SnakePlinsky
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Mia risposta: sceglie il titolo più conveniente.
eh ma questo lo vuole sapere da noi, in funzione delle nostre doti di prevedere il futuro
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I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link
Mia risposta: sceglie il titolo più conveniente.
Mi spiace, ma non è il problema esposto qui
P.S. Per quando riguarda la beneficenza in USD a cui destinare le cedole, non è uno scherzo o un modo di dire.
"Le cedole più alte sono quelle del tasso fisso"
Osservo: ORA sono quelle del tasso fisso, MA rimarranno al 3% per i prossimi 20 anni. Invece un Titolo inflation linked di uguale durata (ventennale) mi dà 1.235% di un capitale che si rivaluta con l'inflazione americana.
Il problema si pone perché il Sig. Rossi non impiega OGGI tutto il capitale, ma solo 1/10 di esso e si riserva di intervenire in futuro altre 9 volte, sempre con 1/10 del capitale, alle condizioni indicate sopra (valore prezzo/tasso di cambio, rispetto al prezzo medio di carico in euro del titolo già in portafoglio.
Altro problema, connesso a questo, è l'incidenza della variazione dei tassi di interesse su un titolo a lunga duration a tasso fisso e su un titolo inflation linked. Incide allo stesso modo?
Il problema che ha posto la maestra è proprio questo: se il mercato nei tempi lunghi (20 anni) allinea i rendimenti, acquistare oggi un Titolo a tasso fisso o un Titolo inflation linked genererebbe i medesimi rendimenti.
In altre parole, se un aumento del tasso di interesse dell'1% (per esempio il 16.11.2017), mi fa ritrovare tra un anno con prezzo 86 il Titolo 3% a tasso fisso che oggi ho in carico a 100, ciò si rifletterà anche sul Titolo 1,235% inflation linked, che oggi ho in carico a 110 e quindi lo ritroverò a 92?
La risposta che ha dato Cren mi sembra, ad OGGi, fondare la scelta per un titolo inflation linked.
Ho capito bene?
greentrees le risposte ti sono gia state date pagine addietro, il mercato oggi allinea I rendiemnti ATTESI nel futuro. Quando tu entri in un posizione, I rendimenti Ex post, cioé quelli che avrai effettivamente é molto poco probabile siano in linea con quelli attesi. Quale sia lo struemtno milgiore (la "mediata magica") nessuno te lo puo dire oggi perché non abbiamo la sfera di cristallo. Fra 30 anni, quale sarebbe stata la strategia migliore te lo sapremo dire . A parte questo Lind us ti ha dato qualche dritta, esposta in modo esoterico, ma cmq molto buona. Il fatto che struemnti apghino cedole o no non é rilevante se non dal punto di vista fiscale. A parte il diverso regime fiscale su cedole e plusvalenze, un profitto tramite S&P500 é uguale ad un profitto su titolo che paga cedole. Ti basta solo disinvestire l'x% sullo SP500 a fine anno e hai la tua cedola artificiale (tra l'altro lo SP500 fino ad un mese fa pagava dividendi quasi a livello cedole Treasuries decennali).
Il sig. Rossi ha le idee molto confuse...
L'incredulità riguarda la motivazione che spinge a complicarsi tanto la vita nel fare cose semplici... sembra quasi che cerchi dei pretesti per metterti in condizione di non decidere.
Forse non ti è chiaro come avviene la rivalutazione...
La cedola del bond IL non è 1,235%+inflazione MA è 1,235%*(1+inflazione)
Qualora nei prossimi 10 anni ci fosse un'inflazione cumulata del 30% la cedola del bond IL diventerebbe 1,235%*1,3=1,6%
Il bond IL ti conviene solo se alla scadenza vuoi ricevere il nominale rivalutato del 30%, anziché svalutato, per fare beneficenza senza perderci troppo tu (solo il 10% del prezzo a 110 anziché il 30% e passa della svalutazione)
Io 'sta cosa del prezzo di carico non l'ho proprio capita.
Ma perché dovresti rinunciare del tutto alla beneficenza se il prezzo non scende?
Magari ne farai un po' di più, magari di meno... ma che te frega! :confused2:
Questo bisogna appurare. Quale titolo abbia la maggior probabilità di essere acquistato in futuro.
Anche se io non condivido la regola.
Teoricamente no: il modo più semplice per scomporre il rendimento di un'obbligazione è come somma di costo del denaro e rischio di credito; il costo del denaro è letto dal mercato.a) Il rialzo dei tassi influisce in modo diverso sul prezzo di un titolo a tasso fisso, rispetto ad un titolo inflation linked della medesima scadenza?
Ovviamente sì: l'inflazione è letale per tutto il reddito fisso meno che per gli I/L.b) La protezione dall'inflazione inattesa è maggiore in un titolo inflation linked, rispetto ad un titolo a tasso fisso?
No.c) Acquistare il medesimo titolo (frazionando il capitale iniziale per esempio in 10 parti), quando il rapporto prezzo/tasso di cambio ha un valore inferiore al rapporto prezzo/tasso di cambio del titolo già in portafoglio (prezzo medio di carico espresso in euro), è una strategia più efficiente rispetto ad un PIC o ad un PAC?
Può darsi, dipende da te.d) La decisione semestrale, ad una data prefissata, se intervenire o meno con un nuovo acquisto, può introdurre un elemento di autodisciplina che attutisce i fattori emotivi di un investimento?
