Valore Insieme - Contratto consulenza non indipendente di Intesa

grazie per i link ed i consigli ad entrambi
 
Scritta così come sopra può essere tutto o niente, magari per far capire meglio ad altri utenti potresti fornire le tue impressioni/cosa ti piace e cosa non ti piace del servizio che hai sottoscritto. O eventuali perplessità.
Poi eventualmente si potrà dire se puoi o non puoi prepararti al peggio.

Sono io che sto facendo il mea culpa cospargendomi il capo di cenere. Ho aperto il conto in Fineco appunto per migrare. Attraverso il Mifd 2 lo scorso anno ho scoperto di aver pagato il 2.85%. Mi hanno detto una esagerazione. Ma da un totale ignorante che sta muovendo i primi passi ora e che non sapeva neppure leggere un Kiid che devo dirvi?
 
riguardo al canone, niente da dire. Lavorano e se lo meritano. Ciò che a me non convince è il capital gain. Cioè, mi fanno vendere sempre titoli in perdita dicendomi che con i titoli che vado a comprare recupererò quanto perso con quello venduto. E che il nuovo titolo acquistato è più adeguato al tempo attuale. Ciò ogni tre...quattro mesi. Però perdo il minus del capital gain. Vendendo sempre titoli in perdita, il minus aumenta e non ho la possibilità di recuperarlo. Sono un cinque anni che ho Valore Insieme e ho "perso" migliaia di Euro di minus non recuperato. Prima si comprava un titolo e lo si teneva.
 
Se utilizzano fondi di Eurizon, come è capitato di vedere a me, o fondi in generale, le minus non verranno mai compensate.
 
Se utilizzano fondi di Eurizon, come è capitato di vedere a me, o fondi in generale, le minus non verranno mai compensate.
Se utilizzano fondi di Eurizon, come è capitato di vedere a me, o fondi in generale, le minus non verranno mai compensate.
Li si vede la correttezza del gestore . Io personalmente, e forse per fortuna della mia salute, non farò mai carriera, ma se un cliente ha valore insieme si compra qualche certificate o qualche obbligazione sotto la pari
 
Un conto è che intervieni tu, un conto che il consiglio arrivi dalla banca. A me non è capitato di vedere ‘proposte’ diverse da fondi Eurizon. Chiaramente la mia esperienza non è esaustiva di tutte le situazioni, ma è capitato così.
 
Un conto è che intervieni tu, un conto che il consiglio arrivi dalla banca. A me non è capitato di vedere ‘proposte’ diverse da fondi Eurizon. Chiaramente la mia esperienza non è esaustiva di tutte le situazioni, ma è capitato così.
Il livello di professionalità è tenuto volutamente a livelli infimi, le pressioni commerciali sono vergognose ed avallate persino dai sindacati che preferiscono smarchettare con il padrone che rappresentare i propri assistiti (ma prima o poi li becco e li denuncio, perché sono denunciabili su questo)... mi augurerei che in Intesa i consulenti siano ricompensati con grasse RAL, per vivere queste realtà, ma credo che si vendano per due spicci e siano altri più in alto nella piramide che ingrassano.

Infine avendo selezionato a ribasso è poi facile indottrinare. Non ti metteranno mai nulla per iscritto ovviamente (da me addirittura la nuova piattaforma ti 'propone' quando inserisci un profilo tutti i prodotti di quell'asset class sul mercato: titoli di Stato, ETF, è poi il consulente front end che si prende la responsabilità di scegliere sempre il fondo a tunnel a budget del suo DTR, ma stai tranquillo che risulta che nessuno gli ha fatto pressioni o gli ha detto di farlo... questo avido arrivista forse voleva mettersi in luce).

Il punto è che di fronte a questo il lavoro del consulente indipendente dovrebbe essere facile, ma riscontro che con le persone parlare di risparmio e finanza personale è come parlare di un futuro nella pornografia per i loro figli. Di recente anche amici mi hanno accusato di "stare a pensare ai soldi" quando ho solo fatto un parallelismo tra temi importanti come la finanza personale sconosciuta e l'attenzione mediatica e popolare spostata su assurdi stereotipi di trent'anni fa che non esistono più nella vita delle persone.

