UK will leave European Union on 31 January after Queen rubber-stamps Brexit Bill

Brexit, sondaggio rivela malcontento dei britannici: solo il 10% approva • TAG24

Secondo il sondaggio, dopo sette anni e mezzo dal referendum della Brexit e a tre anni dall’uscita del Regno Unito dal mercato unico europeo, l’opinione pubblica considera la mossa un disastroso fallimento: solo il 22% dei cittadini restano convinti che sia stata una scelta positiva.

Secondo i dati del sondaggio solo una persona su 10 (il 10%) ritiene che la Brexit abbia aiutato la propria situazione finanziaria personale. Il 35% afferma che la Brexit ha rappresentato un danno per le proprie finanze. Il 9% si dice soddisfatta per gli effetti sul servizio sanitario nazionale, mentre il 47% non è d’accordo.
Oltre il 63% dei cittadini intervistati pensa che la Brexit sia stata decisiva nell’aumento dell’inflazione e sulla crisi del costo della vita.

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Il cielo è grigio sui grattacieli della City...

La crisi di Londra a quattro anni dalla Brexit

31 gennaio, 21:03

A quattro anni dalla Brexit (scattata ufficialmente il 31 gennaio 2020) le conseguenze per il Regno Unito sono sempre più tangibili, in particolare nel settore finanziario, che ha subito un importante ridimensionamento.

Il cielo è grigio sui grattacieli della City. Fino a poco tempo fa Londra rivaleggiava con New York per il primato mondiale; oggi viene insidiata da Parigi, e non solo, per restare l’hub finanziario più importante del Continente. “Negli ultimi anni c’è stato senza subbio un grande cambiamento. La Brexit ha portato alla svalutazione del listino azionario di Londra. Abbandonata da alcuni attori globali, a tutto vantaggio delle borse statunitensi, sempre più dominanti, ma anche di quelle asiatiche, principalmente Hong Kong e Singapore”, spiega Neil Wilson, della società Finalto.

Se gli scenari più catastrofici, ipotizzati prima del voto per l’uscita dall’Unione Europea, non si sono avverati, ormai è unanime convinzione che anche il settore finanziario stia pagando le conseguenze dolorose della Brexit. “Basta guardare il mercato azionario di Londra oggi, che rappresenta circa il 4% del valore totale delle azioni scambiate in tutto il mondo. Fino a 10 anni fa questo dato si aggirava attorno al 10%. È evidente che c’è stato un netto declino”, dice Russ Mould, di AJ Bell.

Un lento ma costante ridimensionamento, ancora in corso. “La Brexit è sempre stato un processo: I cittadini magari l’hanno intesa come un evento in sé, ma i suoi effetti si sentiranno ancora a lungo: nuovi accordi commerciali, nuove regole, la circolazione delle persone e dei capitali: è difficile immaginare quando ne verremo a capo”, sottolinea Russ Mould.

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