Anche se lind us mi prende per i fondelli, io insisto: la strategia che descrivi è equivalente alla vendita allo scoperto di Put sul tasso di cambio, ovvero accumuli sui movimenti avversi abbassando il p.m.c. nella speranza che poi si risalga.e) La strategia indicata al punto c) può essere una valida strategia per l'investimento in valuta non euro? Cioè definisco ex ante:
- la percentuale del capitale complessivo da investire in quella valuta,
- la quantità da investire ogni volta che si realizzano le condizioni indicate al punto c)
In tal modo, dovunque vada il tasso di cambio EUR/USD in futuro, io so già come agire, sfruttando sia le possibili oscillazioni del prezzo (da 100 a 117 per esempio in un anno), sia le oscillazioni del cambio EUR/USD (da 1,39 a 1,06 in due anni). Che questa sia una "mediata magica" non lo so, ma non mi sembra sia campata per aria.
Anche se lind us mi prende per i fondelli, io insisto: la strategia che descrivi è equivalente alla vendita allo scoperto di Put sul tasso di cambio, ovvero accumuli sui movimenti avversi abbassando il p.m.c. nella speranza che poi si risalga.
Non mi sembra di aver detto che se il prezzo del titolo scende rinuncio alla beneficenza. Ho semplicemente detto ... che le cedole servono a finanziare senza interessi progetti di microcredito. Tutto qui. Quindi ogni sei mesi la cedola verrà impiegata per questo scopo.
Ah, adesso l'obiettivo del Sig. Rossi è cambiato decisamente.Posto l'obiettivo di avere un flusso cedolare annuo da un capitale che non si deprezza con l'inflazione nel lungo periodo, che strategie alternative ho?
Ah, adesso l'obiettivo del Sig. Rossi è cambiato decisamente.
Coi vincoli che hai messo non hai alternative migliori dello SPY: i dividendi bene o male li darà sempre e sono le tue cedole in dollari; essendo azionario sono beni reali e non nominali, quindi viaggiano di pari passo con l'inflazione.
Come lavorarlo dipende da te: se hai redditi e nessuna voglia di faticare, il modo più semplice è un piano di accumulo mensile; se hai voglia di lavorare un poco di più, sulla base dell'importo dei più recenti dividendi fissa un dividend yield a cui ti va bene restare dentro incastrato (ti basta fare scendere il prezzo) e fatti un piano di incremento via via crescente mano a mano che ti avvicini a quel livello di prezzo.
Esempio di strategia che punta ad un rimbalzone: facciamo finta che lo SPY distribuirà $4,42 di dividendo nel prossimo anno e che tu sia interessato ad un dividend yield del 3%; vuoi stare in posizione 200 giorni e ritieni che la volatilità media dello SPY nei prossimi 200 giorni sarà inferiore al 10% annuo.
Potresti aspettare che dai $219 attuali il prezzo crolli a $147 per entrare con tutto, ma... ci arriverà mai? Aspetterai all'infinito? Chi lo sa!
Un altro possibile schema, come se ne possono confezionare tanti, per cominciare l'accumulo sulle discese e alleggerire sui rimbalzi è questo:
Sulle righe il prezzo futuro dello SPY in dollari, sulle colonne le date future in cui prenderai le tue decisioni e nel mezzo la percentuale del tuo capitale da tenere nello SPY (si legge così: quanto capitale tengo nel trade se il 10 marzo 2017 lo SPY vale $140? L'88% della somma a mia disposizione; se poi il 2 marzo 2017 siamo a $150 alleggerisco portandomi al 39%, se invece siamo scesi ancora a $130 medio il prezzo di carico arrivando al 99% del capitale).
Non ti sto sollecitando a suicidarti in questo modo, ti sto solo mostrando un piano di trading non lineare come è invece un piano di accumulo mensile a quote fisse.
Esempio di strategia che punta ad un rimbalzone: facciamo finta che lo SPY distribuirà $4,42 di dividendo nel prossimo anno e che tu sia interessato ad un dividend yield del 3%; vuoi stare in posizione 200 giorni e ritieni che la volatilità media dello SPY nei prossimi 200 giorni sarà inferiore al 10% annuo.
Potresti aspettare che dai $219 attuali il prezzo crolli a $147 per entrare con tutto, ma... ci arriverà mai? Aspetterai all'infinito? Chi lo sa!
Un altro possibile schema, come se ne possono confezionare tanti, per cominciare l'accumulo sulle discese e alleggerire sui rimbalzi è questo:
Sulle righe il prezzo futuro dello SPY in dollari, sulle colonne le date future in cui prenderai le tue decisioni e nel mezzo la percentuale del tuo capitale da tenere nello SPY (si legge così: quanto capitale tengo nel trade se il 10 febbraio 2017 lo SPY vale $140? L'88% della somma a mia disposizione; se poi il 2 marzo 2017 siamo a $150 alleggerisco portandomi al 39%, se invece siamo scesi ancora a $130 medio il prezzo di carico arrivando al 99% del capitale).
Non ti sto sollecitando a suicidarti in questo modo, ti sto solo mostrando un piano di trading non lineare come è invece un piano di accumulo mensile a quote fisse.
Come ti ho scritto, è solo un esempio: qualsiasi altro schema si può usare, che sia intelligente è un altro paio di maniche.
In particolare io ho usato il Delta di una Put con scadenza 200 giorni scritta sullo SPY, con prezzo di esercizio di $147 e ho supposto lo SPY avere volatilità media del 10% e il 2% di dividend yield.
Mi è sembrato uno schema che tenesse conto di diversi fattori in modo soddisfacente: prezzo, tempo, volatilità.