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Vannacci (Lega) vuole classi separate per i disabili: "Mettere insieme chi ha prestazioni simili". Pd-M5s: "Delirante. Che dicono Valditara e Locatelli?" - Il Fatto Quotidiano
Nelle classi bisogna mettere “insieme le persone con prestazioni simili”. Insomma, i bravi con i bravi e chi fa fatica nell’apprendimento in separata sede. Un discorso che vale anche per un disabile? “Non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico”.
Parola del generale Roberto Vannacci, che a due giorni dall’annuncio della candidatura con la Lega
Difenderanno la scuola pubblica italiana e gli studenti disabili dai deliri di Vannacci o avalleranno con il loro silenzio un’idea che riporta agli anni più bui e terribili del secolo scorso?”. Di “vergogna” parla anche il vice-segretario del Pd Stefano Bonaccini: “Un dovere stare dalla parte opposta”.
Durissima anche la reazione di Italia Viva: “Nelle incredibili parole del generale Vannacci sulle classi separate per i bambini disabili riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo”, rimarca Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale dei renziani.. “Con la sua agghiacciante uscita Vannacci ha varcato una linea che non deve mai essere superata. Chiediamo alla ministra della Disabilità Locatelli di prendere subito le distanze da un simile orrore”. Di “assurdità” e “profilo razzista” parla anche il capogruppo renziano alla Camera, Davide Faraone.
Contro il generale si è fatta sentire anche l’Associazione bambini cerebrolesi: “Lo sfidiamo a competere con i nostri figli gravemente disabili, che frequentano e hanno frequentato la scuola pubblica, con quelli considerati disabili mentali che si sono laureati anche a pieni voti, o con il nostro mentore Claudio Imprudente, laurea honoris causa all’Università di Bologna o con migliaia di altri che pur tra mille difficoltà, sono orgogliosamente dentro un percorso inclusivo pubblico, fuori da ogni separazione e ghettizzazione, come piacerebbe al generale, la cui vita a quanto pare è stata comoda, accomodante e per nulla selettiva, come lui propugna per giustificare la ghettizzazione delle persone con disabilità”, ha detto il presidente Marco Espa. “Poverino generale: la nostra vita di tutti i giorni, di persone con disabilità, di madri e padri è talmente selettiva che la sua accademia militare dev’essere stata una passeggiata allegra e spensierata, si capisce dalla qualità di quello che dice. Ps: complimenti a chi lo ha candidato”. conclude.
Nelle classi bisogna mettere “insieme le persone con prestazioni simili”. Insomma, i bravi con i bravi e chi fa fatica nell’apprendimento in separata sede. Un discorso che vale anche per un disabile? “Non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico”.
Parola del generale Roberto Vannacci, che a due giorni dall’annuncio della candidatura con la Lega
Difenderanno la scuola pubblica italiana e gli studenti disabili dai deliri di Vannacci o avalleranno con il loro silenzio un’idea che riporta agli anni più bui e terribili del secolo scorso?”. Di “vergogna” parla anche il vice-segretario del Pd Stefano Bonaccini: “Un dovere stare dalla parte opposta”.
Durissima anche la reazione di Italia Viva: “Nelle incredibili parole del generale Vannacci sulle classi separate per i bambini disabili riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo”, rimarca Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale dei renziani.. “Con la sua agghiacciante uscita Vannacci ha varcato una linea che non deve mai essere superata. Chiediamo alla ministra della Disabilità Locatelli di prendere subito le distanze da un simile orrore”. Di “assurdità” e “profilo razzista” parla anche il capogruppo renziano alla Camera, Davide Faraone.
Contro il generale si è fatta sentire anche l’Associazione bambini cerebrolesi: “Lo sfidiamo a competere con i nostri figli gravemente disabili, che frequentano e hanno frequentato la scuola pubblica, con quelli considerati disabili mentali che si sono laureati anche a pieni voti, o con il nostro mentore Claudio Imprudente, laurea honoris causa all’Università di Bologna o con migliaia di altri che pur tra mille difficoltà, sono orgogliosamente dentro un percorso inclusivo pubblico, fuori da ogni separazione e ghettizzazione, come piacerebbe al generale, la cui vita a quanto pare è stata comoda, accomodante e per nulla selettiva, come lui propugna per giustificare la ghettizzazione delle persone con disabilità”, ha detto il presidente Marco Espa. “Poverino generale: la nostra vita di tutti i giorni, di persone con disabilità, di madri e padri è talmente selettiva che la sua accademia militare dev’essere stata una passeggiata allegra e spensierata, si capisce dalla qualità di quello che dice. Ps: complimenti a chi lo ha candidato”. conclude.