Venetina sub IT0004241078 scadenza 21 giugno . Ultimo mese

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Ok 4.5
Comunque sono rimasto fiducioso fino a oggi per la venetina , ma leggendo il corriere della sera dove si fa' esplicitamente riferimento alla data del 21 giugno e i 150 milioni da rimborsare ho perso molte speranze e rimango ora piu pessimista che ottimista credo che in quanche modo con qulache stratagemma se arriverà l'ok dalle banche e dai rispettivi cda la settimana prossima per foraggiare 1.25 miliardi possa andare male per noi venetini
 
Ok 4.5
Comunque sono rimasto fiducioso fino a oggi per la venetina , ma leggendo il corriere della sera dove si fa' esplicitamente riferimento alla data del 21 giugno e i 150 milioni da rimborsare ho perso molte speranze e rimango ora piu pessimista che ottimista credo che in quanche modo con qulache stratagemma se arriverà l'ok dalle banche e dai rispettivi cda la settimana prossima per foraggiare 1.25 miliardi possa andare male per noi venetini

cosa dice esattamente l'articolo?
 
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Comunque sono rimasto fiducioso fino a oggi per la venetina , ma leggendo il corriere della sera dove si fa' esplicitamente riferimento alla data del 21 giugno e i 150 milioni da rimborsare ho perso molte speranze e rimango ora piu pessimista che ottimista credo che in quanche modo con qulache stratagemma se arriverà l'ok dalle banche e dai rispettivi cda la settimana prossima per foraggiare 1.25 miliardi possa andare male per noi venetini

Mi sa che lo confondi.era l'articolo di un altro giornale.
 
Le solite stronz.te sembra un copia/incolla del giornale vicentino dell'altro giorno.
Tra le altre cose mi pare che proprio l'edizione cartacea del Corsera di oggi diceva il contrario cioè nessuna dimissione visto che alla fine sono inutili:clap::clap::clap:

Banche venete, l’ultimatum di Viola: «Salvataggio chiuso entro il weekend» - Corriere del Veneto

VENEZIA Ex popolari, Viola lancia l’ultimatum sul salvataggio. Impegni risolutivi entro il fine settimana o il cda di Popolare di Vicenza, già convocato per martedì potrebbe prendere decisioni estreme. Mentre nel sistema bancario, a valle della disponibilità di Unicredit e Intesa ad un intervento- bis un anno dopo Atlante, si allarga il fronte degli istituti favorevoli a mettere gli 1,2 miliardi di capitali privati chiesti da Bruxelles (che potrebbero però essere ridotti a 700) per dare il via libera alla ricapitalizzazione da 6,4 miliardi con i fondi statali - «Se ci staranno tutti, parteciperemo anche noi, ma è fondamentale la velocità di azione» ha detto con un endorsement di peso l’Ad di Mediolanum, Massimo Doris - l’amministratore delegato di Bpvi, Fabrizio Viola, ha chiesto ieri sera di tagliare drasticamente i tempi, risolvendo il problema nel fine settimana con impegni vincolanti da parte delle altre banche. «In giro per l’Europa le situazioni si risolvono in 24 ore, dovremmo fare lo stesso in Italia », ha detto il manager alla guida di Popolare di Vicenza all’agenzia Mf Dow Jones.

Il tono è grave, da fine corsa: «Ci vuole molta rapidità. In questa situazione mi stupisco che le banche abbiano ancora clienti, perché stanno ritirando anche la raccolta indiretta. Servono decisioni immediate. Bisogna smettere di far girare il cerino. Bisogna convocare i banchieri e far convocare i rispettivi cda entro il fine settimana ». Un ultimatum, nei fatti. Ora che la soluzione è definita, con un intervento bis del sistema bancario un anno dopo Atlante, l’obiettivo di Viola è di trasmettere con chiarezza che non c’è più tempo e l’urgenza di una soluzione immediata. L’obiettivo è di arrivare già al cda che Popolare di Vicenza ha convocato per martedì (dopo il comitato rischi del giorno prima), a cui potrebbe aggiungersi quello di Veneto Banca, con impegni definiti. In caso contrario i cda potrebbero scegliere di non rimanere più con il cerino in mano, con il rischio di dover subire un default, e di rimettersi alla Bce. Per verificare se dover avviare la procedura di liquidazione, alla luce della situazione critica. Una soluzione drastica, fatta balenare per evitare il peggio, com’era già successo due settimane fa dopo il vertice fallito a Bruxelles, con la convocazione il giorno successivo a Roma e l’impegno del ministro Pier Carlo Padoan a trovare una soluzione. Ma d’altra parte gli ostacoli sulla strada per proseguire si moltiplicano. Dopo aver rimborsato 97 milioni di bond senior la prima settimana di giugno, Veneto Banca si trova alle prese con la scadenza di un’obbligazione subordinata da 150 milioni, di quelle che andrebbero convertite in capitale con la ricapitalizzazione precauzionale.

