Telecom intrappolata nella rete?

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Scommessa sulla rete: quanto varrà Tim dopo l’accordo Mef-Kkr? Sul titolo (e sul deal) pesa ancora l’incognita Vivendi​

di Alberto Mapelli
tempo di lettura 3 min

Gli analisti promuovono Telecom, ma rimangono almeno due nodi: la posizione dei francesi che ritengono necessario aprire un confronto e il giudizio dell’Ue | Tim, Mef e Kkr firmano il memorandum per l’ingresso del Tesoro nella rete: il governo fino al 20%


Dopo una settimana di fuoco con un aumento del 10% del valore, ieri sul titolo Telecom si è assistito alla più classica delle prese di profitto. L’accordo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il fondo americano Kkr per una partecipazione del Tesoro fino al 20% nel business della rete, con il governo decisivo nella definizione delle scelte strategiche, ha portato a una prima pausa a Piazza Affari nella corsa del titolo.
Le azioni dell’incumbent hanno chiuso in leggero ribasso a 0,276 euro (-0,14%). La giornata ha visto un inizio forte di contrattazioni in cui i titoli prima non sono riusciti a far prezzo (rialzo teorico di oltre il 5%) e poi sono entrati sul listino in aumento del 3% circa, salvo poi ritracciare via via fino a chiudere sotto la parità.

I giudizi degli analisti

Questo malgrado i giudizi positivi degli analisti, convinti dalla discesa in campo del Mef. In attesa di capire la divisione del resto del pacchetto tra il 10 e il 15% che dovrebbe rimanere in mani italiane tra F2i e Cdp, gli esperti monitorati dal terminale Bloomberg hanno espresso 8 buy, 11 hold e 2 sell su Telecom Italia. Il target price medio è fissato a 32 centesimi di euro, pari al valore più alto raggiunto nel corso dell’anno, precisamente a marzo quando il cda guidato da Pietro Labriola aveva dato il via alla contesa per la rete tra Kkr e Cdp-Macquerie.
Per Equita (buy, target price a 0,4 euro) la posizione attiva del Tesoro, certificata dal memorandum firmato, «rende esplicito il forte e ampio supporto politico all’operazione e offre garanzie sul tema golden power». Molto positiva anche la posizione degli analisti di Banca Akros (buy, target price a 0,4 euro): «L’annuncio sembra dare l’ultima e finale validazione politica dell’operazione». Più cauta invece la posizione degli esperti di Intesa Sanpaolo che, comunque, sottolineano come l’accordo rappresenti «un passo importante in avanti in un processo così lungo, poiché si tratta di un impegno chiaro da parte del governo». L’accordo, secondo Ca’ de Sass, «potrebbe anche contribuire ad attenuare l’opposizione persistente del primo azionista di Tim, Vivendi».

Vivendi chiede l’apertura di un tavolo

Proprio l’intesa da trovare coi francesi, primi azionisti di Tim al 23,75%, rimane uno dei nodi rimasti da sciogliere per arrivare allo scorporo della rete. E una prima apertura la si registra. In merito alla decisione del Mef di firmare un memorandum con Kkr, fonti vicine a Vivendi commentano l’impegno diretto dell’esecutivo come una notizia positiva. Tuttavia, per arrivare a soluzioni concrete e praticabili, sempre secondo quanto viene riferito, è ritenuta necessaria l'apertura di un dialogo serio con la media company transalpina. Un confronto che viene ritenuto indispensabile a questo punto della trattativa per trovare la miglior soluzione per la società e per tutti i soci, di cui i francesi vogliono continuare a rappresentare gli interessi.
L’ingresso in campo del governo sicuramente agevola la trattativa dal punto di vista del prezzo. Se in passato la differenza tra la valutazione della rete fatta da Vivendi (31 miliardi) e quella contenuta nell’ultima offerta di Kkr (21-23 miliardi) era considerato l’ostacolo più difficile da superare, ora l’intesa da trovare riguarda le condizioni di sostenibilità finanziaria e industriale della ServiceCo che rimarrà dopo la separazione da Netco. Su questo fronte dalle fonti vicine a Vivendi si continua a registrare insoddisfazione per il piano industriale di Telecom, in riferimento alla sostenibilità di ServiceCo una volta scorporata la rete.

