Webank Banco BPM non risarcisce i circolari

Asimmetrie informative e truffe bancarie

Provo a sintetizzare quello che ho imparato leggendo questo thread.

A quanto sembra, con le tecnologie disponibili oggi, è possibile riprodurre un assegno circolare in modo tale che la copia sia praticamente indistinguibile dall'originale, anche per un cassiere bancario esperto.
Quindi basta comunicare ad un truffatore adeguatamente organizzato il numero di un assegno circolare legittimo, perché questi ne riproduca una copia in grado di superare i controlli delle banche.
Alla luce di quello che ho imparato, a prima vista la responsabilità della truffa è della vittima che ha comunicato al truffatore il numero di assegno.
Il problema è che prima di leggere questo thread io non ero a conoscenza che fosse tanto facile riprodurre un assegno circolare; ad aprile, all'avvio del thread, sarei potuto incappare anche io in una truffa simile; e se oggi sono al riparo da questo tipo di truffa, è grazie all'autore del thread che ha avuto il coraggio e l'umiltà di raccontare la sua esperienza.

D'altra parte, il problema era ben noto nell'ambiente bancario, per cui ad esempio qualcuno che ha più stretti contatti con le banche si è sentito in diritto di intervenire in questo thread addossando alla vittima la responsabilità della truffa.
Ed è abbastanza plausibile che anche l'autore della truffa, essendo a conoscenza dei meccanismi, avesse in realtà rapporti stretti con il mondo bancario; magari è proprio uno di quelli che sono intervenuti nel thread a pontificare sulle responsabilità della vittima.

Per quantificare le responsabilità della vittima occorrerebbe stabilire con sufficiente precisione quanti dei normali clienti bancari fossero a conoscenza di questa possibilità di truffa prima di aprile; io non ne ero a conoscenza, e credo che la maggioranza dei clienti normali non ne fosse a conoscenza; mentre il problema era evidentemente ben noto in ambienti bancari.

La responsabilità del mondo bancario non è tanto di non essere in grado di riconoscere un assegno circolare falso, visto che a quanto sembra questo è praticamente impossibile; la responsabilità è di non avere divulgato in modo opportuno questa informazione tra i clienti, presumibilmente anche con il preciso scopo di favorire truffe da parte degli insider.

Oggi di fatto Webank si trova di fronte ad un dilemma non risolvibile senza un'indagine penale; la presunta vittima della truffa potrebbe in realtà avere ordito lui stesso la truffa, o essere complice della truffa; se era a conoscenza della debolezza degli assegni circolari, potrebbe aver orchestrato lui stesso la vicenda.
Vero è che in generale l'onere della prova spetta alla banca, ma se fossi io la vittima cercherei di dimostrare senza ombra di dubbio di non aver partecipato alla truffa; una volta dimostrato questo, la responsabilità esclusiva della banca è fuori discussione, per non aver comunicato preventivamente al cliente la debolezza degli assegni circolari.

Saluti
 
Ultima modifica:
Bhè che dire la tua analisi non fa una piega...
uno dei punti della questione è.. come è possibile nel 2017 non rendere l'assegno circolare un sistema sicuro?? questo per me da ing. informatico è una cosa incredibile... va al di la della mia comprensione.. è di una banalità sconcertante mettere in piedi un sistemino da due soldi per garantire con la certezza del 120% la sicurezza di un assegno bancario...
non lo fanno? non vogliono investire nelle sicurezza??? sono banche o dei cioccolatai? (per me indubbiamente la seconda)
Io metto in soldi in banca per cosa? perchè mi sono simpatici? no di certo io metto i soldi in banca perchè mi sarei aspettato che fossero al sicuro...
Io alla stessa stregua faccio emettere un circolare perchè mi aspetto che sia sicuro. non che sia un pezzo di carta straccia che il primo che passa sia in grado di duplicarlo e incassarlo..

