti, c'era gente che per un "misero" 18 aveva provato a dare l'esame 15-20 volte.
E' chiaro dunque che il curriculum di una persona che ha preso 30 su quell'esame vale ben qualcosa.
Curriculum di gente che ha preso 30 all'esame tal dei tali della facoltà di turno dove son fioccati i 30, cosa potrà mai valere ??
Nulla, solo fuffa.
Comunque vorrei dire che per molti università difficile = preparazione migliore, è una corbelleria.
Questo è sempre stato il limite delle università italiane, rendere più difficile una cosa non fa si che la si impari meglio o che poi la si sappia usare meglio, come ha detto qualcuno, se alcune università avevano 8 anni di media per completare il corso quello è un fallimento totale, c'è poco da andarne orgogliosi.
La superiorità del modello di istruzione anglosassone in quanto ad EFFICIENZA dell'insegnamento fatto di lavori di gruppo, progetti pratici, e assignments è palese.
E qui sta anche, come ho detto il valore aggiunto di università italiane che si rifanno a quel modello, come la Bocconi.
E´ vero, possono essere materie molto complesse, ma dati i programmi attuali si arriva al livello di complessita´ di cui parli solo negli ultimi esami di magistrale e al dottorato. Almeno questa e´ stata la mia esperienza. (Ho fatto 2 anni di dottorato in economia per poi mettermi a fare altro)
1) Nessuno sta giocando.
2) Eviterei di tracciare righe con l’inchiostro simpatico.
Quello che si è studiato fa parte del proprio modo di pensare, ragionare, agire, comunicare.
La nostra formazione incide in tutto ciò che siamo, anche nel nostro “lavoro” di genitori, fratelli, amici.
Ciò posto, anche un disoccupato utilizza ciò che ha studiato, e ciò che si è studiato viene applicato in ogni scelta quotidiana, in quanto facente parte della nostra forma mentis (ad esempio chiunque abbia studiato Probabilità mai giocherò i ritardatari al Lotto…
Il ragionamento matematico - ad esempio - serve anche a fare queste banali riflessioni di drill down “quotidiano”.
Il ragionamento sillogistico indotto dagli studi di Legge permette di approcciare ad un approccio “booleano”.
3) Ridurre tutto a “serve se poi lo usi” è piuttosto superficiale.
intendiamoci, un corso triennale tutto sommato può essere un buon compromesso
Ma queste non sono lauree...al massimo un complemento della scuola superiore, visto il livello di preparazione...alla fine in poco tempo ottieni il pezzo di carta che non ti fa sentire uno sfigato e poi cerchi un lavoro, così uno non perde troppo tempo a cazzeggiare all'università
massì, infatti, alla fine tutto fa brodo...
però io penso che in italia non conta se hai studiato in una università facile o difficile...conta di più se hai le entrature giuste, soprattutto famigliari, che ti possono dare una spintarella nel mondo del lavoro...
a fare aperitivi tutte le sere (più o meno il prototipo dell'universitario medio...)
deriva di che?
tu hai presente il livello dell'universitario medio?!?
Vuoi forse negare che la maggior parte delle lauree di oggi valgano come un diploma di qualche decennio passato?!?
Una laurea in economia oggi vale come un diploma di ragioneria di una volta!
deriva di che?
tu hai presente il livello dell'universitario medio?!?
Vuoi forse negare che la maggior parte delle lauree di oggi valgano come un diploma di qualche decennio passato?!?
Una laurea in economia oggi vale come un diploma di ragioneria di una volta!
- laurea 3+2: quella di 3 anni insegna veramente molto poco, diciamo che un buon studente di Ragioneria, sufficientemente maturo, riesce ad avere una preparazione simile.
Con tutto il rispetto non diciamo scemenze per cortesia.
Durante il mio corso al trienno tutti i ragioneri erano disperati perchè non capivano un acca, sopratutto appena compariva un filo di matematica (già con le derivate in microeconomia piangevano).
Certo avevano quel minimo vantaggio in economia aziendale, ma già a ragioneria generale ed applicata venivano balzati alla grande e dovevano tornare a casa a ristudiare tutto per bene.
Purtroppo è gated, comunque c'è questo paper recente
An Error Occurred Setting Your User Cookie
(viene la scritta error cookie etc ma il link è al paper)
In this article, the authors use a large, recent, and accessible data set to examine the effect of economics major on individual earnings. They find a significant positive earnings gain for economics majors relative to other majors, and this advantage increases with the level of education. Their findings are consistent with Black, Sanders, and Taylor (2003), documenting that about two-thirds of the bachelor's degree premium for economics majors can be attributed to the type of job economics majors perform, and about one-third is a premium that economics majors earn over other workers within the same job.
Su TUTTI i major, STEM compresi