Quindi niente, facciamo quello che possiamo. Gli altri si comprino i fondi Eurizon e vedano crescere il loro portafoglio del 3% in 12 anni, oppure vedano il nonno 93enne con i fondi sulla sicurezza informatica a -40. C'è qualche manager bancario che quest'estate farà il pieno alla barca con i loro risparmi e ringrazierà. :D :D
 
Il livello di professionalità è tenuto volutamente a livelli infimi, le pressioni commerciali sono vergognose ed avallate persino dai sindacati che preferiscono smarchettare con il padrone che rappresentare i propri assistiti (ma prima o poi li becco e li denuncio, perché sono denunciabili su questo)... mi augurerei che in Intesa i consulenti siano ricompensati con grasse RAL, per vivere queste realtà, ma credo che si vendano per due spicci e siano altri più in alto nella piramide che ingrassano.

Infine avendo selezionato a ribasso è poi facile indottrinare. Non ti metteranno mai nulla per iscritto ovviamente (da me addirittura la nuova piattaforma ti 'propone' quando inserisci un profilo tutti i prodotti di quell'asset class sul mercato: titoli di Stato, ETF, è poi il consulente front end che si prende la responsabilità di scegliere sempre il fondo a tunnel a budget del suo DTR, ma stai tranquillo che risulta che nessuno gli ha fatto pressioni o gli ha detto di farlo... questo avido arrivista forse voleva mettersi in luce).

Il punto è che di fronte a questo il lavoro del consulente indipendente dovrebbe essere facile, ma riscontro che con le persone parlare di risparmio e finanza personale è come parlare di un futuro nella pornografia per i loro figli. Di recente anche amici mi hanno accusato di "stare a pensare ai soldi" quando ho solo fatto un parallelismo tra temi importanti come la finanza personale sconosciuta e l'attenzione mediatica e popolare spostata su assurdi stereotipi di trent'anni fa che non esistono più nella vita delle persone.

Quindi niente, facciamo quello che possiamo. Gli altri si comprino i fondi Eurizon e vedano crescere il loro portafoglio del 3% in 12 anni, oppure vedano il nonno 93enne con i fondi sulla sicurezza informatica a -40. C'è qualche manager bancario che quest'estate farà il pieno alla barca con i loro risparmi e ringrazierà. :D :D
Sta a noi per quel che è possibile, venire incontro al cliente
 
Sta a noi per quel che è possibile, venire incontro al cliente
C’è solo un modo per stare vicino al cliente. Abbandonare la banca. Capisco che tutti noi ‘teniamo famiglia’ e che fare il salto nella libera professione spaventa, ma non vi è altra soluzione.
Le banche sfruttano le asimmetrie informative per fare bilanci.
Proprio per far comprendere questo e per ‘salire’ sul carro, consiglio ai miei clienti che hanno caratteristiche idonee, un piccolo portafoglio composto da titoli di banche specializzate nella raccolta. Un portafoglio con Mediolanum, Fineco, Azimut, Credito Emiliano; è quanto di più utile per diversificare e nello stesso tempo sfruttare il vantaggio competitivo che queste banche hanno sulle altre. Non inserisco Intesa, che ci starebbe bene lo stesso, perché la sua quota di mercato in Italia negli impieghi, le conferiscono un maggior rischio paese.
 
C’è solo un modo per stare vicino al cliente. Abbandonare la banca. Capisco che tutti noi ‘teniamo famiglia’ e che fare il salto nella libera professione spaventa, ma non vi è altra soluzione.
Le banche sfruttano le asimmetrie informative per fare bilanci.
Proprio per far comprendere questo e per ‘salire’ sul carro, consiglio ai miei clienti che hanno caratteristiche idonee, un piccolo portafoglio composto da titoli di banche specializzate nella raccolta. Un portafoglio con Mediolanum, Fineco, Azimut, Credito Emiliano; è quanto di più utile per diversificare e nello stesso tempo sfruttare il vantaggio competitivo che queste banche hanno sulle altre. Non inserisco Intesa, che ci starebbe bene lo stesso, perché la sua quota di mercato in Italia negli impieghi, le conferiscono un maggior rischio paese.
E allor
C’è solo un modo per stare vicino al cliente. Abbandonare la banca. Capisco che tutti noi ‘teniamo famiglia’ e che fare il salto nella libera professione spaventa, ma non vi è altra soluzione.
Le banche sfruttano le asimmetrie informative per fare bilanci.
Proprio per far comprendere questo e per ‘salire’ sul carro, consiglio ai miei clienti che hanno caratteristiche idonee, un piccolo portafoglio composto da titoli di banche specializzate nella raccolta. Un portafoglio con Mediolanum, Fineco, Azimut, Credito Emiliano; è quanto di più utile per diversificare e nello stesso tempo sfruttare il vantaggio competitivo che queste banche hanno sulle altre. Non inserisco Intesa, che ci starebbe bene lo stesso, perché la sua quota di mercato in Italia negli impieghi, le conferiscono un maggior rischio paese.
In breve, noi gasiamo gli ebrei, tu ne utilizzi i capelli per fare calze da sommergibili
 
