Johnny Mac
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Amarcord
Secondo me GreenItaly1 ha rappresentato il più deludente capitolo della breve storia italiana delle SPAC: oltre 18 mesi per scegliere la target, alla fine individuata in Prima Vera, probabilmente strapagata anche se sulla base delle mirabolanti attese di crescita sbandierate dal management della stessa ed avallate dai promotori della SPAC poteva apparire a buon mercato… A me per lo meno lo era sembrata!
Pronti via, dopo qualche giorno dall’annuncio della società target esplodono prepotentemente le news sulla presunta truffa all’ospedale di Gallarate col valore gonfiato dei macchinari sui quali veniva effettuata la manutenzione (operazione Clean Hospital) e conseguente sequestro di oltre 2 miliioni di euro dalle casse della società. Molti azionisti si disimpegnano, Il warrant in tre giorni passa da 1,1 a 0,3, il buon fine della business combination è a forte rischio, alla fine l’operazione andrà in porto ma con recessi di circa il 27%.
GreenItaly1 presentava sin dalla sua nascita un grave conflitto di interessi avendo tra i suoi azionisti ordinari il fondo di private equity IDEA CAPITAL FUNDS che al tempo stesso era uno dei tre promotori della SPAC e che non poteva certo esercitare il diritto di recesso per la business combination con una target che aveva sostanzialmente scelto… Senza l’aiutino del fondo con la duplice veste di azionista ordinario e promotore probabilmente la business combination non sarebbe passata…
Prima Vera debutta a fine dicembre 2015, cambia subito nome in Zephyro, distribuisce un dividendo straordinario ed inizia uno straziante crollo… Vi risparmio la solita “tiritera” sugli incredibili ritardi di assegnazione delle mega commesse vinte ma non ufficialmente aggiudicate, con conseguente fatturato che evaporava per le precedenti commesse giunte nel frattempo alla loro naturale scadenza, mi ricordo che per giustificare i primi dati deludenti citarono tra le cause anche il cambio della ragione sociale da Prima Vera a Zephyro!!! Potrei andare avanti per ore ma finiamola qui.
Poi incredibilmente l’OPA di Edison che rimette ogni cosa al suo posto… ogni re sul suo trono, ogni pagliaccio nel suo circo!
Ancora non mi capacito di come questo investimento abbia potuto rappresentare di gran lunga il più proficuo della mia esperienza sui mercati finanziari: un titolo assurdo, il warrant totalmente illiquido, un investor relator inesistente, i comunicati pubblicati sul sito a mezzanotte… Una curiosità: ma dell’inchiesta sull'ospedale di Gallarate si poi saputo niente???
Vorrei dire che è stato bello ma non sarebbe vero, non lo è stato per niente, però è finita benissimo!!!
Addio Zephyro, mi mancherai!!!
Secondo me GreenItaly1 ha rappresentato il più deludente capitolo della breve storia italiana delle SPAC: oltre 18 mesi per scegliere la target, alla fine individuata in Prima Vera, probabilmente strapagata anche se sulla base delle mirabolanti attese di crescita sbandierate dal management della stessa ed avallate dai promotori della SPAC poteva apparire a buon mercato… A me per lo meno lo era sembrata!
Pronti via, dopo qualche giorno dall’annuncio della società target esplodono prepotentemente le news sulla presunta truffa all’ospedale di Gallarate col valore gonfiato dei macchinari sui quali veniva effettuata la manutenzione (operazione Clean Hospital) e conseguente sequestro di oltre 2 miliioni di euro dalle casse della società. Molti azionisti si disimpegnano, Il warrant in tre giorni passa da 1,1 a 0,3, il buon fine della business combination è a forte rischio, alla fine l’operazione andrà in porto ma con recessi di circa il 27%.
GreenItaly1 presentava sin dalla sua nascita un grave conflitto di interessi avendo tra i suoi azionisti ordinari il fondo di private equity IDEA CAPITAL FUNDS che al tempo stesso era uno dei tre promotori della SPAC e che non poteva certo esercitare il diritto di recesso per la business combination con una target che aveva sostanzialmente scelto… Senza l’aiutino del fondo con la duplice veste di azionista ordinario e promotore probabilmente la business combination non sarebbe passata…
Prima Vera debutta a fine dicembre 2015, cambia subito nome in Zephyro, distribuisce un dividendo straordinario ed inizia uno straziante crollo… Vi risparmio la solita “tiritera” sugli incredibili ritardi di assegnazione delle mega commesse vinte ma non ufficialmente aggiudicate, con conseguente fatturato che evaporava per le precedenti commesse giunte nel frattempo alla loro naturale scadenza, mi ricordo che per giustificare i primi dati deludenti citarono tra le cause anche il cambio della ragione sociale da Prima Vera a Zephyro!!! Potrei andare avanti per ore ma finiamola qui.
Poi incredibilmente l’OPA di Edison che rimette ogni cosa al suo posto… ogni re sul suo trono, ogni pagliaccio nel suo circo!
Ancora non mi capacito di come questo investimento abbia potuto rappresentare di gran lunga il più proficuo della mia esperienza sui mercati finanziari: un titolo assurdo, il warrant totalmente illiquido, un investor relator inesistente, i comunicati pubblicati sul sito a mezzanotte… Una curiosità: ma dell’inchiesta sull'ospedale di Gallarate si poi saputo niente???
Vorrei dire che è stato bello ma non sarebbe vero, non lo è stato per niente, però è finita benissimo!!!
Addio Zephyro, mi mancherai!!!