Credo, anzi spero, che un poco ti sbagli, non è che Cimbri possa fare tutto quel che vuole e nemmeno noi, in questa vicenda per ora ci sono solo due cose sicure, 1) è la causa a Torino, 2) il diritto di recesso.
Se avessero voluto trovare un accordo l'avrebbero già fatto, quindi se il 13/11 Cimbri non dice nulla o è vago, l'accordo non c'è, a sto punto si aspetta la sentenza, se vinciamo noi sono quasi sicure le 177 B, vince Cimbri ci attacchiamo al tram, se ci impone il concambio obbligatorio o ci da qualcosa di interessante o c'è il recesso, grosso modo sarebbero 100 pezzi o l'equivalente in denaro, ci prendiamo la botta ma non è da suicidio, fra l'altro dubito che la società possa imporci il concambio obbligatorio se la maggioranza dell'assemblea è contraria, se non vogliamo restiamo come adesso, quindi un premio comunque è possibile.
C'è a mio parere una terza possibilità, cioè che il tribunale imponga il frazionamento della A 1 a 100 (o che lo faccia Cimbri di sua libera iniziativa per disinnescare la causa), magari con il valore nominale a 1 euro, è quello che abbiamo chiesto! Forse rimarrebbe comunque in piedi la possibilità di chiedere i danni per la violazione dei diritti.
A sto punto possono convertire le B con concambio che vogliono e le A resterebbero le uniche risparmio, a me andrebbe anche bene, mi diano 0,052 euro di privilegiato + l'ordinario, mi faccio la pensione integrativa e quando crepo lascio due pensioncine ai figli.