Aiuti di stato?

Il secondo nodo, su cui però gli analisti si dividono, è la valutazione dell’Unione europea sulle risorse pubbliche che il Mef metterà in campo per finanziare l’operazione. Gli analisti di Intesa Sanpaolo si chiedono se il coinvolgimento del Tesoro possa «sollevare questioni in termini di regolamentazione degli aiuti di stato», mentre gli esperti di Equita non vedono il tema come elemento di rischio, «trattandosi di un’operazione condotta alle stesse condizioni di un soggetto privato come Kkr».
Da segnalare per gli investitori come, insieme al titolo, ci potrebbero essere anche due obbligazioni il cui andamento può legarsi alla buona riuscita della vendite della rete. I due bond high yield emessi nel corso dell’anno prevedono entrambi un’opzione put a 101, sopra il prezzo d’emissione, in caso di acquisizione della società da un soggetto terzo rispetto a Cdp o Vivendi oppure in caso di vendita di FiberCop. Ma se il bond emesso a luglio ha sempre viaggiato sopra quella soglia e ha accelerato ulteriormente con l’intensificarsi delle indiscrezioni sull’operazione (chiudendo a 103 ieri), l’obbligazione di febbraio si è fermata a quota 100, in continua risalita dai 97 toccati un mese fa. (riproduzione riservata)
Milano Finanza - Numero 158 pag. 17 del 12/08/2023
 
Ma la manutenzione straordinaria del sito bisogna proprio farla in agosto ?
Na fatica a naviga' ....
 
Ma la manutenzione straordinaria del sito bisogna proprio farla in agosto ?
Na fatica a naviga' ....
Screenshot_20230812-141623.jpg

Metti stile base.
Dopo funziona. OK!
 
Da parte del mercato sempre e solo speculazione spiccia .
I bene informati sanno che o non succede nulla o che se succede non sarà certo qualcosa di migliorativo o di eclatante .
Parere personale , non ho nessuna verità in tasca .
 
Ultima modifica:
ciao
voglio salutarvi io mi prendo qualche giorno di pausa , mi scuso se in questi giorni ho scritto troppo ma ero a casa a far niente aspettando che la moglie finisse di lavorare.
dopo aver letto i giornali che trovo in alcuni casi impreparati e i vostri commenti , mi ripeto invitandovi a tenere gli occhi sulla palla che non e' piu' se vendono la rete o meno , ma e' il piano industriale e finaziario della service e come questo fattore si ribaltera' sul valore del azione che e' quello che ci interessa.
chiudo con una domanda perche' dovrebbero convertire le risparmio se non la delistano ?
buon Agosto sempre in .....salita
Mauro
 
ciao
voglio salutarvi io mi prendo qualche giorno di pausa , mi scuso se in questi giorni ho scritto troppo ma ero a casa a far niente aspettando che la moglie finisse di lavorare.
dopo aver letto i giornali che trovo in alcuni casi impreparati e i vostri commenti , mi ripeto invitandovi a tenere gli occhi sulla palla che non e' piu' se vendono la rete o meno , ma e' il piano industriale e finaziario della service e come questo fattore si ribaltera' sul valore del azione che e' quello che ci interessa.
chiudo con una domanda perche' dovrebbero convertire le risparmio se non la delistano ?
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Mauro
Beh..a meno che Bolloré abbia fatto rastrellare le risp...e non ne abbiamo contezza...la conversione lo diluirebbe parecchio,rendendolo innocuo nella diatriba sul voto in ordinaria o straordinaria...
Buon weekend..
 
