Voglio esservi ancora più antipatica...

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

fossi moderatore t'avrei bannato, io scrivo ciò ke penso di te e credo di essere il primo a dirtelo.
vade retro


No no... nn sei il primo... è da quando sono entrata che chiamano "moderatoreeeeeeeeeee"...assomigli a certe donnicciuole...
 
ho visto poco fa una donna incinta con i borsoni della spesa e soffrire dal gran caldo...mi ha fatto pena..mi sono resa conto e mi sono ricordata che la gravidanza è un fatto invalidante..mi sono chiesta dove fosse il marito ...magari altrove per sfuggire alla noia..mi chiedo perchè accettiamo di essere macchine riproduttive e in nome di cosa...

...nn ho parole per tutto il resto...

io credo che questa tua sensazione di essere un mezzo è un qualcosa che dovresti indagare in te stessa. Insomma, se ti sei sentita uno strumento, un tramite, è probabilmente perchè sei stata messa nelle condizioni di sentirti in questo modo. Non conosco la tua storia, ma mi pare che sia plausibile.
L'unico modo per poter avere un bambino proprio è quello di portare a termine una gravidanza, salvo ciò che la scienza ci sta riservando e ci riserverà in futuro.
Il problema è che se ti sei sentita strumentalizzata in questo, forse è perchè l'obiettivo finale di questo travaglio non ti era così chiaro, o così valevole per te del sacrificio che descrivi.

In effetti quello della gravidanza è un processo che comporta notevoli alterazioni all'equilibrio fisiologico e psicologico, coinvolge il corpo e la mente della donna.

Il punto del discorso è un altro, se decido di intraprendere una maratona che porterà il mio fisico allo stremo delle forze, e a subire una fortissima fatica, allora sono disposto ad accettare questo sacrificio se all'orizzonte c'è un obiettivo più grande: il traguardo o il premio. Se l'obiettivo del traguardo o del premio non mi allettano così tanto e non sono un qualcosa che intimamente avrei voluto, allora è probabile che mi metta a recriminare sul perchè abbia dovuto affrontare questo sacrificio. Io la vedo così.
 
tutto sto sacrificio (a parte il parto) sarà che ho avuto una gravidanza senza problemi, sarà che avevo ben altri problemi a cui pensare .. boh, non l'ho mica fatto ..
o non ne sono stata consapevole .. che ne so ..
io se ripenso alla gravidanza ne farei subito un altro ... per come mi sentivo fisicamente .. mai mi sono sentita altrettanto forte, anche se camminare mi costava crampi e preferivo andare in bici, cosa che ho fatto fino a 20gg dal parto
poi a me la pancia, quella della maternità, mi è sempre piaciuta da morire ... in fondo è vicina alla sfera, la forma perfetta
o magari sono stata condizionata esteticamente dalla madonna del parto di pier della francesca che ho sempre trovato bellissima e pure sexy

credo che ci si possa sentire strumento se si ritiene di essere viste come madri, o meglio che l'essere madri sia per noi un destino ineluttabile, al quale è impossibile sottrarsi ..
allora diviene come il ciclo, qualcosa che non puoi evitare, che non scegli, che ti fa sottolineare solo gli svantaggi fisici .. un mero processo biologico come il respirare che ti fa solo andare avanti ..

ma almeno nel nostro mondo attuale ormai ci siamo almeno nella maggioranza dei casi ad esserci appropriate della maternità, come processo non subito ma partecipato
 
Ultima modifica:
io credo che questa tua sensazione di essere un mezzo è un qualcosa che dovresti indagare in te stessa. Insomma, se ti sei sentita uno strumento, un tramite, è probabilmente perchè sei stata messa nelle condizioni di sentirti in questo modo. Non conosco la tua storia, ma mi pare che sia plausibile.
L'unico modo per poter avere un bambino proprio è quello di portare a termine una gravidanza, salvo ciò che la scienza ci sta riservando e ci riserverà in futuro.
Il problema è che se ti sei sentita strumentalizzata in questo, forse è perchè l'obiettivo finale di questo travaglio non ti era così chiaro, o così valevole per te del sacrificio che descrivi.

In effetti quello della gravidanza è un processo che comporta notevoli alterazioni all'equilibrio fisiologico e psicologico, coinvolge il corpo e la mente della donna.

