Trading con TURBO UNLIMITED

CfdFX

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Da qualche mese ho aggiunto alla mia operatività l'utilizzo dei BNP Paribas Turbo Certificates Unlimited LONG/SHORT. Vorrei condividere la mia operatività con altri trader che usano questo strumento.

POSSIBILE OPERATIVITA' su STELLANTIS

L'ultimo short swing è stato caratterizzato del un bel volume di azioni dopo una serie di massmi crescenti ma con volumi via via più bassi.
Lo short ideale sarebbe stato alla rottura di 13.50 ma ahimè mi è scappato.
La mia idea ora è di andare SHORT utilizzando il certificato UL-SHORT leva 3.7 (NLBNPIT115J2) alla rottura di quota 11.96 con un possibile TP di breve termine area 11.25/11
 

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Da qualche mese ho aggiunto alla mia operatività l'utilizzo dei BNP Paribas Turbo Certificates Unlimited LONG/SHORT. Vorrei condividere la mia operatività con altri trader che usano questo strumento.

POSSIBILE OPERATIVITA' su STELLANTIS

L'ultimo short swing è stato caratterizzato del un bel volume di azioni dopo una serie di massmi crescenti ma con volumi via via più bassi.
Lo short ideale sarebbe stato alla rottura di 13.50 ma ahimè mi è scappato.
La mia idea ora è di andare SHORT utilizzando il certificato UL-SHORT leva 3.7 (NLBNPIT115J2) alla rottura di quota 11.96 con un possibile TP di breve termine area 11.25/11

Premesso che ormai uso solo turbo (normali o unlimited) e mini-futures, al 99% di bnp. Attento al decadimento quotidiano, è poca roba, ma se lo tieni per qualche settimana potresti accorgertene.
 
Premesso che ormai uso solo turbo (normali o unlimited) e mini-futures, al 99% di bnp. Attento al decadimento quotidiano, è poca roba, ma se lo tieni per qualche settimana potresti accorgertene.

Ciao Torre1. In realtà il decadimento sugli UNLIMITED AZIONI non mi sono mai accorto di un grosso decadimento
 
Ciao Torre1. In realtà il decadimento sugli UNLIMITED AZIONI non mi sono mai accorto di un grosso decadimento

Ciao CfdFX. Infatti è poca cosa, ma se lo tieni a lungo in condizioni di lateralità o di contro trend sono comunque perdite aggiuntive perchè agiscono sullo strike, quindi è un decadimento che va moltiplicato con la leva.
Ed è un decadimento che dipende molto anche dal sottostante. Questo sul ftsemib perde poco, lo 0,134% in due settimane, quindi circa lo 0,0013% al giorno
Ma ricordo di averne visti alcuni che perdevano lo 0,09% al giorno.
Essendo un decadimento noto e comunque contenuto e costante indipendente dalla volatilità del sottostante, a differenza dei leva fissa, è comunque gestibile, ma non essendo uguale per tutti i turbo unlimited è meglio darci un'occhiata e tenerne conto
 
Ciao torre e cfdfx,

secondo la mia osservazione, il costo che BNP si fa pagare per fornirci quel servizio (metterci a disposizione quegli strumenti che usiamo) è una percentuale fissa (che non so quantificare, fatelo voi se siete matematici:D) sul valore del sottostante. Quindi abbiamo per esempio sui titoli: su una azione che costa 5 euro una variazione giornaliera dello strike diciamo di 0,01, su una azione che costa 50 euro la variazione giornaliera dello strike è di 0,1. La stessa cosa vale per il valore degli indici e delle materie prime.

Gli altri emittenti fanno la stessa cosa con la differenza, secondo una mia (più superficiale) osservazione, che applicano una percentuale superiore, oltre ad essere meno seri nell'essere presenti e nel mantenimento costante dello spread D/L

PS. per questo motivo trovate le differenze che dite sulla variazione giornaliera degli strike.
 