....
ciao
voglio salutarvi io mi prendo qualche giorno di pausa , mi scuso se in questi giorni ho scritto troppo ma ero a casa a far niente aspettando che la moglie finisse di lavorare.
dopo aver letto i giornali che trovo in alcuni casi impreparati e i vostri commenti , mi ripeto invitandovi a tenere gli occhi sulla palla che non e' piu' se vendono la rete o meno , ma e' il piano industriale e finaziario della service e come questo fattore si ribaltera' sul valore del azione che e' quello che ci interessa.
chiudo con una domanda perche' dovrebbero convertire le risparmio se non la delistano ?
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Mauro
Per un fatto semplice.....azione di risparmio è stata emessa a fronte di una società con oltre 6 miliardi di Ebitda ed utili cospicui...da qui i livello di dividendo garantito previsti in Statuto.....se cedi la Rete (che genera oltre 2 miliardi di Ebitda) cambi la società emittente di fatto...sarebbe come auspicare un trasferimento di ricchezza dagli azionisti ordinari a quelli di risparmio....tutto puo' essere ma dubito che avvenga e immagino ci sarà conversione con diritto di recesso per i soci..IMHO
 
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voglio salutarvi io mi prendo qualche giorno di pausa , mi scuso se in questi giorni ho scritto troppo ma ero a casa a far niente aspettando che la moglie finisse di lavorare.
dopo aver letto i giornali che trovo in alcuni casi impreparati e i vostri commenti , mi ripeto invitandovi a tenere gli occhi sulla palla che non e' piu' se vendono la rete o meno , ma e' il piano industriale e finaziario della service e come questo fattore si ribaltera' sul valore del azione che e' quello che ci interessa.
chiudo con una domanda perche' dovrebbero convertire le risparmio se non la delistano ?
buon Agosto sempre in .....salita
Mauro
Perchè le risparmio hanno un regolamento a parte in quanto a dividendo fissato fino a concorrenza del 5% di 0.55€. Ne caso di vendita rete e volendo riproporzionare il dividendo delle risparmio dovrebbe esser dato un valore alle azioni di ServiceCo rispetto a NetCo, operazione tutt'altro che semplice. Inoltre si porrebbe il problema se gli azionisti di risparmio si possano opporre alle nuove determinazioni. In altri termini chi decide sul nuovo dividendo agli azionisti di risparmio? L'assemblea ordinaria o straordinaria? E l'assemblea degli azionisti di risparmio potrebbe opporsi a decisioni alle quali non possono aver partecipato? E quanti azionisti ricorrerebbero a cause legali visto che loro avevano acquistato sulla base di precise indicazioni dello Statuto che dava loro precisi privilegi in cambio del voto? Come vedi è davvero difficile rimandare la conversione in caso di vendita rete. Il recente riavvicinamento delle due categorie di azioni non indica necessariamente quanto sopra perchè lo spread si è allargato e ristretto a fisarmonica negli ultimi tempi permettendo arbitraggi ai manovratori. Ma gli attuali progressi sulla vendita della rete potrebbero facilitare l'appaiarsi delle due azioni o addirittura un maggior valore delle azioni di risparmio cosa che si verificava circa tre anni fa.
 
Come può generare un dividendo una vendita fallimentare?
Sono dei fornitori privilegiati?
Al contrario di Tamagni, sono convinto che non è reale pensare ad una vendita della rete al momento attuale.
Non ci sono i presupposti di continuità per il resto.

La chiusura dell'articolo sul sole24 di oggi inoltre ipotizza scenari anche differenti a me più graditi.
 
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Signori, se l’offerta dovesse essere effettivamente quella di 2,3 miliardi per il 20% di parte equity sarebbe un’ottima offerta, vorrebbe dire che ci entrano 11.5 miliardi cash e togliamo 12 miliardi(circa) di debito lordo, ci ritroveremmo ad avere 39 miliardi di attivo 31,5 di passivo 11 di equity e 15 miliardi di liquidità. A livello patrimoniale saremmo molto solidi. Ovviamente tutto questo se dovesse essere confermata l’offerta di 23 miliardi ev e 11.5 di equity.
 
Secondo me a Mattarella della quota Vivendi (e non della Francia) frega meno di zero con tutti i caxxi che ha per la testa...
1) Se parliamo poi di Governo è arcinoto che Bolloré è Macron si detestano e quindi, delle due, uno sgambetto a Vivendi non. Darebbe nessuno dolore a Parigi.
2) i francesi non hanno mai aperto le porte alle aziende italiane (ricordarsi il caso Fincantieri in Francia)
3) dovendo scegliere meglio fare uno sgarbo alla Francia o agli USA.. Sono spocchioso uguale ma gli americani almeno comandano avendone i mezzi, i francesi lo fanno (o ci provano) senza averli
4) é evidente che una salita attuale sarebbe gradita solo a Vivendi e non a tutti gli altri player (kkr, fondi e ora anche Med) che alla fine dovranno proporre agli azionisti qualcosa di allettante spero e più bassi si parte e più l'offerta sarà considerata allettante. Quindi a mio avviso si resta in range 0.26/0.30
5)come li hanno difesi quelli di Vivendi gli interessi degli azionisti sino ad oggi? Facendo andare il titolo a 0.17? Grazie per la vostra difesa ma abbiamo già dato... In 10 anni da 1 azionista mai una proposta.. Sempre e solo lamenti e piagnistei.. E bbbbbasta...
Mi viene da dire che mandano Yannick Bolloré perché on Italia Depuyfontaine non lo ricevono nemmeno al pronto soccorso se scivola e si spacca una gamba...
Macron governa oggi....ma domani probabile che la destra salga anche in Francia e in quel caso aver fatto uno sgambettoo a Bollorè (principale finaziatore estrema dx e controllore dei giornali francesi etc..) non è un gran mossa Strategica...e immagino Meloni e Salvini (amico Le Pen) lo sappiano bene

La Francia (mi ripeto) è UNICA POTENZA NUCLEARE europea.....se domani avremo un esercito valido i pezzi da 90 li mettono loro.

Per lo stesso motivo...hanno unico parco di generazione elettrica veramente indipendente da eventuali nuovi problemi con paesi vicini tipo Africa (es- Algeria da cui ormai dipendiamo noi)..

Quindi IMHO Nessun Sgambetto a Bollorè.....sarebbe come tagliarsi il pisello per fare un dispetto alla moglie...
 
estratto vecchio articolo sulla Francia.....Macron ha puntato molto sull’industria high tech, ha favorito start up, ha accompagnato l’espansione di nuovi imprenditori rampanti come Niel, il patron di Iliad, al suo fianco nel preparare la sua prima campagna presidenziale e pronto a sfidare Orange anche con una guerra dei prezzi che ha replicato in Italia......Tim è finita dentro la guerra Macron / Bollorè...dare la colpa a Vivendi del massacro azionario non è corretto IMHO...
 
Quindi ritengo che la veda come il mercato, siamo ancora lontani da una vera soluzione, c'è un caos di notizie, voci, rumors, dichiarazioni, proclami, articoli . Il titolo schizza su sulla base di questa fuffa, chi deve arraffare arraffa e lentamente si torna alle quotazioni di partenza, poco su, poco giù. Un vero e proprio bancomat che pesca dai conti altrui. Questo andazzo sarà probabilmente interrotto, in una direzione o nell'altra ma nel frattempo, negli anni, ha arricchito amici e compagni di merende. Coi nostri soldi. Stavolta sarà diverso? Finchè non vedo non ci credo e mantengo le mie in portafoglio, senza riporre alcuna fiducia in quei soldi ma anche caparbiamente deciso a non mollarli.
 
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Perchè le risparmio hanno un regolamento a parte in quanto a dividendo fissato fino a concorrenza del 5% di 0.55€. Ne caso di vendita rete e volendo riproporzionare il dividendo delle risparmio dovrebbe esser dato un valore alle azioni di ServiceCo rispetto a NetCo, operazione tutt'altro che semplice. Inoltre si porrebbe il problema se gli azionisti di risparmio si possano opporre alle nuove determinazioni. In altri termini chi decide sul nuovo dividendo agli azionisti di risparmio? L'assemblea ordinaria o straordinaria? E l'assemblea degli azionisti di risparmio potrebbe opporsi a decisioni alle quali non possono aver partecipato? E quanti azionisti ricorrerebbero a cause legali visto che loro avevano acquistato sulla base di precise indicazioni dello Statuto che dava loro precisi privilegi in cambio del voto? Come vedi è davvero difficile rimandare la conversione in caso di vendita rete. Il recente riavvicinamento delle due categorie di azioni non indica necessariamente quanto sopra perchè lo spread si è allargato e ristretto a fisarmonica negli ultimi tempi permettendo arbitraggi ai manovratori. Ma gli attuali progressi sulla vendita della rete potrebbero facilitare l'appaiarsi delle due azioni o addirittura un maggior valore delle azioni di risparmio cosa che si verificava circa tre anni fa.
In realtà anche fino a non molti mesi fa le risparmio erano sopra alle ordinaroe
estratto vecchio articolo sulla Francia.....Macron ha puntato molto sull’industria high tech, ha favorito start up, ha accompagnato l’espansione di nuovi imprenditori rampanti come Niel, il patron di Iliad, al suo fianco nel preparare la sua prima campagna presidenziale e pronto a sfidare Orange anche con una guerra dei prezzi che ha replicato in Italia......Tim è finita dentro la guerra Macron / Bollorè...dare la colpa a Vivendi del massacro azionario non è corretto IMHO...

Potenza nucleare embé?? Gli diamo Tim perché ha l'atomica... A occhio ne hanno un po' anche gli americani di bombe atomiche. Comunque ripeto, stiamo parlando di Vivendi e non della Francia e soprattutto di Bollorė che, peraltro, in Italia ha preso solo sganassoni da tutti (Fonsai, era con Ligresti in Premafin).. Da Silvio e in Telecom ha fatto la pena che è sotto gli occhi di tutti.... Il boa in Italia se lo è ritrovato nel di dietro..
 
arrivati a pagina 100 ...
Qualcuno apre nuova discussione ??
Anche se fino al 30 Settembre da scrivere non ci sarà molto :D ...
Poi quando si saprà offerta reale..
In quattrini veri e in dipendenti rimanenti ecc ecc ...
Allora ci sarà da discutere e parlare e tanto ...
 
Ormai il thread è finito!
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Qualcuno apre nuova discussione ??
Anche se fino al 30 Settembre da scrivere non ci sarà molto :D ...
Poi quando si saprà offerta reale..
In quattrini veri e in dipendenti rimanenti ecc ecc ...
Allora ci sarà da discutere e parlare e tanto ...
...eh già!....quando verrà aperto il nuovo thread posterò quà il link.
 
Quindi ritengo che la veda come il mercato, siamo ancora lontani da una vera soluzione, c'è un caos di notizie, voci, rumors, dichiarazioni, proclami, articoli . Il titolo schizza su sulla base di questa fuffa, chi deve arraffare arraffa e lentamente si torna alle quotazioni di partenza, poco su, poco giù. Un vero e proprio bancomat che pesca dai conti altrui. Questo andazzo sarà probabilmente interrotto, in una direzione o nell'altra ma nel frattempo, negli anni, ha arricchito amici e compagni di merende. Coi nostri soldi. Stavolta sarà diverso? Finchè non vedo non ci credo e mantengo le mie in portafoglio, senza riporre alcuna fiducia in quei soldi ma anche caparbiamente deciso a non mollarli.
Fino a prova contraria il mercato ha SEMPRE ragione ... 👍
 
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