UNIPOL : Ci accontenteremo di 6 miseri euro ?

Lasciamo stare Grillo che non mi interessa, ma lasciamo stare anche "repubblica" quell'articolo ha palesi inesattezze.
Quale che sia la moneta dobbiamo fare in modo che la gente torni a lavorare con buone paghe e che il posto di lavoro sia sicuro, per questo scopo l'euro si è dimostrato assolutamente inadatto, poi ne io ne tu ci possiamo fare niente, però quelli che contano forse cominciano a capire, mi pare il 5 marzo si dovrebbero trovare a Parigi i capi di governo di Francia, Germania, Spagna e Italia per discutere del futuro dell'Europa a più velocità, (più, non due) a questi gli si sta squagliando l'Europa sotto gli occhi, hanno fatto troppe caxxate, hanno una fifa blu delle nuove elezioni, ne vedremo delle belle, dipende molto dalle elezioni in Francia, ma anche noi prima o dopo una scheda nell'urna ce la potremo mettere.

l'euro va rifondato, con nuove regole, ma noi, col nostro alto debito pubblico, non possiamo uscire domattina dall'euro come qualcuno frettolosamente pensa di fare, nessuno di noi comprerebbe BTP in lire da uno Stato Italiano che sappiamo bene che non riuscirà mai a ripagare i propri debiti (i tassi esploderebbero al rialzo x farli sottoscrivere da qualcuno), come nessuno farebbe credito a una persona già piena di debiti fino al collo
 
l'euro va rifondato, con nuove regole, ma noi, col nostro alto debito pubblico, non possiamo uscire domattina dall'euro come qualcuno frettolosamente pensa di fare, nessuno di noi comprerebbe BTP in lire da uno Stato Italiano che sappiamo bene che non riuscirà mai a ripagare i propri debiti (i tassi esploderebbero al rialzo x farli sottoscrivere da qualcuno), come nessuno farebbe credito a una persona già piena di debiti fino al collo



Il problema vero non è il debito, tra quello pubblico e privato ne abbiamo meno o comunque non di più degli altri stati a noi simili.
Il nostro vero problema è il funzionamento dello stato, anche solo abolendo le regioni risolveremmo molti guai.

Comunque guarda che vi è così tanta sfiducia verso lo stato italiano che gli comprano quella carta straccia a interesse negativo... ci sarà un motivo!
 
Il problema vero non è il debito, tra quello pubblico e privato ne abbiamo meno o comunque non di più degli altri stati a noi simili.
Il nostro vero problema è il funzionamento dello stato, anche solo abolendo le regioni risolveremmo molti guai.

Comunque guarda che vi è così tanta sfiducia verso lo stato italiano che gli comprano quella carta straccia a interesse negativo... ci sarà un motivo!

non penso che sia il retail (i piccoli risparmiatori) che compra ora il nostro debito pubblico a interessi negativi, nessuno è così masochista, probabilmente sono le banche italiane e la BCE
 
Anch'io ho qualche fondo obbligazionario, anche globale, ma solo per diversificare, credo che rendano bene al gestore del fondo più che a chi ci mette i soldi, se rendono qualcosa è perché c'è un rischio maggiore, ma non è sbagliato come investimento, non c'è in giro tanto di meglio, forse l'azione Unipolsai è meglio :D.

sono anni che al posto dei titoli di stato italiani ho diversificato in una decina di Fondi obbligazionari globali (e bilanciati) hedged, in valuta ($) o flessibili e sono soddisfatto dei loro rendimenti e dormo tranquillo ;)
 
Ultima modifica:
Sull'Italia faccio presente che fare ipotesi su cosa potrebbe accadere in caso di Italexit è veramente quasi impossibile tante e tali sono le variabili ... si possono però fare alcune considerazioni .... Brexit Trump e referendum avevano visto sprecare fiumi di inchiostro a senso unico ovvero .. la fine del mondo se quelle ipotesi si fossero verificate .. ed invece vediamo com'è ..
I due paesi al mondo per debito aggregato , quindi pubblico privato e aziende sono Inghilterra e Giappone .. ma mentre noi italiani siamo sempre pronti a dire che siamo i peggiori al mondo non è così per gli altri paesi ... Per il Sol levante il rapporto debito pil è al 230% e i tassi sono a ZERO! però i soliti .. dicono che loro ..."stampano" , ma se uscissimo dall'euro la Banca d'Italia cosa potrebb fare ? ... giocare ai tarocchi o tentare di fare ciò che fanno i pasei con sovranità monetaria ...
A coloro per i quali siamo sempre i peggiori faccio presente ... che "prima" dell'ingresso nell'euro il nostro paese così puzzolente era la quinta o sesta potenza mondiale .... e non è che abbiamo importato massicciamente politi da Marte a partire solo dal 2002 ..... CERTO CHE LA QUALITA' DEI NOSTRI E' VERAMENTE VOMITEVOLE , passano il tempo a parlare di scissione o altro ma le parole LAVORO e PENSIONI non le ho mai sentite ..
ma torniamo al nostro paese il più bello al mondo .... il vero interesse dei creditori è quello che il debitore non dichiari default altrimenti non riprende il suo credito e quindi in un modo o nell'altro potremmo resistere e tornare a roprenderci dopo una prima fase magari particolarmente pesante ... A differenza di altri paesi più indebitati del nostro abbiamo una ricchezza privata straordinariamente superiore e probabilmente ... una patrimoniale ... ( non che sia d'accordo ) risolverebbe molte cose ... Da un lato una nuova moneta si svaluterebbe immediatamente ma favorirebbe ovviamente le esportazioni a danno di quei fanatici di tedeschi e loro amici .....
la chiudo qui con un accenno all'euro su cui mi ero espresso almeno due anni fa ... è un gioco a somma ZERO e quindi c'è chi vince e sappiamo chi è ovvero GERMANIA E SOCI e chi perde tutti gli altri .. quindi prima si esce dall'Euro e meglio è , rimanervi dentro equivale ad un suicidio lento ma sempre suicidio ...
 
