Vivere di rendita, posso (Vol. XXXVII)?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Scusami, ma hai rinunciato all'idea di far da te con la dichiarazione?
Non mi sembra una cosa impossibile.
Spero di poter fare qualcosa di simile anch'io.

no sto valutando tutte le possibilità anche perchè come dicono alcuni con i dividendi non potrei neanche attuare questa strategia.
 
Nel caso di de giro che manda anche il report fiscale che basterebbe solo ricopiare nel caso che si voglia utilizzare la tassazione ordinaria in pratica è inutilizzabile

Nella maggior parte dei casi il cliente deve solo ricopiare il facsimile fornito da DeGiro e trascrivere il tutto in dichiarazione dei redditi. Tuttavia, va detto, non si può escludere del tutto di dover affrontare qualche complicazione in casi particolari.
Un caso è quello degli ETF obbligazionari contenenti bond white list con aliquota agevolata (variabile secondo la composizione dell'ETF). Par di capire che le procedure attuali di elaborazione dei facsimile potrebbero non tener conto dell'aliquota effettiva ma applicano il 26%. La questione è stata segnalata allo studio che cura le dichiarazioni e speriamo si trovi una soluzione.
Altra questione, se per caso avevi già dei titoli in un conto amministrato e vuoi trasferirli su DeGiro, attualmente non viene caricato il prezzo di carico originario ma quello della data del trasferimento.
In entrambe le situazioni dovrai modificare il facsimile prodotto in base a quei dati, il che è meno banale che ricopiare...
Ovviamente dovrai rimettere mano alla dichiarazione anche se hai più di un conto in dichiarativo, dovendo fondere più dichiarazioni in una, se intendi optare per la tassazione ordinaria degli etf armonizzati serve la piccola modifica rispetto al facsimile che ho spiegato prima.
Un'altra difficoltà che non riguarda solo DeGiro ma qualsiasi conto in dichiarativo potrebbe nascere se e quando chiuderai il conto in dichiarativo. Eventuali minus residue non possono essere certificate dall'intermediario che non fa da sostituto d'imposta e non si possono far caricare su un nuovo conto in amministrato. D'altra parte non potresti neanche sfruttare quelle minus in dichiarazione, se non hai altri conti in dichiarativo. Certo, basterebbe non fare minus!
Tutto questo grazie al nostro complicato sistema fiscale !
 
Nella maggior parte dei casi il cliente deve solo ricopiare il facsimile fornito da DeGiro e trascrivere il tutto in dichiarazione dei redditi. Tuttavia, va detto, non si può escludere del tutto di dover affrontare qualche complicazione in casi particolari.
Un caso è quello degli ETF obbligazionari contenenti bond white list con aliquota agevolata (variabile secondo la composizione dell'ETF). Par di capire che le procedure attuali di elaborazione dei facsimile potrebbero non tener conto dell'aliquota effettiva ma applicano il 26%. La questione è stata segnalata allo studio che cura le dichiarazioni e speriamo si trovi una soluzione.
Altra questione, se per caso avevi già dei titoli in un conto amministrato e vuoi trasferirli su DeGiro, attualmente non viene caricato il prezzo di carico originario ma quello della data del trasferimento.
In entrambe le situazioni dovrai modificare il facsimile prodotto in base a quei dati, il che è meno banale che ricopiare...
Ovviamente dovrai rimettere mano alla dichiarazione anche se hai più di un conto in dichiarativo, dovendo fondere più dichiarazioni in una, se intendi optare per la tassazione ordinaria degli etf armonizzati serve la piccola modifica rispetto al facsimile che ho spiegato prima.
Un'altra difficoltà che non riguarda solo DeGiro ma qualsiasi conto in dichiarativo potrebbe nascere se e quando chiuderai il conto in dichiarativo. Eventuali minus residue non possono essere certificate dall'intermediario che non fa da sostituto d'imposta e non si possono far caricare su un nuovo conto in amministrato. D'altra parte non potresti neanche sfruttare quelle minus in dichiarazione, se non hai altri conti in dichiarativo. Certo, basterebbe non fare minus!
Tutto questo grazie al nostro complicato sistema fiscale !

