Vanguard lifestrategy vol III

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

da un punto di vista puramente "matematico" e ben sapendo che i rendimenti passati non sono sintomo di rendimeti futuri cosa scegliereste tra:

-Lifestrategy 60/40 che negli ultimi 3 mesi ha reso 3,07%% con TER di 0,25%
-un 60/40 che negli ultimi 3 mesi ha reso 7,3% con TER di 1,2% piu´ performance fee del 10% annuale sul nuovo high raggiunto
-un 60/40 che negli ultimi 3 mesi ha reso 3,6% con TER di 1,2%

per ultimi 3 mesi ovviamente intendo gennaio-marzo

Quello che costa meno.
 
da un punto di vista puramente "matematico" e ben sapendo che i rendimenti passati non sono sintomo di rendimeti futuri cosa scegliereste tra:

-Lifestrategy 60/40 che negli ultimi 3 mesi ha reso 3,07%% con TER di 0,25%
-un 60/40 che negli ultimi 3 mesi ha reso 7,3% con TER di 1,2% piu´ performance fee del 10% annuale sul nuovo high raggiunto
-un 60/40 che negli ultimi 3 mesi ha reso 3,6% con TER di 1,2%

per ultimi 3 mesi ovviamente intendo gennaio-marzo

In un lasso di tempo così ristretto e senza conosce nome e cognome degli altri due (isin e composizione) la scelta non può avvenire
 
In un lasso di tempo così ristretto e senza conosce nome e cognome degli altri due (isin e composizione) la scelta non può avvenire

Secondo me conoscere nome e cognome e un orizzonte temporale più lungo non cambiano la sostanza. I costi sono certi i rendimenti futuri no.
 
Secondo me conoscere nome e cognome e un orizzonte temporale più lungo non cambiano la sostanza. I costi sono certi i rendimenti futuri no.

insomma, il secondo 60/40 che cita easyand87 come è composto ?
il 60% azioni cos'è? NASDAQ100 ? S&P 500 ? SWDA ? EIMI ? Direi che la composizione non è trascurabile, in particolare rispetto all'orizzonte temporale. Il 40% obbligazioni cosa sono ? investment grade o HY ?
 
Secondo me conoscere nome e cognome e un orizzonte temporale più lungo non cambiano la sostanza. I costi sono certi i rendimenti futuri no.

Tralasciando il ter comunque non ha senso confrontare 3 strumenti di cui 2 non si conosce nulla... In tre mesi poi.

Non ha senso!

Magari uno ha 60% nasdaq e 40% obbligazionario HY usa e grazie al piffero che ha rendimento a doppia cifra
 
unica "pecca", che metto tra virgolette, potrebbe essere la non modificabilità della % di azioni e obbligazioni con il passare degli anni che potrebbe tornare comoda con l'avanzare degli anni, volendo ridurre l'esposizione alle azioni in tarda età senza dover disinvestire, comunque restano valutazioni personali

anche con un portafoglio fatto da te come potresti aumentare l'obbligazionario senza disinvestire azionario? avresti bisogno di un bel po' di liquidità per farlo... e dove la prenderesti?

qui hai il problema che se disinvesti lo fai proporzionalmente in tutte le 2 asset class, bisognerebbe fare i conti per acquistarre poi obbligazionario e arrivare al rapporto desiderato ma non credo sia così complicato

per chi mi ha risposto, grazie a tutti, in effetti comunque sui miei 3 fondi da 100k pago 2k euro anno in qualche modo (sui rendimenti) che se sono una bella zavorra soprattutto su due fondi che in quasi 4 anni hanno fatto il 7%.. direi ce posso cominciare a disinvestire i fondi attivi, in ogni caso ci vado a guadagnare passando al vanguard...
 
