Teologia della guerra

jump st. man

sparate sul pianista
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da una parte, il bene: dall'altra, il male. una guerra si sta trasformando in una Crociata, con tutti gli eccessi che ne conseguono. credevamo di vivere in uno stato laico, ci troviamo nel bel mezzo di una purga morale, che sta di nuovo obbligando le menti a schierarsi da una parte.
il sistema è totalitario dal punto di vista morale, l'idea di libertà è solo uno strumento per aderire all'idea di bene, che il sistema produce e continuamente ficca nelle teste (sempre più vuote) dei suoi sudditi. esattamente come per il Covid, il sistema produce protocolli di pensiero, pratiche di comportamento, da cui nessuno riesce più ad evadere.
ovviamente, come in ogni sistema totalitario, diventa necessario piegare al Pensiero Unico ogni forma di critica. critica significa eresia e come tale va perseguita, indebolita, delegittimata. nessuna possibilità di alterare il meccanismo, nessuna apertura. l'impero del bene sta addirittura piegando alla sua singolarità la base su cui si regge(va) tutta la sua forza: l'interscambio tra finanza e libertà di circolazione del Capitale. anche il Capitale viene suddiviso in Capitale buono e Capitale cattivo! faccenda che sta ad indicare una deriva patologica dello scontro, che sta minando dall'interno l'idea stessa di democrazia liberale.
la democrazia liberale, diciamocelo chiaro, non esiste più, è un lusso che l'attuale livello di scontro non può più permettersi. non siamo più in un sistema economico-finanziario, adesso il sistema è teologico: l'impero del bene contro l'impero del male.
la miccia che si sta accendendo può deflagrare verso confini inesplorati. soprattutto perchè la teologia del bene, senza l'equilibrio garantito dal Capitale globale (come tale, al di là del bene e del male), può generare mostri più grandi di quelli che oggi s'è messa in testa di distruggere
 
da una parte, il bene: dall'altra, il male. una guerra si sta trasformando in una Crociata, con tutti gli eccessi che ne conseguono. credevamo di vivere in uno stato laico, ci troviamo nel bel mezzo di una purga morale, che sta di nuovo obbligando le menti a schierarsi da una parte.
il sistema è totalitario dal punto di vista morale, l'idea di libertà è solo uno strumento per aderire all'idea di bene, che il sistema produce e continuamente ficca nelle teste (sempre più vuote) dei suoi sudditi. esattamente come per il Covid, il sistema produce protocolli di pensiero, pratiche di comportamento, da cui nessuno riesce più ad evadere.
ovviamente, come in ogni sistema totalitario, diventa necessario piegare al Pensiero Unico ogni forma di critica. critica significa eresia e come tale va perseguita, indebolita, delegittimata. nessuna possibilità di alterare il meccanismo, nessuna apertura. l'impero del bene sta addirittura piegando alla sua singolarità la base su cui si regge(va) tutta la sua forza: l'interscambio tra finanza e libertà di circolazione del Capitale. anche il Capitale viene suddiviso in Capitale buono e Capitale cattivo! faccenda che sta ad indicare una deriva patologica dello scontro, che sta minando dall'interno l'idea stessa di democrazia liberale.
la democrazia liberale, diciamocelo chiaro, non esiste più, è un lusso che l'attuale livello di scontro non può più permettersi. non siamo più in un sistema economico-finanziario, adesso il sistema è teologico: l'impero del bene contro l'impero del male.
la miccia che si sta accendendo può deflagrare verso confini inesplorati. soprattutto perchè la teologia del bene, senza l'equilibrio garantito dal Capitale globale (come tale, al di là del bene e del male), può generare mostri più grandi di quelli che oggi s'è messa in testa di distruggere

verissimo
basta leggere gli interventi qui. a parte pochi utenti che cercano di mantenere una posizione moderata, la grande maggioranza assomiglia ai talebani afghani :D
 
La democrazia liberale si è trasformata in una demografia liberista.

In cui il demos viene inscritto in ambiti parcellizzati che descrivono ciascun cittadino. Cosicchè si possa strutturare l’equilibrio delle forze per ottenere un liberismo spinto.
La laicità dello stato così ben definita negli ultimi lustri ha ridefinito il concetto del fedele per cui “ci si inginocchia solo di fronte a dio”, modulando la fede nelllo stato-genitore cui sottomettersi per un bene comune. Perdendo così sia la relazione diretta del singolo (e Dio), con o senza tramite sacerdotale, che l’unicità intrinseca nella natura biologica.
Se la natura spirituale della divinità possiede il fascino dell’assenza fisica e del contatto diretto, (l’innamorato sfuggente è oggetto delle passioni maggiori), un controllo popolare a distanza senza possibilità di interazione determina una condizione fideistica del governatore. Il quale travalica la mera condizione di rappresentanza per un bene superiore, quindi da sacerdote si fa divinità.
 
Virus e guerra sono facce della stessa medaglia: quella della militarizzazione delle coscienze, dell'allineamento del pensiero dentro un unico obiettivo. Ora, qual è questo obiettivo? Bisogna partire da un punto importante: il nemico non è la Russia, è la Cina. Una dittatura, che dimostra al mondo che nella fase complessa di una ripartizione delle aree imperiali d'influenza la catena di comando più efficace è anche quella meno democratica.
La democrazia è lenta, debole, farraginosa. Il Covid e la guerra stanno allevando nuove condizioni di governo, nuove organizzazioni di potere. Non ci sono più di fronte le democrazie e le dittature, ma le dittature buone e quelle cattive, il dispotismo illuminato e quello malvagio. Il sistema imperiale si sta ormai dividendo in due grandi aree di governo: Occidente buono e Oriente cattivo.
I mercati sono già entrati nel panico perché questo nuovo manicheismo è la fine del mondo globale, dell'impero unico del $ e delle banche d'affari globali. Stiamo entrando in una fase nuova: quella del conflitto, della lotta per un nuovo ordine mondiale. Gli spazi di mediazione, i compromessi (per quanto intelligenti, misurati, raffinati) stanno per essere accantonati in nome e per conto dello scontro, della supremazia morale, di una libertà sempre più virtuale, digitale, manipolabile
 
Per gli americani è stato sempre così.... non per niente loro non fanno la guerra ma esportano la democrazia...

Cappello nero cattivo cappello bianco buono.... la gente semplice Oltre a questo non arriva....

e chi manipola le masse lo sa.
 
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