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Ciao torre e cfdfx,

secondo la mia osservazione, il costo che BNP si fa pagare per fornirci quel servizio (metterci a disposizione quegli strumenti che usiamo) è una percentuale fissa (che non so quantificare, fatelo voi se siete matematici:D) sul valore del sottostante. Quindi abbiamo per esempio sui titoli: su una azione che costa 5 euro una variazione giornaliera dello strike diciamo di 0,01, su una azione che costa 50 euro la variazione giornaliera dello strike è di 0,1. La stessa cosa vale per il valore degli indici e delle materie prime.

Gli altri emittenti fanno la stessa cosa con la differenza, secondo una mia (più superficiale) osservazione, che applicano una percentuale superiore, oltre ad essere meno seri nell'essere presenti e nel mantenimento costante dello spread D/L

PS. per questo motivo trovate le differenze che dite sulla variazione giornaliera degli strike.

OK!
 
Ciao torre e cfdfx,

secondo la mia osservazione, il costo che BNP si fa pagare per fornirci quel servizio (metterci a disposizione quegli strumenti che usiamo) è una percentuale fissa (che non so quantificare, fatelo voi se siete matematici:D) sul valore del sottostante. Quindi abbiamo per esempio sui titoli: su una azione che costa 5 euro una variazione giornaliera dello strike diciamo di 0,01, su una azione che costa 50 euro la variazione giornaliera dello strike è di 0,1. La stessa cosa vale per il valore degli indici e delle materie prime.

Gli altri emittenti fanno la stessa cosa con la differenza, secondo una mia (più superficiale) osservazione, che applicano una percentuale superiore, oltre ad essere meno seri nell'essere presenti e nel mantenimento costante dello spread D/L

PS. per questo motivo trovate le differenze che dite sulla variazione giornaliera degli strike.

Ciao Novi, purtroppo con uno storico degli strike di sole due settimane è un po' difficile farsi questi conti. Non ho avuto il tempo e la testa per approfondire questo discorso, per come opero e per i sottostanti e le leve che uso per adesso sono decadimenti irrilevanti sia in assoluto sia in relazione ai leva fissa.
E' sicuramente una variazione percentuale che finora ho visto variare da un minimo dello 0.01% ad un massimo addirittura dello 0,14% (un'enormità secondo me) su questo certificato su tesla Turbo Unlimited Long Certificati di TESLA MOTORS | P114J5 | BNP Paribas con la descrizione dei costi qui https://kid.bnpparibas.com/NLBNPIT114J5_IT.pdf alla fine
La sensazione è che conti molto la volatilità del sottostante.
Inoltre, proprio su questo certificato su tesla, ma anche su alcuni altri con sottostante azioni della borsa americana, le leve sono insolitamente basse anche a ridosso dello strike e anche questo non va bene perchè il rischio va pagato
In generale, se penso di tenermi un certificato per un po' do un'occhiata ai costi che si leggono nel terzo documento pdf (Documento contenente le informazioni chiave) presente in tutte le pagine descrittive di un certificato
E se sono costi alti ci sto attento. Solo sul gas non mi pongo il problema, la volatilità è tale che questi costi sono irrilevanti rispetto a prendersi una cantonata sul trend o non lavorare bene con il money management
In altre parole, è un argomento da approfondire, per alcuni certificati le conseguenze sono irrilevanti, per altri ........ mah
In linea di massima quando posso preferisco i turbo semplici, dei minifutures mi piace molto poco questa differenza tra lo strike e il break-out ( è facile confonderli )
 