Domanda un po’ generale sugli etf multi-asset: se ad esempio acquisto delle quote di vnga60 a 26,50 essendo l’etf a replica fisica è come se acquistassi gli etf sottostanti quindi mi acquista gli etf sotto al valore che hanno anche se io vedo solo il valore del vnga...
La domanda è: quindi a parità di prezzo del vnga posso avere una composizione sottostante diversa (in termini di valori), nel senso che magari una volta acquisto a 26,50 e ho che so un etf azionario più alto e obbligazionario più basso e poi mi può capitare il contrario acquistando sempre allo stesso prezzo, corretto?
In sostanza il calcolo viene fatto sugli etf sottostanti?
 
insomma, il secondo 60/40 che cita easyand87 come è composto ?
il 60% azioni cos'è? NASDAQ100 ? S&P 500 ? SWDA ? EIMI ? Direi che la composizione non è trascurabile, in particolare rispetto all'orizzonte temporale. Il 40% obbligazioni cosa sono ? investment grade o HY ?

allora, il secondo e´ composto per la parte azionaria non da ETF ma da azioni individuali (75% circa mercato US), la parte obbligazionaria e´ questa, creata ad hoc da Früh & Partner (nel quarto tab, primo documento ci sono i dettagli della composizione) LAFV Liechtensteinischer Anlagefondsverband - LAFV

il terzo invece e´ cosi composto:
40% - Fidelity North American Equity Fund G Acc EUR
20,5% - Fidelity Global Sub-IG Fixed Income Fund G Acc EU
10,6% - Fidelity Global Aggregate Bond Fund G Acc EUR
7,6% - Fidelity Europe ex-UK Equity Fund G Acc EUR
5,9% - Fidelity Alternative Listed Equity Fund G Acc EUR
5% - Fidelity Japan Equity Fund G Acc EUR
4,5% - Fidelity UK Equity Fund G Acc EUR
4% - Fidelity Global Emerging Markets Equity Fund G Acc EUR
1,4% - Fidelity Asia Pacific ex-Japan Equity Fund G Acc EUR
 
allora, il secondo e´ composto per la parte azionaria non da ETF ma da azioni individuali (75% circa mercato US), la parte obbligazionaria e´ questa, creata ad hoc da Früh & Partner (nel quarto tab, primo documento ci sono i dettagli della composizione) LAFV Liechtensteinischer Anlagefondsverband - LAFV

il terzo invece e´ cosi composto:
40% - Fidelity North American Equity Fund G Acc EUR
20,5% - Fidelity Global Sub-IG Fixed Income Fund G Acc EU
10,6% - Fidelity Global Aggregate Bond Fund G Acc EUR
7,6% - Fidelity Europe ex-UK Equity Fund G Acc EUR
5,9% - Fidelity Alternative Listed Equity Fund G Acc EUR
5% - Fidelity Japan Equity Fund G Acc EUR
4,5% - Fidelity UK Equity Fund G Acc EUR
4% - Fidelity Global Emerging Markets Equity Fund G Acc EUR
1,4% - Fidelity Asia Pacific ex-Japan Equity Fund G Acc EUR

stai confrontando mele con le pere.


quando il confronto sarà uguale...la risposta sarà sempre la stessa più l'orizzonte temporale è lungo più uno strumento come ls si dimostrerà la scelta migliore.
 
allora, il secondo e´ composto per la parte azionaria non da ETF ma da azioni individuali (75% circa mercato US), la parte obbligazionaria e´ questa, creata ad hoc da Früh & Partner (nel quarto tab, primo documento ci sono i dettagli della composizione) LAFV Liechtensteinischer Anlagefondsverband - LAFV

il terzo invece e´ cosi composto:
40% - Fidelity North American Equity Fund G Acc EUR
20,5% - Fidelity Global Sub-IG Fixed Income Fund G Acc EU
10,6% - Fidelity Global Aggregate Bond Fund G Acc EUR
7,6% - Fidelity Europe ex-UK Equity Fund G Acc EUR
5,9% - Fidelity Alternative Listed Equity Fund G Acc EUR
5% - Fidelity Japan Equity Fund G Acc EUR
4,5% - Fidelity UK Equity Fund G Acc EUR
4% - Fidelity Global Emerging Markets Equity Fund G Acc EUR
1,4% - Fidelity Asia Pacific ex-Japan Equity Fund G Acc EUR

