Venetina sub IT0004241078 scadenza 21 giugno . Ultimo mese

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
La cosa positiva di oggi è la grande iniezione di fiducia sulla situazione dei due istituti; ciò che preoccupa invece è una soluzione spagnola, che però pare tuttora molto meno probabile del bs.
Per noi che siamo su venetina, ritengo che le chances per il rimborso siano rimaste invariate da ieri, e le parole di Padoan non potevano essere molto differenti, poichè si sa che , prima o poi, con una soluzione o con un'altra, qualche sub sarà convertita (scenario ottimistico) o azzerata (scenario pessimistico), a meno di un'utopistica disapplicazione o di una altrettanto utopistica lme. Quindi è un bene che sia stato scritto quel comunicato, anche se ha messo pressione sui book dei sub.
Ricordo però che la venetina è un bond -it, con obbligo di prospetto, e diffusa tra il retail. Meno clamore e voci discordanti sollevano in questa fase e meglio è.
Incrociamo le dita e andiamo fino al 21. La speranza è l'ultima a morire.
 
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MF - NUMERO 115 PAG. 2 DEL 14/06/2017


Bpvi-Veneto Banca, fusione in stand-by con l'intervento di sistema
di Luca Gualtieri


La fusione tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca potrebbe essere congelata a seguito dell’intervento di sistema pilotato da Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sarebbe questa una delle ipotesi emerse nelle ultime ore nel corso della trattativa tra le banche e il Tesoro. L’obiettivo è iniettare nei due istituti veneti 1,2 miliardi di capitali privati, ottemperando in tal modo alla richiesta presentata...[...]

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Sembra interessante....nessuno ha la possibilità di postarlo tutto?...grazie
 
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MF - NUMERO 115 PAG. 2 DEL 14/06/2017


Bpvi-Veneto Banca, fusione in stand-by con l'intervento di sistema
di Luca Gualtieri


La fusione tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca potrebbe essere congelata a seguito dell’intervento di sistema pilotato da Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sarebbe questa una delle ipotesi emerse nelle ultime ore nel corso della trattativa tra le banche e il Tesoro. L’obiettivo è iniettare nei due istituti veneti 1,2 miliardi di capitali privati, ottemperando in tal modo alla richiesta presentata...[...]

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Questo qui parla di soluzione entro domenica, (è l’unico fenomeno).
A parte che questo pennivendolo ogni volta che scrive parla di soluzione vicinissima e poi non imbrocca mai nulla.
Ma ammettiamo che nel fine settimana decidono di buttare dentro i soldi, ci vuole del tempo tecnico per farli arrivare diciamo un paio di giorni, intanto la Venetina scadendo mercoledì è già in fase di rimborso.
Che poi se arriva il bonifico di 1,2 miliardi mica e bs automatico.
Per me non c’è più tempo per fermarla.
 
Questo qui parla di soluzione entro domenica, (è l’unico fenomeno).
A parte che questo pennivendolo ogni volta che scrive parla di soluzione vicinissima e poi non imbrocca mai nulla.
Ma ammettiamo che nel fine settimana decidono di buttare dentro i soldi, ci vuole del tempo tecnico per farli arrivare diciamo un paio di giorni, intanto la Venetina scadendo mercoledì è già in fase di rimborso.
Che poi se arriva il bonifico di 1,2 miliardi mica e bs automatico.
Per me non c’è più tempo per fermarla.

Qui parla di congelamento e se decidessero di congelare tutto?
Possono farlo in attesa che arrivino i soldi?
 
Qui parla di congelamento e se decidessero di congelare tutto?
Possono farlo in attesa che arrivino i soldi?

Io dico che lunedì mattna (quanto tutto riapre) a mercoledì mattina giorno dell'arrivo dei soldi mancano 48 ore su 87600 (10 anni).
 
Questo qui parla di soluzione entro domenica, (è l’unico fenomeno).
A parte che questo pennivendolo ogni volta che scrive parla di soluzione vicinissima e poi non imbrocca mai nulla.
Ma ammettiamo che nel fine settimana decidono di buttare dentro i soldi, ci vuole del tempo tecnico per farli arrivare diciamo un paio di giorni, intanto la Venetina scadendo mercoledì è già in fase di rimborso.
Che poi se arriva il bonifico di 1,2 miliardi mica e bs automatico.
Per me non c’è più tempo per fermarla.
se uno dei pochi a pensarla così... perlomeno non sei sparito come tanti altri..a proposito dove è il monzese?
 
