Suggerimenti primo investimento

io credo il contrario:
col fondo pensione hai un rendimento garantito dal risparmio fiscale e dalla contribuzione datoriale.

questo è garantito e non è poca cosa.
poi in base al tipo di comparto scelto ti assumerai più o meno rischio, da un "dinamico" 60 azionario 40 obbligazionario ad un "prudente" 20-80.
in generale tutti i comparti dei FPN sono piuttosto prudenti, come è giusto che sia per la natura del prodotto fondo pensione e difficilmente si spingono oltre il 60% azionario.

certo, con investimenti propriamente detti, hai in mano strumenti liquidi e di cui puoi usufruire senza vincoli e in qualsiasi momento, con la massima libertà.

però cominciare ad accantonare in un FP con i vantaggi fiscali ed il contributo datoriale, ti permette di iniziare da subito ad accumulare un bel gruzzolo che con il tempo e gli interessi composti frutterà e poi ti permette di accantonare una cifra che, in parte, potrà essere richiesta per eventuale acquisto prima casa che, data l'età di chi ha aperto il thread, potrebbe essere verosimile in qualche anno...

il fatto poi di avere un gestore (il fondo pensione) a costi ridotti (se negoziale) rispetto ad altre soluzioni, visto che pare che chi ha aperto il thread non sia autonomo nella gestione finanziaria, è un ulteriore vantaggio.
e la poca flessibilità e impossibilità di prelevare tutte le somme per scopi eventuali e vari (sebbene ad alcune condizioni le somme accantonate possano essere prelevate parzialmente) ti tiene alla larga da possibili errori di disinvestimento sul panico, con capitalizzazione delle perdite. anche qui, in caso di una persona non abituata alle mareggiate dei mercati, è un tema non da poco
 
Fondo pensione di categoria, con quota personale + quota aziendale ed ovviamente il TFR è la base. Ma sinceramente per un neo lavoratore 30enne, saturare i 5k non penso sia così semplice ed estremamente utile nell'immediato. Come già detto, se i 5k sono solo una "minima" parte del risparmio annuo allora è fondamentale destinarli al fondo pensione, viceversa penso sia più utile accantonare quanto più possibile e destinare i risparmi a forme di investimento che garantiscano nel medio/lungo termine una media del 2-4% annuo, in modo da costruirsi un discreto patrimonio che possa iniziare a rendere.

Magari posso essere smentito da qualcuno, calcoli alla mano, ma penso sia più utile a 40-50anni (sparo cifre di massima) avere 50k fondo pensione e 150k investiti che il contrario, 150k nel fondo pensione e 50k di fondi/obbligazioni ecc.

Dipende molto dalla tua aliquota marginale. Ad es. se è del 40% vuol dire che di quei 150k di fp tu ne avrai versato al netto delle deduzioni 90k. Somma i 50k di fondi della tua ipotesi, hai versato 140k. Invece, nel primo caso i 150 k sono tuoi versamenti su fondi, nel fp avresti versato 30k ed ottenuto 50. Totale 180 k. Solo così avresti 40k di differenza senza contare vantaggi fiscali su rendimenti, tfr e contributo del datore di lavoro.
 
Si se si ha un reddito importante con la conseguente aliquota del 40% (non credo sia il caso del trentenne) conviene versare tutti i 5k. Altrimenti anchio eviterei di versare tutto perchè preferirei averli disponibili prima di avere 70 anni (se ci arrivo).
 
Buonasera a tutti, ci tenevo prima di tutto a ringraziare ognuno di voi per il contributo dato. Avevo effettivamente pensato anche io originariamente al fondo pensionistico, in quanto facendo qualche ricerca sulle possibili soluzioni da adottare, naturalmente era comparsa anche questa. Attualmente non ne ho creato uno e onestantamente e' un qualcosa che avevo messo temporalmente da parte in quanto non mi consentiva di avere un particolare guadagno, lo avevo più interpretato come un qualcosa da età più avanzata. Tutto ciò naturalmente prima di venire a sapere che la cifra consigliata da investire inizialmente in linea generale sarebbe meglio se si aggirasse intorno ai 5000 o simili. Avevo anche pensato di interessarmi ai certificates ma onestamente non mi sono sembrati particolarmente convenienti. In considerazione del fatto che punto a un lungo periodo e ad acquisire sempre di più una libertà finanziaria nel tempo e che almeno inizialmente preferirei rivolgermi a un consulente mi sembra quindi di capire che sarebbe meglio prima costruirsi un fondo pensionistico un po' più solido e con il tempo raggiungere il minimo dei 5000 e poi puntare all'acquisto degli etf? Grazie a tutti.
 