C’è solo un modo per stare vicino al cliente. Abbandonare la banca. Capisco che tutti noi ‘teniamo famiglia’ e che fare il salto nella libera professione spaventa, ma non vi è altra soluzione.
Le banche sfruttano le asimmetrie informative per fare bilanci.
Io ci sto lavorando, però è un grosso dargliela vinta. "O sei allineato o te ne vai", l'ho visto fare da una marea di colleghi alcuni con successo (anche molto), altri un pò meno (però diciamo che tutti sono andati a stare uguale o meglio per una ragione o per l'altra). Io sono un pò per il 'col c...o, vi resto come spina nel c..o e si fa come dico io, tanto che non riuscite a contrastarmi, visto che regolamenti e mestiere li conosco meglio di voi'.
Però in cambio cerco di stare poi vicino al risparmiatore con altri metodi. Poi, inevitabilmente, arriverò ad un collo di bottiglia in cui sarà necessaria una scelta e mi toccherà bastonarli anziché cercare di raddrizzarli dall'interno a mò di rigido colonscopio.
Proprio per far comprendere questo e per ‘salire’ sul carro, consiglio ai miei clienti che hanno caratteristiche idonee, un piccolo portafoglio composto da titoli di banche specializzate nella raccolta. Un portafoglio con Mediolanum, Fineco, Azimut, Credito Emiliano; è quanto di più utile per diversificare e nello stesso tempo sfruttare il vantaggio competitivo che queste banche hanno sulle altre.
Si, però al di là della logica economica, ritengo immorale finanziarli e poco furbo investirci. Per la loro natura nella banca i polli che mettono i soldi sono ai due lati della piramide: gli azionisti che mettono soldi a perdere (se necessario), e i clienti. In mezzo c'è quella struttura di interessi: consiglieri d'amministrazione, consulenti ed agenti e provviggionari vari, poteri forti (es. politica... in Campari non ne troverai molta, ma in Intesa temo di si), associazioni bancarie, manager del mondo bancario, dirigenti ed alti funzionari, furbi che guadagnano e basta in ogni condizione di mercato.
Quindi io direi di evitarli a monte ed a valle, usare solo i servizi strettamente necessari (carta, funzione di banca depositaria, credito).
Non inserisco Intesa, che ci starebbe bene lo stesso, perché la sua quota di mercato in Italia negli impieghi, le conferiscono un maggior rischio paese.
Pure..

In ogni caso per un consulente indipendente servizi come VALORE INSIEME sono una svolta.
Mi spiego: anche i più evoluti dei miei clienti bancari non sono proprio fruitori di FOL, sono magari imprenditori, professionisti, persone di cultura che conosco un pò il mondo. Questo gli da un'innata diffidenza verso la banca ed il mio valore aggiunto è stato che per qualche motivo hanno riconosciuto in me qualcuno che si pone meno da venditore e sciacallo di altri (di solito pattuisco una quota di patrimonio in cui usare prodotti bancari, selezionati ovviamente, ed una quota a mo di consulenza indipendente per dargli un TER medio sostenibile). Tuttavia, anche con loro, dirgli "domani vado a fare il consulente indipendente, tenete pure il conto ed il patrimonio dove lo avete, adesso dovete pagarmi il 0,5% l'anno a parcella" sarebbe difficile. Forse alcuni accetterebbero (quelli che anche ai loro clienti chiedono parcella), ma la loro innata e giustificata diffidenza li spingerebbe a dare PIU' ascolto alla controparte bancaria che immediatamente li recupererebbe dicendogli "noooo... ma che ti metti a pagarlo? Ma resta da noi, tutto gratis, anzi se vuoi ti facciamo anche BTP ed ETF come faceva lui (pur di trattenerli)".
Allora si tratterebbe tutto di simpatia e di relazione personale, dovresti pagare per continuare ad avere ME e non un altro. Onestamente non sono proprio una escort quindi questo tipo di legame con il cliente non lo vedo come l'ideale.
MOLTO più facile sarebbe per me passare a Fideuram: ancor prima di dare le dimissioni gli faccio aprire il conto lì e faccio arrivare il TDT (ordine telematico di trasferimento patrimonio) il giorno stesso che mi dimetto. Poi gli dico di bloccare il numero della banca e ciao. E' MOLTO più facile. Non gli devo chiedere un euro di parcella, non gli faccio neppure cambiare prodotti: semplicemente mi prendo le commissioni di gestione su quello che hanno già e poi poco a poco, con calma, valorizzo.