Sono contrastato... la logica e la tempistica dicono che non possono impedire il rimborso. Poi ci sono i prezzi, le dichiarazioni e la non volontà di adempiere. devono inventarsi qualcosa di grosso, possono... vediamo quanto sono ********
 
ULTIMO VAR
Ftse Mib 21.088,78
17.35.56
+0,85%

Dax 30 12.764,98
17.55.02
+0,59%

Dow Jones 21.323,57
21.25.37
+0,41%

Euro/Dollaro 1,1209
21.10.54
+0,06%

Spread 171,10
17.30.01
+2,01%

La fusione tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca potrebbe essere congelata a seguito dell’intervento di sistema pilotato da Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sarebbe questa una delle ipotesi emerse nelle ultime ore nel corso della trattativa tra le banche e il Tesoro. L’obiettivo è iniettare nei due istituti veneti 1,2 miliardi di capitali privati, ottemperando in tal modo alla richiesta presentata alla fine di maggio dalla DgComp e smarcando in maniera definitiva il salvataggio. Bruxelles ritiene infatti che, prima di avviare la ricapitalizzazione precauzionale, le due banche debbano puntellare la propria posizione patrimoniale per garantire la solvibilità prospettica. A non convincere sarebbero soprattutto gli obiettivi reddituali del piano che, nello scenario macro-economico prospettato, risulterebbero troppo ambiziosi al team di Margrethe Vestager.


Anche se l’accordo con il sistema bancario non appare ancora imminente, c’è fiducia di raggiungerlo entro domenica, grazie al contributo di alcuni importanti istituti di medie dimensioni. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, nell’ambito della strategia in fase di definizione la fusione delle due ex popolari potrebbe non rivelarsi più necessaria. Soprattutto alla luce del nuovo assetto proprietario che vedrebbe, a fianco dello Stato, una nutrita compagine di soci privati intenzionati ad avere voce in capitolo sulla governance e sulle scelte industriali. Il progetto di integrazione era infatti figlio di una strategia maturata in uno scenario diverso da quello che si sta prefigurando. Uno scenario nel quale lo Stato sarebbe stato il regista unico della ristrutturazione, in forza del proprio ruolo di azionista di maggioranza assoluta.


Restano però ancora da chiarire le modalità tecniche dell’intervento. Se le possibilità di agire attraverso Atlante o attraverso il Fondo interbancario di tutela dei depositi resta sul tavolo, lo strumento più efficace appare una newco che entri nel capitale delle due banche. Il veicolo potrebbe essere finanziato dagli istituti sotto la regia di Intesa (che proprio ieri ha riunito il cda) e Unicredit e acquiserebbe partecipazioni rilevanti in Bpvi e Veneto Banca. Non è ancora chiaro, però, se le risorse saranno versate in un’unica soluzione oppure in tempi leggermente sfasati. Anche perché la risposta del sistema rischia di essere più lenta del previsto, come si evince dalle dichiarazioni dei banchieri: «Siamo impegnati nell’altro progetto delle bridge bank e stiamo facendo l’aumento di capitale, quindi non è nel nostro raggio d’azione e di pensiero», ha tagliato corto ad esempio il presidente del consiglio di sorveglianza di Ubi Banca, Andrea Moltrasio. La sensazione, però, è che il Tesoro stia stringendo i tempi per arrivare a una soluzione entro la fine della settimana. Lo suggerisce la nota diffusa ieri mattina dal ministro Pier Carlo Padoan per rassicurare clienti e risparmiatori: «Le interlocuzioni con le istituzioni europee sono incoraggianti. La soluzione non contemplerà alcuna forma di bail-in e obbligazionisti senior e depositanti saranno in ogni caso pienamente garantiti», ha dichiarato Padoan. Il Pd ha peraltro chiesto al ministro di rispondere oggi sulla vicenda al question time della Camera. Segnali incoraggianti sono arrivati anche da Bruxelles. «Sono in corso contatti costruttivi con l’obiettivo di raggiungere una soluzione per le due banche conforme alle regole Ue, senza il bail-in degli obbligazionisti senior. I correntisti in ogni caso saranno completamente protetti», ha detto un portavoce dell’antitrust della Commissione guidato da Margrethe Vestager. Del dossier ha parlato anche il commissario Ue, Valdis Dombrovskis, in una conferenza stampa. «Non possono dichiarare granché su Veneto Banca e Popolare di Vicenza, oltre i commenti già fatti, dato che è un caso su cui si sta lavorando. Posso solo assicurare nuovamente che lavoriamo strettamente con le autorità italiane».