Il punto del discorso è un altro, se decido di intraprendere una maratona che porterà il mio fisico allo stremo delle forze, e a subire una fortissima fatica, allora sono disposto ad accettare questo sacrificio se all'orizzonte c'è un obiettivo più grande: il traguardo o il premio. Se l'obiettivo del traguardo o del premio non mi allettano così tanto e non sono un qualcosa che intimamente avrei voluto, allora è probabile che mi metta a recriminare sul perchè abbia dovuto affrontare questo sacrificio. Io la vedo così.


Sono profondamente onorata del tuo secondo messaggio in assoluto dalla data di iscrizione che risale al 2008.

E' il commento che avrei voluto subito dopo il mio post di apertura.

Due settimane di acque rotte e di flebo ininterrotte fino al compimento del settimo mese, una figlia settimina per la quale ho trepidato molto, un'impossibilità ad allattare per la mancanza di forze di un prematuro di attaccarsi al seno della madre..un seno che ha rischiato la mastite subito ed un intervento più tardi per la degenerazione di latte calcificato.
Una figlia che mi hanno tenuta lontana per 45 giorni fino al raggiungimento del peso ideale...una figlia che mi stava sul palmo della mano quando la mettevo sotto la copertina a fare la nanna...una figlia che oggi vive lontano per la sua giusta propria vita...e che...mi manca....un marito che oggi se ne frega...e questa donna accaldata con le borse della spesa che un domani sarà forse anch'essa sola... dopo tt il viaggio per arrivare al premio...ed è la vita.

Grazie Joh.:flower:
 
Sei la seconda, qui dentro, che è riuscita a farmi commuovere fino alle lacrime.

E io non piango neppure tanto facilmente.
 
è uno di quei sogni che si è infranto prima che potesse materializzarsi...però ricordo il senso di fastidio che provai quando al mare sentii una donna esclamare : mi sento come un microonde con un pollo dentro.

non so quali cose si possano provare, di sicuro non mi è mai capitato di avere a che fare con amiche o parenti che abbiano vissuto la gravidanza come uno stato di grazia dall'inizio alla fine.

è uno di quei misteri della natura ma anche di quei miracoli della biologia per cui riusciamo a far crescere un corpo estraneo dentro di noi, senza che si verifichino le crisi di rigetto cui siamo soggetti quando ad esempio subiamo un trapianto.

ricordo che quando studiai embriologia all'università rimasi affascinata dall'apprendere come da due cellule che si uniscono per caso abbia poi origine la vita, che pur essendo scandita in ogni suo progredire attraverso le varie fasi dello sviluppo , conserva un non so che di magico e misterioso.

di cui nn ho cognizione se non per averlo studiato.

:)
 
Bellissimo sarebbe stato averti potuto leggere prima di alcuni interventi.

Grazie Cico.:flower:
 
sono in fase refrattaria dall'esser introspettiva... sono proiettata verso il mondo esterno

CANNONE.jpg
 
ho visto poco fa una donna incinta con i borsoni della spesa e soffrire dal gran caldo...mi ha fatto pena..mi sono resa conto e mi sono ricordata che la gravidanza è un fatto invalidante..mi sono chiesta dove fosse il marito ...magari altrove per sfuggire alla noia..mi chiedo perchè accettiamo di essere macchine riproduttive e in nome di cosa...

...nn ho parole per tutto il resto...

Ti sei chiesta se ha deciso lei di non avere un uomo vicino per scelta?
La gravidanza da quando è invalidante?
:cool:---:cool:---:cool:
 
e questa donna accaldata con le borse della spesa che un domani sarà forse anch'essa sola... dopo tt il viaggio per arrivare al premio...ed è la vita.

Grazie Joh.:flower:

non essere così pessimista, potrebbe essere che la sua storia sia diversa dalla tua, dopo tutto
 
ho visto poco fa una donna incinta con i borsoni della spesa e soffrire dal gran caldo...mi ha fatto pena..mi sono resa conto e mi sono ricordata che la gravidanza è un fatto invalidante..mi sono chiesta dove fosse il marito ...magari altrove per sfuggire alla noia..mi chiedo perchè accettiamo di essere macchine riproduttive e in nome di cosa...

...nn ho parole per tutto il resto...

beh.... magari .... forse... non era tanto incintina, ma semplicemente con la pancetta e tentava di fare uno sfrozo per calare......:specchio:
 
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