Un titolo da ottime prospettive e che vi stupirà positivamente

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Buon 2020 a tutti gli Azimutisti!
 
Buon 2020 a tutti ...voto al 2019 direi 9+ avrei dato 10 se avesse allungato ai 25€ in queste ultime weeks, ma a 23 e rotti comunque ha dato belle gioie.
 
Quali conseguenze avremo sul titolo per il caos in Iraq?
 
Quali conseguenze avremo sul titolo per il caos in Iraq?

potrebbero crearsi le condizioni per incrementare a prezzi più bassi....cmq non mi aspetto sconquassi per il casino che ha fatto Trump, almeno così stando le cose...
 
Azimut H.: Giuliani, nonostante scetticismo miglior titolo in Borsa (Mi.Fi.) 06/01/2020 08:25 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)-- stato il titolo migliore del 2019 in Piazza Affari: +127%. Ma Pietro Giuliani non si ferma a gustare il successo e la rivincita sugli scettici. Il fondatore e presidente di Azimut rilancia le due scommesse di questi anni: crescita con acquisizioni all''estero (la prossima negli Usa) e investimenti in economia reale. In questa intervista a Class Cnbc anticipa un utile 2019 di oltre 300 milioni, spiega che cosa si aspetta dalle borse nel 2020, la strategia per battere i tassi negativi e la mossa segreta dell''Idra, la nuova governance a cinque teste. Domanda. Che cosa c''e'' dietro il record di Azimut in borsa? Risposta. Non e'' una novita''. Nel 2019 abbiamo festeggiato i 15 anni dalla quotazione: anche in questo arco temporale siamo il miglior titolo finanziario e la terza miglior azione del Ftse Mib dopo Recordati e Brembo. In termini di raccolta, chiuderemo sui 4,5 miliardi, con una crescita di circa il 9%. Pero'' il punto e'' che alla fine noi diamo una performance 2019 ai clienti superiore all''8,2% di media ponderata. Poi ci sono persone che, come me, hanno una propensione al rischio superiore: sui miei investimenti personali, che sono tutti in Azimut, ho una performance superiore al 12%, ma mi prendo una volatilita'' maggiore. D. A inizio 2019 erano in pochi a scommettere su Azimut. Che cosa e'' cambiato? R. esattamente cosi''. Avevamo tre analisti molto pesanti - Ubs, Citibank e Mediobanca - che indicavano da 9 a 15 euro come prezzo obiettivo. Abbiamo chiuso oltre 21, quindi si sono sbagliati dal 50% a oltre il 100%. D. Lei non sbaglia mai, Giuliani? R. Sbaglio tantissimo, come tutti. Diciamo che pero'' errare e'' umano, ma perseverare e'' diabolico. Se gli analisti continuano a dire, a torto, che l''industria dell''intermediazione finanziaria e'' in crisi, i clienti finiranno per non dar loro piu'' retta. D. Lei aveva anche parlato di un assedio ad Azimut da parte di chi andava short per far calare il prezzo e comprarvi basso. Non era una teoria complottista? R. Molto probabilmente lo era, perche'' alla fine non ci hanno comprato. Ricordo pero'' che, ad esempio, Mediobanca a gennaio diceva "buy" sul titolo con target price a 15 euro spiegando che qualcuno ci avrebbe comprati. Alla fine nessuno lo ha fatto e il titolo e'' andato ben oltre sulle proprie gambe. Noi non abbiamo intenzione di essere comprati e continueremo a fare utili molto importanti. D. Sara'' possibile restando piccoli e indipendenti ? R. Questa cosa la sento da quando esiste Azimut. I piccoli non riescono a stare in piedi solo se non sono capaci di fare utili. Azimut si e'' quotata con 7 miliardi di masse; oggi ne ha oltre 58 e ha sempre fatto utili. Quindi non abbiamo bisogno di aggregarci con nessuno. D. Quanti utili avete fatto nel 2019? R. Abbiamo chiuso l''ultima trimestrale a 250 milioni e supereremo abbondantemente i 300 milioni che ci eravamo prefissati. Questi 300 milioni per noi saranno solo un floor, ma ovviamente molto dipendera'' dai mercati, perche'' una parte importante dei ricavi li facciamo quando diamo buoni risultati ai clienti e quindi abbiamo commissioni di performance. D. A inizio 2019 avete aumentato le commissioni, mossa che e'' sembrata andare controcorrente nel tempo di Mifid 2. R. Quello che conta e'' la performance netta al cliente. L''8,2% che abbiamo garantito nel 2019 tiene conto di tutti i costi e le commissioni ed e'' piu'' alto della media del risparmio gestito italiano. I nostri