grazie chiarissimo
 
Ongi dividendo che ricevi è segnalato con un isin che te permette conoscere se é un dividendo di azioni o dividendo di etf.
I proventi di ETF armonizzati: Sia le plusvalenze che i dividendi vanno nel quadro RM, rigo RM12, indicando in colonna 3 l'aliquota del 26% (o inferiore, da verificare caso per caso rapportata alla composizione, nel caso di ETF obbligazionari composti in tutto o in parte da titoli di Stato di paesi in whitelist e bond di organismi sovranazionali per i quali si applica l'aliquota del 12,50%). E' tuttavia possibile scegliere l'alternativa della tassazione ordinaria barrando l'apposita casella nel rigo RM12 e riportando il totale dei redditi per i quali si è optato per la tassazione ordinaria nel rigo RM15; l'importo deve poi essere sommato agli altri redditi assoggettati all'Irpef e riportato nel*rigo RN1, colonna 5, del*quadro RN. Questa opzione è da valutare nel caso si abbiano altri redditi personali nulli o bassi cosicché l'aliquota IRPEF marginale + addizionali risulti inferiore al 26%, o si abbiano detrazioni fiscali non utilizzabili per incapienza.
Nota: in caso di acquisti in tranche dello stesso ETF, il prezzo di acquisto va calcolato come prezzo medio ponderato, non con metodo LIFO utilizzato per azioni e obligazioni. Le commissioni di compravendita degli ETF non vanno considerate nel calcolo del prezzo medio ma vanno invece conteggiate tra le minusvalenze nel quadro RT.
Intervento informativo. Non so cosa dirti, il commercialista dice che non si può. Con quello di bobsinclair sono in due. Poi magari ha ragione il tuo, ma bisogna esserne sicuri al 101%, perchè in caso di contestazioni le beghe con l'AdE se le becca il contribuente anche se è il commercialista a sbagliare. :censored:
 
Comunque, questi sono i casi in cui può essere utile fare un'interpello all'Agenzia delle Entrate per ottenere risposte ufficiali "alla fonte". E' gratuito e per chi fa l'interpello la risposta dell'AdE è vincolante.

I miei attuali flussi cedolari sono tali per cui il risparmio che otterrei non vale lo sbattimento di compilare la dichiarazione ogni anno, ma per chi ha flussi cedolari rilevanti e non ha sufficiente capienza irpef per sfruttare le detrazioni può valere la pena farlo. Poi magari ci fa sapere cosa gli rispondono. :rolleyes:
 
Nota: in caso di acquisti in tranche dello stesso ETF, il prezzo di acquisto va calcolato come prezzo medio ponderato, non con metodo LIFO utilizzato per azioni e obligazioni. Le commissioni di compravendita degli ETF non vanno considerate nel calcolo del prezzo medio ma vanno invece conteggiate tra le minusvalenze nel quadro RT.

Tutto verissimo, a me 2 anni fa infatti quelli di dichiarativo.com mi calcolarono il tutto sul mio deposito titoli in IB proprio come da te descritto. All'inzio pensavo avessero loro fatto confusione invece poi mi hanno spiegato.

Comunque ne sai a tronchi :bow: , sei un commercialista specializzato in dichiarazioni conti esteri?
Se ti va fai un salto o iscriviti qui, potrebbe essere utile un tuo contributo tra le scaramuccie degli ex-dichiarativo.com. :D
 
Dichiarativofacile ha confermato che vale anche per i dividendi ma va per forza utilizzato un broker estero
 
Dichiarativofacile ha confermato che vale anche per i dividendi ma va per forza utilizzato un broker estero
Quindi come se non bastassero le due interpretazioni discordanti sulla normativa fiscale di cui abbiamo parlato in queste pagine, ora se ne aggiunge una terza. :p
 
Tutto verissimo, a me 2 anni fa infatti quelli di dichiarativo.com mi calcolarono il tutto sul mio deposito titoli in IB proprio come da te descritto. All'inzio pensavo avessero loro fatto confusione invece poi mi hanno spiegato.