Mah, cerco di capire anche per me stesso, ma di note positive sui fondi pensione proprio non ne vedo.
Se aumentano le tasse smettete di versare, ma quello che avete versato resta incastrato per tutta la vita a meno di comprare prima casa o essere malati gravi.
Inoltre a 20 anni non puoi avere solo un 60% azionario, per quello dico che le tasse minori e le detrazioni non sono la manna dal cielo che si crede perchè potenzialmente gestendo un portafoglio buy and hold ribilanciando salturiamente in base all'età avrai nel lungo periodo una grossa convenienza.
Ma sono calcoli spannometrici, mi piacerebbe vedere un paragone serio con numeri reali contando anche la tassazione se effettivamente convengono o meno. Io ho dubbi enormi.
 
Io consiglio sempre, soprattutto a chi è giovane come chi ha aperto la discussione, di ADERIRE al fondo pensione, anche solo coi 50 euro minimi iniziali o quale che sia la cifra minima prevista dal prodotto scelto, perché così si ottimizzerà la fiscalità, che non è solo l'importante deducibilità anno per anno, ma anche l'aliquota che si pagherà quando si andrà in pensione.
Per altri investimenti che non siano fondo pensione, per importi modici può essere conveniente valutare un piano di accumulo in un fondo comune. Per esempio, il fondo Azionario internazionale etico di Eurizon non ha commissioni di ingresso né di uscita, e si può avere su una Rubrica fondi che non comporta gli eventuali costi amministrativi di un Deposito titoli in grado, d'altro canto, di "ospitare" anche altre tipologie di strumenti finanziari.
 
Io ho appena scoperto che l'Università pubblica dove lavoro ha un unico fondo pensione al 95% obbligazionario (redimento 3,20% lordo) e il datore di lavoro versa 0%. Che schifezza. Informatevi bene prima di aderire.
 
vado a riassumere per sommissimi capi, anzi a scudisciate un tema che - se interessa - va poi approfondito punto per punto.

metti una somma in fondo pensione negoziale.
parte di quella somma deriva dal TFR (che se lasciato in azienda è tassato secondo un calcolo piuttosto complesso, ma diciamo semplicemente che è tassato "di più" che nel fondo pensione).
parte deriva dal contributo datoriale (soldi gratis)
parte da un tuo contributo volontario (ma richiesto almeno in forma minima per ottenere quello datoriale) ossia soldi di cui ti privi oggi per poterne godere domani

il tuo contributo volontario va ad abbassare il tuo imponibile irpef, dunque ottieni una posticipazione della tassazione, inoltre con un imponibile più basso risparmi qualcosa anche su addizionali regionale e comunale.

un domani, quando dovrai pagarci le tasse sulla rendita del FP, se avrai maturato l'anzianità che si suppone tu maturi se ti iscrivi in giovane età, pagherai dal 15% fino al 9% (in base all'anzianità appunto e per il raazzo del thread non è difficile supporre che arriverà ad aliquota 9%).
Gli scaglioni irpef sono 23 27 38 e 41%: risparmia di più chi ha un reddito più alto (scaglione 41) ma anche chi ha redditi più bassi ha una convenienza.



ora veniamo alla fase più critica, prima che mi convincessi ad aderire al FP anche io ho titubato per anni su questa cosa:

il fondo pensione non lo tocchi finchè lo stato non decide che tu puoi andare in pensione.
in realtà non è proprio così.

maturando una minima anzianità tu puoi ritirare una parte del fondo per acquisto/ristrutturazione prima casa tua o dei figli con tassazione 23% (quindi se sei almeno in aliquota 27 ottieni anche in questo caso un risparmio)
puoi richiedere una percentuale ridotta anche senza motivo sempre con tassazione 23%
in caso di spese sanitarie straordinarie (gravi malattie) puoi richiedere una somma con tassazione dal 15% a scendere fino al 9% a seconda dell'anzianità nel fondo.

