Concordo.
In più, e parlo solo per me, ci sono voluti diversi anni per entrare nell'ordine di idee dell'investimento azionario (ma anche bilanciato) nel lungo termine (per quanto riguarda la parte core/preponderante del portafoglio).
Quando leggo i post di nuovi e giovani (20/30 anni) utenti del Fol con richieste tipo: "Devo investire tutti i miei risparmi 50/100K per il lungo termine con alta tolleranza al rischio", penso sempre a decadi come il 2000/2009.
Facile da dire "alta tolleranza al rischio" quando non sei passato in mezzo ad una serie di crisi e mega-crisi finanziarie (con cali del 50%) e ne hai solo letto su un blog o su un forum.
Facile altresì dire "50/100K", che, per carità, non sono bruscolini, ma un conto è dirlo a 30 anni (con quelle quantità) ed un conto è dirlo a 50 con capitali (frutto di risparmi) dieci volte più grandi.
Bisogna entrare in un certo ordine di idee.
Per questo a volte mi chiedo se dare consigli tanto specifici qui (ma anche altrove) abbia senso.
Quando qualche utente chiede informazioni/consigli quasi mai si parla di cifre (giustamente, la privacy è importante).
Ma senza sapere le cifre in gioco, l'età, la situazione lavorativa/familiare, le prospettive di carriera e futuri potenziali guadagni da lavoro/eredità è difficile dare risposte "standard" che vadano bene per tutti.
Scusate, rileggendo, vedo che sono andato "fuori tema".
Chiedo venia.
Beh, non ti trovo così fuori tema, visto che stiamo tutti cercando di associare uno strumento "Lifestrategy" ai nostri futuri decenni. Sottoscrivo tutto quello che dici: in effetti il problema degli ordini di grandezza spesso si fa sentire: è ovvio che una persona che ha lavorato e risparmiato per una vita, con una casa di proprietà e a pochi anni dalla pensione, percepisca certi temi finanziari in modo diverso da un giovane coi suoi primi 50kE. Anche in termini di esperienza di vita vera e propria (scoppole finanziarie del passato incluse, vedi 2000, 2008 ecc.). D'altra parte, come dici giustamente, neppure si può pretendere che la gente metta in piazza il proprio networth (anche per questioni culturali, già gli americani la vedono diversamente). Io mi sono molto interessato ai metodi che servono per... dire senza dire precisamente. Mi spiego meglio: io non posso sapere quanto ti serva mediamente per vivere in un anno; la tua "annualità standard" (AS) potrebbe essere di 20kE come di 70kE (dipende da dove vivi, da quanto è numerosa la tua famiglia, dal tenore di vita, ecc.). Però se vedo che il tuo NW (NetWorth) è di 4 AS, di sicuro prendo alcune tue affermazioni in modo diverso da quanto farei se tu mi dicessi NW=25 AS (qui uno appassionato di FIRE ti direbbe che puoi applicare la regola del 4%...), oppure NS=50AS. Nell'ultimo caso significherebbe, tecnicamente, che puoi vivere prelevando il 2% del tuo NW: se anche rimanesse costante nel tempo, ne avresti per 50 anni! Siccome se sei qui sei uno che investe (in LifeStrategy!), è molto probabile (molto!!!) che renderà mediamente di più del 2% nei prossimi decenni...ergo: la tua situazione è ben diversa da quella del primo esempio. Proprio MrRIP, nel suo blog, diceva anni fa una cosa interessante: se sei partito da zero e sei passato per le 5AS, poi 10AS, ecc. ebbene: arrivato alle famose 25AS ci sta discutere delle finezze, perché emerge che sei stato uno in grado di Guadagnare, Risparmiare e, perché no, Investire, anche sbagliando in alcuni momenti. Quindi in un qualche modo devi aver imparato, strada facendo, così tante cose, che le probabilità di farcela a essere tranquillo finanziariamente sono davvero alte (ricordiamoci che si investe perché si vuole accrescere il proprio capitale, poi si può discutere di quel che si vuole). Quindi oltre quei valori, ci sta che uno sia anche un po' più "filosofo". Ma devi saperlo, perché se metti quello delle 40AS a discutere con quello che ne ha 2...beh, direi che di mezzo ci passano tante tante tante cose. Bada bene: non sto parlando di cifre specifiche, non sto dicendo di specificare, però nemmeno si può far finta che il danaro non esista e non parlare mai di numeri: un qualche strumento di misura serve. Maggiulli parla (qui:
Climbing the Wealth Ladder ) della Wealth Ladder, ad esempio, anche quello è un modo: non citi quanto hai, ma la classe di "freedom" a cui appartieni: uno della GroceryFreedom non può rapportarsi a uno nella TravelFreedom, secondo il suo schema (ovviamente non sto parlando in termini di valore delle persone, ci mancherebbe!). Quindi, per finire il mio "wall of text", dico che ci sta il cercare di specificare sempre il livello di seniority, in tutti i sensi, invitando sempre i più giovani e i neofiti a studiare, studiare e studiare. O quantomeno a rileggersi gli interventi precedenti per capire, prima di chiedere. Siccome Abaddon fa sempre più fatica a leggere il FOL, adesso gli ho dato un po' di spunti per farlo intervenire con qualche sua perla di saggezza. ;-) Scusate se ho divagato, era il mio turno...e ci sono 40 gradi... un saluto a tutti!