w l'ignoranza

ah, ora sono in studio e scrivo sul forum...tanto difficile? Immagino invece che gli avvocati che conosci tu non hanno neanche un minuto per farsi un caffè, tra youporn e la xbox, stai portanto proprio la discussione ad un infimo livello ma, del resto, tu ci bazzichi bene

miiiiiiiiiiiii mimmo nemmeno 3 MEGA SCHERZO e 100 faccine:wall:

una battutina velenosa e sbrocchi:D:D:D:D


dai lo intuiamo tutti che sei un buon avvocato

10 anni di universita':eek::eek::eek::eek: saranno serviti a qualcosa:D:p:D:D:D:D:D;)
 
io ti dico che se fai una buona pratica l'esame è fattibile, ammetto anche che tu possa non passarlo per sfortuna ma ti dico anche di diffidare di chi dice di aver fatto un buon compito (uguale a quello del mo vicino, gliel'ho passato io, ecc. ecc.) perchè la percentuale di capre che fanno giurisprudenza è altissima. Per laurearti non ci vuole una particolare attitudine ed il fatto che è una facoltà tutta orale non ti prepara ad una prova scritta quindi se hai lacune te le porti all'esame di stato.

Le stesse persone che hanno detto di aver fatto un buon esame hanno magari scritto qualche è senza accento, qualche acca dove non serviva o qualche citazione latina non corretta.

Anche agli esami universitari i bocciati uscivano dicendo che avevano risposto da manuale....tu c'eri? Io c'ero? No, ognuno può dire quello che vuole, occorre essere solo onesti con se stessi.

All'esame di avvocato occorre essere il più possibile lineari, chiari e semplici. Periodi brevi e corretti, non devi stancare chi lo leggerà proprio perchè probabilmente questo non avrà tempo di esaminare accuratamente il tuo scritto. Quando ho finito i miei elaborati ero convinto di aver fatto una cagata, una volta usciti gli esiti ho rivisto i miei compiti e i 2 di civile mi sono piaciuti particolarmente, quello di penale che è la mia materia era una cagata (infatti non ho raggiunto la sufficienza) proprio perchè convinto di sapere tutto non sono stato chiaro e lineare come lo ero stato nelle altre 2 prove.
 
comunque su una cosa concordo

anche mia figlia ha sempre detto che tutti gli incapaci che non sanno cosa fare si buttano in questa facolta';)
 
Ultima modifica:
miiiiiiiiiiiii mimmo nemmeno 3 MEGA SCHERZO e 100 faccine:wall:

una battutina velenosa e sbrocchi:D:D:D:D


dai lo intuiamo tutti che sei un buon avvocato

10 anni di universita':eek::eek::eek::eek: saranno serviti a qualcosa:D:p:D:D:D:D:D;)
anche di più di 10, ci ho messo di più perchè volevo che non mi correggessero a Bari ;)

Proprio il fatto che abbia avuto tanti azzi lavorativi, familiari e di altra natura e nonostante tutto mi sia laureato ti fa capire la facilità di questa facoltà. Per me lo studio era l'ultima cosa e se mi fossi iscritto ad ingegneria o medicina certo ora non sarei ingegnere o dottore, sono invece avvocato come altre decine di migliaia di persone
 
io ti dico che se fai una buona pratica l'esame è fattibile, ammetto anche che tu possa non passarlo per sfortuna ma ti dico anche di diffidare di chi dice di aver fatto un buon compito (uguale a quello del mo vicino, gliel'ho passato io, ecc. ecc.) perchè la percentuale di capre che fanno giurisprudenza è altissima. Per laurearti non ci vuole una particolare attitudine ed il fatto che è una facoltà tutta orale non ti prepara ad una prova scritta quindi se hai lacune te le porti all'esame di stato.

Le stesse persone che hanno detto di aver fatto un buon esame hanno magari scritto qualche è senza accento, qualche acca dove non serviva o qualche citazione latina non corretta.

Anche agli esami universitari i bocciati uscivano dicendo che avevano risposto da manuale....tu c'eri? Io c'ero? No, ognuno può dire quello che vuole, occorre essere solo onesti con se stessi.

All'esame di avvocato occorre essere il più possibile lineari, chiari e semplici. Periodi brevi e corretti, non devi stancare chi lo leggerà proprio perchè probabilmente questo non avrà tempo di esaminare accuratamente il tuo scritto. Quando ho finito i miei elaborati ero convinto di aver fatto una cagata, una volta usciti gli esiti ho rivisto i miei compiti e i 2 di civile mi sono piaciuti particolarmente, quello di penale che è la mia materia era una cagata (infatti non ho raggiunto la sufficienza) proprio perchè convinto di sapere tutto non sono stato chiaro e lineare come lo ero stato nelle altre 2 prove.

chiaro chiaro che l'essere umano,per sua natura, tende sempre a giustificarsi e ad incolpare gli altri delle sue malefatte.
;)
 
anche di più di 10, ci ho messo di più perchè volevo che non mi correggessero a Bari ;)