Il FEE a parcella, VALORE INSIEME, semplifica molto il discorso lato consulenza indipendente.

Semplicemente gli direi "Lo vedi questo addebito trimestrale/semestrale che ti passa come costi di consulenza? Questo lo pagate a me invece che alla banca, e io in cambio vi azzero i costi di gestione sul restante patrimonio. Non dovete neppure cambiare banca o spostare il conto".

E questo discorso può essere fatto sul cliente con VALORE INSIEME, con FIDEURAM SEI, con FINECO ADVICE e tutti gli altri, escrementizi, FEE ON TOP.

(che ne dici di questa dritta @bancale ?)
 
Ultima modifica:
@bow, ognuno di noi deve cercare la propria strada.

L'ipotesi che hai in mente, potrebbe anche essere redditizia e adatta alla tua personalità.
Nel mio caso, feci in promotore finanziario da giovane, fine anni 80 inizi 90, non sarei tornato a fare il promotore nemmeno
per redditi 10 volte superiori a quelli che realizzo ora.
Le reti di vendita, per quanto differenti tra di loro, e per quanto riescano a personalizzare il rapporto soprattutto con i migliori "portafoglisti", mi "impediscono" di essere libero e di fare realmente l'interesse del cliente.
Nel mio caso devo sentirmi libero di dire ad un cliente, togli tutto da Xbanca e trasferisci su Ybanca.
Secondo me, questo fattore, già da solo, conferisce potere ed indipendenza di valutazione, altrimenti se non
avessi scelto la libera professione, sarei rimasto un bancario, che con tutte le pressioni del caso
e con minori possibilità di reddito rispetto ad un cfaofs, credo mi avrebbe consentito, un pò come stai facendo tu, di
ritagliarmi una certa autonomia decisionale.
 
l'idea di lavorare con un portafoglio "prodotti banca" e uno prodotti cliente non è male. Io sto proponendo, appunto il fee on top abbianto ad obbligazioni. Perlomeno ci provo
 
@bow, ognuno di noi deve cercare la propria strada.

L'ipotesi che hai in mente, potrebbe anche essere redditizia e adatta alla tua personalità.
Nel mio caso, feci in promotore finanziario da giovane, fine anni 80 inizi 90, non sarei tornato a fare il promotore nemmeno
per redditi 10 volte superiori a quelli che realizzo ora.
Guarda, ho fatto l'esame da promotore nel 2002, spinto da conoscenti che dicevano "ma dai.. questi i grandi consulenti.. con il tuo interesse su questi argomenti.. visto che sede di prestigio su Viale Regina Margherita, con le statue?" (avevo 24 anni). Non ho mai esercitato dopo aver finito il loro 'corso' e aver partecipato a 3-4 riunioni del lunedì mattina (come le chiamavano loro) ed una cena con la loro rete. Per carità erano altri tempi e lo sciacallaggio era ante-MIFID uno, però cavolo...... sembrava la riunione della SPECTRE.
Cioè volendo le masse le avrei per passare alla Fideuram di turno e tirarci fuori un discreto reddito, ma significherebbe massacrarli di prodotti commerciali (tutto in Unit, tutto in GP, tutto in fondi al 2,5% annuo minimo), dal mio umile punto di vista. Ce ne sono già tanti che lo fanno, non hanno bisogno di me.
Le reti di vendita, per quanto differenti tra di loro, e per quanto riescano a personalizzare il rapporto soprattutto con i migliori "portafoglisti", mi "impediscono" di essere libero e di fare realmente l'interesse del cliente.
Nel mio caso devo sentirmi libero di dire ad un cliente, togli tutto da Xbanca e trasferisci su Ybanca.
Secondo me, questo fattore, già da solo, conferisce potere ed indipendenza di valutazione, altrimenti se non
avessi scelto la libera professione, sarei rimasto un bancario, che con tutte le pressioni del caso
e con minori possibilità di reddito rispetto ad un cfaofs, credo mi avrebbe consentito, un pò come stai facendo tu, di
ritagliarmi una certa autonomia decisionale.
Finché dura, è quello il punto... ma sono abbastanza combattivo ed entusiasta da quando faccio così, invece dall'altra parte vedo gente demotivata.
 