Le banche mettono in piedi sistemi con chiavette per proteggere pagamenti da pochi euro e per un assegno da 32k nulla??? siamo al ridicolo.

p.s. se io fossi complice della truffa di sicuro non avrei fatto questo casino ma avrei accettato la metà che mi hanno proposto come rimborso... (secondo voi se la banca avesse la coscienza pulita mi avrebbe fatto chiamare al volo da un loro pinguino per propormi ma metà)

in ogni caso non vedo l'ora di andare in tribunale non ne avete idea.. per me (credeteci o meno) è per lo più una questione di principio

ad maiora
 
D'altra parte, il problema era ben noto nell'ambiente bancario, per cui ad esempio qualcuno che ha più stretti contatti con le banche si è sentito in diritto di intervenire in questo thread addossando alla vittima la responsabilità della truffa.
Ed è abbastanza plausibile che anche l'autore della truffa, essendo a conoscenza dei meccanismi, avesse in realtà rapporti stretti con il mondo bancario; magari è proprio uno di quelli che sono intervenuti nel thread a pontificare sulle responsabilità della vittima.
La responsabilità del mondo bancario non è tanto di non essere in grado di riconoscere un assegno circolare falso, visto che a quanto sembra questo è praticamente impossibile; la responsabilità è di non avere divulgato in modo opportuno questa informazione tra i clienti, presumibilmente anche con il preciso scopo di favorire truffe da parte degli insider.
Vero è che in generale l'onere della prova spetta alla banca, ma se fossi io la vittima cercherei di dimostrare senza ombra di dubbio di non aver partecipato alla truffa; una volta dimostrato questo, la responsabilità esclusiva della banca è fuori discussione, per non aver comunicato preventivamente al cliente la debolezza degli assegni circolari.

A prescindere dalla disavventuta di maga_borsa, che ha insegnato a tutti qualcosa e va ringraziato per aver condiviso il problema, le tue affermazioni che ho nerettato mi sembrano piuttosto gratuite e marcate da un complottismo un attimino fuori luogo per l'oggetto della discussione.

Per affermare che "La responsabilità del mondo bancario è di non avere divulgato in modo opportuno questa informazione tra i clienti, presumibilmente anche con il preciso scopo di favorire truffe da parte degli insider hai qualche prova oppure è il teorema delle 22.54?
 
vabbe' a questo punto allora tanto vale organizzare la truffa in autonomia::D
- faccio un circolare da 100k
- passo gli estremi al mio complice, il quale s'instasca i 100
- espongo la questione all'arbitrato bancario il quale mi propone il rimborso del 50% ovvero 50K
- do la stecca al mio complice (un 10/15k) e mi tengo il restante, poi ricomincio

Bhè che dire la tua analisi non fa una piega...
uno dei punti della questione è.. come è possibile nel 2017 non rendere l'assegno circolare un sistema sicuro?? questo per me da ing. informatico è una cosa incredibile... va al di la della mia comprensione.. è di una banalità sconcertante mettere in piedi un sistemino da due soldi per garantire con la certezza del 120% la sicurezza di un assegno bancario...
non lo fanno? non vogliono investire nelle sicurezza??? sono banche o dei cioccolatai? (per me indubbiamente la seconda)
Io metto in soldi in banca per cosa? perchè mi sono simpatici? no di certo io metto i soldi in banca perchè mi sarei aspettato che fossero al sicuro...
Io alla stessa stregua faccio emettere un circolare perchè mi aspetto che sia sicuro. non che sia un pezzo di carta straccia che il primo che passa sia in grado di duplicarlo e incassarlo..

Le banche mettono in piedi sistemi con chiavette per proteggere pagamenti da pochi euro e per un assegno da 32k nulla??? siamo al ridicolo.

p.s. se io fossi complice della truffa di sicuro non avrei fatto questo casino ma avrei accettato la metà che mi hanno proposto come rimborso... (secondo voi se la banca avesse la coscienza pulita mi avrebbe fatto chiamare al volo da un loro pinguino per propormi ma metà)

in ogni caso non vedo l'ora di andare in tribunale non ne avete idea.. per me (credeteci o meno) è per lo più una questione di principio