clienti hanno guadagnato di piu'' anche quest''anno e noi abbiamo solo cambiato il pricing, che e'' un pricing di mercato. D. Puntate a una maxi-acquisizione negli Usa? R. Stiamo negoziando su piu'' fronti e probabilmente acquisiremo un''ulteriore societa'' negli Stati Uniti. Abbiamo appena aperto un ufficio a Park Avenue con Jeffry Brown, che arriva da Neuberger Berman, come amministratore delegato. Non abbiamo limiti di investimento nel puntare a una preda, sia essa negli Usa o in Paesi piu'' interessanti come il Giappone: siamo credibili, possiamo finanziarci sul mercato e abbiamo relazioni con fondi di private equity che sarebbero ben contenti di fare operazioni con noi. Solo che non stiamo puntando a cose grandi: ci bastano cose qualitativamente buone che diano performance ai clienti e utili ai soci. D. All''estero siete in tanti Paesi ma senza essere il numero uno o due in nessun mercato. Vale la pena di puntare su tante societa'' piccole, dall''Australia alla Turchia, dal Brasile agli Usa? R. Noi abbiamo 18 miliardi di masse all''estero, il 30% del totale. In Turchia abbiamo mezzo miliardo di masse e una quota di mercato del 5%, piu'' grande di quella in Italia. E quando la lira turca comincera'' a convergere verso l''euro o verso il dollaro queste masse saranno molto maggiori. Stesso discorso vale per Messico, Brasile, Australia. Abbiamo comprato delle piccole cose se ne parliamo in euro, ma delle grandi cose se teniamo conto del tasso di crescita. In Australia per legge il 9% dei ricavi di qualunque lavoratore va accantonato in fondi pensione e quindi nel risparmio gestito: stare in un mercato che, da fermo, garantisce ogni anno il 9% non e'' una sciocchezza. D. Il 2019 non e'' stato tutto con il vento in poppa. Dopo turbolenze interne, ad aprile lei ha deciso di cambiare la governance passando da uno a cinque amministratori delegati. Con quali risultati? R. Il nostro e'' un modello che il Financial Times ha scherzosamente definito "Idra" perche'' abbiamo cinque teste. In realta'' non c''e'' nulla di strano. Abbiamo cinque amministratori delegati direttamente in cda. Sono persone che lavorano in armonia da moltissimi anni. I risultati di quest''anno si possono ascrivere proprio a questa Idra: piu'' il controllo e'' vicino a cda e azionisti e piu'' e'' semplice la governance della societa''. Bisogna avere il coraggio di cambiare schemi. D. Alla fine decidono tutti o decide solo lei? R. Per fortuna i cinque amministratori delegati decidono in autonomia secondo le rispettive deleghe. E i risultati si vedono. Io fornisco un minimo di coordinamento. D. Come consigliate di investire nel 2020? R. Con i tassi cosi'' bassi abbiamo problemi a mettere i soldi sull''obbligazionario classico. Quindi puntiamo ancora sulle borse. Abbiamo un prodotto che parte da zero e in cinque anni arriva al 100% in azioni comprando mensilmente titoli. Inoltre investiamo nei mercati emergenti, dove e'' piu'' facile fare risultati, e in economia reale. Se si vuol dare performance non si puo'' prescindere dall''investire un 15-30% dei risparmi in private equity o private debt. D. Consiglia di entrare in mercati non quotati con le valutazioni che sono ai massimi? Non teme una correzione? R. Le valutazioni possono essere alte, e'' vero, ma proprio per questo, se si ha a disposizione un orizzonte temporale di 5-10 anni, si ha il tempo per gestire il ciclo, che nei prossimi anni potrebbe si'' risultare negativo, ma che poi tornera''. D. Il 2020 sara'' un altro anno toro in borsa? R. Senza sfera di cristallo si puo'' ipotizzare che la prima parte dell''anno sara'' ancora buona, dopodiche'' potremmo assistere a qualche correzione sia sull''equity che sui bond. Noi ci prepariamo con una buona diversificazione e una buona capacita'' di reazione. D. Dopo un anno di agonia i Pir torneranno nel 2020 con una nuova formulazione che ai gestori sembra piacere. Piacera'' anche ai risparmiatori? R. Il Pir e'' un ottimo strumento, ma ci siamo fissati sul risparmio fiscale. Che bisogno c''e''? Il Pir permette di investire in azioni italiane, in piccola-media impresa e in venture capital: tutta questa bagarre sul risparmio fiscale la trovo di retroguardia.
 