Proprio il fatto che abbia avuto tanti azzi lavorativi, familiari e di altra natura e nonostante tutto mi sia laureato ti fa capire la facilità di questa facoltà. Per me lo studio era l'ultima cosa e se mi fossi iscritto ad ingegneria o medicina certo ora non sarei ingegnere o dottore, sono invece avvocato come altre decine di migliaia di persone

e io ti faccio i migliori in bocca al lupo per la tua carriera:);)
 
comunque su una cosa concordo

anche mia figlia ha sempre detto che tutti gli incapaci che non sanno cosa fare si buttano in questa facolta';)
infatti, guarda a me dispiace perchè è una bella facoltà ed è davvero appassionante ma il numero eccessivo di colleghi la svilisce al punto che in tribunale l'avvocato, tra gli operatori del diritto, è dietro l'ultimo dei cancellieri e deve sempre dimostrare qualcosa, oltre al fatto che per questioni di immagine deve essere sempre ben vestito, essere cordiale ed avere la macchina decente:(. Roba da pazzi davvero
All'esterno è parzialmente diverso, ma non tanto.
 
non sono d'accordo harley, è pur sempre un lavoro non tutta la tua vita, esiste altro oltre il pallone per fortuna, per quanto riguarda lo studio, oggi stendardo ha voglia di studiare e applicarsi, ma tra qualche anno chi lo sa?
Qui si sta parlando di una cosa seria a mio parere è giusto che lui riesca a farla, ci lamentiamo sempre che i calciatori sono senza testa e viziati, se qualcuno cerca di uscire dal gruppo tanto meglio.

Scusa Fermanti ...ma se Stendardo ha voglia di studiare adesso e non tra qualche anno è un problema di Stendardo, non dell'Atalanta.

Stendardo è un professionista del calcio, viene pagato molto bene, con grande probabilità prende tra 500 mila ed 1 milione di Euro annui netti.

Deve essere a disposizione degli impegni della Società.

Non stiamo poi parlando di un esame per uscire dall'analfabetismo da parte di un disoccupato, stiamo parlando di un esame di stato per l'avvocatura da parte di un professionista del calcio benestante, esame che può fare anche in futuro.

Chiaramente se l'esame in questione non cozzava con gli impegni della squadra allora era più che legittimo che ci andasse, ma se va contro gli impegni della squadra è giusto che non ci andasse.
 
Secondo me tutto va commisurato alla professione in corso.

Stendardo attualmente, ed ancora per qualche anno, è un calciatore professionista. Peraltro lautamente pagato.

Quindi deve seguire ciò che la società gli comunica.

Se la Società ha bisogno di lui per la partita prossima lui deve essere disponibile, a meno ovviamente di infortuni, malattie ecc.

Non è una sua impellenza svolgere l'esame di avvocato perchè la sua professione è il calcio.

Quando lascerà il calcio potrà fare l'esame di avvocato quando vorrà.

in tutte le aziende quando un dipendente (che fa regolarmente il proprio lavoro) deve assentarsi per motivi di studio, gli concedono un permesso, anzi mi sembra che sia anche stabilito di quanti permessi può usufruire, a seconda del contratto di lavoro

vero che i calciatori hanno contratti particolari e che straguadagnano come pochissime altre categorie, quindi non hanno bisogno di nessun benefit ulteriore, ma se il diritto allo studio è tutelato dalla legge, non vedo come si possa impedirgli di andare a dare un esame di stato che non viene fissato da lui
 
in tutte le aziende quando un dipendente (che fa regolarmente il proprio lavoro) deve assentarsi per motivi di studio, gli concedono un permesso, anzi mi sembra che sia anche stabilito di quanti permessi può usufruire, a seconda del contratto di lavoro

vero che i calciatori hanno contratti particolari e che straguadagnano come pochissime altre categorie, quindi non hanno bisogno di nessun benefit ulteriore, ma se il diritto allo studio è tutelato dalla legge, non vedo come si possa impedirgli di andare a dare un esame di stato che non viene fissato da lui

A livello legale non so come funzioni la contrattualistica dei calciatori professionisti in merito agli eventuali permessi di studio, perciò non mi pronuncio.

Io esprimevo la mia opinione solo sul piano della logica.

La logica, per me, impone che Stendardo è un giocatore di calcio professionista, lautamente pagato, e deve seguire gli impegni della società.
Per la mia logica gli impegni della squadra, nel caso di calciatori di livello di Stendardo molto ben pagati e che finita la professione vivranno di rendita, vengono prima anche del diritto allo studio, precisando che qui non stiamo parlando di un esame per uscire dall'analfabetismo, ma un esame di stato che stendardo può tranquillamente portare a termine l'anno prossimo, se capiterà in un periodo senza impegni ufficiali della sua squadra, oppure quando non sarà più un calciatore professionista.
 
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