ad maiora
 
p.s. se io fossi complice della truffa di sicuro non avrei fatto questo casino ma avrei accettato la metà che mi hanno proposto come rimborso... (secondo voi se la banca avesse la coscienza pulita mi avrebbe fatto chiamare al volo da un loro pinguino per propormi ma metà)
in ogni caso non vedo l'ora di andare in tribunale non ne avete idea.. per me (credeteci o meno) è per lo più una questione di principio
ad maiora
Ovviamente non devi convincere il forum della tua buona fede, il problema è che l'ABF potrebbe sospendere la decisione se questo aspetto non gli viene chiarito "oltre ogni ragionevole dubbio".
Se possibile, è sempre meglio ottenere una decisione ABF piuttosto che andare in tribunale, o quanto meno è meglio andare in tribunale con una decisione ABF favorevole.
Ti consiglierei di integrare il ricorso puntando più che sull'errore relativo al mancato riconoscimento dell'assegno falso, sulla mancata informazione da parte della banca, è un punto su cui esiste una giurisprudenza unanime.
Saluti
 
A prescindere dalla disavventuta di maga_borsa, che ha insegnato a tutti qualcosa e va ringraziato per aver condiviso il problema, le tue affermazioni che ho nerettato mi sembrano piuttosto gratuite e marcate da un complottismo un attimino fuori luogo per l'oggetto della discussione.

Per affermare che "La responsabilità del mondo bancario è di non avere divulgato in modo opportuno questa informazione tra i clienti, presumibilmente anche con il preciso scopo di favorire truffe da parte degli insider hai qualche prova oppure è il teorema delle 22.54?
Del tuo intervento ho capito solo che ti senti coinvolto personalmente, e non ne capisco il motivo; non ti conosco, non so se sei il premio Nobel della bontà o un serial killer.
Se guardi la cosa con distacco puoi sicuramente fare un intervento meno sgangherato e isterico.
Ho dato una mia interpretazione della vicenda, non mi serve il tuo permesso, e non devo dimostrare niente.
Il fatto certo è che in questo come in mille altri casi le banche mantengono un comportamento opaco; ho avanzato un'ipotesi (cerca nel vocabolario il significato del termine "presumibilmente"); se vuoi contrastarla, l'unico modo legittimo ed efficace è di proporre una spiegazione più plausibile.
Se la mia ipotesi resta l'unica in campo, con il tempo acquisterà valore di verità provata.

Ovviamente l'ipotesi si basa su una valutazione non lusinghiera del mondo bancario; se vuoi posso approfondire, però vedo che ho toccato un nervo scoperto e non vorrei crearti una crisi isterica; sei in grado di sopravvivere se viene meno il mito dell'insindacabilità bancaria?
Saluti
 
Del tuo intervento ho capito solo che ti senti coinvolto personalmente, e non ne capisco il motivo; non ti conosco, non so se sei il premio Nobel della bontà o un serial killer.
se lo dici tu... però quante cose capisci in 4 righe

Se guardi la cosa con distacco puoi sicuramente fare un intervento meno sgangherato e isterico.
questa è una tua valutazione, espressa con una certa arroganza

Ho dato una mia interpretazione della vicenda, non mi serve il tuo permesso, e non devo dimostrare niente.
che tale rimane: però se si fanno delle affermazioni e delle accuse neanche troppo velate, magari argomentarle con dei dati non sarebbe male (a meno che anche in questo caso tu non abbia capito tutto in 4 righe)

Il fatto certo è che in questo come in mille altri casi le banche mantengono un comportamento opaco; ho avanzato un'ipotesi (cerca nel vocabolario il significato del termine "presumibilmente"); se vuoi contrastarla, l'unico modo legittimo ed efficace è di proporre una spiegazione più plausibile.
Se la mia ipotesi resta l'unica in campo, con il tempo acquisterà valore di verità provata.
quindi se una teoria è più plausibile oppure resta l'unica in campo (nell'ampissimo consesso di una discussione del FOL) diventa verità provata: che branca del diritto è?