Rischio rendimento totalmente diverso tra il primo e il secondo. Limitandoci invece al primo strumento e al terzo, il dubbio non si pone: i costi sono certi, i rendimenti variabili: LS60 senza dubbio (io ho sia LS80 che LS60)
 
Rischio rendimento totalmente diverso tra il primo e il secondo. Limitandoci invece al primo strumento e al terzo, il dubbio non si pone: i costi sono certi, i rendimenti variabili: LS60 senza dubbio (io ho sia LS80 che LS60)

concordo pienamente
 
Premetto che sono entusiasta della uscita di questo prodotto di Vanguard. Guardo, infatti, con notevole attenzione al LS 60 ad accumulo.
Poiché su questo forum si cerca di valutarne le caratteristiche, anche negative, mi veniva in mente una riflessione che cerco di esporre nel modo migliore possibile, cercando di fare un esempio molto didattico.
Se è vero che lui ribilancia automaticamente ogni giorno, dovrebbe essere lo strumento ideale per gestire un eventuale crollo dell'azionario. lui vende automaticamente l'obbligazionario per comprare l'equivalente dell'azionario in discesa e così via per la eventuale prosecuzione del crollo. Immaginiamo che si sia raggiunto il livello minimo del crollo della quota dell'azionario: ci sarà sempre un'60 azionario e un 40 obbligazionario. Da questo momento in poi il mercato azionario si riprende e il giorno dopo la prima risalita,( immaginiamo per semplicità l'1%…), il gestore vende questa quota dell'1% dato dal guadagno dell'azionario per riversarlo nell'obbligazionario. Pertanto, immaginando una risalita costante del mercato azionario, la sua inerzia di crescita sarà limitata dalla vendita a vantaggio dell'obbligazionario, dovuta al ribilanciamento. Per meglio chiarire, se paragonato ad VWCE che non deve essere bilanciato, la sua crescita sarà senza ostacoli, quella dell'LS sarà con "il freno a mano"… , come un corridore al quale si limita la corsa mantenendolo per la maglietta.Il VWCE si prenderà tutta la ripresa (magari anche un'altra discesa…), LS drenerà l'eventuale risalita verso la componente obbligazionaria.
Qual è la conclusione? Che LS, a mio misero giudizio, è un buon paracadute per gestire la volatilità dell'azionario ma non per il recupero. Il bilanciamento giornaliero è utile per la discesa ma deleterio per la salita... Per i possessori del 60 sarebbe fantastico capire qual è il punto più basso per switcharlo verso l'80, per prendersi tutta la risalita. Ovviamente fantascienza.
Mi piacerebbe confrontarmi con gli altri partecipanti al forum su questo mio pensiero, magari ai più elementare.
 
Premetto che sono entusiasta della uscita di questo prodotto di Vanguard. Guardo, infatti, con notevole attenzione al LS 60 ad accumulo.
Poiché su questo forum si cerca di valutarne le caratteristiche, anche negative, mi veniva in mente una riflessione che cerco di esporre nel modo migliore possibile, cercando di fare un esempio molto didattico.
Se è vero che lui ribilancia automaticamente ogni giorno, dovrebbe essere lo strumento ideale per gestire un eventuale crollo dell'azionario. lui vende automaticamente l'obbligazionario per comprare l'equivalente dell'azionario in discesa e così via per la eventuale prosecuzione del crollo. Immaginiamo che si sia raggiunto il livello minimo del crollo della quota dell'azionario: ci sarà sempre un'60 azionario e un 40 obbligazionario. Da questo momento in poi il mercato azionario si riprende e il giorno dopo la prima risalita,( immaginiamo per semplicità l'1%…), il gestore vende questa quota dell'1% dato dal guadagno dell'azionario per riversarlo nell'obbligazionario. Pertanto, immaginando una risalita costante del mercato azionario, la sua inerzia di crescita sarà limitata dalla vendita a vantaggio dell'obbligazionario, dovuta al ribilanciamento. Per meglio chiarire, se paragonato ad VWCE che non deve essere bilanciato, la sua crescita sarà senza ostacoli, quella dell'LS sarà con "il freno a mano"… , come un corridore al quale si limita la corsa mantenendolo per la maglietta.Il VWCE si prenderà tutta la ripresa (magari anche un'altra discesa…), LS drenerà l'eventuale risalita verso la componente obbligazionaria.
Qual è la conclusione? Che LS, a mio misero giudizio, è un buon paracadute per gestire la volatilità dell'azionario ma non per il recupero. Il bilanciamento giornaliero è utile per la discesa ma deleterio per la salita... Per i possessori del 60 sarebbe fantastico capire qual è il punto più basso per switcharlo verso l'80, per prendersi tutta la risalita. Ovviamente fantascienza.
Mi piacerebbe confrontarmi con gli altri partecipanti al forum su questo mio pensiero, magari ai più elementare.