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Ciao Novi, purtroppo con uno storico degli strike di sole due settimane è un po' difficile farsi questi conti. Non ho avuto il tempo e la testa per approfondire questo discorso, per come opero e per i sottostanti e le leve che uso per adesso sono decadimenti irrilevanti sia in assoluto sia in relazione ai leva fissa.
E' sicuramente una variazione percentuale che finora ho visto variare da un minimo dello 0.01% ad un massimo addirittura dello 0,14% (un'enormità secondo me) su questo certificato su tesla Turbo Unlimited Long Certificati di TESLA MOTORS | P114J5 | BNP Paribas con la descrizione dei costi qui https://kid.bnpparibas.com/NLBNPIT114J5_IT.pdf alla fine
La sensazione è che conti molto la volatilità del sottostante.
Inoltre, proprio su questo certificato su tesla, ma anche su alcuni altri con sottostante azioni della borsa americana, le leve sono insolitamente basse anche a ridosso dello strike e anche questo non va bene perchè il rischio va pagato
In generale, se penso di tenermi un certificato per un po' do un'occhiata ai costi che si leggono nel terzo documento pdf (Documento contenente le informazioni chiave) presente in tutte le pagine descrittive di un certificato
E se sono costi alti ci sto attento. Solo sul gas non mi pongo il problema, la volatilità è tale che questi costi sono irrilevanti rispetto a prendersi una cantonata sul trend o non lavorare bene con il money management
In altre parole, è un argomento da approfondire, per alcuni certificati le conseguenze sono irrilevanti, per altri ........ mah
In linea di massima quando posso preferisco i turbo semplici, dei minifutures mi piace molto poco questa differenza tra lo strike e il break-out ( è facile confonderli )

Bravo torre, dici bene.

La sostanza è questa, non bisogna innamorarsi dei turbo unlimited perchè non hanno scadenza, è irrilevante in quanto, questi strumenti non si dovrebbero usare per fare posizioni lunghe. Sono strumenti speculativi che si dovrebbero usare per il brevissimo/breve tempo, quindi meglio usare i turbo con scadenze a 3/6 mesi che, come sappiamo, non hanno strike mobile ed hanno un (in questo caso si lievissimo e costante) decay relativo solo al tempo che manca alla loro scadenza. A mio parere gli unlimited sono da usare solo nel caso, per il sottostante che vogliamo tradare (tipo moderna o tesla, ma ripeto, in questo periodo da lasciare perdere per le vicende "robinhood") non c'è altra possibilità, cioè non hanno nè turbo nè mini future.

PS. ti/vi ricordo che, dei tre strumenti in discussione, (turbo, turbo unlimited e mini future) solo i mini future seguono, nel loro prezzo, pedissequamente il prezzo del sottostante.
 
i turbo con scadenze a 3/6 mesi che ... hanno un (in questo caso si lievissimo e costante) decay relativo solo al tempo che manca alla loro scadenza.
Quale sarebbe il decay dei Turbo?

PS. ti/vi ricordo che, dei tre strumenti in discussione, (turbo, turbo unlimited e mini future) solo i mini future seguono, nel loro prezzo, pedissequamente il prezzo del sottostante.

Qual è la differenza fra i Turbo unlimited e i Minifutures?
 
Quale sarebbe il decay dei Turbo?



Qual è la differenza fra i Turbo unlimited e i Minifutures?

Il decay dei turbo l'ho possiamo notare in prossimità della loro scadenza. Infatti l'ho evidenziato in un posto (lo puoi trovare nel treddo principale di xinian) scritto verso il 10 dicembre scorso, quando erano attivi quelli scadenti dopo qualche giorno e quelli, tutt'ora in vigore, scadenti a giugno. Prendendo lo stesso strike la differenza di prezzo tra i due era, se ricordo bene, di una ottantina di punti (in quel post è indicata esatta). Quella differenza di punti li perde nei 6 mesi di vita.

La differenza fra gli unlimited ed i mini sta nella fedeltà del prezzo. Nei mini è sempre esattamente la differenza esatta tra strike e sottostante, nei unlimited no, su 100 punti qualcuno se lo mangia. Tutti e 2 , però, hanno lo strike mobile. Non posso dire con certezza se il movimento dello strike sia uguale, ma mi pare che quello degli unlimited sia di qualche frazione superiore.
 
