Fca: cala quota Fiat in Brasile a settembre, stabile Jeep
MILANO (MF-DJ)--La crisi del settore automobilistico brasiliano non si arresta a settembre e Fca ne paga le conseguenze con un ulteriore calo della quota di mercato per Fiat anche se riesce a confermare la propria leadership nel cumulato annuo grazie alle performance stabili di Jeep.
Secondo i dati diffusi dalla federazione brasiliana dei concessionari Fenabrave, il brand torinese ha chiuso il mese di settembre con una quota del segmento delle auto e dei veicoli commerciali leggeri del 14,18%, in deciso calo rispetto al 16,6% di agosto fa e al 16,56% di un anno fa. Fiat rimane peraltro alle spalle di GM nella classifica mensile, mentre distanzia ancora Vw. La casa di Detroit raggiunge il 18,24% del mercato, dal 14,12% di settembre 2015 e dal 17,26% di agosto, mentre il brand tedesco crolla perfino al 7,6% dal 13,92% di dodici mesi fa e dal 10,48% di agosto.
Jeep, che da poco ha avviato la produzione del nuovo Compass presso lo stabilimento di Goiana, nello Stato di Pernambuco, si attesta al 2,96% del mercato, sostanzialmente in linea al 3,04% di un anno fa ma in miglioramento rispetto al 2,54% di agosto. Sommando le quote dei due brand, Fca raggiunge il 17,14%, a fronte del 19,60% di settembre 2015, piazzandosi dietro la sola GM con il 18,24%.
Il cumulato annuo vede Fiat scendere dal primo posto della classifica con il 18,21% al secondo con il 15,35% scavalcata anche in questo caso da General Motors e distanziando una Volkswagen in discesa dal 15,05% al 12,25%. Jeep, che l'anno scorso non era neanche presente nella top-ten brasiliana, sale dall'1,42% al 2,76% e consente al gruppo Fca di piazzarsi al 18,11% del mercato, contro il 19,42% di un anno fa, e confermare cosi' una leadership storica per quanto lontana dai picchi raggiunti negli anni passati con quasi un terzo dell'intera domanda brasiliana.
La suddivisione dei dati mensili tra auto passeggeri e veicoli commerciali vede Fiat confermarsi al primo posto nel segmento dei commerciali leggeri e crollare al perfino al quarto nelle autovetture.
Nelle auto passeggeri, infatti, il brand torinese scende al 10,15%, contro il 12,01% di agosto e il 13,92% di un anno fa, con 13.280 immatricolazioni (17.882 ad agosto, 23.150 a settembre 2015,), e viene sopravanzata da GM e superata da Hyundai e Ford. In tale contesto Jeep si posiziona al 10mo posto con il 3,51% del mercato, a fronte del 3,04% di agosto e del 3,52% di settembre 2015.
Nel segmento dei veicoli commerciali Fiat, con immatricolazioni in lieve calo in un anno da 8.750 a 8.693, conferma la sua leadership pluriennale con una quota del 36,04%, in aumento rispetto al 33,33% di un anno fa e il calo dal 40% di agosto, grazie alla persistente leadership del Fiat Strada e al successo del nuovo Fiat Toro, il pick-up lanciato da neanche tre mesi e giá capace di conquistare le prime posizione della classifica. Alle spalle del brand torinese, ma parecchio distanziate, si piazzano GM con il 17,77% e Vw con il 12,24%.
I dati sono emersi nel contesto di un mercato che lo scorso mese ha lanciato nuovi segnali di crisi dopo un periodo contraddistinto da una stabilizzazione se non da un miglioramento di una domanda pesantemente penalizzata dalla recessione economica e dalla crisi politica. Sul dato dello scorso mese pesa però anche l'effetto statistico del minor numero di giorni lavorativi a disposizione: solo 21 contro i 23 di agosto.
Nel dettaglio, le immatricolazioni di tutti i veicoli a motore (automobili, veicoli commerciali, camion, autobus, moto e altri mezzi di trasporto) si sono attestate a settembre a 240.326 unitá, in calo del 22,58% rispetto al pari mese dell'anno scorso e del 12,92% rispetto a maggio. Nei primi nove mesi dell'anno le registrazioni totali risultano in contrazione del 20,84% a 2.380.807 unitá, a dimostrazione della profonda crisi di un mercato un tempo tra i piú promettenti per l'intero settore automotive.
Nel solo segmento delle automobili e dei veicoli commerciali, Le immatricolazioni sono calate a settembre del 19,53% a/a a 154.979 unitá (-12,98% m/m) per un cumulato annuo in contrazione del 22,46% a 1.458.952 unitá.
"Anche se l'indice di fiducia dei consumatori ha giá mostrato un miglioramento, i recenti cambiamenti nel panorama politico non si sono ancora tradotti nell'attuazione di misure da adottare per l'economia e l'alta disoccupazione sta preoccupando i consumatori che, di conseguenza, sono restii a fare acquisiti", ha affermato il presidente della Fenabrave, Alarico Assumpcao, sottolineando anche l'effetto statistico del minor numero di giorni lavorativi e il calo del 4,3% delle immatricolazioni a paritá di confronto tra settembre e agosto.
Per tener conto dell'andamento di settembre, la Fenabrave ha rivisto ancora una volta le stime per l'intero 2016. Per il mercato in generale è attesa una contrazione delle immatricolazioni del 19,33%, mentre per il solo segmento delle auto e dei veicoli commerciali la previsione è stata portata dal -18% indicato ad agosto al -19,5%, leggermente meglio della flessione del 20% stimata in precedenza.
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