Testine dalle grandi orecchie,buongiorno!!!!

14 maggio 2009
BALTIC DRY INDEX
INDICE IN RIPRESA, MA IL MERCATO
NON è ANCORA STABILE

Il Baltic Dry Index ha raggiunto ieri i 2.332 punti, una quota che non vedeva da ottobre 2008. Fra il 10 e il 13 ottobre scorso l’indice, nel pieno della crisi, era precipitato da 2.503 a 1.976 punti, e da allora non era più risalito sopra 2.300. In dicembre ha addirittura toccato il minimo di 664 punti. Adesso invece dal settore dry bulk arriva un segno di stabilità, che dura ormai da tre mesi.

A guidare la ripresa dell’indice sono le navi panamax, i cui noli sono cresciuti di più del 40%, ma anche le capesize hanno avuto una buona crescita, superiore al 25%. Forse non è un caso se al recente Mareforum di Sorrento gli armatori italiani hanno espresso commenti moderatamente ottimistici sul futuro, prevedendo che il ciclo negativo terminerà nell’estate del 2010, ma che i primi semi sono già stati gettati.

«Saremo noi armatori - aveva detto il presidente di Confitarma, Nicola Coccia - a guidare la ripresa, grazie alle nuove regole che il settore si è dato e si darà, grazie alla demolizione, già iniziata, del naviglio più vecchio e meno sicuro». Gli italiani, diversamente da quanto fanno altri armatori, non hanno intenzione di cancellare gli ordini in cantiere, circa 220 navi. C’è però chi, come la società Barry Rogliano Salles, invita alla prudenza, perché la fiammata del Bdi potrebbe non essere quella decisiva: «Le condizioni attuali riflettono la forte importazione di rinfuse in Cina, dove i volumi hanno raggiunto livelli record per tre mesi consecutivi. Con così tante variabili, non è però chiaro se il mercato si è davvero stabilizzato».

Dal canto suo, l’Onu avverte che l’andamento del Bdi non è più un indicatore dello stato di salute dell’economia reale come avveniva in passato. Insomma, in questo periodo le rate di nolo si stanno risollevando a ritmi superiori a quelli dell’economia reale, grazie anche ai piani di tagli e di ridestinazione delle flotte da parte degli armatori. Secondo l’United Nations Conference on Trade & Development (Unctad), con sede a Ginevra, «osservando lo sviluppo del Bdi e la sua crescente volatilità negli ultimi anni, si nota che forse non è più l’eccellente indicatore che era durante il periodo 1985-2002» e quindi «si riduce l’utilità del Bdi come indicatore guida della produzione industriale».


Però se guardi pure il Greggio e altri indicatori...

Bho :cool:


I giornali inventano la meta' di quello che dicono...se poi ci
aggiungi che non scrivono la meta' di quel che succede, ne consegue
che i giornali non esistono! (Quino)
 

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partiti olly partiti !
 
si partiti

ce l'hanno messo in kul anche oggi :D:D

che ridere , stiamo almeno fermi ;)
 
a me no perchè tanto sono gia dentro bello incastrato :D , ma guarda dove sta il MiniPs adesso e dove era quando abbiamo chiuso , come al solito :wall:
 
Buongiorno

3D zeppo di fròci e zòccole ... non vedo l'attinenza

mah

:D
 
giorno
e non dite che di saipem non vi ho detto un nulla

dentro da ieri a 17,7

siamo a 18,20
 
Mercati permettendo , oggi 18,50 senza alcuna sbavatura o dubbio!
 
Giorno ragazzi, se notate non ho detto buon:D
 
Flat 18,07 e vediamo propenderei per entrare short ora
 
buongiorno rekkie
sempre tutti long qua dentro?
 
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