io credo che questa tua sensazione di essere un mezzo è un qualcosa che dovresti indagare in te stessa. Insomma, se ti sei sentita uno strumento, un tramite, è probabilmente perchè sei stata messa nelle condizioni di sentirti in questo modo. Non conosco la tua storia, ma mi pare che sia plausibile.
L'unico modo per poter avere un bambino proprio è quello di portare a termine una gravidanza, salvo ciò che la scienza ci sta riservando e ci riserverà in futuro.
Il problema è che se ti sei sentita strumentalizzata in questo, forse è perchè l'obiettivo finale di questo travaglio non ti era così chiaro, o così valevole per te del sacrificio che descrivi.
In effetti quello della gravidanza è un processo che comporta notevoli alterazioni all'equilibrio fisiologico e psicologico, coinvolge il corpo e la mente della donna.
Il punto del discorso è un altro, se decido di intraprendere una maratona che porterà il mio fisico allo stremo delle forze, e a subire una fortissima fatica, allora sono disposto ad accettare questo sacrificio se all'orizzonte c'è un obiettivo più grande: il traguardo o il premio. Se l'obiettivo del traguardo o del premio non mi allettano così tanto e non sono un qualcosa che intimamente avrei voluto, allora è probabile che mi metta a recriminare sul perchè abbia dovuto affrontare questo sacrificio. Io la vedo così.