Fol News

Tutti gli approfondimenti
Tutte le notizie

Telecom Italia - Libera di correre

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Chiuso accordo con Dazn, lo riporta Il S24Ore lo sapevate gia?
 
Salisse del 50% saremmo ai valori di agosto 2023:specchio: quindi per un rialzo serio ci vogliono altri numeri.
 
delios ha scritto:
Salisse del 50% saremmo ai valori di agosto 2023:specchio: quindi per un rialzo serio ci vogliono altri numeri.
Clicca per espandere...
……..lo farà quando meno te lo aspetti ……e dopo che hai preso la decisone di vendere 🤣 e se nn hai venduto prima venderei dopo un corposo rialzo pensando sia arrivare …….
guardate i bancari due anni fa nessuno li voleva ed adesso dopo un rialzo del 400% …..dicono che sono sottovalutati
 
ci sono piu strade -spezzatino- Out-labriola per Vivendi - cessione Brazil(FOLLE) - tutto in vendita tranne tel-impresa &c.
MA CE NE SOLO UNA CHE HA PORTATO AL DISASTRO - LE TARIFFE FALLIMENTARI ALL' UTENZA . SE SIPENSA CHE COLAO, MICA TANTO TEMPO FA, VOLEVA ANCORA PIU ' CONCORRENZA LA DICE TUTTA ..... STATO TOP MANAGER E MINISTRO.....AI confini della realta', telefilm anni 60' lo avrei visto bene....
 
@ngelo ha scritto:
……..lo farà quando meno te lo aspetti ……e dopo che hai preso la decisone di vendere 🤣 e se nn hai venduto prima venderei dopo un corposo rialzo pensando sia arrivare …….
guardate i bancari due anni fa nessuno li voleva ed adesso dopo un rialzo del 400% …..dicono che sono sottovalutati
Clicca per espandere...
Qua come ITA (Alitalia) nessuna possibilita' senza azioni governative risolutive .......
 
berrettorosso1 ha scritto:
ci sono piu strade -spezzatino- Out-labriola per Vivendi - cessione Brazil(FOLLE) - tutto in vendita tranne tel-impresa &c.
MA CE NE SOLO UNA CHE HA PORTATO AL DISASTRO - LE TARIFFE FALLIMENTARI ALL' UTENZA . SE SIPENSA CHE COLAO, MICA TANTO TEMPO FA, VOLEVA ANCORA PIU ' CONCORRENZA LA DICE TUTTA ..... STATO TOP MANAGER E MINISTRO.....AI confini della realta', telefilm anni 60' lo avrei visto bene....
Clicca per espandere...
ricordo che c'era gente che guardava a Colao come al Messia... ancora ricordo il suo ridicolo piano in 102 punti... parte del tonfo TIM e' colpa sua che con Draghi rimischio le carte dopo il piano TLC del governo Conte che auspicava fusione TIM/OF 4 anni fa'...
cosi' per rinfrescare la memoria c'era anche Giorgetti: Il governo frena per la rete unica controllata da Tim
 
Tutto il casino che c'e' stato alla presentazione del piano industriale ( l'aumento del debito c'entra poco o niente ) era finalizzato solo a creare scompiglio per mascherare nuovi riposizionamenti in vista dell'assemblea di fine aprile. Ergo : qlc di sicuro bolle in pentola che e' a pressione e rischia di deflagare da un giorno all'altro col governo per la cronaca ( CDP ) incapace finora di dire la sua.
Auguri a tutti Voi.
 
tra l altro con Europee ormai prossime si entra in campagna elettorale , figurarsi se la MELONI puo' prendere iniziative di questa portata. Gia 'deve pensare alle bordate di Salvini.....
.....con la Le PEN che l 'ha messa all'angolo, ..... ci dica con chi sta , Madame Meloni....
 

Tim sale in borsa in attesa della rete: spunta una data per il closing e il trasferimento del debito a Kkr​

di Nicola Carosielli e Alberto Mapelli
tempo di lettura 3 min
Vai al VideoCenter di Milano Finanza

Ultim'ora News​





















Abilita l'audio




00:27
/
01:04




Entro aprile attesa la notifica alla Dg Comp da parte del fondo Usa: l’obiettivo è ottenere il via libera al deal Netco in fase 1 per non allungare i tempi. Il titolo cresce con le voci su Sparkle e l’accordo con Dazn | Tim, Asati presenta una lista di minoranza. Il titolo sale dopo le voci su Asterion-Mef per Sparkle: le valutazioni degli analisti​

Il closing dell’operazione di vendita della rete Tim a Kkr dovrà arrivare entro il 15 ottobre 2024, salvo proroghe. La data limite – fissata a circa un anno dalla firma dell’offerta vincolante che riconosce per la rete 18,8 miliardi più earn out fino a 22 miliardi – si evince dal verbale della riunione del cda del 6 marzo legato all’autorizzazione dei vertici della società per mettere in atto un’offerta di scambio di obbligazioni con scadenza a partire dal 2026 ora in carico a Tim e che dovrebbero essere rilevate da Kkr dopo il closing.