e poi c'è il capitolo rita, che è ciò che mi ha fatto decidere di aprire il fondo: il mio desiderio era di aprirmi una posizione di investimento finanziario che mi permettesse, nel mondo dorato dei sogni, di poter vivere di rendita.
non perchè non mi piaccia lavorare, tutt'altro, perchè mi piace sapere che qualsiasi cosa succeda, io ho un piano B: perdo il lavoro? ho una rendita che mi permette di campare. Alzano la pensione a 70 anni e io non ce la faccio più? saluto tutti e campo di rendita ecc. ecc.
Ho realizzato che la mia situazione finanziaria non mi avrebbe consentito di ritirarmi dal lavoro a 40 o 50 salvo miracoli (in cui non credo) però magari a 60 anni qualche speranza ci potrebbe essere.
dato che è tutt'altro che fantasia il fatto che portino l'età pensionabile ai 70 (oggi è 67) ho valutato che con la rita potrei percepire una rendita da 10 anni o 5 anni prima della pensione, quindi a spanne intorno alla 60ina, età in cui mi pare umano desiderare di smettere di lavorare. è un argomento complesso, ma anche qua tassazione che va dal 15 al 9% in base all'anzianità.



tutto quello che ho scritto è impreciso e inesatto, serve solo per dare al ragazzo che ha aperto la discussione degli elementi da approfondire e degli spunti di riflessione.

ad ogni modo, se poi vorrai preferire investimenti in altri strumenti o - meglio - se vorrai affiancare al fondo pensione degli investimenti e se valuti di aver bisogno di un consulente, moneyfarm è una soluzione che ti consiglierei se le cifre in gioco sono basse e se le alternative sono banche, posta, ecc.
ma credo che cominciando col fondo pensione e dedicando parallelamente del tempo all'apprendimento delle nozioni base dell'investimento finanziario (non ti preoccupare, sei giovane e hai tempo, non devi capirci tutto in 2 mesi) potrai tranquillamente arrivare a gestire il tuo portafogli in autonomia se si tratta sempre di cifre non fantasmagoriche
 
Penso che all'opener farebbe bene leggere tutta la prima pagina del thread Fondi pensione vol. 10

Detto ciò, penso che concordiamo tutti che maggiore è l'aliquota IRPEF maggiore è il vantaggio fiscale. L'opener ha 29 anni, probabilmente non è nelle aliquote più alte, ma è probabile che faccia carriera e che il suo vantaggio aumenti col tempo. Inoltre maggiore è il tempo di permanenza nella previdenza complementare e maggiori sono i vantaggi nell'erogazione. Quindi deve farsi bene i suoi conti.

Per finire: il fondo pensione fa quello che l'opener chiede, ovvero integra il reddito, solo che non lo fa ora. In cambio gli offre flessibilità sulla fruizione del montante (vedasi rita ed anticipazioni). Non sappiamo nemmeno il suo CCNL, quindi potrebbe avere comparti troppo prudenti: in questo caso gli conviene versare il minimo e poi fare un PAC su etf con il resto dei risparmi. Ma, secondo me, il pac su etf deve essere sempre il secondo strumento.
 
Ultima modifica:
A nessuno importa che, oltrepassato un certo limite, il montante del fondo pensione, viene convertito in rendita vitalizia, e pertanto, prima o poi quella somma esce dall'asse ereditario?
Io ho aderito al fondo pensione, ci verso il minimo necessario per ottenere il contributo datoriale, maturo i requisiti per uscire con un certo anticipo eventualmente dal lavoro con la RITA, che ha come requisito un tot di anni di adesione, indipendentemente dall'ammontare del montante raggiunto...per il resto pensione fai da te, o meglio cashflow fai da te attraverso etf a distribuzione. Subito, senza dover aspettare quando lo Stato concederà di mandarmi in pensione. Oggi integrano il reddito da lavoro domani integreranno la mia pensione. E per il fatto che l'investimento fai da te non viene estromesso dall'asse ereditario, dopodomani integrerà il reddito agli eredi.
In assenza di eredi, si possono fare diversi calcoli e ragionamenti. In presenza di eredi francamente non riesco a capire come un vantaggio fiscale possa sui piatti della bilancia pesare di più rispetto al fatto che, in cambio di una rendita vitalizia, è un capitale di cui si priva se stessi (e ok...per se stessi c'è il baratto con la rendita) e gli eredi.
Tecnicamente poi, l'eventuale risparmio fiscale sul fondo pensione è solo sul capitale versato, in quanto l'incremento del valore di tale capitale non è tassato alla fine (creando l'effetto composto), ma viene pagato anno per anno e computato nella quotazione stessa. E' come pagare una sorta di capital gain senza avere la liquidità disponibile.
Boh. Questa è un'altra di quelle cose dove ognuno la vede a modo suo spesso con posizioni integraliste che lasciano ben poco spazio a scale di grigio...come l'hedging (c'è chi lo ritiene indispensabile e chi lo schifa), l'oro (c'è chi lo ritiene indispensabile in un portafoglio e chi lo schifa)...idem il risparmio fiscale del fondo pensione. C'è chi considera tale risparmio fiscale il miglior investimento possibile. Fa nulla che tali versamenti senza cedole/dividendi comportino da subito una riduzione delle proprie entrate (e presumibilmente di conseguenza anche del proprio tenore di vita) da subito. Fa nulla che i benefici di tale strumento sono rimandati a data da destinarsi, più precisamente quando lo stato deciderà di mandarti in pensione, e l'incidenza e il controllo su questo tema di ognuno è approssimabile a zero( pesa non più di una crocetta all'elezioni....forse). Fa pure nulla che si sottrae quella parte di patrimonio ai propri figli.
Si risparmia qualcosa in tasse. Tanto basta per dire che è la scelta migliore. Bho...punti di vista.
 
