La sicurezza ha un prezzo. Terna declassata da Citi a neutral e Snam a sell
Sebbene Citi continui a credere che la normativa italiana offra una protezione unica contro l'aumento dei tassi, a seguito della performance estremamente forte, il broker ha declassato il rating su Terna da buy a neutral, pur alzando il target price a 8 euro, e quello su Snam da neutral a sell (target price a 4,5 euro, il nuovo management rivedrà la strategia del gruppo sull'idrogeno) e ribadito il rating neutral su Italgas (target price a 5,9 euro)
di Francesca Gerosa 04/04/2022 09:40
La sicurezza ha un prezzo. Sebbene Citi continui a credere che la normativa italiana, con la sua revisione annuale dell'allowed return (il rendimento consentito), offra una protezione unica contro l'aumento dei tassi di interesse, a seguito della performance estremamente forte, il broker ha declassato il rating su Terna da buy a neutral, pur alzando il target price da 7,7 a 8 euro, e quello sua Snam da neutral a sell (target price a 4,5 euro) e ribadito il rating neutral su Italgas (target price a 5,9 euro).
Citi ha anche ridotto leggermente le stime sui piani di capex di Italgas e Snam, rispettivamente, di -0,5 miliardi di euro e di -1 miliardo nel periodo 2022-2025, a causa dell'accelerazione del calo della domanda di gas e aumentato leggermente i capex di Terna in linea con il suo piano industriale recentemente annunciato (+600 milioni di euro nel periodo 2022-2026).
Dopo una performance assoluta del 10% da inizio anno (+17% rispetto al settore), "riteniamo che il prezzo dell'azione Terna, con il suo premio storicamente elevato del 42% rispetto alla Rab (Regulatory asset base, il valore del capitale investito netto ai fini regolatori, ndr), sconti ora completamente la potenziale creazione di valore dal suo programma di investimenti pluridecennale e la protezione unica contro l'aumento dei tassi", spiega Citi, osservando anche che il titolo è scambiato a premio rispetto al settore (19,3 volte il multiplo prezzo/utile 2022) e offre per quest'anno un rendimento da dividendo inferiore al 4%.
Invece, nel caso di Snam Citi crede che i discorsi del gruppo sull'idrogeno stiano distogliendo l'attenzione dalla questione che Snam, pur generando un forte flusso di cassa, avrà limitate opportunità di reinvestire organicamente (è necessario tagliare il capex). La crescita esterna è rischiosa e anche se alcune iniziative potrebbero avere successo, un premio per la potenziale creazione di valore sembra ingiustificato. Il prezzo obiettivo rimane a 4,5 euro poiché una spesa inferiore riduce il potenziale di creazione di valore, ma riduce sostanzialmente il profilo di rischio.
Al contempo, Cdp Reti, maggior azionista di Snam, ha indicato Stefano Venier, attuale amministratore delegato di Hera, come candidato alla carica di amministratore delegato di Snam in sostituzione di Marco Alverà. "Ci aspettiamo che il nuovo management riveda in modo consistente la strategia del gruppo, riducendo la discussione sul potenziale dell'idrogeno, non adatto al mercato italiano, a nostro avviso, e rifocalizzandosi sull'efficacia degli investimenti. A seguito dell'indicazione normativa, prevediamo una sostanziale revisione al ribasso del piano di capex del gruppo con conseguente calo della crescita dell'utile per azione. Minori investimenti potrebbero ridurre il potenziale di creazione di valore, ma a nostro avviso ridurrebbe anche il rischio di attività incagliate", precisa Citi.
Quanto a Italgas, "anche se riteniamo che la strategia della società: investimenti in infrastrutture di gas su concessioni di breve durata sia rischiosa, l'attuale crisi energetica costringerà il gruppo a rivedere il suo piano di capex. Da un lato, questo porterebbe a una revisione al ribasso delle stime di utile del consenso degli analisti, dall'altro, ridurrebbe in modo consistente il rischio normativo e finanziario. Il premio più basso rispetto ai competitor sulla Rab e il forte rendimento del dividendo, del 5-6%, sono giustificati dalla vita degli asset più breve rispetto ai competitor e dal calo degli utili a lungo termine a causa dell'erosione della base clienti", spiega Citi.
Così anche se Citi continua a credere che la normativa italiana, con la sua revisione annuale dell'allowed return, offra una protezione unica contro l'aumento dei tassi di interesse, "vediamo un valore migliore nella società di energia rinnovabile che sono esposti positivamente a prezzi più elevati per un periodo più lungo e dove vediamo un rischio di rialzo degli utili. Quindi, puntiamo su Rwe, Iberdrola e SSE Plc.