Ma un rimborso a cui seguisse un default che rendesse impossibile restituire i bond senior potrebbe portare i titolari di questi ad aprire cause per non aver fatto pagare prima il conto ai subordinati. Il problema è se prima di martedì si potrà materializzare davvero qualcosa. Per dire il cda di Intesa Sanpaolo è convocato giusto per martedì. Ma dopo l’impegno ad entrare in campo, il colosso bancario attende di vedere se si materializzano altri impegni di condivisione (sul fronte veneto Banco Bpm pare disposto ad un intervento- bis, di fronte ad una richiesta ultimativa del governo). Appare difficile ora vedere il dossier già pronto per il cda. Ma Viola insiste che il tempo è scaduto: «Leggetevi l’analisi fatta dalla Cgia di Mestre per capire a quali rischi ci si espone se non si prendono decisioni immediate. Non c’è altro tempo da perdere». Analisi, quella degli artigiani di Mestre, presentata ieri mattina. Il segretario Renato Mason punta su due banche risanate, perché una scomparsa delle due ex popolari sarebbe comunque un dramma. Vicenza e Montebelluna, dati alla mano, sono comunque ancora l’ottavo gruppo bancario nazionale per attivi e impieghi, il nono per raccolta e il settimo per sportelli. Con una quota di mercato in Veneto dell’ 11,7%. «Inconcepibile pensare a un default di un soggetto bancario così grande», insiste Mason. Eppure, fa notare ancora il leader della Cgia, «la classe dirigente sembra aver deposto le armi». E chi tira la giacca agli imprenditori per sollecitarli a fare la loro parte, conclude Mason, dovrebbe ricordarsi che «negli ultimi seisette anni i privati hanno già sottoscritto aumenti di capitale. Sono convinto che con un piano industriale concreto, la partecipazione dei veneti non mancherà».



cosa dice esattamente l'articolo?
 
cosa dice esattamente l'articolo?

Dice che è stata scelta una città lombarda a caso i cui residenti non verranno rimborsati. Tale città inizia per c e finisce per ona. Sette lettere. :D

In tutto il reti d'Italia no problem
 
Le solite stronz.te sembra un copia/incolla del giornale vicentino dell'altro giorno.
Tra le altre cose mi pare che proprio l'edizione cartacea del Corsera di oggi diceva il contrario cioè nessuna dimissione visto che alla fine sono inutili:clap::clap::clap:

Banche venete, l’ultimatum di Viola: «Salvataggio chiuso entro il weekend» - Corriere del Veneto

VENEZIA Ex popolari, Viola lancia l’ultimatum sul salvataggio. Impegni risolutivi entro il fine settimana o il cda di Popolare di Vicenza, già convocato per martedì potrebbe prendere decisioni estreme. Mentre nel sistema bancario, a valle della disponibilità di Unicredit e Intesa ad un intervento- bis un anno dopo Atlante, si allarga il fronte degli istituti favorevoli a mettere gli 1,2 miliardi di capitali privati chiesti da Bruxelles (che potrebbero però essere ridotti a 700) per dare il via libera alla ricapitalizzazione da 6,4 miliardi con i fondi statali - «Se ci staranno tutti, parteciperemo anche noi, ma è fondamentale la velocità di azione» ha detto con un endorsement di peso l’Ad di Mediolanum, Massimo Doris - l’amministratore delegato di Bpvi, Fabrizio Viola, ha chiesto ieri sera di tagliare drasticamente i tempi, risolvendo il problema nel fine settimana con impegni vincolanti da parte delle altre banche. «In giro per l’Europa le situazioni si risolvono in 24 ore, dovremmo fare lo stesso in Italia », ha detto il manager alla guida di Popolare di Vicenza all’agenzia Mf Dow Jones.

Il tono è grave, da fine corsa: «Ci vuole molta rapidità. In questa situazione mi stupisco che le banche abbiano ancora clienti, perché stanno ritirando anche la raccolta indiretta. Servono decisioni immediate. Bisogna smettere di far girare il cerino. Bisogna convocare i banchieri e far convocare i rispettivi cda entro il fine settimana ». Un ultimatum, nei fatti. Ora che la soluzione è definita, con un intervento bis del sistema bancario un anno dopo Atlante, l’obiettivo di Viola è di trasmettere con chiarezza che non c’è più tempo e l’urgenza di una soluzione immediata. L’obiettivo è di arrivare già al cda che Popolare di Vicenza ha convocato per martedì (dopo il comitato rischi del giorno prima), a cui potrebbe aggiungersi quello di Veneto Banca, con impegni definiti. In caso contrario i cda potrebbero scegliere di non rimanere più con il cerino in mano, con il rischio di dover subire un default, e di rimettersi alla Bce. Per verificare se dover avviare la procedura di liquidazione, alla luce della situazione critica. Una soluzione drastica, fatta balenare per evitare il peggio, com’era già successo due settimane fa dopo il vertice fallito a Bruxelles, con la convocazione il giorno successivo a Roma e l’impegno del ministro Pier Carlo Padoan a trovare una soluzione. Ma d’altra parte gli ostacoli sulla strada per proseguire si moltiplicano. Dopo aver rimborsato 97 milioni di bond senior la prima settimana di giugno, Veneto Banca si trova alle prese con la scadenza di un’obbligazione subordinata da 150 milioni, di quelle che andrebbero convertite in capitale con la ricapitalizzazione precauzionale.