Ciao Black,

anche se le tue domande mi sono sembrate un po sarcastiche, nel dubbio ti ho risposto seriamente. Ti agevolo nella ricerca, il post (relativo al decay dei turbo) è del 10/12 a pag. 75, n. 744. (non lo so riportare qui) Non fare come fa/faceva un'altro utente di quella sezione che, passando di la saltuariamente, provocava e alle risposte si eclissava, salvo poi dire (quando lo accusavo di lanciare la pietra e nascondere la mano), per falsa giustificazione, di non avere letto le risposte.

PS. sull'altra domanda, da oggi ho messo in evidenza 2 strike più o meno uguali di un mini future e di un turbo unlimited short sul dax. Sono il minifuture strike (oggi) 15.591,05 e il turbo unlimited strike 16.016,40. Da domani potrò constatare di quanto variano giornalmente i 2 strike per avere conferma della sensazione che avevo avuto e scritto nel post sopra. Io non sono un matematico, sono un ex contadino che fa i conti della serva. Osservo e vedo, sul campo e nel tempo, come si comportano effettivamente i numeri.
 
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Ciao Black, anche se le tue domande mi sono sembrate un po sarcastiche, nel dubbio ti ho risposto seriamente.

Ma quanto siete suscettibili in questa sezione! :eek:
Nel tempo libero sto discutendo in MP con Francs delle equivalenti strutture in opzioni dei vari certificates perché per motivi a me incomprensibili viene ritenuto inopportuno che in questa sezione ci sia un thread unico dedicato a "Vita morte e miracoli dei certificates", che siano leverage o meno.

Visto che ora c'è un thread sui Turbo certificates (che tra l'altro era stato erroneamente iniziato nella sezione ETF), stavo provando a cercare risposta a dettagli poco chiari per chi non ne fa uso.

Ad esempio: i Turbo rimborsano al prezzo teorico o al prezzo di mercato?

Il decay dei turbo lo possiamo notare in prossimità della loro scadenza.

Questo è un aspetto poco chiaro. Possiamo chiamare "decay" una variazione nel tempo del prezzo teorico, o al limite una variazione nel tempo del prezzo dovuta a costi esplicitamente calcolabili (come nei minifutures). Ma nei Turbo certificates il prezzo teorico non è influenzato dal tempo e nessun costo di provvista viene indicato esplicitamente.

Unicredit non menziona alcun costo: https://www.investimenti.unicredit....rkets/IT/Formazione/Turbo/17.12 APP Turbo.pdf

BNP resta sul generico: https://investimenti.bnpparibas.it/MediaLibrary/Document/Brochure Turbo BNP Paribas.pdf
IL PREZZO DI MERCATO DEI TURBO CERTIFICATE È PARI A: Prezzo Teorico TURBO Certificate + premio per il rischio gap tra prezzo di chiusura e apertura del sottostante + i tassi d’interesse + gli eventuali dividendi distribuiti dal sottostante

Qui veniva aggiunta una postilla che sembra quasi uno scherzo: https://investimenti.bnpparibas.it/pdf/productbrochure/brochure_turbo_2016.pdf
*Lo Specialista può aumentare o diminuire - in buona fede e in linea con la migliore prassi di mercato - il premio per il rischio gap tra il prezzo di chiusura e il prezzo di apertura del sottostante, a seconda dell’andamento dei mercati

Quindi il prezzo reale di mercato dei Turbo è un prezzo con un decay "bontà loro". :specchio:

La differenza fra gli unlimited ed i mini sta nella fedeltà del prezzo. Nei mini è sempre esattamente la differenza esatta tra strike e sottostante, nei unlimited no, su 100 punti qualcuno se lo mangia.

Questo commento è molto calzante. :yes: Il prezzo di mercato dei Turbo è un *****. :wall:
Capita spesso di leggere commenti a vanvera su strumenti che "non seguono" e che sono "truffe legalizzate".
I Turbo sono reali "ciofeche" perché la formazione del prezzo appare arbitraria. Fino a prova contraria.