i fondi pensione sui guadagni a dirla tutta hanno pure una tassazione agevolata

e comunque non perdi nulla né te né i tuoi eredi visto che la rendita la puoi garantire per X anni

p.s. tutti preferirebbero non dover versare soldi in un fondo pensione per garantirsi una pensione accettabile domani, peccato che non è così che funziona. se vuoi aspettare quando avrai 60anni a pensare di mettere via qualcosa per dopo, bhe buona fortuna
 
Ultima modifica:
A nessuno importa che, oltrepassato un certo limite, il montante del fondo pensione, viene convertito in rendita vitalizia, e pertanto, prima o poi quella somma esce dall'asse ereditario?
Io ho aderito al fondo pensione, ci verso il minimo necessario per ottenere il contributo datoriale, maturo i requisiti per uscire con un certo anticipo eventualmente dal lavoro con la RITA, che ha come requisito un tot di anni di adesione, indipendentemente dall'ammontare del montante raggiunto...per il resto pensione fai da te, o meglio cashflow fai da te attraverso etf a distribuzione. Subito, senza dover aspettare quando lo Stato concederà di mandarmi in pensione. Oggi integrano il reddito da lavoro domani integreranno la mia pensione. E per il fatto che l'investimento fai da te non viene estromesso dall'asse ereditario, dopodomani integrerà il reddito agli eredi.
In assenza di eredi, si possono fare diversi calcoli e ragionamenti. In presenza di eredi francamente non riesco a capire come un vantaggio fiscale possa sui piatti della bilancia pesare di più rispetto al fatto che, in cambio di una rendita vitalizia, è un capitale di cui si priva se stessi (e ok...per se stessi c'è il baratto con la rendita) e gli eredi.
Tecnicamente poi, l'eventuale risparmio fiscale sul fondo pensione è solo sul capitale versato, in quanto l'incremento del valore di tale capitale non è tassato alla fine (creando l'effetto composto), ma viene pagato anno per anno e computato nella quotazione stessa. E' come pagare una sorta di capital gain senza avere la liquidità disponibile.
Boh. Questa è un'altra di quelle cose dove ognuno la vede a modo suo spesso con posizioni integraliste che lasciano ben poco spazio a scale di grigio...come l'hedging (c'è chi lo ritiene indispensabile e chi lo schifa), l'oro (c'è chi lo ritiene indispensabile in un portafoglio e chi lo schifa)...idem il risparmio fiscale del fondo pensione. C'è chi considera tale risparmio fiscale il miglior investimento possibile. Fa nulla che tali versamenti senza cedole/dividendi comportino da subito una riduzione delle proprie entrate (e presumibilmente di conseguenza anche del proprio tenore di vita) da subito. Fa nulla che i benefici di tale strumento sono rimandati a data da destinarsi, più precisamente quando lo stato deciderà di mandarti in pensione, e l'incidenza e il controllo su questo tema di ognuno è approssimabile a zero( pesa non più di una crocetta all'elezioni....forse). Fa pure nulla che si sottrae quella parte di patrimonio ai propri figli.
Si risparmia qualcosa in tasse. Tanto basta per dire che è la scelta migliore. Bho...punti di vista.

magari iniziando a fare una analisi su dati certi e conosciuti anzichè su convizioni errate potrebbe essere già un buon inizio...
 