Comunque ne sai a tronchi :bow: , sei un commercialista specializzato in dichiarazioni conti esteri?
Se ti va fai un salto o iscriviti qui, potrebbe essere utile un tuo contributo tra le scaramuccie degli ex-dichiarativo.com. :D

Bisogna fare di necessità virtù... Sono un risparmiatore con il desiderio d'investire consapevolmente ed informato
Grazie OK!
 
che il sistema pensionistico in italia (in generale, nel mondo) è uno schifo è gia stato detto (anche nei thread precedenti)?
una persona dovrebbe poter scegliere quando/se ritirarsi in base a quanto ha versato nelle casse dell'inps, se questo corrisponde ad un assegno pensionistico pari e/o superiore alla soglia di povertà. vogliamo stare sereni? famo *1.5 o *2 la soglia di povertà?
per inciso, con un sistema contributivo basterebbe prendere una qualsiasi tabella assicurativa di conversione di capitale in rendita e lo stato ci guadagnerebbe (le società assicurative mica fanno regali), nel medio/lungo periodo.
perchè nessuno in questo thread s'in(cazza)albera per questo?

facendo un esempio, ho 40 anni (quasi, speriamo di festeggiare in zona gialla), 250k di contributi versati, 80k di in pensione integrativa, sono single, fra 10 anni finisco di pagare la casa.
chi ***** me lo fa fare di mettere da parte qualche soldo nei prossimi 10/15 anni per ritirarmi tranquillamente se comunque non prenderò la pensione che mi sono pagato prima dei 67+ anni?
 
Ho trovato un'altro aspetto del conto trading estero, che non conoscevo.

IVAFE non è sulla consistenza media del conto?
il commercialista mi ha chiesto la certificazione di quanto avevo sul conto al 1/1/2020 e quella al 1/1/2021

La consistenza media si usa solo per i conti correnti non per i conti deposito: il conto trading è un conto deposito

È una delle regole più odiose, se uno si trova liquido sul conto trading al 31/12 va a pagare lo 0.2% del totale come se fosse investito in titoli o appunto in un CD.
:mad:

C'è un interpello fatto ad AdE che chiarisca che il conto trading va proprio trattato come un CD? E quindi tassato allo 0.2% del controvalore al 31/12 anche della liquidità al 31/12.
O è un'interpretazione delle leggi attuali. Cioè sono chiare in proposito le leggi a riguardo e quindi non è necessario fare un interpello per chiarire?
 
che il sistema pensionistico in italia (in generale, nel mondo) è uno schifo è gia stato detto (anche nei thread precedenti)?
una persona dovrebbe poter scegliere quando/se ritirarsi in base a quanto ha versato nelle casse dell'inps, se questo corrisponde ad un assegno pensionistico pari e/o superiore alla soglia di povertà. vogliamo stare sereni? famo *1.5 o *2 la soglia di povertà?
per inciso, con un sistema contributivo basterebbe prendere una qualsiasi tabella assicurativa di conversione di capitale in rendita e lo stato ci guadagnerebbe (le società assicurative mica fanno regali), nel medio/lungo periodo.
perchè nessuno in questo thread s'in(cazza)albera per questo?

facendo un esempio, ho 40 anni (quasi, speriamo di festeggiare in zona gialla), 250k di contributi versati, 80k di in pensione integrativa, sono single, fra 10 anni finisco di pagare la casa.
chi ***** me lo fa fare di mettere da parte qualche soldo nei prossimi 10/15 anni per ritirarmi tranquillamente se comunque non prenderò la pensione che mi sono pagato prima dei 67+ anni?

250 già versati a soli 40 anni e tanto
 
Ho riesaminato l'ipotesi conto dichiarativo con le ultime notizie, per capire se andrebbe bene nel mio caso.
  • è utile per recuperare detrazioni/deduzioni per chi come me non avrà più capienza fiscale, non avendo altri redditi da mettere in dichiarazione dei redditi irpef;
  • avendo per la maggiorparte etf ad accumulazione, nel mio caso potrei mantenere un conto italiano e trasformarlo in dichiarativo;
  • presenta il vantaggio di non pagare subito la tassazione sulla plusvalenza come in regime amministrato, ma invece a fine anno, compensandolo con le altre operazioni, e alcuni suggeriscono l'opzione di vendere eventuali posizioni in perdita per creare minusvalenze con cui ridurre l'imponibile **
  • si può optare per la tassazione ordinaria al 23% fino a 15k e poi al 27% (scaglioni irpef), ma se si hanno etf come i lifestrategy o etf obbligazionari mercati emergenti in dichiarativo si verrebbe penalizzati **
  • vanno considerati i costi per l'elaborazione dati da presentare in dichiarazione, per automatizzare l'operazione vanno scelti con attenzione il broker e commercialista per l'elaborazione, il calcolo fai da te mi sembra molto laborioso se si hanno diverse operazioni e da sconsigliare
  • sono più probabili contestazioni dell'agenzia delle entrate rispetto ad avere un conto con un intermediario che fa da sostituto d'imposta