A cambiare proprietario, secondo gli accordi, sarà una fetta del debito fino a 7 miliardi del fardello monstre in capo al gruppo guidato da Pietro Labriola. Il resto dell’abbattimento del debito avverrà tramite l’utilizzo della parte di equity che verrà riconosciuta a Tim.
  • Leggi anche: Rete Tim, firmato l’accordo con Kkr. Anche Abu Dhabi col fondo sovrano. La catena di società arriva in Lussemburgo

La «longstop date» e la notifica​

All’interno del verbale si legge che Optics Bidco, il veicolo di Kkr tramite cui rileverà la rete, dovrà adempiere agli obblighi solo se la chiusura dell’operazione avverrà entro una «longstop date», fissata il 15 ottobre 2024 salvo proroghe concordate tra le parti. Se non sarà così Optics Bidco non sarà tenuta a emettere le sue obbligazioni relative all’operazione di scambio e, di fatto, tutte le parti in causa potrebbero potenzialmente tirarsi indietro.
A oggi rimane un solo ostacolo al closing dell’operazione: l’approvazione da parte della Dg Comp a Bruxelles. Il fondo Usa è in fase di pre-notifica e starebbe dialogando sui contenuti dell’operazione con l’autorità. Secondo quanto risulta a MF – Milano Finanza, la notifica dovrebbe arrivare entro la fine del mese di aprile. L’obiettivo di Kkr è ottenere il via libera in fase 1 – la cui durata è fissata in 25 giorni e che consentirebbe di arrivare al closing entro giugno, come previsto dal management – e di non finire in fase 2, in cui i tempi si allungherebbero inevitabilmente. Nella stessa seduta il board ha approvato anche l’emissione di nuove obbligazioni per massimo un miliardo.
  • Leggi anche: Azioni, Tim insegna. Le blue chip europee più e meno disciplinate su debito e deleverage

I rumors su Sparkle​

Intanto ieri Tim ha festeggiato a Piazza Affari, spinta al rialzo dalle voci di un’offerta migliorativa per Sparkle da oltre 800 milioni riportate da Bloomberg venerdì 22 marzo dopo la chiusura di Piazza Affari e dall’accordo con Dazn per tenere la Serie A su TimVision fino al 2029. Il rimbalzo, dopo lo sgambetto subito con lo short di BlackRock nella seduta di giovedì 21, ha portato il titolo a chiudere a quota 0,224 euro (+4,18%).
Secondo quanto riportato da Bloomberg, l'offerta per Sparkle potrebbe superare gli 800 milioni con il contributo del fondo spagnolo Asterion e potrebbe già arrivare nel mese di aprile. Asterion è un fondo specializzato in infrastrutture, già conosciuto nel mercato italiano delle tlc essendo il primo azionista di Retelit, che sarebbe pronto a rilevare al fianco del Mef la società dei cavi sottomarini prendendo una quota di minoranza.
Gli analisti hanno valutato positivamente lo scenario. Per Equita l’eventuale monetizzazione immediata di Sparkle a 800 milioni «sarebbe una notizia positiva» anche perché «Sparkle non è attesa generare cassa nell’arco di piano» 2024-26 e quindi «la sua cessione accelererebbe il deleverage senza sottrarre flussi di cassa al gruppo».

Quanto vale l’accordo con Dazn​

Ieri la società ha ufficializzato anche l’accordo non in esclusiva con Dazn, rendendo fruibile la Serie A anche su TimVision. Le cifre non sono state rese note, ma si tratterebbe di una cifra base superiore ai 250 milioni complessivi. Oltre 50 milioni di euro all’anno sarebbe la parte fissa (fee) che Tim verserebbe alla piattaforme ott, a cui si potrebbero aggiungere altri bonus a favore del gruppo guidato in Italia da Stefano Azzi. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, gli incentivi sarebbero legati a diversi obiettivi, tra cui il numero di abbonamenti e di view generati dalla piattaforma di contenuti del gruppo guidato da Pietro Labriola, che porterebbero così il totale «minimo» ad aggirarsi intorno ai 260 milioni di euro.
Nel frattempo proseguono le manovre di avvicinamento all’assemblea del 23 aprile. Entro venerdì sera dovranno essere presentate le liste di candidati. Dopo Merlyn ieri anche l’Associazione azionisti Telecom Italia (Asati) ha ufficializzato la presentazione di una sua lista.
 
