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VALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATRI SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE
A fronte della complessa e delicata situazione, quale descritta di seguito, il Consiglio di
Amministrazione della Società riporta quanto segue:
1.] Il CdA insediatosi il 6 agosto ultimo scorso ha proseguito l’attività volta alla ristrutturazione
delle passività verso il sistema bancario anche mediante definizione di un accordo di
ristrutturazione ed ha conferito incarico per la predisposizione dell’istanza per la transazione
fiscale ai sensi dell’art. 182 ter, L.F.;
2.] Il CdA ha richiesto in data 6 settembre u.s. a EPF nuove perizie dei beni aziendali in
situazione di non continuità aziendale, perizie emesse in data 21.09.2012 ed integrate in data
05.10.2012 con riferimento al 31.12.2010 ed in data 09.10.2012 con riferimento al
31.12.2011;
3.] Il CdA ha ritenuto di dover recepire le riserve dei revisori e i dubbi sulla continuità aziendale
dagli stessi manifestati nelle relazioni ai progetti di bilancio 2010 e 2011 approvati dal
Consiglio di Amministrazione in data 22 maggio 2012, dubbi sulla continuità aziendale
manifestati, altresì, dal Collegio Sindacale, predisponendo i bilanci al 2010 e 2011 in ipotesi
di non continuità aziendale; tali bilanci sono stati approvati dall’Assemblea degli Azionisti in
data 29 ottobre 2012;
4.] Il CdA ha inoltre richiesto ad EPF l’aggiornamento delle perizie sempre con riferimento alle
ipotesi di non continuità aziendale al 31.12.2012;
5.] Tali perizie sono state utilizzate per elaborare il presente bilancio chiuso al 31.12.2012
nonchè il precedente bilancio chiuso al 31.12.2011;
6.] Tali perizie sono state utilizzate altresì per i bilanci delle società controllate chiusi al
31.12.2012, mentre per i precedenti bilanci chiusi al 31.12.2011 sono stati utilizzati criteri di
continuità aziendale;
7.] Nel corso dell’esercizio il CdA ha avviato la procedura di concordato preventivo,
avvalendosi della facoltà prevista dal comma 6 dell'art. 161 del R.D. 16 marzo 1942 n. 267
(come modificato dal comma 1 dell'art. 33 del D.L. 22 giugno 2012 n. 83, come sostituito
dalla Legge di conversione 7 agosto 2012 n. 134 “Decreto Sviluppo”) ed ha presentato in
data 25 febbraio 2013 la proposta di concordato ai sensi dell’art. 161 L.F., autorizzando gli
amministratori delle società controllate a presentare similare istanza qualora ne ricorrano i
presupposti; per l’effetto ai sensi dell’art. 182 sexies L.F. non si rendono applicabili le
disposizioni previste dagli art. 2446 ed art. 2447 C.C.;
8.] Il piano di concordato del Gruppo Uni Land prevedeva che oltre alla stessa Uni Land S.p.A.,
altre dodici società del Gruppo presentassero proposta di concordato preventivo; al 6 maggio
2013 tutte le società incluse nel piano avevano presentato la domanda di concordato;
9.] Con decreti depositati il 18 aprile 2013, il 9 maggio ed il 10 maggio 2013 tutte le Società
indicate nel Piano di Concordato del Gruppo sono state ammesse alla procedura di ( pagina 160 )
concordato preventivo con fissazione della adunanza dei creditori per il giorno 30 luglio 2013.
Non potendosi ancora ritenere raggiunta la ristrutturazione delle passività, che è condizionata alla
approvazione dei creditori e alla omologazione del concordato preventivo, il Consiglio di
Amministrazione ha deciso di continuare a non adottare il presupposto della continuità aziendale
nella preparazione del presente bilancio 2012.
Peraltro gli Amministratori restano impegnati a perseguire la realizzazione della Proposta di
Concordato ed il conseguente ripristino della continuità aziendale e sono fiduciosi del
raggiungimento di tale importante obiettivo.
PROCEDURA DI CONCORDATO PREVENTIVO
Come sopra descritto, la Capogruppo Uni Land S.p.A. e la subholding House Building S.p.A. in
data 26 settembre 2012 hanno presentato istanza di concordato preventivo, avvalendosi della facoltà
prevista dal comma 6 dell'art. 161 del R.D. 16 marzo 1942 n. 267 (come modificato dal comma 1
dell'art. 33 del D.L. 22 giugno 2012 n. 83, come sostituito dalla Legge di conversione 7 agosto 2012
n. 134 “Decreto Sviluppo”), ed hanno presentato in data 25 febbraio 2013 la proposta di concordato
ai sensi dell’art. 161 L.F.
