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gia...nel 2014 si parlava di scorporo sti m o n g o
TELECOM ITALIA
Scorporo rete, il governo pronto a “riaprire” il tavolo
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Nuovo accordo con Telefonica o esercizio della golden rule le due strade possibili. La base di confronto sarà il “piano” Bernabè: dare vita a una newco a maggioranza Telecom aperta al capitale di Cdp. Intanto il titolo vola superando il 5% per poi chiudere a +4,32%
Pubblicato il 15 Gen 2014
F.Me.
Il Governo Letta riapre il tavolo dello
scorporo societario delle rete Telecom, cercando un nuovo accordo con
Telefonica, o in alternativa valutando i poteri speciali della golden rule. Secondo La Stampa, Letta intende ripartire dal piano gradito anche all’ex presidente
Franco Bernabè: il piano prevede che Telecom conferisca la rete a una società di cui sarà maggiore azionista, insieme a
Cdp che avrà una quota significativa ma di minoranza.
Ieri sulla necessità dello scorporo societario era
intervenuto anche il viceministro alle Comunicazioni,
Antonio Catricalà, osservando che “per ora quello che
Telecom sta dicendo è che aumenterà gli investimenti. Ciò nonostante la mia preoccupazione è che non sia sufficiente solo investire, ma sia necessario anche investire in modo corretto per sviluppare la concorrenza”. “Non vogliamo che Telecom si liberi della proprietà della rete – ha precisato – quello che vogliamo è che ci sia una partecipazione significativa di
Cassa Depositi e Prestiti, che possa dare certezza all’orientamento degli investimenti verso i due grandi obiettivi di sviluppo e sicurezza”.
Della separazione, in Aula alla Camera,
aveva parlato anche il sottosegretario all’Economia,
Pier Paolo Baretta. “Il Governo ritiene essenziale la tutela dei livelli quantitativi e qualitativi dell’occupazione e degli investimenti – sottolineava ieri Baretta – che devono essere incrementati e ritiene anche strategica la rete di telecomunicazioni e in tal senso ha avviato l’iter dei decreti sulla golden power. La separazione societaria, non proprietaria, della rete resta priorità da perseguire, preferibilmente su basi volontarie”.
Totalmente contrario allo scorporo il consigliere di
Telecom Italia, Tarak Ben Ammar. “Io sono assolutamente contrario e l’ho sempre detto – chiarisce il finanziere tunisino – Ma non per un fatto di nazionalità o perché è un asset strategico. Io sono cittadino del mondo e non posso dire ‘non va bene se non è italiana’. Ma dico che è essenziale al valore di Telecom mantenere la rete, lo scorporo non sarebbe una cosa intelligente”. “Non credo che Telecom diventerà spagnola, ma anche se fosse qual e’ il problema?”, si chiede Ben Ammar. Il newsflow fa crescre il titolo di Telecom che , in giornata, ha superato il 5% per chiudere poi a +4,32%.
Intanto, in vista del cda di domani, il mercato aspetta un’apertura di
Telecom Italia alla richiesta di
Findim e Asati di modificare la governance del gruppo, per dare più spazio alle minoranze. Il tema, da tempo sotto i riflettori della Consob, sarà discusso, come riporta Radiocor, nella riunione dei consiglieri indipendenti in programma domani sera, come di consueto alla vigilia del cda.