Ennesimo guizzo e quando tutto sarà chiaro, con lucidità penseremo che, davanti ai nostri occhi, è andato in onda il trionfo dell' ovvio.
 
abile64 ha scritto:
In teoria è un ottima cosa , e lo sarà senzaltro ..
Ma: quanti clienti ha Timvision ??
Quanto fattura ??
Genera utili o perdite ??
Perché io non la posso vedere ?
Sono in zona bianca che doveva essere cablata da open fiber nel 2020 , ma quando va bene viaggio a 10 mega ??
E con questa "velocità " é dura ...
Clicca per espandere...
È comunque um accordo nom in esclusiva, quindi non sara solo su timvision
 

Tlc, aprile cruciale: Tim scorpora la rete, Open Fiber cerca finanziamenti​

Mese chiave per l'infrastruttura digitale: il 23 il piano di Labriola al vaglio dei soci. Alla società di Cdp e Macquarie servono nuovi fondi

Tempi difficili per il settore delle tlc in Italia con il mese di aprile che sarà cruciale per le società che si occupano dell’autostrada dei dati, ossia la rete in fibra e in parte ancora in rame che entra nelle case degli italiani. Le società in questione sono due: Tim e Open Fiber. La prima nel mezzo di una non certo semplice rivoluzione che dovrebbe vedere lo scorporo della rete in fibra decisione che potrebbe essere presa il 23 aprile in occasione dell’assemblea dei soci, mentre la seconda è alla ricerca di nuovi finanziamenti, oltre ai 7,2 miliardi già incassati dalle banche, per sostenere lo sviluppo della rete nelle aree grigie e bianche, quella a semi e a fallimento di mercato.

La rete unica è la soluzione per creare una infrastruttura digitale sostenibile​

Tutto è partito dalla creazione di Open Fiber, un’idea del governo Renzi del 2016, società nata per far concorrenza a Telecom a livello infrastrutturale. Una missione impossibile che ha acuito la difficile posizione debitoria dell’ex-monopolista, diventata tanto insostenibile da dover decidere la vendita della rete per ripagarlo (almeno in parte), e ha creato un concorrente ovviamente più agile e tecnologico ma che necessita di ampie iniezioni di capitale per realizzare l’infrastruttura. Per questo, nelle intenzioni del governo ma anche del fondo Kkr che si appresta a rilevare la rete Telecom per 22 miliardi, c’è l’idea di far convergere le due infrastrutture in una rete unica.

Per Open Fiber l’obiettivo è trovare finanziamenti per 2,9 miliardi ​

Quanto a Open Fiber ha ormai raggiunto con la sua rete quasi 14 milioni di case ma gli abbonati sono scarsi, circa 2 milioni, e quindi anche i ricavi, 500 milioni nel 2022. La società non ha ancora comunicato il nuovo piano industriale e neppure il bilancio 2023 in attesa che le banche e il governo si accordino per garantire altri 2,9 miliardi di finanziamento: circa 2 miliardi dalle banche e altri 900 milioni da parte dei soci (Cdp e Macquarie) e di Infratel per il riconoscimento di extra costi per la realizzazione della rete nelle aree bianche dovuti all’inflazione.

Fondi necessari per portare a termine la rete nelle aree grigie entro il 2026​

I fondi, il cui importo potrebbe anche essere un po’ inferiore, sono necessari per proseguire i lavori e portare a termine la realizzazione della rete nelle aree grigie entro il 2026, tempo utile per poter usufruire dei fondi del Pnnr. Per far questo il governo ha promesso un emendamento al decreto Pnrr che consentirà a Open Fiber (ma anche Tim che ha riscontrato lo stesso problema) di sostituire i numeri civici più lontani con alcuni più vicini tra loro nei lotti vinti per le aree grigie. Se questo emendamento non ci fosse Oper Fiber dovrebbe posare 20 mila chilometri di fibra in più con extra-costi di 800 milioni e un anno aggiuntivo di lavori rischiando dunque di perdere i fondi del Pnrr.

Incontri tra banche, soci e management per sbloccare la situazione​

Quanto agli extra costi richiesti a Infratel per le aree bianche la richiesta sarebbe di 800 milioni tra liquidità e l’estensione della concessione. Intanto oggi a Milano è previsto un ennesimo incontro tra tutti gli attori interessati, ossia banche, vertici della società, tra cui l’ad Giuseppe Gola, soci ossia Cdp che ha il 60% di Open Fiber e Macquarie con il 40% e advisor per cercare di sbloccare la situazione dei finanziamenti: il paradosso è che le banche vorrebbero essere certe della buona volontà del governo e dei soci e viceversa.
 
buondi'...si conosce sta lista Asati ?
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro