venditore che si tira indietro

Se è stato firmato dalle parti il contratto preliminare allora il compratore ha una opzione call sull'immobile con data indicata. Se il venditore non vende più deve pagare il doppio della caparra al compratore, forse pure le spese di agenzia immobiliare a carico del compratore.
Il preliminare è un contratto vincolante in tempi e modi tra le parti e fissa le sanzioni per chi si ritira (o non rispetta le scadenze)
 
Una cosa non mi è chiara in tutto ciò. Esempio classico: vendita dell'immobile sottoposta a clausola sospensiva (accettazione mutuo). Preliminare trascritto. Il venditore contatta l'acquirente prima della data prevista per il rogito (indicata sul preliminare già trascritto) e gli dice che non intende più concludere la vendita, e che pertanto è disposto a riconoscergli il doppio della caparra. L'acquirente, a questo punto, DEVE accettare questa soluzione, oppure PUO' anche scegliere di non accettare di ricevere il doppio della caparra dal venditore e portarlo invece di fronte al giudice per obbligarlo a concludere la vendita? O ancora, se anche accettasse di ricevere il doppio della caparra, potrebbe chiedere al venditore inadempiente ulteriori danni?
 
Ricordo che c'è una differenza tra la caparra penitenziale e quella confirmatoria (la più comune). Comunque ti mando su il 3d....così ti risponde qualcuno che se lo ricorda meglio.
 
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