Sull'Italia faccio presente che fare ipotesi su cosa potrebbe accadere in caso di Italexit è veramente quasi impossibile tante e tali sono le variabili ... si possono però fare alcune considerazioni .... Brexit Trump e referendum avevano visto sprecare fiumi di inchiostro a senso unico ovvero .. la fine del mondo se quelle ipotesi si fossero verificate .. ed invece vediamo com'è ..
I due paesi al mondo per debito aggregato , quindi pubblico privato e aziende sono Inghilterra e Giappone .. ma mentre noi italiani siamo sempre pronti a dire che siamo i peggiori al mondo non è così per gli altri paesi ... Per il Sol levante il rapporto debito pil è al 230% e i tassi sono a ZERO! però i soliti .. dicono che loro ..."stampano" , ma se uscissimo dall'euro la Banca d'Italia cosa potrebb fare ? ... giocare ai tarocchi o tentare di fare ciò che fanno i pasei con sovranità monetaria ...
A coloro per i quali siamo sempre i peggiori faccio presente ... che "prima" dell'ingresso nell'euro il nostro paese così puzzolente era la quinta o sesta potenza mondiale .... e non è che abbiamo importato massicciamente politi da Marte a partire solo dal 2002 ..... CERTO CHE LA QUALITA' DEI NOSTRI E' VERAMENTE VOMITEVOLE , passano il tempo a parlare di scissione o altro ma le parole LAVORO e PENSIONI non le ho mai sentite ..
ma torniamo al nostro paese il più bello al mondo .... il vero interesse dei creditori è quello che il debitore non dichiari default altrimenti non riprende il suo credito e quindi in un modo o nell'altro potremmo resistere e tornare a roprenderci dopo una prima fase magari particolarmente pesante ... A differenza di altri paesi più indebitati del nostro abbiamo una ricchezza privata straordinariamente superiore e probabilmente ... una patrimoniale ... ( non che sia d'accordo ) risolverebbe molte cose ... Da un lato una nuova moneta si svaluterebbe immediatamente ma favorirebbe ovviamente le esportazioni a danno di quei fanatici di tedeschi e loro amici .....
la chiudo qui con un accenno all'euro su cui mi ero espresso almeno due anni fa ... è un gioco a somma ZERO e quindi c'è chi vince e sappiamo chi è ovvero GERMANIA E SOCI e chi perde tutti gli altri .. quindi prima si esce dall'Euro e meglio è , rimanervi dentro equivale ad un suicidio lento ma sempre suicidio ...





Oh... ecco, meno male, pensavo di essere l'unico a pensare certe cose, non è questione di politica anche se poi si va li a finire, ma a me non interessa o interessa poco, è questione di affrontare la realtà, sicuro che uscire dall'euro e per me anche dall'Europa, potrà essere causa di disagio economico, nessuno lo nega, ma è certo che stare dentro ci porta a crepare lentamente, quindi a mio parere si deve affrontare la realtà e uscire pur con qualche rischio, da questo punto di vista non ho mai pensato che potrebbe succedere un disastro, non siamo messi così male, non siamo peggio degli altri paesi europei.

