TIM: dai capitani coraggiosi agli azionisti coraggiosi... la volta buona?

  • Ecco la 65° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana ha prevalso il sentiment positivo sui principali listini internazionali, in un clima di rinnovata propensione al rischio con l’attenuarsi dei rischi geopolitici, mentre l’attenzione torna a focalizzarsi sui dati macro e sugli utili societari. Gli operatori hanno seguito da vicino le trimestrali delle big tech americane (5 titoli dei Magnifici 7). I conti di Tesla hanno deluso le aspettative ma il titolo è balzato in scia alla promessa di nuovi veicoli elettrici più economici. I risultati solidi di Microsoft e Alphabet hanno poi spinto l’indice S&P 500 a registrare la sua settimana migliore da novembre 2023. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Vivendi, in sostanza, preferirebbe che Tim fosse divisa in due: una società per i servizi e una società in cui far confluire la rete e nelle quali Vivendi sarebbe sempre primo azionista. In questo modo con l’acquisto – ai fini del controllo – della società della rete da parte di Cdp e dei fondi Macquarie e Kkr i soldi dell’operazione andrebbero direttamente nelle casse di Vivendi che venderebbe la quota nella società della rete. Invece, secondo il piano che si sta profilando nell’esecutivo e al Mef, e che avrebbe il consenso del vertici dell’ex monopolista telefonico, con la rete di Tim acquistata da Cdp e dai fondi le risorse dell’operazione andrebbero direttamente nelle casse di Tim. E non di Vivendi.

Secondo un’interpretazione che circola in ambienti della maggioranza e ministeriali, lo strappo di de Puyfontaine è anche una sorta di ripicca perché i francesi hanno visto che governo e Cdp si stanno orientando su una prospettiva diversa rispetto a quella da loro gradita.
 
Vivendi, in sostanza, preferirebbe che Tim fosse divisa in due: una società per i servizi e una società in cui far confluire la rete e nelle quali Vivendi sarebbe sempre primo azionista. In questo modo con l’acquisto – ai fini del controllo – della società della rete da parte di Cdp e dei fondi Macquarie e Kkr i soldi dell’operazione andrebbero direttamente nelle casse di Vivendi che venderebbe la quota nella società della rete. Invece, secondo il piano che si sta profilando nell’esecutivo e al Mef, e che avrebbe il consenso del vertici dell’ex monopolista telefonico, con la rete di Tim acquistata da Cdp e dai fondi le risorse dell’operazione andrebbero direttamente nelle casse di Tim. E non di Vivendi.

Secondo un’interpretazione che circola in ambienti della maggioranza e ministeriali, lo strappo di de Puyfontaine è anche una sorta di ripicca perché i francesi hanno visto che governo e Cdp si stanno orientando su una prospettiva diversa rispetto a quella da loro gradita.
.....in questo caso ( cessione NETCO a CDP ) si potrebbe comunque venire incontro a VIVEndi mediante un dividendo straordinario post cessione....cosa che mi pare VIVENDI abbia chiesto.
Anche se così l'introito per VIVENDI sarebbe inferiore.....
 
è ari guerra con vivendi,, e quindi il governo deve decidere .. o avanti con i casini e i bastoni che vivendi mette tra le ruote .. o accontenta vivendi con 20 miliardi piu 10 di debito .. o si prendono in team tutta tim .. ci sono solo 2 strade-- la terza porta in un burrone tim open e tutto il governo
 
è ari guerra con vivendi,, e quindi il governo deve decidere .. o avanti con i casini e i bastoni che vivendi mette tra le ruote .. o accontenta vivendi con 20 miliardi piu 10 di debito .. o si prendono in team tutta tim .. ci sono solo 2 strade-- la terza porta in un burrone tim open e tutto il governo
Le sorti del governo dipendono da una azienda vicina vicina al default?
Analisi profonda vedo.
 
La mossa di Vivendi è chiaramente intesa ad avere mano libera nella trattativa, anche quando gli interessi di Tim non convergessero con quelli dell'azionista Vivendi. Ed è un chiaro segnale al Governo per marcare il territorio e far capire che senza il loro consenso non si va da nessuna parte.
 
Vivendi, in sostanza, preferirebbe che Tim fosse divisa in due: una società per i servizi e una società in cui far confluire la rete e nelle quali Vivendi sarebbe sempre primo azionista. In questo modo con l’acquisto – ai fini del controllo – della società della rete da parte di Cdp e dei fondi Macquarie e Kkr i soldi dell’operazione andrebbero direttamente nelle casse di Vivendi che venderebbe la quota nella società della rete. Invece, secondo il piano che si sta profilando nell’esecutivo e al Mef, e che avrebbe il consenso del vertici dell’ex monopolista telefonico, con la rete di Tim acquistata da Cdp e dai fondi le risorse dell’operazione andrebbero direttamente nelle casse di Tim. E non di Vivendi.

Secondo un’interpretazione che circola in ambienti della maggioranza e ministeriali, lo strappo di de Puyfontaine è anche una sorta di ripicca perché i francesi hanno visto che governo e Cdp si stanno orientando su una prospettiva diversa rispetto a quella da loro gradita.
È plausibile che il governo non ami la soluzione dello scorporo della rete e l'acquisto della quota nella rete stessa per avere il controllo perché in questo modo dopo l'esborso miliardario rimangono da risolvere i problemi del debito di Tim da una parte e il problema del debito della rete dall'altra. Invece con la cessione della rete senza scorporo i soldi finiscono in tim e almeno il debito di Tim si risolve o si attenua.
 

Tlc: Urso, aperti a fondi investimenti per rete nazionale​

17/01/2023 14:31 MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--"Siamo pienamente aperti alla partecipazione di soggetti, a cominciare dai fondi di investimento che vorranno appoggiare questo progetto di sistema" per la rete nazionale delle telecomunicazioni. Lo ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, durante un''audizione al Senato sulle linee programmatiche nel settore delle comunicazioni, ricordando le "proficue riunioni con tutti gli attori coinvolti" a cominciare dai principali azionisti di Tim, Vivendi e Cdp, "cosi'' come quelli di mercato per avere fotografia chiara della situazione".
 
Anche oggi Saipem si spara un +4%.
Ha + che raddoppiato in soli 6 mesi
ops ho sbabliato forum
qui e tim
 
Al di là di TIM spero che in Europa abbiano visto i benefici dello spendere e investire per i paesi come l'Italia......dopo 15 anni di stagnazione deprimente...2 anni di resurrezione da non interrompere assolutamente.....
 
La festa appena cominciata....
è già finita?
 
E' uscita qualche notizia?
 
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