Vladimir PUTIN, il piu' grande statista del secolo.

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Dalla guerra senza quartiere al terrorismo islamico ceceno, fino agli interventi chirurgici in Georgia ed attualmente in Crimea e Ucraina, emerge la figura di uno statista tanto duro nelle reazioni, quanto sottile nella valorizzazione delle sue azioni dal punto di vista squisitamente politico. Netta la descrizione pure dei rapporti con Hillary Clinton, fortemente critici, e di benevolenza al momento con l'attuale neo eletto presidente Trump.

Putin e la ricostruzione della Grande Russia – L'Ottavo

:bow:OK!:)
 
qui siamo in Italia e non ce frega un qazzzo di putin e della russia, quanto ti paga per fare questa misera propaganda?
 
Ragazzi, ho comprato e letto quel libro. E' vero, non costa tanto, ma non buttate i soldi.
E' veramente un opuscoletto banalissimo, che si può tranquillamente ricostruire andando a leggere due giornali o semplicemente ricordando qualche evento di persona.
Opinione mia eh. Se qualcun altro l'ha letto dica pure la sua.
 
qui siamo in Italia e non ce frega un qazzzo di putin e della russia, quanto ti paga per fare questa misera propaganda?

Hai ragione....siamo in Italia
Non ce ne frega un ***** dei problemi del mondo
 
qui siamo in Italia e non ce frega un qazzzo di putin e della russia, quanto ti paga per fare questa misera propaganda?

e soprattutto quelli come lui e Trump, che cercano di indebolirci in ogni modo, dovremmo combatterli compatti, senza distinzioni partitiche

Ma quella gente ha investito parecchio nella propaganda online, ed in effetti la pesca è bella grossa:D
 
L'autore del thread ha vinto una visita a domicilio da parte di un minidrone assassino. :o:asd:
 
e soprattutto quelli come lui e Trump, che cercano di indebolirci in ogni modo, dovremmo combatterli compatti, senza distinzioni partitiche

Ma quella gente ha investito parecchio nella propaganda online, ed in effetti la pesca è bella grossa:D

Indebolirci chi?
 
e soprattutto quelli come lui e Trump, che cercano di indebolirci in ogni modo, dovremmo combatterli compatti, senza distinzioni partitiche

Ma quella gente ha investito parecchio nella propaganda online, ed in effetti la pesca è bella grossa:D

Infatti :yes: :yes: oltre a quelli prezzolati, hanno pescato parecchio tra le menti semplici in cerca del padrone che gli risolva i problemi
niente di nuovo, sono cambiati solo i mezzi di propaganda
 
e dovrebbe risolverli putin i problemi del mondo? :rotfl: :rotfl:

Per ora ha messo in ginocchio in Siria i tuoi amichetti destabilizzatori mondiali, poi li ha messi in ginocchio in Ucraina, poi è arrivato in Libia e altri schiaffoni, ora dopo l'ultima firma, siamo praticamente legati alla Russia, ihihih, poferiiiiii, grazie Zio continua la pulizia della ******* umana :D la Prima ROMA aspetta la Terza ROMA poi li stritoliamo TUTTI per bene e gli facciamo pagare TUTTO con gli interessi :D
 
Per ora ha messo in ginocchio in Siria i tuoi amichetti destabilizzatori mondiali, poi li ha messi in ginocchio in Ucraina, poi è arrivato in Libia e altri schiaffoni, ora dopo l'ultima firma, siamo praticamente legati alla Russia, ihihih, poferiiiiii, grazie Zio continua la pulizia della ******* umana :D la Prima ROMA aspetta la Terza ROMA poi li stritoliamo TUTTI per bene e gli facciamo pagare TUTTO con gli interessi :D

altro propagandista già fin troppo noto :o
 
La cosa bella sarà vedere COME SEMPRE i salti carpiati di chi NON conosce MAI una beata fava di geopolitica e non solo di quella :D
 
Redazione
23 marzo 2017 17:27
Politico russo anti Putin ucciso in strada: ...

L'omicidio è avvenuto nel pieno centro di Kiev: Voronenkov, 45 anni, si era trasferito in Ucraina con la moglie.
...

... Voronenkov ha fatto un coming out antiputiniano diversi mesi orsono, in diretta tv, sul primo canale. Il conduttore cercava di togliergli la parola, ma Voronenkov è riuscito comunque ad attaccare a parole il capo di stato e paragonare la Russia di Putin alla Germania nazista. “
...
Potrebbe interessarti: Politico russo anti Putin ucciso in strada: "Terrorismo di Stato"
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C'è gente che crede che Putin sia così fesso da far fuori gli avversari politici così tutti gli danno addosso :D, purtroppo il mondo è così oggi, credono a TUTTO quello che gli passa l'establishment occidentale dei soli ********** e non credete che le cose miglioreranno, il popollo è così non lo cambi :D
 
C'è gente che crede che Putin sia così fesso da far fuori gli avversari politici così tutti gli danno addosso :D, purtroppo il mondo è così oggi, credono a TUTTO quello che gli passa l'establishment occidentale dei soli ********** e non credete che le cose miglioreranno, il popollo è così non lo cambi :D

Potrebbe fare il triplo gioco. Faccio fuori il mio oppositore? NO perchè sarei il primo sospettato. Ma appunto per questo posso dire che è ridicolo farlo e quindi... :D
 
Comunque stranamente ci sono omicidi politici anche altrove eh...