PS. sull'altra domanda, da oggi ho messo in evidenza 2 strike più o meno uguali di un mini future e di un turbo unlimited short sul dax. Sono il minifuture strike (oggi) 15.591,05 e il turbo unlimited strike 16.016,40. Da domani potrò constatare di quanto variano giornalmente i 2 strike per avere conferma della sensazione che avevo avuto e scritto nel post sopra. Io non sono un matematico, sono un ex contadino che fa i conti della serva. Osservo e vedo, sul campo e nel tempo, come si comportano effettivamente i numeri.

Ottima iniziativa! OK!
 
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Ad esempio: i Turbo rimborsano al prezzo teorico o al prezzo di mercato?


Questo è un aspetto poco chiaro. Possiamo chiamare "decay" una variazione nel tempo del prezzo teorico, o al limite una variazione nel tempo del prezzo dovuta a costi esplicitamente calcolabili (come nei minifutures). Ma nei Turbo certificates il prezzo teorico non è influenzato dal tempo e nessun costo di provvista viene indicato esplicitamente.

Unicredit non menziona alcun costo: https://www.investimenti.unicredit....rkets/IT/Formazione/Turbo/17.12 APP Turbo.pdf

BNP resta sul generico: https://investimenti.bnpparibas.it/MediaLibrary/Document/Brochure Turbo BNP Paribas.pdf
IL PREZZO DI MERCATO DEI TURBO CERTIFICATE È PARI A: Prezzo Teorico TURBO Certificate + premio per il rischio gap tra prezzo di chiusura e apertura del sottostante + i tassi d’interesse + gli eventuali dividendi distribuiti dal sottostante

Qui veniva aggiunta una postilla che sembra quasi uno scherzo: https://investimenti.bnpparibas.it/pdf/productbrochure/brochure_turbo_2016.pdf
*Lo Specialista può aumentare o diminuire - in buona fede e in linea con la migliore prassi di mercato - il premio per il rischio gap tra il prezzo di chiusura e il prezzo di apertura del sottostante, a seconda dell’andamento dei mercati

Quindi il prezzo reale di mercato dei Turbo è un prezzo con un decay "bontà loro". :specchio:

Ma, per capire, la postilla di BNP si riferisce per caso alla possibilità di allargare lo spread secondo la volatilità?
 
Ma, per capire, la postilla di BNP si riferisce per caso alla possibilità di allargare lo spread secondo la volatilità?

Si, si riferisce a quello. Ma contemporaneamente è anche l'unica voce a cui possano essere ascritti i costi. Perché a leggere le "istruzioni" sembrerebbe che i Turbo non abbiano costi. Ma, come ha notato Novizio43, all'avvicinarsi della scadenza nella pratica si presentano disallineamenti dai prezzi teorici che non sono giustificati dalle "istruzioni".
 
Ma, per capire, la postilla di BNP si riferisce per caso alla possibilità di allargare lo spread secondo la volatilità?

Possibile, in condizioni di volatilità ho visto diverse volte il MM raddoppiare lo spread bid-ask, ma sempre per pochi minuti e comunque rispetto a spread che normalmente sono più che ragionevoli, se li confronto con quelli che ricordo sui leva fissa.

Si, si riferisce a quello. Ma contemporaneamente è anche l'unica voce a cui possano essere ascritti i costi. Perché a leggere le "istruzioni" sembrerebbe che i Turbo non abbiano costi. Ma, come ha notato Novizio, nella pratica si presentano disallineamenti dai prezzi teorici che non sono giustificati dalle "istruzioni".