Riassumendo per me andrebbe bene solo se accedessi ad un bonus fiscale per ristrutturazione edilizia senza la cessione del credito e sconto in fattura. Per scaricare le sole assicurazioni e spese mediche nel mio caso non ne vale la pena.

** questo aspetto non è secondario ma è legato alla composizione portafoglio, andamento mercati, operatività in corso d'anno, strumenti usati, ed è difficile da stimare a priori
 
Ringrazio @wolfbalck per aver stimolato la discussione. Un po' per pigrizia avevo messo da parte l'argomento.
 
Ho riesaminato l'ipotesi conto dichiarativo con le ultime notizie, per capire se andrebbe bene nel mio caso.
  • è utile per recuperare detrazioni/deduzioni per chi come me non avrà più capienza fiscale, non avendo altri redditi da mettere in dichiarazione dei redditi irpef;
  • avendo per la maggiorparte etf ad accumulazione, nel mio caso potrei mantenere un conto italiano e trasformarlo in dichiarativo;
  • presenta il vantaggio di non pagare subito la tassazione sulla plusvalenza come in regime amministrato, ma invece a fine anno, compensandolo con le altre operazioni, e alcuni suggeriscono l'opzione di vendere eventuali posizioni in perdita per creare minusvalenze con cui ridurre l'imponibile **
  • si può optare per la tassazione ordinaria al 23% fino a 15k e poi al 27% (scaglioni irpef), ma se si hanno etf come i lifestrategy o etf obbligazionari mercati emergenti in dichiarativo si verrebbe penalizzati
  • vanno considerati i costi per l'elaborazione dati da presentare in dichiarazione, per automatizzare l'operazione vanno scelti con attenzione il broker e commercialista per l'elaborazione, il calcolo fai da te mi sembra molto laborioso se si hanno diverse operazioni e da sconsigliare
  • sono più probabili contestazioni dell'agenzia delle entrate rispetto ad avere un conto con un intermediario che fa da sostituto d'imposta

Riassumendo per me andrebbe bene solo se accedessi ad un bonus fiscale per ristrutturazione edilizia senza la cessione del credito e sconto in fattura. Per scaricare le sole assicurazioni e spese mediche nel mio caso non ne vale la pena.

** questo aspetto non è secondario ma è legato alla composizione portafoglio, andamento mercati, operatività in corso d'anno, strumenti usati, ed è difficile da stimare a priori

io in realtà continuerei ad utilizzare il conto italiano per fare il grosso delle operazioni e praticamente aprirei degiro ci metterei 100k attiverei l'allocazione che presta soldi a 1,5% e comprerei 300k di spdr global dividend aristocrats stop

quindi da un punto di vista dichiarazione non facendo nessuna ulteriore operazione credo sia facile da compilare.
 
io in realtà continuerei ad utilizzare il conto italiano per fare il grosso delle operazioni e praticamente aprirei degiro ci metterei 100k attiverei l'allocazione che presta soldi a 1,5% e comprerei 300k di spdr global dividend aristocrats stop

quindi da un punto di vista dichiarazione non facendo nessuna ulteriore operazione credo sia facile da compilare.

L'approccio semplice ti facilita il calcolo sulla convenienza OK!
La leva, fino a quando i tassi rimangono convenienti, è una arma possibile.
Nel tuo caso tutto il vantaggio risiede nel recupero detrazioni/deduzioni, più che sulla differenza aliquota 26% amministrato vs 23% tassazione ordinaria sul dividendo
 
Stato
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