Azimut H.: Giuliani, nonostante scetticismo miglior titolo in Borsa (Mi.Fi.) 06/01/2020 08:25 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)-- stato il titolo migliore del 2019 in Piazza Affari: +127%. Ma Pietro Giuliani non si ferma a gustare il successo e la rivincita sugli scettici. Il fondatore e presidente di Azimut rilancia le due scommesse di questi anni: crescita con acquisizioni all''estero (la prossima negli Usa) e investimenti in economia reale. In questa intervista a Class Cnbc anticipa un utile 2019 di oltre 300 milioni, spiega che cosa si aspetta dalle borse nel 2020, la strategia per battere i tassi negativi e la mossa segreta dell''Idra, la nuova governance a cinque teste. Domanda. Che cosa c''e'' dietro il record di Azimut in borsa? Risposta. Non e'' una novita''. Nel 2019 abbiamo festeggiato i 15 anni dalla quotazione: anche in questo arco temporale siamo il miglior titolo finanziario e la terza miglior azione del Ftse Mib dopo Recordati e Brembo. In termini di raccolta, chiuderemo sui 4,5 miliardi, con una crescita di circa il 9%. Pero'' il punto e'' che alla fine noi diamo una performance 2019 ai clienti superiore all''8,2% di media ponderata. Poi ci sono persone che, come me, hanno una propensione al rischio superiore: sui miei investimenti personali, che sono tutti in Azimut, ho una performance superiore al 12%, ma mi prendo una volatilita'' maggiore. D. A inizio 2019 erano in pochi a scommettere su Azimut. Che cosa e'' cambiato? R. esattamente cosi''. Avevamo tre analisti molto pesanti - Ubs, Citibank e Mediobanca - che indicavano da 9 a 15 euro come prezzo obiettivo. Abbiamo chiuso oltre 21, quindi si sono sbagliati dal 50% a oltre il 100%. D. Lei non sbaglia mai, Giuliani? R. Sbaglio tantissimo, come tutti. Diciamo che pero'' errare e'' umano, ma perseverare e'' diabolico. Se gli analisti continuano a dire, a torto, che l''industria dell''intermediazione finanziaria e'' in crisi, i clienti finiranno per non dar loro piu'' retta. D. Lei aveva anche parlato di un assedio ad Azimut da parte di chi andava short per far calare il prezzo e comprarvi basso. Non era una teoria complottista? R. Molto probabilmente lo era, perche'' alla fine non ci hanno comprato. Ricordo pero'' che, ad esempio, Mediobanca a gennaio diceva "buy" sul titolo con target price a 15 euro spiegando che qualcuno ci avrebbe comprati. Alla fine nessuno lo ha fatto e il titolo e'' andato ben oltre sulle proprie gambe. Noi non abbiamo intenzione di essere comprati e continueremo a fare utili molto importanti. D. Sara'' possibile restando piccoli e indipendenti ? R. Questa cosa la sento da quando esiste Azimut. I piccoli non riescono a stare in piedi solo se non sono capaci di fare utili. Azimut si e'' quotata con 7 miliardi di masse; oggi ne ha oltre 58 e ha sempre fatto utili. Quindi non abbiamo bisogno di aggregarci con nessuno. D. Quanti utili avete fatto nel 2019? R. Abbiamo chiuso l''ultima trimestrale a 250 milioni e supereremo abbondantemente i 300 milioni che ci eravamo prefissati. Questi 300 milioni per noi saranno solo un floor, ma ovviamente molto dipendera'' dai mercati, perche'' una parte importante dei ricavi li facciamo quando diamo buoni risultati ai clienti e quindi abbiamo commissioni di performance. D. A inizio 2019 avete aumentato le commissioni, mossa che e'' sembrata andare controcorrente nel tempo di Mifid 2. R. Quello che conta e'' la performance netta al cliente. L''8,2% che abbiamo garantito nel 2019 tiene conto di tutti i costi e le commissioni ed e'' piu'' alto della media del risparmio gestito italiano. I nostri clienti hanno guadagnato di piu'' anche quest''anno e noi abbiamo solo cambiato il pricing, che e'' un pricing di mercato. D. Puntate a una maxi-acquisizione negli Usa? R. Stiamo negoziando su piu'' fronti e probabilmente acquisiremo un''ulteriore societa'' negli Stati Uniti. Abbiamo appena