Vi do un titolo

Base operativa? Io mi batteró la costa fino a Gramvousa, poi credo di puntare verso Milos, vedremo. Comunque per quelle date saró a Creta ;)
la mia base è a Gramvousa
quando entri nel porto di Kastelli ti vedo da casa:yes:
 
Alla grande allora, super ;)

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;)
quando arrivi spara una raffica Kalashnikov :D
 
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comunque entro un anno la Vestas va a 150€:cool:
 
comunque entro un anno la Vestas va a 150€:cool:

Vestas ( ma vale per tutto il settore eolico) aveva fatto picchi nel 2000 e nel 2008 (22 agosto '08 90 eur)

Cosa diverso in questa recessione per cui non siamo su un picco o vicini?

https://listindiario.com/economia/2...dial-desacelerada-la-energia-limpia-se-activa
L'industria dell'energia pulita ha affettuosi ricordi della crisi finanziaria del 2008 e del 2009, che si è rivelata una grave battuta d'arresto. Vestas fu costretto a chiudere o vendere una dozzina di fabbriche e abbandonare un terzo della sua forza lavoro quando gli ordini caddero. Altri produttori sono stati colpiti in modo simile.

Gli analisti affermano che mentre l'industria delle energie rinnovabili non sarà immune agli effetti della pandemia, è probabile che questa volta stia meglio.

Le ragioni principali di questa differenza sono che le imprese si sono consolidate, creando attori più forti. Siemens Gamesa, ad esempio, è stata creata nel 2017 dalla fusione degli interessi eolici del colosso industriale tedesco Siemens con quelli di Gamesa, una società spagnola.

Anche l'industria ha continuato a tagliare i costi. Le turbine eoliche nell'East Anglia One sono quindici volte più potenti di quelle installate nei primi parchi eolici offshore quasi trenta anni fa e quindi producono un profitto molto maggiore per unità. Negli Stati Uniti, l'energia eolica è spesso classificata come la fonte di elettricità meno costosa, secondo Supriya Subramanian, analista di UBS.

anche se con la decarbossilizzazione della polonia il picco potrebbe essere nel 2021 (?)

E dovrebbero esserci meno concorrenti ..almeno in europa

Le centrali nucleari: c’e chi chiude, c’e chi apre… | Elena Camino - Centro Studi Sereno Regis
La Francia dipende dall’energia nucleare per il 75% dei suoi consumi, ma molti impianti sono ormai vecchi. Il governo ha fissato alcuni obiettivi di riduzione della dipendenza dal nucleare, che punta a sostituire in parte con fonti energetiche rinnovabili.

Anche la Germania sta riducendo la componente nucleare delle sue fonti energetiche: dopo il disastro di Fukushima, nel 2011 il governo tedesco decise che avrebbe chiuso entro una decina di anni le centrali nucleari ancora attive; a fine dicembre 2019 è stato spento il reattore 2 della centrale di Philippsburg. Le sei centrali ancora attive saranno chiuse entro la fine del 2022.
 
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