Io personalmente, in via prioritaria, non ne faccio nemmeno una questione economica, più che tutto è questione di dignità, l'economia viene dopo, a me vedere uno che viene qui puntandoci addosso il dito ordinandoci cosa fare o non fare e non parla nemmeno la nostra lingua, non lo conosciamo, non l'abbiamo eletto, non sappiamo chi sia, ma gli dobbiamo obbedire... altrimenti ci minaccia sconquassi, ecco a me sta roba fa andare i bestia... non ho la pretesa di diventare ricco, nemmeno mi interessa molto, ma tenere la schiena dritta e la testa alta, questo si che mi interessa, vedere i responsabili del nostro governo, che mi piacciono come un foruncolo sul .ulo, andare a Bruxelles o a Strasburgo con il cappello in mano e due dita alzate per avere il permesso di andare al cesso, mi fa provare un profondo senso di umiliazione.
 
Oh... ecco, meno male, pensavo di essere l'unico a pensare certe cose, non è questione di politica anche se poi si va li a finire, ma a me non interessa o interessa poco, è questione di affrontare la realtà, sicuro che uscire dall'euro e per me anche dall'Europa, potrà essere causa di disagio economico, nessuno lo nega, ma è certo che stare dentro ci porta a crepare lentamente, quindi a mio parere si deve affrontare la realtà e uscire pur con qualche rischio, da questo punto di vista non ho mai pensato che potrebbe succedere un disastro, non siamo messi così male, non siamo peggio degli altri paesi europei.

Io personalmente, in via prioritaria, non ne faccio nemmeno una questione economica, più che tutto è questione di dignità, l'economia viene dopo, a me vedere uno che viene qui puntandoci addosso il dito ordinandoci cosa fare o non fare e non parla nemmeno la nostra lingua, non lo conosciamo, non l'abbiamo eletto, non sappiamo chi sia, ma gli dobbiamo obbedire... altrimenti ci minaccia sconquassi, ecco a me sta roba fa andare i bestia... non ho la pretesa di diventare ricco, nemmeno mi interessa molto, ma tenere la schiena dritta e la testa alta, questo si che mi interessa, vedere i responsabili del nostro governo, che mi piacciono come un foruncolo sul .ulo, andare a Bruxelles o a Strasburgo con il cappello in mano e due dita alzate per avere il permesso di andare al cesso, mi fa provare un profondo senso di umiliazione.
:clap:
 
....a me vedere uno che viene qui puntandoci addosso il dito ordinandoci cosa fare o non fare e non parla nemmeno la nostra lingua ....

.... !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Se la cedola è ricca vuol dire che il certificato ha un rischio superiore....non voglio fare catastrofismo ma siamo messi praticamente come la grecia!

la grecia ha il pil della Puglia...recuperiamo un pò di amor proprio....e vediamo di farci correttamente rappresentare...Roma insegna....
 
negli ultimi 3 mesi lo sconto sulla figlia si è ridotto di oltre il 14% e nei prossimi anni, se fusione ci sarà, lo sconto si dovrebbe ridurre ancora di un 35%, più o meno
 
ma magari la fusione ci sarà fra tre quattro anni o forse mai, nessuno conosce il futuro
 
... o quando meno te lo aspetti, ricorda che al tavolo è seduto il CIMBRONE e gioca da solo!!
 
... o quando meno te lo aspetti, ricorda che al tavolo è seduto il CIMBRONE e gioca da solo!!

già, l'importante è che la amministri saggiamente anche per i piccoli azionisti, sembra che finalmente si disferanno della banca, speriamo....
 
Art. da formiche.it
Parliamo delle assicurazioni italiane nel confronto europeo: secondo PwC le ragioni per prevedere una crescita esponenziale sono diverse. A partire dal basso premio pro-capite sia nel ramo vita, pari a 1.800 euro sia nel non-vita, dove il premio medio è di 500 euro. Numeri che potrebbero crescere se gli italiani investissero in questo settore parte del loro tasso di risparmio storicamente elevato (pari al 10,5% nel 2014, secondo PwC) rispetto a un tasso di penetrazione nel non-vita storicamente basso (2% nel 2014).

CINQUE PUNTI DI FORZA

A sostenere il mercato italiano ci sono almeno cinque punti di forza: le condizioni macro che migliorano, la forte posizione di capitale degli assicuratori domestici (con un ratio 2015 pari a 2,3 volte le richieste di Solvency, secondo i dati Ania. Poi c’è una forte richiesta di prodotti vita multilinea che assorbono minor capitale rispetto i prodotti di risparmio con ritorno minimo garantito e un forte appeal per gli investitori esteri che negli anni recenti hanno fatto diverse acquisizioni nei segmenti vita e non vita. Le prospettive sono interessanti anche per il ramo non vita dove diverse innovazioni tecnologiche come le scatole nere in auto e l’assistenza domestica via demotica possono ridurre i costi eccessivi delle polizze.