Sentiment positivo si respira anche ai vertici di Bpvi e Veneto Banca. «Il consiglio si è svolto in un clima sereno perché è stato preceduto dal comunicato del ministro Padoan che ha rassicurato sulla brevità dei tempi e sulla possibilità di trovare una soluzione», ha dichiarato il presidente di Bpvi, Gianni Mion, a margine del cda che si è tenuto a Vicenza (quello di Veneto Banca invece si terrà oggi). Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso anche il cco di Bpvi, Gabriele Piccini: «Ci sono le dichiarazioni del ministro Padoan e della commissaria Ue che escludono qualsiasi ipotesi di bail-in e che i risparmi saranno protetti, ed è un buon segno», ha detto Piccini. «Noi siamo tranquilli per i nostri clienti e i nostri colleghi», ha aggiunto sottolineando che con le dichiarazioni di oggi «ci hanno dato tutte le tranquillità che volevamo». Che le due banche abbiano ritrovato un clima di relativa sicurezza è dimostrato anche dai temi di ordinaria amministrazione affrontati ieri dal cda di Bpvi dove l’ad Fabrizio Viola si è limitato a fare qualche breve accenno sulla trattativa in corso. (riproduzione riservata)

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Si parla sempre di un iniezione delle banche nel capitale e successiva ricapitalizzazione pubblica in un secondo momento
 
Ultima modifica:
Sono contrastato... la logica e la tempistica dicono che non possono impedire il rimborso. Poi ci sono i prezzi, le dichiarazioni e la non volontà di adempiere. devono inventarsi qualcosa di grosso, possono... vediamo quanto sono ********

Questa è it venduta alla sportello, sarà certamente in mandi di diversi azionisti già ben tosati e arrabbiati.
Mi chiedo il senso di bloccarla pochissime ore prima della scadenza e poi far fare tutta la trafila per il rimborso all’azionista super incaz.ato che riavrà i soldi fra un paio di anni se tutto gira bene.
Se bloccano la Venetina non sono figli di p. ma di più
 
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Ftse Mib 21.088,78
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La fusione tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca potrebbe essere congelata a seguito dell’intervento di sistema pilotato da Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sarebbe questa una delle ipotesi emerse nelle ultime ore nel corso della trattativa tra le banche e il Tesoro. L’obiettivo è iniettare nei due istituti veneti 1,2 miliardi di capitali privati, ottemperando in tal modo alla richiesta presentata alla fine di maggio dalla DgComp e smarcando in maniera definitiva il salvataggio. Bruxelles ritiene infatti che, prima di avviare la ricapitalizzazione precauzionale, le due banche debbano puntellare la propria posizione patrimoniale per garantire la solvibilità prospettica. A non convincere sarebbero soprattutto gli obiettivi reddituali del piano che, nello scenario macro-economico prospettato, risulterebbero troppo ambiziosi al team di Margrethe Vestager.


Anche se l’accordo con il sistema bancario non appare ancora imminente, c’è fiducia di raggiungerlo entro domenica, grazie al contributo di alcuni importanti istituti di medie dimensioni. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, nell’ambito della strategia in fase di definizione la fusione delle due ex popolari potrebbe non rivelarsi più necessaria. Soprattutto alla luce del nuovo assetto proprietario che vedrebbe, a fianco dello Stato, una nutrita compagine di soci privati intenzionati ad avere voce in capitolo sulla governance e sulle scelte industriali. Il progetto di integrazione era infatti figlio di una strategia maturata in uno scenario diverso da quello che si sta prefigurando. Uno scenario nel quale lo Stato sarebbe stato il regista unico della ristrutturazione, in forza del proprio ruolo di azionista di maggioranza assoluta.