Sinceramente il confronto tra LS 60 e VWCE non mi pare che abbia molto senso percé ovviamente il VWCE da solo si riprenderà molto più velocemente.
Avrebbe invece senso fare un confronto tra LS 60 e tutte le componenti del LS 60 prese singolarmente e non ribilanciate giornalmente.
La domanda diventerebbe dunque, qual è la migliore frenquenza di ribilanciamento?
Credo che il migliore momento per ribilanciare sia una volta raggiunto il minimo assoluto. Visto che questo minimo non è mai "prendibile" perché in caso contrario saremmo tutti milionari, direi che a logica il ribilanciamento giornaliero (sempre che i LS lo effettuino effettivamente giornalmente) possa comunque essere una soluzione lievemente sub-ottimale, ma comunque decisamente efficiente. Ovviamente al di fuori dei LS non sarebbe fattibile a causa dei costi insostenibili.
 
Personalmente epr ovviare a questa dinamica.. Ho optato proprio per ls60 (e non ls80) e in casi di megaribassi opterò per un veraento unatantum in etf Vanguard 100%azionario.. Da vendere quando si inizia a lateralizzare.. Per poi magari girare il tutto su ls60.. Capisco che non é facile capire quando inizia a lateralizzare e che forse la cosa migliore si ha tenendo unicamente ls60.. Ma un minimo di brio ci vuole.. Il pilota automatico é bello. Ma stanca
:D
 
se vuoi comunque avere una diversificazione ci sono altri due etf simili al ls80
XS7W molto prudente, azionario dal 15 al 30%, obbligazionario dal 60 all'85% e materie prime massimo 10% con ribilanciamento trimestrale
XQUI per me il top, azionario dal 30 al 70% e obbligazionario dal 30 al 70% con ribilanciamento trimestrale
entrambi sono detti fondi dei fondi, trattando come l'ls80 etf a livello globale sia azionari che obbligazionari
Trovo anch'io interessanti questi etf ed ho appena iniziato un PAC nella misura 75% XS7W e 25% XQUI, ovvero acquisto mensile di XS7W e ogni 4 mesi di XQUI, stesso importo, eventuale bilanciamento su base annuale. I LF non mi convincono, preferisco pagare lo scotto dello spread derivante dalla scarsa liquidità di questi fondi.
 
Trovo anch'io interessanti questi etf ed ho appena iniziato un PAC nella misura 75% XS7W e 25% XQUI, ovvero acquisto mensile di XS7W e ogni 4 mesi di XQUI, stesso importo, eventuale bilanciamento su base annuale. I LF non mi convincono, preferisco pagare lo scotto dello spread derivante dalla scarsa liquidità di questi fondi.

Che broker usi?
 