l'idea di lavorare con un portafoglio "prodotti banca" e uno prodotti cliente non è male. Io sto proponendo, appunto il fee on top abbianto ad obbligazioni. Perlomeno ci provo
Non solo non è male, ma è già 100 volte meglio di quello che ottengono dalle varie Allianz, Fideuram, Fineco e compagnia bella.
Loro hanno un interesse personale nel portarli, prima o poi, tutto su prodotti banca, magari senza disattivare il fee-on-top (c'è gente che conosco cui hanno fatto pagare il fee-on-top sulla Gestione Separata).
 
Nel mio caso, feci in promotore finanziario da giovane, fine anni 80 inizi 90, non sarei tornato a fare il promotore nemmeno
per redditi 10 volte superiori a quelli che realizzo ora
cosa non tolleravi che non manderesti giù neanche per redditi 10 volte superiori a quelli di adesso? Parole forti
 
cosa non tolleravi che non manderesti giù neanche per redditi 10 volte superiori a quelli di adesso? Parole forti
Per me non sono parole forti, è la realtà. Un Cfaofs, ex promotore, pensa di fare, almeno in parte, attività di consulenza, ma purtroppo è semplicemente lo strumento umano utilizzato dalla mandante per fare provvigioni.
Anche chi ha portafogli importanti subisce continue ‘pressioni’ per trasformare liquidità in gestito, esempio di quel che è successo fino al 2021 e che poi ha presentato il conto nel 2022/2023.
Per trasformare raccolta indiretta in certificate, per trasformare gestito in unit linked. No, mi dispiace, la relazione con il cliente è mia, decido io cosa è preferibile per il cliente, chiaramente confrontandomi con lui e spiegando pro e contro di ogni scelta; questo modo di fare è però ostacolato dalle mandanti.
 
Per me non sono parole forti, è la realtà. Un Cfaofs, ex promotore, pensa di fare, almeno in parte, attività di consulenza, ma purtroppo è semplicemente lo strumento umano utilizzato dalla mandante per fare provvigioni.
Anche chi ha portafogli importanti subisce continue ‘pressioni’ per trasformare liquidità in gestito, esempio di quel che è successo fino al 2021 e che poi ha presentato il conto nel 2022/2023.
Per trasformare raccolta indiretta in certificate, per trasformare gestito in unit linked. No, mi dispiace, la relazione con il cliente è mia, decido io cosa è preferibile per il cliente, chiaramente confrontandomi con lui e spiegando pro e contro di ogni scelta; questo modo di fare è però ostacolato dalle mandanti.
per quanto tempo hai " durato " negli anni 90 a fare il promotore?
 
per quanto tempo hai " durato " negli anni 90 a fare il promotore?
3 anni. Con risultati soddisfacenti. Non da primo della classe ma buoni. Da considerare che ero tra i più giovani in attività, dai 26 ai 29 anni, quindi non potevo contare su relazioni e amicizie particolarmente importanti. Poi tornai a fare l’impiegato e a studiare per i concorsi bancari.
 
3 anni. Con risultati soddisfacenti. Non da primo della classe ma buoni. Da considerare che ero tra i più giovani in attività, dai 26 ai 29 anni, quindi non potevo contare su relazioni e amicizie particolarmente importanti. Poi tornai a fare l’impiegato e a studiare per i concorsi bancari.
nel senso risultati buoni per la banca o per il cliente?
 
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