… E CINQUE SFIDE

Non vanno sottovalutate le sfide: PwC ne evidenzia cinque. La prima è il calo dei premi per responsabilità civile che anche nel 2016 segneranno, secondo Ania, un calo del 4,5%.
Anche il Vita dopo diversi anni di crescita potrebbe segnare un calo per via della volatilità del mercato e il declino conseguente nelle unit clinker, stimato a -35% per Ania. I bassi tassi di interesse pongono sfide alle compagnie del vita, sopratutto quelle legate a prodotti di investimento tradizionali con ritorno minimo garantito. Gli aggregator online in Europa stanno diventando sempre più importanti, soprattutto nel settore moto: in Italia invece dove la quota di mercato è appena del 2%. Infine, la tassazione media sui premi, pari al 26% è più elevata rispetto al benchmark europeo, al 19%.

PRIMI IN EUROPA NEL VITA

Ma, confronto ai peer europei, l’Italia gode di un primato da difendere: nel 2014 è stata la prima in termini di incremento delle assicurazioni Vita, in termini di percentuale del premi sul Pil. Che nel 2014 è ammontata al 6,8%, contro il 6% della Francia, il 3,2% della Germania, il 2,4% dell’Olanda e il 2,35 della Spagna.
Olanda e Spagna hanno invece segnato un trend discendente rispetto all’anno precedente, principalmente dovuto al decremento dei volumi nel Vita, mentre il trend negativo della Germania è correlato a una maggior crescita del Pil. Un trend negativo nella penetrazione dei premi non-Vita è comune tra i principali Paesi europei. Nell’ultimo anno di rilevazione, Olanda e Italia hanno mostrato la peggior performance: rispettivamente da 8,9% a 8,1% e da 2,2% a 2%.

CHI VENDE LE POLIZZE IN EUROPA

I mercati di Italia, Francia e Spagna restano dominati dai canali di distribuzione tradizionali, come la bancassicurazione. La rete è il modello di distribuzione principale in Germania con i broker che invece giocano un ruolo prominente in Regno Unito e Olanda.
In Italia, la rete di agenti raccoglie l’83% dei premi non-vita. Solo il modello distributivo tedesco è paragonabile a quello italiano con gli agenti che rappresentano il 59% dei premi sottoscritti. La sottoscrizione diretta è il canale principale di vendita in Olanda, mentre in Francia il 68% dei premi totali è equamente distribuito tra agenti e sottoscrizioni dirette.

RACCOLTA PREMI ITALIANI ON TOP

L’Italia si piazza nella top-six europea delle compagnie con la maggiore raccolta premi pro-capite: 654 milioni di euro per compagnia, grazie a un mercato domestico molto concentrato con 219 compagnie nel 2014. Dall’altro lato della barricata, il Regno Unito è il mercato più diluito con 1282 società che condividono circa 236 miliardi di premi lordi, 192 milioni per società.

COME è INVESTITO IL PORTAFOGLIO

Cambia la composizione del portafoglio delle assicurazioni europee: in particolare, quello in real estate e prestiti è diminuito tra il 2008 e il 2013, a favore di bond e fondi comuni, passati rispettivamente da 40,7% al 42,7% e dal 22,7% al 23,4% nel periodo di analisi. La Germania con una crescita del cagr di portafoglio (tasso di crescita annuale composito) del 6,7% dal 2010 al 2014 è prima in questo ambito: il suo portarfolgio di investimenti ammonta a 1,83 trilioni di euro, seguita a stretto giro dall’Olanda e dalla Francia, mentre l’Italia, staccata dalla top 3, conta 0,63 trilioni di investimenti.
 
Avevo intuito che sul mercato le azioni erano state rastrellate, ma speravo che come me, qualcuno avesse resistito alla tentazione di vendere.

A questo punto mi pare doveroso informare l'A.D.:

CIMBRI le mie azioni non le avrai tanto facilmente.:p
 
Avevo intuito che sul mercato le azioni erano state rastrellate, ma speravo che come me, qualcuno avesse resistito alla tentazione di vendere.

A questo punto mi pare doveroso informare l'A.D.:

CIMBRI le mie azioni non le avrai tanto facilmente.:p

E figurati le mie.
 
Zero commenti su Unipolsai dimenticata da tutti nonostante un ottimo +2,9%.
 
Avevo intuito che sul mercato le azioni erano state rastrellate, ma speravo che come me, qualcuno avesse resistito alla tentazione di vendere.

A questo punto mi pare doveroso informare l'A.D.:

CIMBRI le mie azioni non le avrai tanto facilmente.:p

Perché dici che le azioni sono stare rastrellate, dove lo hai letto?
 
in attesa di qualche annuncio sulla sistemazione definitiva o quasi della Banca sembra proseguire il lento trend della diminuzione dello sconto verso la controllata, ha recuperato il 12,5% negli ultimi 3 mesi....ma nei prossimi anni ci dovrebbe essere ancora almeno un altro 30% da "mangiare" prima della fusione, dipenderà da quante azioni UnipolSai comprerà UGF nei prossimi mesi o anni
 
Indietro