Ovviamente l'ipotesi si basa su una valutazione non lusinghiera del mondo bancario; se vuoi posso approfondire, però vedo che ho toccato un nervo scoperto e non vorrei crearti una crisi isterica; sei in grado di sopravvivere se viene meno il mito dell'insindacabilità bancaria?
abbeh la base di partenza dell'ipotesi sarebbe la valutazione non lusinghiera del mondo bancario e di conseguenza maga_borsa va risarcito: ho sinceramente paura dell'approfondimento

Nel mio intervento mi sembra di aver semplicemente fatto presente che ritenevo le tue affermazioni piuttosto gratuite e marcate da un complottismo un attimino fuori luogo e al momento senza alcuna prova a confermarle. Il tutto direi anche in modo educato.
La tua risposta è stata:
un intervento meno sgangherato e isterico.
non mi serve il tuo permesso, e non devo dimostrare niente.
Se la mia ipotesi resta l'unica in campo, con il tempo acquisterà valore di verità provata.
se vuoi contrastarla, l'unico modo legittimo ed efficace è di proporre una spiegazione più plausibile. (guai a non essere d'accordo)
però vedo che ho toccato un nervo scoperto e non vorrei crearti una crisi isterica; sei in grado di sopravvivere se viene meno il mito dell'insindacabilità bancaria?

e l'isterico sarei io?
 
Nel mio intervento mi sembra di aver semplicemente fatto presente che ritenevo le tue affermazioni piuttosto gratuite e marcate da un complottismo un attimino fuori luogo e al momento senza alcuna prova a confermarle. Il tutto direi anche in modo educato.
La questione di fondo riguarda il modo di essere presente nel forum, e di utilizzarlo come mezzo di comunicazione.
Tu sei liberissimo di contrastare una mia opinione esprimendone una più credibile, plausibile, dimostrata con maggior rigore; questo farebbe crescere il forum, e farebbe crescere anche me.
Il tuo intervento si risolve semplicemente in un attacco personale, il che presuppone una presunzione di superiorità da parte tua.
La conseguenza possibile non può essere che una flame war, uno scontro del tipo "chi sei tu e che sono io", con conseguente noia dei lettori e intervento dei moderatori a cancellare i post.

Anche l'abuso del quoting è un tipico sintomo di atteggiamento puramente polemico, che troppo spesso crea guai nei forum; se hai qualcosa di tuo da dire, esprimilo con un tuo ragionamento logico.
Al momento, dopo due interventi pieni di boria e supponenza, ancora hai spiegato quale sia la tua interpretazione nella vicenda, e questo rende la tua presenza nel thread poco utile al forum.
Se proprio vuoi fare una gara a chi è più bravo, o vuoi dirmi quello che posso o non posso fare, un forum non è il luogo adatto; contattami per email e fissiamo un appuntamento dal vivo, magari riesci ad essere più convincente.
Saluti
 
a parte che il quoting si usa anche per argomentare un discorso, e non solo per fare della polemica (cosa in cui mi sembri abbastanza forte e non hai bisogno del mio aiuto), e nuovamente esprimi giudizi sulle persone sulla base di tue valutazioni assolutamente personali e gratuite; cosa ti devo dire che non ti ho già detto?

-"Ed è abbastanza plausibile che anche l'autore della truffa, essendo a conoscenza dei meccanismi, avesse in realtà rapporti stretti con il mondo bancario; magari è proprio uno di quelli che sono intervenuti nel thread a pontificare sulle responsabilità della vittima" cosa c'è di argomentato, plausibile e rigoroso in questa supposizione? Conosci truffatori che abbiano stretti rapporti con il mondo bancario e siano intervenuti in questa discussione, o stai teorizzando?
-"la responsabilità è di non avere divulgato in modo opportuno questa informazione tra i clienti, presumibilmente anche con il preciso scopo di favorire truffe da parte degli insider" cosa c'è di argomentato, plausibile e rigoroso nel supporre che il mondo bancario abbia interesse a favorire truffe da parte degli insider? Non lo sò dimmi tu
-"la responsabilità esclusiva della banca è fuori discussione, per non aver comunicato preventivamente al cliente la debolezza degli assegni circolari" hai già dato una sentenza senza neanche sapere se la banca abbia o meno fatto quello che tu dici

questo per quanto riguarda ciò su cui non sono d'accordo con te: e sottolineo il disaccordo, tutto il resto "attacco personale, il che presuppone una presunzione di superiorità da parte tua.
La conseguenza possibile non può essere che una flame war, uno scontro del tipo "chi sei tu e che sono io", Se proprio vuoi fare una gara a chi è più bravo, due interventi pieni di boria e supponenza, vuoi dirmi quello che posso o non posso fare" è tutta farina del tuo sacco basata non so su quali presupposti.