Restano però ancora da chiarire le modalità tecniche dell’intervento. Se le possibilità di agire attraverso Atlante o attraverso il Fondo interbancario di tutela dei depositi resta sul tavolo, lo strumento più efficace appare una newco che entri nel capitale delle due banche. Il veicolo potrebbe essere finanziato dagli istituti sotto la regia di Intesa (che proprio ieri ha riunito il cda) e Unicredit e acquiserebbe partecipazioni rilevanti in Bpvi e Veneto Banca. Non è ancora chiaro, però, se le risorse saranno versate in un’unica soluzione oppure in tempi leggermente sfasati. Anche perché la risposta del sistema rischia di essere più lenta del previsto, come si evince dalle dichiarazioni dei banchieri: «Siamo impegnati nell’altro progetto delle bridge bank e stiamo facendo l’aumento di capitale, quindi non è nel nostro raggio d’azione e di pensiero», ha tagliato corto ad esempio il presidente del consiglio di sorveglianza di Ubi Banca, Andrea Moltrasio. La sensazione, però, è che il Tesoro stia stringendo i tempi per arrivare a una soluzione entro la fine della settimana. Lo suggerisce la nota diffusa ieri mattina dal ministro Pier Carlo Padoan per rassicurare clienti e risparmiatori: «Le interlocuzioni con le istituzioni europee sono incoraggianti. La soluzione non contemplerà alcuna forma di bail-in e obbligazionisti senior e depositanti saranno in ogni caso pienamente garantiti», ha dichiarato Padoan. Il Pd ha peraltro chiesto al ministro di rispondere oggi sulla vicenda al question time della Camera. Segnali incoraggianti sono arrivati anche da Bruxelles. «Sono in corso contatti costruttivi con l’obiettivo di raggiungere una soluzione per le due banche conforme alle regole Ue, senza il bail-in degli obbligazionisti senior. I correntisti in ogni caso saranno completamente protetti», ha detto un portavoce dell’antitrust della Commissione guidato da Margrethe Vestager. Del dossier ha parlato anche il commissario Ue, Valdis Dombrovskis, in una conferenza stampa. «Non possono dichiarare granché su Veneto Banca e Popolare di Vicenza, oltre i commenti già fatti, dato che è un caso su cui si sta lavorando. Posso solo assicurare nuovamente che lavoriamo strettamente con le autorità italiane».


Sentiment positivo si respira anche ai vertici di Bpvi e Veneto Banca. «Il consiglio si è svolto in un clima sereno perché è stato preceduto dal comunicato del ministro Padoan che ha rassicurato sulla brevità dei tempi e sulla possibilità di trovare una soluzione», ha dichiarato il presidente di Bpvi, Gianni Mion, a margine del cda che si è tenuto a Vicenza (quello di Veneto Banca invece si terrà oggi). Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso anche il cco di Bpvi, Gabriele Piccini: «Ci sono le dichiarazioni del ministro Padoan e della commissaria Ue che escludono qualsiasi ipotesi di bail-in e che i risparmi saranno protetti, ed è un buon segno», ha detto Piccini. «Noi siamo tranquilli per i nostri clienti e i nostri colleghi», ha aggiunto sottolineando che con le dichiarazioni di oggi «ci hanno dato tutte le tranquillità che volevamo». Che le due banche abbiano ritrovato un clima di relativa sicurezza è dimostrato anche dai temi di ordinaria amministrazione affrontati ieri dal cda di Bpvi dove l’ad Fabrizio Viola si è limitato a fare qualche breve accenno sulla trattativa in corso. (riproduzione riservata)

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Iniettano 1.2 mld per evitare bail in e fare la precauzionale e poi azzerano le sub? I conti non mi tornano
 
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A parte che questo pennivendolo ogni volta che scrive parla di soluzione vicinissima e poi non imbrocca mai nulla.
Ma ammettiamo che nel fine settimana decidono di buttare dentro i soldi, ci vuole del tempo tecnico per farli arrivare diciamo un paio di giorni, intanto la Venetina scadendo mercoledì è già in fase di rimborso.
Che poi se arriva il bonifico di 1,2 miliardi mica e bs automatico.
Per me non c’è più tempo per fermarla.

Qualcuno riesce a postare tutto l'articolo
 
Qualcuno riesce a postare tutto l'articolo

Completo postato sopra io.
Iniettano 1,2 e dopo entra lo stato( e i sub penso) senza fusione con ric precauzionale.
Come farebbero a convertirci domenica?
Ci azzerano? E come?
Mi sembra impossibile
 
calma raga......si va di BS....esclusa "ogni forma di bail in"......

quindi conversione.....a tempi e modi da vedere......i tempi sono di mesi.........vedi MPS

non vorrete mica che Padoan tratti meglio gli obbligazionisti della banca del suo partito? e azzeri i sub veneti dopo aver respinto l'ipotesi BI?

poi in campagna elettorale li senti Grillo e Salvini........
 
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