io ti dico che se fai una buona pratica l'esame è fattibile, ammetto anche che tu possa non passarlo per sfortuna ma ti dico anche di diffidare di chi dice di aver fatto un buon compito (uguale a quello del mo vicino, gliel'ho passato io, ecc. ecc.) perchè la percentuale di capre che fanno giurisprudenza è altissima. Per laurearti non ci vuole una particolare attitudine ed il fatto che è una facoltà tutta orale non ti prepara ad una prova scritta quindi se hai lacune te le porti all'esame di stato.
Le stesse persone che hanno detto di aver fatto un buon esame hanno magari scritto qualche è senza accento, qualche acca dove non serviva o qualche citazione latina non corretta.
Anche agli esami universitari i bocciati uscivano dicendo che avevano risposto da manuale....tu c'eri? Io c'ero? No, ognuno può dire quello che vuole, occorre essere solo onesti con se stessi.
All'esame di avvocato occorre essere il più possibile lineari, chiari e semplici. Periodi brevi e corretti, non devi stancare chi lo leggerà proprio perchè probabilmente questo non avrà tempo di esaminare accuratamente il tuo scritto. Quando ho finito i miei elaborati ero convinto di aver fatto una cagata, una volta usciti gli esiti ho rivisto i miei compiti e i 2 di civile mi sono piaciuti particolarmente, quello di penale che è la mia materia era una cagata (infatti non ho raggiunto la sufficienza) proprio perchè convinto di sapere tutto non sono stato chiaro e lineare come lo ero stato nelle altre 2 prove.