A parte che la discussione può progredire benissimo senza la mia interpretazione (che come tale vale quel che vale e non aggiungerebbe molto a quanto già detto), il mio intervento era finalizzato ad esprimere il disaccordo con supposizioni basate su mere congetture (proprio perchè tali) poichè, in caso di ricorso all'ABF (o ad altri strumenti di risoluzione delle controversie), vengono presi in considerazioni i fatti e non i teoremi (come penso anche tu abbia potuto leggere dalle sentenze che ho linkato).

Sulla noia dei lettori son d'accordo con te, quindi dopo questo post concluderò questo scambio di quote e cercherò di intervenire quando potrò essere utile.

La questione di fondo riguarda il modo di essere presente nel forum, e di utilizzarlo come mezzo di comunicazione.
Tu sei liberissimo di contrastare una mia opinione esprimendone una più credibile, plausibile, dimostrata con maggior rigore; questo farebbe crescere il forum, e farebbe crescere anche me.
Il tuo intervento si risolve semplicemente in un attacco personale, il che presuppone una presunzione di superiorità da parte tua.
La conseguenza possibile non può essere che una flame war, uno scontro del tipo "chi sei tu e che sono io", con conseguente noia dei lettori e intervento dei moderatori a cancellare i post.

Anche l'abuso del quoting è un tipico sintomo di atteggiamento puramente polemico, che troppo spesso crea guai nei forum; se hai qualcosa di tuo da dire, esprimilo con un tuo ragionamento logico.
Al momento, dopo due interventi pieni di boria e supponenza, ancora hai spiegato quale sia la tua interpretazione nella vicenda, e questo rende la tua presenza nel thread poco utile al forum.
Se proprio vuoi fare una gara a chi è più bravo, o vuoi dirmi quello che posso o non posso fare, un forum non è il luogo adatto; contattami per email e fissiamo un appuntamento dal vivo, magari riesci ad essere più convincente.
Saluti
 
@biziotto. Ancora non riesco a capire se sei particolarmente ingenuo, o se sei un troll del mondo bancario molto furbo.
Questa vicenda ha mostrato alcuni fatti incontrovertibili:
- L'assegno circolare ha una vulnerabilità gravissima.
- La vulnerabilità è nota in ambiente bancario
- Il mondo bancario nasconde volutamente la vulnerabilità ai clienti, esponendoli a truffe molto facili.
E tu pretendi di giustificare questo comportamento criminogeno con artifici retorici?
Se sei un troll, meriti di essere preso a martellate sui denti.
Se sei molto ingenuo, mi dispiace di averti turbato, però dovresti cominciare a svegliarti e riflettere su quello che dici; in attesa, è una buona decisione quella di astenerti dal fare altri interventi, finché non hai qualcosa di sensato da dire.

Saluti
 
beh sul terzo punto francamente ho forti dubbi, se "il mondo bancario" nascondesse volutamente la cosa non sarebbero molto furbi, visto che poi devono risarcire (come minimo il 50%, a giudicare dalle sentenze dell'arbitrato postate in precedenza.... questo corrobora la tesi che passare gli estremi del circolare sia visto in buona sostanza come un "concorso di colpa", giusto o sbagliato che sia, e che sia la conditio sine qua non la truffa non possa essere perpetrata, cosa che contrasta col punto n. 1 ).
 
Vi Aggiorno, l'arbitrato non mi ha ancora risposto (da aprile) e io ho perso la pazienza, ho attivato il mio avvocato che è uno con i contro cxxxx
Inutile sottolineare il livello ridicolo dei loro avvocati che hanno mandato una raccomandata ridicola all'arbitrato chiedendo di interrompere la procedura in quanto è già in corso un procedimento legale per truffa nel quale sono stati chiamati a testimoniare (cosa c'entrerà con la mia richiesta lo sanno solo loro)

La causa durerà vari anni ma non mi interessa sono talmente certo della mia ragione che andrò avanti ad oltranza fino al rimborso del 100% piu' i danni e le spese legali

P.s. mi hanno già proposto un rimborso del 50% con una mail a suo tempo (cosa che indica chiaramente la loro coda di paglia) ma al direttore che mi ha contattato ho ovviamente riso in faccia.