Ma un rimborso a cui seguisse un default che rendesse impossibile restituire i bond senior potrebbe portare i titolari di questi ad aprire cause per non aver fatto pagare prima il conto ai subordinati. Il problema è se prima di martedì si potrà materializzare davvero qualcosa. Per dire il cda di Intesa Sanpaolo è convocato giusto per martedì. Ma dopo l’impegno ad entrare in campo, il colosso bancario attende di vedere se si materializzano altri impegni di condivisione (sul fronte veneto Banco Bpm pare disposto ad un intervento- bis, di fronte ad una richiesta ultimativa del governo). Appare difficile ora vedere il dossier già pronto per il cda. Ma Viola insiste che il tempo è scaduto: «Leggetevi l’analisi fatta dalla Cgia di Mestre per capire a quali rischi ci si espone se non si prendono decisioni immediate. Non c’è altro tempo da perdere». Analisi, quella degli artigiani di Mestre, presentata ieri mattina. Il segretario Renato Mason punta su due banche risanate, perché una scomparsa delle due ex popolari sarebbe comunque un dramma. Vicenza e Montebelluna, dati alla mano, sono comunque ancora l’ottavo gruppo bancario nazionale per attivi e impieghi, il nono per raccolta e il settimo per sportelli. Con una quota di mercato in Veneto dell’ 11,7%. «Inconcepibile pensare a un default di un soggetto bancario così grande», insiste Mason. Eppure, fa notare ancora il leader della Cgia, «la classe dirigente sembra aver deposto le armi». E chi tira la giacca agli imprenditori per sollecitarli a fare la loro parte, conclude Mason, dovrebbe ricordarsi che «negli ultimi seisette anni i privati hanno già sottoscritto aumenti di capitale. Sono convinto che con un piano industriale concreto, la partecipazione dei veneti non mancherà».

Dai pero non possiamo dire che sono ********* qui stanno accellerando palesemente per convertire anche venetina, se poi si vuole rimanere sereni facendo finta di nulla è un altro discorso ma chissa perché questa settimana la danno come decisiva
 
Che poi detto tra noi se si dimettono, me frega meno di zero.
E' un attimo trovare un nuovo Ad per informazioni chiedere a Carige:o
Il rimborso è automatico
 
E un copia incolla vergognoso. Almeno però non parlano di "facoltà di rimborso"
 
Dice che è stata scelta una città lombarda a caso i cui residenti non verranno rimborsati. Tale città inizia per c e finisce per ona. Sette lettere. :D

In tutto il reti d'Italia no problem
beh io abito in provincia..l
 
Dai pero non possiamo dire che sono ********* qui stanno accellerando palesemente per convertire anche venetina, se poi si vuole rimanere sereni facendo finta di nulla è un altro discorso ma chissa perché questa settimana la danno come decisiva

Ogni settimana da gennaio è decisiva, guarda in che mese siamo.
Poi decidono le donnine e prima di dire si stai sicuro che contano uno per uno tutti i peli del qulo.
 
Dai pero non possiamo dire che sono ********* qui stanno accellerando palesemente per convertire anche venetina, se poi si vuole rimanere sereni facendo finta di nulla è un altro discorso ma chissa perché questa settimana la danno come decisiva

beh io tranquillo,non sono...comunque è da un mese che dicono che la prossima settimana sarà quella decisiva
 
Poi è ridicolo dire che fanno una ipotetica causa perchè viene onorato un debito scaduto.
 
beh io tranquillo,non sono...comunque è da un mese che dicono che la prossima settimana sarà quella decisiva

L'ultimatum è il 30 giugno, di solito in tutte le trattative si chiude sempre l'ultimo giorno o pochissimo prima.
 
Che poi detto tra noi se si dimettono, me frega meno di zero.
E' un attimo trovare un nuovo Ad per informazioni chiedere a Carige:o
Il rimborso è automatico

Se arrivano alle dimissioni è palese che non arrivano piu i soldi e quindi va tutto a rotoli , non credo alle dimissioni perche arriverà il miliardo ma tremo per la venetina
 
Poi è ridicolo dire che fanno una ipotetica causa perchè viene onorato un debito scaduto.

Quella è una bestemmia giuridica senza precedenti. Sembra una vaccata che ha scritto uno di noi sul 3d serio. Una bestemmia senza paragoni. Quale sarebbe l'ipotesi di reato, di grazia?
 
Ogni settimana da gennaio è decisiva, guarda in che mese siamo.
Poi decidono le donnine e prima di dire si stai sicuro che contano uno per uno tutti i peli del qulo.

Io temo invece che visto che si dice che la venetina fa parte delle sub da convertire voglisno bloccarla tutta non appena arriva ok dalle banche e sono sicuri della precauzionale
 
Se arrivano alle dimissioni è palese che non arrivano piu i soldi e quindi va tutto a rotoli , non credo alle dimissioni perche arriverà il miliardo ma tremo per la venetina

Si ma se ci vuole qualche giorno in più per organizzare il tutto cosa succede? Esplode la banca?
 
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