Premesso che finalmente si riesce a discutere un po' delle caratteristiche di questi strumenti, e in particolare su quella più oscura, e cioè la variazione quotidiana dello strike (quello che forse scorrettamente chiamiamo il decay quotidiano di questi strumenti) e soprattutto la sua entità (su alcuni certificati come quello di tesla di cui riportavo il link in uno dei miei precedenti post è particolarmente oneroso, se non addirittura scandaloso)
La cosa strana che in rete, almeno finora, non ho trovato un articolo o un post di forum o equivalente che approfondisca questo problema, ed è strano

Inoltre, rispetto alla quotazione teorica del certificato rispetto al sottostante, quando in passato avevo provato a fare due conti avevo riscontrato che il premio pagato all'emittente portava ad una quotazione decisamente più alta rispetto al teorico, e anche questi sono costi aggiuntivi per noi

E' stato sottolineato più volte da chi li usa che i limiti di questi strumenti a leva variabile vanno sempre confrontati con i limiti dei leva fissa, questi ultimi a mio avviso nettamente superiori.

E li si usa non tanto perchè siano il non plus ultra quanto perchè se non si è capaci o disponibili ad usare i futures (la maggior parte degli utenti di questa sezione, non so le altre, sono in questa situazione) avendo come alternativa warrant e certificati a leva fissa questi certificati a leva variabile costituiscono il minore dei mali

Per la mia operatività i costi di cui si parla non hanno mai costituito un problema, ma mi piacerebbe comunque avere le idee chiare anche su questi, vista la notevole differenziazione tra i certificati (almeno quelli di bnp) sull'entità del decay giornaliero dello strike, da 0,01% a 0,14% per quelli che ho potuto verificare di persona
E' chiaro che di un 0.01% neanche me ne accorgo su con uno 0.14% il problema cambia e non di poco

Sarebbe anche utile se in questo o in un altro 3d ad hoc ci fosse un contenitore per scambiarci informazioni su singoli certificati e/o sul comportamento dell'emittente in termini di spread, presenza del MM sul mercato, ecc

Per esempio, recentemente, ne avevo parlato in sezione, avevo preso un turbo della vontobel su tesla, lo spread era del tutto ragionevole, poi quando dovevo venderlo per parecchio tempo, non ricordo quanto ma sono state diverse decine di minuti lo spread denaro lettera si è allargato notevolmente obbligandomi ad aspettare prima di venderlo.
Avere un contenitore dove scambiarsi queste informazioni sul comportamento di certificati ed emittenti sarebbe quindi utile
 
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Ma quanto siete suscettibili in questa sezione! :eek:
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Visto che ora c'è un thread sui Turbo certificates (che tra l'altro era stato erroneamente iniziato nella sezione ETF), stavo provando a cercare risposta a dettagli poco chiari per chi non ne fa uso.

Ad esempio: i Turbo rimborsano al prezzo teorico o al prezzo di mercato?



Questo è un aspetto poco chiaro. Possiamo chiamare "decay" una variazione nel tempo del prezzo teorico, o al limite una variazione nel tempo del prezzo dovuta a costi esplicitamente calcolabili (come nei minifutures). Ma nei Turbo certificates il prezzo teorico non è influenzato dal tempo e nessun costo di provvista viene indicato esplicitamente.

Unicredit non menziona alcun costo: https://www.investimenti.unicredit....rkets/IT/Formazione/Turbo/17.12 APP Turbo.pdf

BNP resta sul generico: https://investimenti.bnpparibas.it/MediaLibrary/Document/Brochure Turbo BNP Paribas.pdf
IL PREZZO DI MERCATO DEI TURBO CERTIFICATE È PARI A: Prezzo Teorico TURBO Certificate + premio per il rischio gap tra prezzo di chiusura e apertura del sottostante + i tassi d’interesse + gli eventuali dividendi distribuiti dal sottostante

Qui veniva aggiunta una postilla che sembra quasi uno scherzo: https://investimenti.bnpparibas.it/pdf/productbrochure/brochure_turbo_2016.pdf
*Lo Specialista può aumentare o diminuire - in buona fede e in linea con la migliore prassi di mercato - il premio per il rischio gap tra il prezzo di chiusura e il prezzo di apertura del sottostante, a seconda dell’andamento dei mercati

Quindi il prezzo reale di mercato dei Turbo è un prezzo con un decay "bontà loro". :specchio:



Questo commento è molto calzante. :yes: Il prezzo di mercato dei Turbo è un *****. :wall:
Capita spesso di leggere commenti a vanvera su strumenti che "non seguono" e che sono "truffe legalizzate".
I Turbo sono reali "ciofeche" perché la formazione del prezzo appare arbitraria. Fino a prova contraria.