aperto un ufficio a Park Avenue con Jeffry Brown, che arriva da Neuberger Berman, come amministratore delegato. Non abbiamo limiti di investimento nel puntare a una preda, sia essa negli Usa o in Paesi piu'' interessanti come il Giappone: siamo credibili, possiamo finanziarci sul mercato e abbiamo relazioni con fondi di private equity che sarebbero ben contenti di fare operazioni con noi. Solo che non stiamo puntando a cose grandi: ci bastano cose qualitativamente buone che diano performance ai clienti e utili ai soci. D. All''estero siete in tanti Paesi ma senza essere il numero uno o due in nessun mercato. Vale la pena di puntare su tante societa'' piccole, dall''Australia alla Turchia, dal Brasile agli Usa? R. Noi abbiamo 18 miliardi di masse all''estero, il 30% del totale. In Turchia abbiamo mezzo miliardo di masse e una quota di mercato del 5%, piu'' grande di quella in Italia. E quando la lira turca comincera'' a convergere verso l''euro o verso il dollaro queste masse saranno molto maggiori. Stesso discorso vale per Messico, Brasile, Australia. Abbiamo comprato delle piccole cose se ne parliamo in euro, ma delle grandi cose se teniamo conto del tasso di crescita. In Australia per legge il 9% dei ricavi di qualunque lavoratore va accantonato in fondi pensione e quindi nel risparmio gestito: stare in un mercato che, da fermo, garantisce ogni anno il 9% non e'' una sciocchezza. D. Il 2019 non e'' stato tutto con il vento in poppa. Dopo turbolenze interne, ad aprile lei ha deciso di cambiare la governance passando da uno a cinque amministratori delegati. Con quali risultati? R. Il nostro e'' un modello che il Financial Times ha scherzosamente definito "Idra" perche'' abbiamo cinque teste. In realta'' non c''e'' nulla di strano. Abbiamo cinque amministratori delegati direttamente in cda. Sono persone che lavorano in armonia da moltissimi anni. I risultati di quest''anno si possono ascrivere proprio a questa Idra: piu'' il controllo e'' vicino a cda e azionisti e piu'' e'' semplice la governance della societa''. Bisogna avere il coraggio di cambiare schemi. D. Alla fine decidono tutti o decide solo lei? R. Per fortuna i cinque amministratori delegati decidono in autonomia secondo le rispettive deleghe. E i risultati si vedono. Io fornisco un minimo di coordinamento. D. Come consigliate di investire nel 2020? R. Con i tassi cosi'' bassi abbiamo problemi a mettere i soldi sull''obbligazionario classico. Quindi puntiamo ancora sulle borse. Abbiamo un prodotto che parte da zero e in cinque anni arriva al 100% in azioni comprando mensilmente titoli. Inoltre investiamo nei mercati emergenti, dove e'' piu'' facile fare risultati, e in economia reale. Se si vuol dare performance non si puo'' prescindere dall''investire un 15-30% dei risparmi in private equity o private debt. D. Consiglia di entrare in mercati non quotati con le valutazioni che sono ai massimi? Non teme una correzione? R. Le valutazioni possono essere alte, e'' vero, ma proprio per questo, se si ha a disposizione un orizzonte temporale di 5-10 anni, si ha il tempo per gestire il ciclo, che nei prossimi anni potrebbe si'' risultare negativo, ma che poi tornera''. D. Il 2020 sara'' un altro anno toro in borsa? R. Senza sfera di cristallo si puo'' ipotizzare che la prima parte dell''anno sara'' ancora buona, dopodiche'' potremmo assistere a qualche correzione sia sull''equity che sui bond. Noi ci prepariamo con una buona diversificazione e una buona capacita'' di reazione. D. Dopo un anno di agonia i Pir torneranno nel 2020 con una nuova formulazione che ai gestori sembra piacere. Piacera'' anche ai risparmiatori? R. Il Pir e'' un ottimo strumento, ma ci siamo fissati sul risparmio fiscale. Che bisogno c''e''? Il Pir permette di investire in azioni italiane, in piccola-media impresa e in venture capital: tutta questa bagarre sul risparmio fiscale la trovo di retroguardia.