Può però essere utile riassumere e ribadire i tanti pericoli, difetti e limiti dei fondi pensione e in generale di tutta la previdenza integrativa. Se in futuro cambierà, riprenderemo il discorso. Ma per come stanno attualmente le cose, il discorso è chiuso. Infatti essa è:

1. senza garanzie reali, cioè nei confronti dell’inflazione, perché neppure i comparti cosiddetti garantiti assicurano il potere d’acquisto del capitale o della rendita futuri (vedi articolo);

2. rischiosa, perché esposta agli andamenti dei mercati finanziari;

3. opaca, perché non si ha nessun diritto di conoscere cosa i fondi e i pip hanno comprato o venduto, né quando né a che prezzi;

4. esposta alle malversazioni, perché senza trasparenza non è possibile scoprire eventuali imbrogli, ruberie ecc.

5. non conveniente, perché il vantaggio fiscale si ribalta facilmente in perdita per gli alti costi (vedi articolo);

6. viziata da conflitti d’interesse, perché gli imprenditori hanno voce in capitolo per convogliare fino al 30% dei fondi chiusi verso aziende che vogliono aiutare, magari decotte;

Pensioni, perche la previdenza complementare e rischiosa e non conviene
 
grazie per il link, metto subito in black list quel sito visto quello che scrivono
 
i fondi pensione sui guadagni a dirla tutta hanno pure una tassazione agevolata

e comunque non perdi nulla né te né i tuoi eredi visto che la rendita la puoi garantire per X anni

p.s. tutti preferirebbero non dover versare soldi in un fondo pensione per garantirsi una pensione accettabile domani, peccato che non è così che funziona. se vuoi aspettare quando avrai 60anni a pensare di mettere via qualcosa per dopo, bhe buona fortuna

Hanno una tassazione agevolata che NON paghi al momento del pensionamento. Viene computata nella quota.. nessun differimento.
Perchè dovrei aspettare 60 anni? Il mio punto di vista è esattamente l'opposto a questo. La pensione bisogna costruirsela il prima possibile. Non mi piace lo strumento fondo pensione, per i motivi sopra esposti.
Aspetto eredi: se ti garantisce la rendita per X anni, ad X+1 chi ha avuto ha avuto..e chi ha dato ha dato.
 
Se c'è uno strumento che sfrutta l'interesse composto è proprio il fondo pensione, visto che i guadagni te li fai anche su capitali che tu non hai messo di tasca tua, se per le tue considerazioni prendi solo ciò che ti fa comodo, fai pure...

Stessa cosa sul tuo chi ha avuto ha avuto chi ha dato a dato, se non ci arrivi pazienza.
I tuoi eredi non perderanno un 1€ se aderisci a un fondo pensione, visto che quanto.ti tornerà indietro sarà sicuramente più di quanto avrai fatto uscire di tasca tua.

Invece i tuoi eredi sicuramente prenderanno meno soldi da te se non vi aderisci o se versi il meno possibile, visto che buona parte del tuo patrimonio sarà stato eroso da tasse che potevi non pagare.

Secondo me stai sbagliando un po' i conti, poi fai te... Ognuno coi propri soldi ci fa ciò che vuole
 
magari iniziando a fare una analisi su dati certi e conosciuti anzichè su convizioni errate potrebbe essere già un buon inizio...

Almeno argomenta no....? Io l'avevo detto che ci sono gli integralisti del fondo pensione.
Chi non è allineato sbaglia. Non sa dire cosa sbagli...ma sicuramente sbaglia.
Dati certi?? Tipo l'età pensionabile che avremo tra tot anni fattore determinante per quanto riguarda il fondo pensione??? O tipo i coefficienti di rivalutazione esistenti tra tot anni?? O come sarà la tassazione tra tot anni e se ci sarà ancora l'agevolazione fiscale ? L'unica certezza è non avere certezze (non vale solo per i fondi pensione, ben inteso). Certezze per il futuro non le ha nessuno, conosciamo la situazione odierna, e a dirla tutta, visto l'andamento demografico, pur non avendo certezze, non ci scommetterei un centesimo sul fatto che l'età pensionabile resti invariata.
Esco subito da sta polemica, chi vuole metta tutti i suoi risparmi nel fondo pensione. A me non cambia nulla. Buona notte.
 
La realtà é che con 5k all'anno per 40 anni versi 200k.
Diciamo che con tfr e rendimento arrivi ad avere 500k.