Ottima iniziativa! OK!

Ciao Black, non è questione di suscettibilità, ma di essere prevenuto. Sono anni che uso questi strumenti e sono anni che, a chi chiede lumi, li spiego (per quanto ne ho capito io ovviamente basandomi, soprattutto, sull'esperienza pratica più che sulla teoria dei comunicati degli emittenti che, come giustamente dici anche tu, spesso sono ambigui). Purtroppo, nel tempo, si è verificato che, a fronte di chi chiedeva lumi veramente interessato a saperne di più, spesso sono entrati nella discussione altri soggetti che facevano/fanno sarcasmo/ironia su di me perchè utilizzo queste (a loro dire) ciofeche, pur avendo sempre chiarito di riconoscere che, in parte lo sono e che uso questi strumenti per passatempo giornaliero (mettendoci pochi soldi, la mia vera attività è il cassettista dove ritengo si facciano i soldi veri) e che, come ha anche detto bene torre, sono perfettamente consapevole che sono migliori dei leva fissa (non c'è proprio paragone) come non c'è paragone (in negativo) con i future, opzioni, e quant'altri strumenti esistenti regolamentati e più professionali.

Detto questo, cerco di rispondere ai tuoi interrogativi chiarendo, nella pratica e secondo la mia esperienza sul campo, il loro comportamento:

1) turbo e minifuture se si portano a scadenza (perchè ovviamente sono in denaro se no muoiono prima) effettivamente rimborsano la differenza esistente tra strike e sottostante (prezzo reale). Il valore del sottostante da prendere a base per il rimborso è quello di chiusura del sottostante il giorno della scadenza. Questa cosa constatata personalmente;

2) minifuture (i miei preferiti) il loro prezzo è sempre esattamente la differenza tra lo strike ed il sottostante (cosa certa e senza alcun dubbio o trucco). Poichè, però, hanno due livelli (strike e KO) il certificato muore se viene toccato il livello KO. La loro norma prevede il rimborso della differenza esistente tra i 2 livelli, ma questa differenza si misura sempre sul prezzo di chiusura del sottostante del giorno che è stato toccato il KO. Quindi può anche capitare che toccato il KO il certificato muore, (non hai più difesa) però il sottostante continui ad andare nella stessa direzione fino a raggiungere l'altro livello (strike). In quel caso non c'è nessun rimborso, o parziale se si ferma prima;

3) come ho segnalato in quel post di dicembre, (dove erano attivi quelli scadenti dopo 3 giorni e quelli emessi da poco scadenti dopo 6 mesi) questi alla loro emissione hanno un prezzo superiore (al loro reale che, come dice l'emittente, è sempre la differenza tra strike e sottostante) di circa ottanta punti, che perdono gradualmente a mano a mano che si avvicina la scadenza (io lo chiamo time decay). Questa differenza di prezzo, però, ha anche una doppia funzione, cioè fa si che oltre al time decay lo utilizzano anche per non pagarti quel qualche punto che dicevo (mangiano) sopra nel senso che, se ad esempio (parlo del dax, ma vale per tutti) il sottostante va nella tua direzione di 100 punti, te ne pagano circa 90 che, secondo me, sono i costi di gestione (oltre allo spread D/L naturalmente) che come abbiamo visto, non quantificano in altro modo. Ciò però, vale anche se ti va contro, perdi 90 anzichè 100. Quindi, possiamo tranquillamente dire che il prezzo non è arbitrario, lo fa sempre il mercato secondo come muove il sottostante, il massimo che ti frega sono questi circa 10 punti ogni 100, oltre non va;

