Tano Festa II

Probabilmente non le considera false, semplicemente vorrà che i proprietari le facciano archiviare anche a lei, col relativo guadagno.
Senza una certa garanzia preventiva di archiviazione chi mai rischierebbe di bruciare un'opera nel caso di parere negativo della figlia ? L'archivio Soligo , anche post Francesco , è saldamente accettato dal mercato quindi perchè rischiare ?
 
Senza una certa garanzia preventiva di archiviazione chi mai rischierebbe di bruciare un'opera nel caso di parere negativo della figlia ? L'archivio Soligo , anche post Francesco , è saldamente accettato dal mercato quindi perchè rischiare ?
bravo, ottimo intervento. C'è solo da sperare che la Signora non si metta a contestare alle case d'asta opere da Lei non archiviate.
Sai quanto è bizzarro questo sistema eh?:ops::ops:
 
Senza una certa garanzia preventiva di archiviazione chi mai rischierebbe di bruciare un'opera nel caso di parere negativo della figlia ? L'archivio Soligo , anche post Francesco , è saldamente accettato dal mercato quindi perchè rischiare ?
Io le opere archiviate da Soligo dopo la morte del marito non le compro.
 
non una bella notizia per gli archivi solighi
 
chi ha il compito di archiviare dovrebbe sapere come dipingeva quel dato maestro nel caso in specie Festa. Il paradosso è che solo Franco Soligo sapeva (tra gli archivi citati) quindi gli altri archivi hanno un valore prossimo al nulla, la differenza la fanno per chi ancora in vita conosce Festa i quadri...
 
chi ha il compito di archiviare dovrebbe sapere come dipingeva quel dato maestro nel caso in specie Festa. Il paradosso è che solo Franco Soligo sapeva (tra gli archivi citati) quindi gli altri archivi hanno un valore prossimo al nulla, la differenza la fanno per chi ancora in vita conosce Festa i quadri...
Hai perfettamente ragione , sul problema degli archivi , in termini di effettiva competenza e autorevolezza , abbiamo scritto molto qui sul FOL. Ci vorrebbe una nuova legge che tutelasse collezionisti , gallerie e artisti stessi.
Per la verità storica bisogna anche dire che la moglie di Soligo conosceva bene Tano e lo ha visto spesso dipingere nella loro galleria , era diventata lo studio dell’artista alla mattina . Quindi questa sorta di pregiudizio nei suoi confronti non pare così giustificato a meno che non si voglia mettere in discussione la sua correttezza ed onestà.
 
Ultima modifica:
sinceramente non voglio credere ci sia disonestà da parte di nessuno (archivio), magari la voglia di far denari archiviando, ma tante cose non si possono scrivere nè pubblicamente nè privatamente se non a quattro occhi in un dibattito. Tutti fanno errori e se ne possono fare, però come giustamente sottolineato la competenza non si eredita, allora in un discorso generale un erede può sovrintendere una commissione di esperti, ma questi sono sempre e sempre meno, purtroppo l'età. Io non ho idea ad esempio quale competenza abbia la Anita, sentita per telefono circa 23 anni fa quando lo studio era in via dei Coronari a Roma, così come anche la sig.ra Soligo che certamente ha visto molto più di quanto non ha visto la figlia (in quanto fisicamente non presente), anche lei si è sbagliata per poi ricredersi quando un'opera risultava già archiviata dal marito Franco. Insomma se l'artista desta interesse, ma le quotazioni sono ancora ben lontane dal valore (anche se si muove qualcosa di interessante), è perché qualcuno e più di qualcuno affidandosi a chi sa riconoscere la qualità compra, anche se devo ribadire che su questi artisti fanno e faranno mercato anche le opere scadenti... per così dire....
 
L’intervista con Anita fa ben sperare per ciò che riguarda l’integrazione futura del catalogo con i vari apparati bibliografici et al, oltre che per la traduzione in inglese 🤞
 
prima di scrivere per favore leggete
 
A proposito del catalogo generale dell’opera di Tano Festa pubblicato online dalla figlia Anita:
per quanto mi riguarda posso semplicemente dire che ci sono tante inesattenze ed omissioni.

Mi spiego... delle opere della mia collezione di Festa che hanno a corredo il certificato emesso dalla signora Anita:
- una è riportata con le dimensioni sbagliate
- una è riportata con l'anno sbagliato
- una non è proprio presente...!!

.....A mio avviso questa persona ha realizzato questo catalogo con approssimazione e incapacità... e per fortuna che "....nasce dall’esigenza di fare ordine nella produzione di mio padre...." se no
non oso pensare cosa sarebbe uscito fuori....

Saluti a tutti...
 
A proposito del catalogo generale dell’opera di Tano Festa pubblicato online dalla figlia Anita:
per quanto mi riguarda posso semplicemente dire che ci sono tante inesattenze ed omissioni.

Mi spiego... delle opere della mia collezione di Festa che hanno a corredo il certificato emesso dalla signora Anita:
- una è riportata con le dimensioni sbagliate
- una è riportata con l'anno sbagliato
- una non è proprio presente...!!

.....A mio avviso questa persona ha realizzato questo catalogo con approssimazione e incapacità... e per fortuna che "....nasce dall’esigenza di fare ordine nella produzione di mio padre...." se no
non oso pensare cosa sarebbe uscito fuori....

Saluti a tutti...
Nell'ultimo video pubblicato su Instagram esprime giudizi sull'altro archivio non esattamente positivi......
 
Nell'ultimo video pubblicato su Instagram esprime giudizi sull'altro archivio non esattamente positivi......
....beh... fa il suo gioco naturalmente... visto che invece lei afferma di essere "competente"....
 
ha ragione quel signore che dice le opere che "camminano da sole" non hanno bisogno di alcun archivio a conferma della qualità...
 
si ma molte sono zoppe.
 
Classiche commedie italiane... Poi ci si chiede perché gli artisti stranieri crescono e gran parte degli italiani rimangono al palo.
Non è solo questione di avere gallerie potenti alle spalle.
 
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