Omicidi politici in Ucraina: perche nessuno ne parla? – Il blog di Giampaolo Rossi


IL CASO NEMTSOV
Il 27 febbraio scorso nel centro di Mosca veniva assassinato Boris Nemtsov, storico oppositore di Putin e figura tra le più carismatiche della dissidenza russa.
L’omicidio suscitò in Occidente enorme indignazione tanto che tutti i leader lo condannarono apertamente: chi ammonendo Putin di “svolgere un’indagine rapida, imparziale e trasparente” (Obama); chi esprimendo il proprio “shock e disgusto per l’assassinio spietato” (Cameron); chi ricordando Nemtsov come “un coraggioso e infaticabile difensore della democrazia” (Hollande).
La presa di posizione di tutti i capi di governo occidentali (compresa la Merkel e Renzi), mise in moto una collaudata catena di comando dell’informazione: pur in assenza di prove e di fronte ad anomalie evidenti (Nemtsov fu assassinato in mezzo alla strada, a due passi dal Cremlino e il giorno prima di una manifestazione organizzata da mesi dai partiti di opposizione russa), il meccanismo di propagazione per cerchi concentrici si attivò immediatamente e per settimane, il sistema dei media occidentali martellò l’opinione pubblica sul sospetto di un diretto coinvolgimento di Putin nell’omicidio; mentre agli intellettuali spettò il compito di costruire la narrazione attorno alla quale l’omicidio Nemtsov e la sua figura dovevano essere raccontati.
E così mentre il New York Times auspicò niente di meno che una commissione d’inchiesta internazionale per dissipare i dubbi sul ruolo avuto da Putin, sull’Huffington Post, Bernard Henry-Levi, filosofo e menestrello delle bombe umanitarie, paragonò Nemtsov a Solzhenitsyn e Putin a Stalin (variante dell’equiparazione Putin-Hitler).
Anche i media italiani non si sottrassero dall’operazione: in Italia, un intellettuale liberale come Angelo Panebianco, sul Corriere della Sera, arrivò ad affermare che gli amici italiani di Putin erano di fatto fiancheggiatori “di un regime brutale disvelato dall’omicidio Nemtsov”: ragionamento tribale che spiega lo stato comatoso in cui versa la cultura liberale del nostro paese.

UCRAINA: EPIDEMIA DI SUICIDI
Facciamo un salto di qualche centinaio di chilometri: da Mosca a Kiev.
Dall’inizio dell’anno, sono state ben undici le morti a sfondo politico in Ucraina. Di queste, nove hanno riguardato esponenti dell’opposizione al governo filoamericano di Poroshenko e due, importanti giornalisti filo-russi.
Le autorità di Kiev hanno concluso le indagini catalogando otto di queste morti, come suicidi, anche se solo per uno (Stanislav Melnik) è stato ritrovato un biglietto con un generico: “chiedo scusa”.
Questi otto appartenevano al Partito delle Regioni, la formazione politica di opposizione fondata dell’ex presidente filorusso Janukovich; alcuni di loro avevano ricoperto ruoli sia politici, sia amministrativi, sia manageriali nel precedente governo.
Gli altri tre sono stati omicidi confermati dagli inquirenti. Tra questi, quello di Oleg Kalashnikov, uno dei leader della dissidenza ucraina ed ex parlamentare che aveva organizzato le manifestazioni anti-Maidan e denunciava le infiltrazioni dei gruppi neo-nazisti ucraini nel sistema politico di Poroshenko.
Dei due giornalisti assassinati, Oles Buzina era il più noto; intellettuale attivo nei movimenti di opposizione a Poroshenko era il direttore del quotidiano in lingua russa Segodnya. Si era dimesso dopo che il suo editore, su minaccia delle autorità ucraine, gli aveva censurato degli articoli e vietato di partecipare a dibattiti televisivi e radiofonici.

MEDIA E DEMOCRAZIA
Ovviamente, sui media occidentali farete fatica a trovare qualche riferimento a questi episodi.
Nessun grande giornale americano ha mai promosso inchieste internazionali per fare luce su questa epidemia di suicidi che avrebbe colpito l’opposizione al governo Poroshenko; né alcun intellettuale ha sprecato una riga per piangere sconosiuti dissidenti.

Il ruolo dei media nella narrazione contemporanea condiziona sempre più pesantemente la percezione della realtà, costruisce l’immaginario attorno al quale prende forma una consapevolezza, nella definizione dei limiti della verità e di ciò che chiamiamo diritto di cronaca. Per dirla più semplicemente, una cosa è vera solo se i media la raccontano, altrimenti non esiste.
Gli omicidi-suicidi degli oppositori in Ucraina non esistono; e non esistono, non perché non siano avvenuti, ma perché i media occidentali non li hanno voluti raccontare.

Il vero pericolo per le democrazie occidentali non è Putin, ma il nostro sistema dei media e i suoi intellettuali, quando manipolano la verità.
 
Beh non certo con questo atteggiamento :D

Putin non ha mai attaccato o PROVOCATO nessuno, ha aiutato Assad dietro una sua specifica richiesta, sono gli USA con la NATO in combutta con i maggiordomi europpppei che hanno vigliaccamente disintegrato l'Iraq e poi gli stati del Nord Africa creando il casino della immigrazione incontrollata e che continuano a provocare ammassando truppe accanto ai confini della Russia mentre gli sgabuzzos plaudono contenti nella loro posizione fissa ad angolo retto..:)
anche dopo lo s*******mento epocale degli aiuti occidentali all'ISIS, l'abbassamento delle orecchie dell'Occidente di fronte ai missili del Mar Caspio, agli S400 e al potenziale spaventoso dei Sarmat Putin ha conservato un atteggiamento orientato al dialogo e mai aggressivo se non per la difesa del suo popppolo..:)
 
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