Trovo anch'io interessanti questi etf ed ho appena iniziato un PAC nella misura 75% XS7W e 25% XQUI, ovvero acquisto mensile di XS7W e ogni 4 mesi di XQUI, stesso importo, eventuale bilanciamento su base annuale. I LF non mi convincono, preferisco pagare lo scotto dello spread derivante dalla scarsa liquidità di questi fondi.

io per ora sarei orientato ad una quota uguale per entrambi unitamente all'ls80, quindi il 33% cadauno
il XS7W ha il difetto di essere a distribuzione
un certo spread l'ho notato solo nel XQUI
 
insomma, il secondo 60/40 che cita easyand87 come è composto ?
il 60% azioni cos'è? NASDAQ100 ? S&P 500 ? SWDA ? EIMI ? Direi che la composizione non è trascurabile, in particolare rispetto all'orizzonte temporale. Il 40% obbligazioni cosa sono ? investment grade o HY ?

Secondo me sono investimenti meno rischiosi del lifestrategy, è per quello che hanno reso di più :)
 
Tralasciando il ter comunque non ha senso confrontare 3 strumenti di cui 2 non si conosce nulla... In tre mesi poi.

Non ha senso!

Magari uno ha 60% nasdaq e 40% obbligazionario HY usa e grazie al piffero che ha rendimento a doppia cifra

Ho semplicemente risposto alla domanda secca ;)
 
Premetto che sono entusiasta della uscita di questo prodotto di Vanguard. Guardo, infatti, con notevole attenzione al LS 60 ad accumulo.
Poiché su questo forum si cerca di valutarne le caratteristiche, anche negative, mi veniva in mente una riflessione che cerco di esporre nel modo migliore possibile, cercando di fare un esempio molto didattico.
Se è vero che lui ribilancia automaticamente ogni giorno, dovrebbe essere lo strumento ideale per gestire un eventuale crollo dell'azionario. lui vende automaticamente l'obbligazionario per comprare l'equivalente dell'azionario in discesa e così via per la eventuale prosecuzione del crollo. Immaginiamo che si sia raggiunto il livello minimo del crollo della quota dell'azionario: ci sarà sempre un'60 azionario e un 40 obbligazionario. Da questo momento in poi il mercato azionario si riprende e il giorno dopo la prima risalita,( immaginiamo per semplicità l'1%…), il gestore vende questa quota dell'1% dato dal guadagno dell'azionario per riversarlo nell'obbligazionario. Pertanto, immaginando una risalita costante del mercato azionario, la sua inerzia di crescita sarà limitata dalla vendita a vantaggio dell'obbligazionario, dovuta al ribilanciamento. Per meglio chiarire, se paragonato ad VWCE che non deve essere bilanciato, la sua crescita sarà senza ostacoli, quella dell'LS sarà con "il freno a mano"… , come un corridore al quale si limita la corsa mantenendolo per la maglietta.Il VWCE si prenderà tutta la ripresa (magari anche un'altra discesa…), LS drenerà l'eventuale risalita verso la componente obbligazionaria.
Qual è la conclusione? Che LS, a mio misero giudizio, è un buon paracadute per gestire la volatilità dell'azionario ma non per il recupero. Il bilanciamento giornaliero è utile per la discesa ma deleterio per la salita... Per i possessori del 60 sarebbe fantastico capire qual è il punto più basso per switcharlo verso l'80, per prendersi tutta la risalita. Ovviamente fantascienza.
Mi piacerebbe confrontarmi con gli altri partecipanti al forum su questo mio pensiero, magari ai più elementare.
Io ho optato per LS 60, per via del suo lato protettivo nelle discese , che anche psicologicamente dimezza praticamente il drawndown inoltre accumula azionario
durante la discesa (che è proprio quello che va fatto) , senza farsi prendere da incertezze o dubbi come avverrebbe per un retailer, che addirittura
fuggirebbe sull'obbligazionario (ho visto che persino un gestore professionale come Moneyfarm ha fatto qualcosa del genere in piena discesa 2020)
Le fasi laterali come ora, le gestisce bene, solo un chiaro trend rialzista farebbe preferire il LS 80, ma con tutti i rischi anche di tenuta psicologica legati a una repentina discesa.
 
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