4) i turbo unlimited. Come prevedevo lo strike di questi perde, giornalmente, più dei mini future. Infatti i 2 messi in osservazione da ieri, oggi hanno avuto la seguente variazione: il minifuture da 15.951,05 è andato a 15.949,21 (meno 1,84), il turbo unlimited da 16.016,40 è andato a 16.013,85 (meno 2,55), quindi ben 0,71 di differenza. Inoltre sempre questi, rispetto ai turbo con scadenza, scontano un prezzo superiore di 0,16 rispetto alla loro asserzione che il prezzo "è sempre la differenza tra strike e sottostante". Infatti presi 2 strike più o meno uguali, (unlimited strike 14.034 e l'altro 14.000) al momento del rilevamento il primo lo vendeva a 3,6, il secondo a 3,1. Per cui, come possiamo constatare da questa osservazioni, questa tipologia somma ed aggrava i difetti delle altre 2 tipologie. Perciò, come ho scritto in altro post, sono da prendere in considerazione (almeno per me è così) solo quando voglio entrare su un sottostante e, su questo, ci sono solo i turbo unlimited.

Tutto quanto sopra scritto è riferito a osservazioni fatte sul dax, ma con numeri diversi valgono per tutti. Il concetto ed il comportamento è questo descritto sopra. Inoltre per sottostanti in dollari (tipo indici e azioni americane, materie prime, ecc.) c'è da considerare il cambio. Possiamo sbattere la testa a leggere loro comunicazioni quanto vogliamo, la sostanza, la pratica, il loro reale comportamento è quello scritto sopra. C'è da aggiungere che, anche questi certificati, subiscono le sospensioni automatiche dalla borsa italiana quando si verificano eccessivi scostamenti di prezzo o superano (in più o in meno) la percentuale di scostamento consentita esattamente come accade per qualsiasi altro titolo. Solo in casi di mooooooolta VOLA il M/M allarga lo spread D/L a suo favore.

PS. tutto questo discorso vale solo per la BNP, gli altri emittenti, per quanto mi consta, hanno tutti questi stessi difetti, amplificati però.

PPS. alla fine della favola, per quanto mi riguarda, posso tranquillamente affermare che sono strumenti il cui prezzo lo fa il mercato (nessuna discrezionalità da parte dell'emittente tranne quei 10 punti che abbiamo visto, ma che non esistono con i mini future) ed ho la consapevolezza che, si li tengo in portafoglio per più di un giorno, la cosa mi costa (nell'esempio del mini future sul dax preso in esame) 1,84 centesimi al giorno.
 
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OK, grazie per il feedback. :)
A me interessa verificare che su Borsa Italiana non siano quotate "truffe legalizzate".

Mi sembra di capire che i Turbo vengono quotati con un "premio" sul prezzo teorico, che diminuisce fino ad annullarsi alla scadenza. Quindi la voce delle "istruzioni" che comprende questi costi sarebbe quella dei "Tassi di interesse", che non vanno interpretati come tassi risk-free ma come interessi pagati sui punti strike finanziati dall'emittente per accedere al leverage.

Andrebbe valutato a quanto ammontano questi "interessi", seguendo nel tempo l'entità del "premio" (facendo una regressione per separare gli interessi dal premio per il gap) e poi dividendo per la leva e annualizzando. Per poterli confrontare con gli interessi pagati per accedere ad altri strumenti che permettono il leverage.

Se è questo il quadro, i Turbo unlimited non dovrebbero avere anche questo tipo di costi (oltre alla variazione dello strike) perché altrimenti a lungo andare finirebbero per quotare a sconto sul prezzo teorico. Forse il premio riscontrato sul prezzo teorico potrebbe dipendere dalle altre voci di costo.
 
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