Non ti fidare mai troppo del tuo avvocato...lui i soldi li prende comunque (o vinci o perdi) e se non paghi ti fa causa.
 
Ultima modifica:
Procede che sto attendendo la pronuncia dell'arbitrato bancario e nel mentre sto preparando la causa alla banca.

Ho contattato vari giornali sia online che non, per far scrivere un articolo sulla questione.
Tutti questi giornalai (perchè di giornalai si tratta e non giornalisti ) da strapazzo, quando gli ho parlato di persona si sono dimostrati tutti molto disponibili a pubblicare un pezzo di denuncia e mi hanno chiesto di mandare una mail alla redazione con in copia vari colleghi ma NESSUNO e dico nessuno hai poi risposto alla mail e non si sono piu' fatti sentire.

Conigli paraxxxx delle banche.

La cosa al posto di demoralizzarmi mi ha fatto salire il nervoso a 1000 e a costo di impiegarci 10 o 20 anni vi assicuro che la porterò in fondo.

Vi terrò aggiornato sull'evolversi, state tranquilli che di questa storia ne sentirete parlare ;):D:D

Intervengo in quanto giornalaio (in tutt'altro campo) e vi spiego un segreto: le redazioni ricevono centimigliaia di denunce come questa nel corso della propria carriera, soprattutto al telefono. Beh, il punto è che è gente che lavora, che ha cose da fare, che non può star lì a sentire le storie di tutti al telefono, quindi risponderà: "Sembra vagamente interessante, mandami una mail". Ma se poi dalla mail ne deduce che c'è poco da scrivere, poco da raccontare, che si tratta più di un caso personale che non di uno generale, non ne scriverà.

Questo non fa di loro dei cretini. Semplicemente hanno un modo di valutare le notizie che è professionale, più che personale. Ciò che è importante per noi, per il pubblico spesso *fottesega*.

(Scusate l'OT)
 
Provo a sintetizzare quello che ho imparato leggendo questo thread.

A quanto sembra, con le tecnologie disponibili oggi, è possibile riprodurre un assegno circolare in modo tale che la copia sia praticamente indistinguibile dall'originale, anche per un cassiere bancario esperto.

Per me, di base, il problema sta qui: se sai che un prodotto è riproducibile in maniera tale che la copia sia indistinguibile dall'originale, allora il prodotto va aggiornato.

Succede sempre con le banconote, ma non succede con gli assegni circolari? La colpa non è di chi li usa, ma di chi li crea.

Basterebbe ad esempio inserire un chip RFID codificato con un codice di verifica, e creare un "catalogo" interbancario che associa numero di assegno (comunicabile) e codice di verifica (presente solo su supporto fisico, e non comunicabile perché non conosciuto). La butto lì così perché non sono un tecnico, eh. È solo un'idea a caso.

Se i sistemi non funzionano, si aggiornano. Se c'è un problema, si risolve. Se non si vuole risolvere, la colpa di chi è?
 
beh sul terzo punto francamente ho forti dubbi, se "il mondo bancario" nascondesse volutamente la cosa non sarebbero molto furbi, visto che poi devono risarcire (come minimo il 50%, a giudicare dalle sentenze dell'arbitrato postate in precedenza.... questo corrobora la tesi che passare gli estremi del circolare sia visto in buona sostanza come un "concorso di colpa", giusto o sbagliato che sia, e che sia la conditio sine qua non la truffa non possa essere perpetrata, cosa che contrasta col punto n. 1 ).
Il punto di vista di bancari onesti e intelligenti può essere molto utile alla discussione.
Non so se tu corrispondi alla descrizione, però provo a darti una mano; nel tuo intervento intravedo qualcosa di interessante, ma ancora troppo indecifrabile per me.
Prova a esprimere quello che vuoi dire con un tuo ragionamento, senza necessariamente fare riferimento a miei interventi.
Saluti
 