Ho seguito questa intervista e mi sono rincuorato, poi guardo il valore del titolo e mi sento affranto
 
Principali spunti:
- l`utile netto 2019 è atteso superare abbondantemente i 300mn (vs. ns stima 333mn, consensus Bloomberg 335mn)
- I 300mn saranno un floor, ma ovviamente molto dipenderà dai mercati, perché una parte importante dei ricavi sono legate alle commissioni di performance
- La raccolta netta 2019 è stata di circa 4.5bn (o 9% degli AUM vs. media 2015-18 del 16.1%), in linea con la ns stima, implica un dicembre da c250mn;
- Nel 2019 la performance netta al cliente è stata dell`8.2% (media ponderata), ed è più alta della media del risparmio gestito italiano;
- Ritiene che (AZM.MI) non ha bisogno di aggregarsi con nessuno
- M&A: probabile l`acquisizione di un`ulteriore società in US. Non stanno puntando a operazioni grandi.
Il prossimo 9 gennaio verranno comunicati i risultati preliminari 2019 e la guidance 2020 (conference call alle 12.00). Ci aspettiamo:
- Ricavi 962mn (+29% YoY, 4Q19 238mn o +30%), con commissioni di gestione 742mn (+18% YoY) e commissioni di performance 137mn (4Q19 25mn);

- Costi operativi: -569mn +2% YoY;
- Utile operativo: 393mn +104% YoY;
- Utile netto: 333mn +173% YoY (4Q19 87mn)
Per il 2020 ci aspettiamo un utile netto di 267mn (consensus 246mn), incorporando un calo delle performance fees rispetto al 2019 (ns stima 2020 a 46mn o 10bps degli AUM dai 137mn del 2019E, dal 1/1/20 nuovo metodo di calcolo perf fees) e una raccolta netta a 3.2bn (o 5% degli AUM) alla luce di una view prudente sui mercati.
Il titola sta trattando a 13x P/E adj. 2020E (vs. media storica 5Y c12x)
HOLD con Target Price 19.8
 
Azimut, estratto dei patti parasociali | Trend Online


Ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/99 e s.m.i. si comunica che alla data del 31 dicembre 2019 il numero dei diritti di voto riferiti alle azioni conferite al Patto di Sindacato di voto e di blocco di *Azimut Holding *S.p.A. è pari a n. 34.536.171 che rappresentano il *24,11% *del capitale sociale della medesima.