Il piano di concordato del Gruppo prevede che la proposta di concordato preventivo venga
presentata da 13 società del Gruppo e che vengano effettuate alcune operazioni straordinarie
infragruppo che consentono in massima parte l’eliminazione dei debiti e delle garanzie infragruppo,
nonché cessioni di partecipazioni e successive operazioni di fusione all’esito delle quali l’intero
patrimonio immobiliare sarà di pertinenza di House Building.
Con successive operazioni di scissione e/o conferimento, gli immobili saranno fatti confluire in
appositi veicoli societari che provvederanno al realizzo della parte di immobili idonei – a seguito
del recupero di valori di continuità come risultanti dalle perizie di Euro Progetti & Finanza – al
pagamento integrale dei creditori.
Il piano di concordato del gruppo prevede l’integrale pagamento dei creditori nei termini di seguito
riportati:
1) Creditori ipotecari: mediante il trasferimento degli immobili ipotecati e relativi crediti
ipotecari ad una o più società veicolo che provvederanno al realizzo nei tempi necessari al
miglior soddisfacimento dei relativi crediti ma con esdebitazione delle società attualmente
debitrici;
2) Crediti fiscali: parte con pagamento a 12-24-36 mesi dall’omologa, oltre interessi legali
sulla dilazione a seguito di transazione fiscale contestualmente presentata, con abbandono
delle sanzioni ed interessi fino all’omologa, e per la restante parte di creditori privilegiati a
12 mesi dall’omologa con interessi;
3) Restanti creditori privilegiati: pagamento a 12 mesi dall’omologa con interessi;
4) Creditori chirografari: pagamento integrale in tre uguali rate senza interessi a 12-24-36
dall’omologa
Tutte le società interessate dal piano hanno presentato la proposta di concordato e, come sopra
riferito, sono state ammesse alla procedura.
Relativamente alla società Uni Land il decreto di ammissione ha nominato Giudice Delegato il Dr.
Pasquale Liccardo e Commissario Giudiziale il Prof. Paolo Bastia ed ha fissato la data del 30 luglio
2013 per l'adunanza dei creditori.
UNI LAND - PROGETTO DI BILANCIO 2012 ( pagina 161 )
22 Maggio 2013. Ricorso per Cassazione della Procura della Repubblica
La Procura della Repubblica di Bologna ha presentato Ricorso per Cassazione avverso il
provvedimento del Tribunale del Riesame, la cui discussione, inizialmente prevista il 20/03/2013, è
stata rinviata al 22 maggio 2013. La Corte di Cassazione ha disposto l’annullamento delle
impugnate ordinanze di dissequestro, con rinvio per le decisioni al Tribunale del Riesame di
Bologna. Non è dato ad oggi conoscere ufficialmente le motivazioni dei provvedimenti della Corte
di Cassazione né quando sarà disposto l’invio degli atti al Tribunale della Libertà di Bologna, il
quale dovrà poi fissare una nuova udienza per decidere secondo le indicazioni della Corte di
Cassazione. Nel frattempo, ai sensi e per gli effetti del’art.325 del c.p.p., le ordinanze di
dissequestro emesse dal Tribunale della Libertà di Bologna restano efficaci.
Il Consiglio di Amministrazione della controllate Uni Land S.p.A., confidando in un ulteriore esito
favorevole dell’instaurando giudizio avanti il Tribunale del Riesame di Bologna, continuerà nella
attività volta al ripristino della continuità aziendale nell’ambito delle procedure di concordato
preventivo a cui la Uni Land e altre dodici società del gruppo, inclusa la nostra Società, sono state
ammesse con provvedimenti del Tribunale di Bologna depositati rispettivamente in data 18 aprile e
9/10 maggio 2013, con l’obiettivo di riportare il gruppo in bonis e consentire la ripresa dell’attività,
nell’interesse dei creditori, degli azionisti di minoranza e di tutti i dipendenti del Gruppo.
Pur tuttavia è possibile che, qualora venga riformata la attuale sentenza favorevole alla Società, i
beni di proprietà delle società del Gruppo vengano di nuovo sottoposti a sequestro preventivo. In tal
caso, la società dovrà valutare le conseguenze pratiche circa la possibilità del concordato di
spiegare comunque le proprie funzioni.