Per me, di base, il problema sta qui: se sai che un prodotto è riproducibile in maniera tale che la copia sia indistinguibile dall'originale, allora il prodotto va aggiornato.
L'aggiornamento di tutta la gestione degli assegni circolari può essere molto oneroso per il mondo bancario; può non valerne la pena, anche considerando che oggi sono disponibili molti altri strumenti di pagamento con funzioni simili.
Invece una campagna di informazione sulle vulnerabilità degli assegni circolari avrebbe un costo praticamente nullo, ed effettivamente scaricherebbe sugli utenti la responsabilità di un utilizzo prudente; il problema è che la pubblicistica bancaria disegna ancora gli assegnai circolari come strumenti sicuri e tranquilli alla portata di tutti.
Saluti
 
L'aggiornamento di tutta la gestione degli assegni circolari può essere molto oneroso per il mondo bancario; può non valerne la pena, anche considerando che oggi sono disponibili molti altri strumenti di pagamento con funzioni simili.
Invece una campagna di informazione sulle vulnerabilità degli assegni circolari avrebbe un costo praticamente nullo, ed effettivamente scaricherebbe sugli utenti la responsabilità di un utilizzo prudente; il problema è che la pubblicistica bancaria disegna ancora gli assegnai circolari come strumenti sicuri e tranquilli alla portata di tutti.
Saluti

Dati i presupposti qui visti, l'unico utilizzo prudente di un assegno in questa nuova era digitale è il non utilizzo.

Probabilmente le banche aspettano che gli assegni vadano a morire, come i fax.
 
Per me, di base, il problema sta qui: se sai che un prodotto è riproducibile in maniera tale che la copia sia indistinguibile dall'originale, allora il prodotto va aggiornato.

Succede sempre con le banconote, ma non succede con gli assegni circolari? La colpa non è di chi li usa, ma di chi li crea.

Basterebbe ad esempio inserire un chip RFID codificato con un codice di verifica, e creare un "catalogo" interbancario che associa numero di assegno (comunicabile) e codice di verifica (presente solo su supporto fisico, e non comunicabile perché non conosciuto). La butto lì così perché non sono un tecnico, eh. È solo un'idea a caso.

Se i sistemi non funzionano, si aggiornano. Se c'è un problema, si risolve. Se non si vuole risolvere, la colpa di chi è?

Neanch'io sono un tecnico, però l'idea mi sembra buona (bisogna vedere la fattibilità, ma anche lì lasciamo spazio ai tecnici).
Come curiosità ti posso dire che per quanto riguarda le banconote, il problema è anche di chi li usa: molti falsi sono pure e semplici fotocopie, che raggiungono il loro obiettivo un po' per disattenzione, un po' per che siamo sempre di fretta, etc etc. Ciò non toglie che migliorare una tecnologia/un sistema sia doveroso, anche per prevenire una futura indistinguibilità dall'originale.

Per il caso specifico di maga_borsa, non essendo un giurista, non saprei dire da che parte stia la ragione (l'ABF o un altro arbitro stanno lì apposta ;) ), leggendo le sentenze dell'ABF al riguardo penso che possa esserti utile:

-fare l'esposto contro entrambi gli intermediari
-controllare se, in caso di vittoria, rimborsano anche le spese dell'avvocato di parte (oppure se dicono che si poteva anche farne a meno vista la complessità del caso)

Spero di essere stato utile ;)
 
Bhè che dire... "gli arbitri stanno li apposta" come dice qualcuno... mi pare che non siano molto efficienti..

a chi indica di non fidarmi troppo dell'avvocato dico che sono talmente certo della cosa che mi sfido eccome dell'avvocato.. si va avanti ad oltranza... ho pronta la liquidità per arrivare in cassazione.

chi dice che è troppo oneroso cambiare il processo di emissione di un assegno non conosce molto il sistema bancario.

chi invece dice che ci sono altri metodi di pagamento... dica quali sono... perchè ad oggi non ce ne sono per una transazione come quella dell'acquisto di un auto usata da un privato...

che la banca metta un flag sul sistema di emissione del circolare in cui obblighi l'utente ad accettare il fatto che non può comunicare gli estremi pena la non tutela.

ciao a tutti
 
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