Mi ero annotato che il patto era intorno al 24,20%. Ma forse sbagliavo.
:mmmm:
 
Principali spunti:
- l`utile netto 2019 è atteso superare abbondantemente i 300mn (vs. ns stima 333mn, consensus Bloomberg 335mn)
- I 300mn saranno un floor, ma ovviamente molto dipenderà dai mercati, perché una parte importante dei ricavi sono legate alle commissioni di performance
- La raccolta netta 2019 è stata di circa 4.5bn (o 9% degli AUM vs. media 2015-18 del 16.1%), in linea con la ns stima, implica un dicembre da c250mn;
- Nel 2019 la performance netta al cliente è stata dell`8.2% (media ponderata), ed è più alta della media del risparmio gestito italiano;
- Ritiene che (AZM.MI) non ha bisogno di aggregarsi con nessuno
- M&A: probabile l`acquisizione di un`ulteriore società in US. Non stanno puntando a operazioni grandi.
Il prossimo 9 gennaio verranno comunicati i risultati preliminari 2019 e la guidance 2020 (conference call alle 12.00). Ci aspettiamo:
- Ricavi 962mn (+29% YoY, 4Q19 238mn o +30%), con commissioni di gestione 742mn (+18% YoY) e commissioni di performance 137mn (4Q19 25mn);

- Costi operativi: -569mn +2% YoY;
- Utile operativo: 393mn +104% YoY;
- Utile netto: 333mn +173% YoY (4Q19 87mn)
[/COLOR]Per il 2020 ci aspettiamo un utile netto di 267mn (consensus 246mn), incorporando un calo delle performance fees rispetto al 2019 (ns stima 2020 a 46mn o 10bps degli AUM dai 137mn del 2019E, dal 1/1/20 nuovo metodo di calcolo perf fees) e una raccolta netta a 3.2bn (o 5% degli AUM) alla luce di una view prudente sui mercati.
Il titola sta trattando a 13x P/E adj. 2020E (vs. media storica 5Y c12x)
HOLD con Target Price 19.8

utili in calo nel 2020
 
Speri di rientrare? La vedo dura....
Ti stai ghiandizzando pure tu 😑

scusa fino a che non so per cosa servono i 500 milioni di bond non rientro..ghianda non centra lui fa solo analisi tecnica
 
utili in calo nel 2020

per forza, il 2019 è stato un anno superlativo per i mercati

con previsioni prudenti sui mercati per il 2020, 267mil di utili sarebbero molto buoni, si confermerebbe una macchina da soldi

comunque alla quotazione di oggi, cioè 3020mil di capitalizzazione, 267mil di utile fanno un P/E di 11.3

poi si inizia a sentire profumo di dividendo... 😜
 
per forza, il 2019 è stato un anno superlativo per i mercati

con previsioni prudenti sui mercati per il 2020, 267mil di utili sarebbero molto buoni, si confermerebbe una macchina da soldi

comunque alla quotazione di oggi, cioè 3020mil di capitalizzazione, 267mil di utile fanno un P/E di 11.3

poi si inizia a sentire profumo di dividendo... 😜

e così i 30€ si vedono con il binocolo? attualmente quota 21€ a 30€ capitalizzerebbe (3020/21)x30=4570 mil e con 267mil si avrebbe un p/e di 17,1 se Giuliani vuole i 30€ deve mantenere gli utili anno su anno o incrementarli
 
e così i 30€ si vedono con il binocolo? attualmente quota 21€ a 30€ capitalizzerebbe (3020/21)x30=4570 mil e con 267mil si avrebbe un p/e di 17,1 se Giuliani vuole i 30€ deve mantenere gli utili anno su anno o incrementarli

ci aggiorniamo tra 1 anno

e ora lupexit !
 
a me bastano i 25...e soprattutto un buon dividendo come negli anni scorsi
 
scusa fino a che non so per cosa servono i 500 milioni di bond non rientro..ghianda non centra lui fa solo analisi tecnica
Invece di farti troppe domande io fossi in te rientrerei, altrimenti ti perdi il dividendo straordinario :D
 
Sembrava una brutta partenza ma questo rimbalzo fa ben sperare.
Dopodomani vedremo...
 
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