Stiamo parlando di uno che per 40 anni riesce stabilmente a versare il massimo deducibile e già di per sé é un caso molto raro.
Nella gran parte dei casi si arriverà a cifre ben piú contenute.

Ora, ti preoccupi di non far uscire quei soldi dall'asse ereditario?
Ok, chiedo un 30% di anticipo non motivato, poi intorno ai miei 65 anni un ipotetico figlio avrà verosimilmente 30 anni, chiedo l'anticipo per acquisto casa figlio.
Non basta, a 67 anni vado in pensione, chiedo il 50% in capitale.

A quel punto che rimane del mio mezzo milioncino?
Qualcosa me lo vorró godere pure io o no?
Detto questo, sono di parte, non ho figli
 
ripeto, prima di scrivere a mo' di sentenza ogni frase, studia l'argomento se non lo conosci.

invece continui a dire cose inesatte facendo credere di saperle mentre con le tue certezze o presunte tali porti chi ti legge a parziali se non false convinzioni:

tassazione agevolata: hai ragione la paghi ogni anno sugli interessi maturati ma intanto investi il lordo fino alla pensione mentre con un investimento alternativo hai l'interesse composto ma solo sul netto investito dopo aver pagato l'irpef del tuo scaglione. M'hai detto cotica!

Aspetto eredi: se ti garantisce la rendita per X anni, ad X+1 chi ha avuto ha avuto..e chi ha dato ha dato.
basterebbe scegliere la rendita controassicurata e non perdi nulla (basterebbe saperlo ma non lo sai...)

poi il riscatto e le sue possibili alternative, la RITA, le altre sfaccettature che rendono lo strumento fondo pensione costruito e fatto per essere destinato ad integrare la pensione ma con alcuni aspetti di flessibilità che non sono da disdegnare...ma si chiama fondo pensione perchè è destinato alla pensione...strano eh!

dai buonanotte e cala giù da sto ceregio come si dice dalle mie parti
 
Se c'è uno strumento che sfrutta l'interesse composto è proprio il fondo pensione, visto che i guadagni te li fai anche su capitali che tu non hai messo di tasca tua, se per le tue considerazioni prendi solo ciò che ti fa comodo, fai pure...

Stessa cosa sul tuo chi ha avuto ha avuto chi ha dato a dato, se non ci arrivi pazienza.
I tuoi eredi non perderanno un 1€ se aderisci a un fondo pensione, visto che quanto.ti tornerà indietro sarà sicuramente più di quanto avrai fatto uscire di tasca tua.

Invece i tuoi eredi sicuramente prenderanno meno soldi da te se non vi aderisci o se versi il meno possibile, visto che buona parte del tuo patrimonio sarà stato eroso da tasse che potevi non pagare.

Secondo me stai sbagliando un po' i conti, poi fai te... Ognuno coi propri soldi ci fa ciò che vuole

Non ci siamo capiti. Io ho scritto che ho aderito al fondo pensione e percepisco il contributo datoriale. Ci verso il minimo indispensabile per avere il contributo datoriale. Quindi percepisco l'intero contributo datoriale che ha la medesima consistenza e l'identica rivalutazione di chi volontariamente sceglie di effettuare versamenti maggiori rispetto al minimo indispensabile.
Io non voglio convincere nessuno, esprimo il mio punto di vista che è riassumibile così:
al superamento di un certo montante saluti il capitale che ti viene convertito in rendita. Magari con la rendita (che ti viene erogata optando per una delle opzioni possibili...la rendita certa per X mesi è solo una di queste opzioni....e ovviamente il tipo di opzione incide sull'ammontare della rendita stessa, secondo l'elementare principio che più ti tuteli minore è l'entità della rendita corrisposta) recuperi il capitale o gira tutto bene e ci guadagni pure qualcosa.
ma ad un certo punto (in base all'opzione scelta) dopo aver salutato il capitale il fondo pensione smette di versare la rendita.
Portafoglio a distribuzione: al netto del rischio di mercato (insito pure nel fondo pensione per altro), mantieni il possesso del capitale e percepisci subito la rendita. Il tutto trasferibile di generazione in generazione.
Poi, non biasimo chi pone al primo posto il risparmio fiscale. E' un punto di vista legittimo che semplicemente non condivido. Non abbiamo tutti le medesime esigenze e taluni strumenti possono essere adatti per qualcuno e per altri no.
 
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