Vivere di rendita, posso (Vol. LXXV)?

  • Ecco la 69° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana difficile per i principali indici europei e americani, solo il Nasdaq resiste alle vendite grazie ai conti di Nvidia. Il leader dei chip per l’intelligenza artificiale ha riportato utili e prospettive superiori alle attese degli analisti, annunciando anche un frazionamento azionario (10 a 1). Gli investitori però valutano anche i toni restrittivi dei funzionari della Fed che hanno ribadito la visione secondo cui saranno necessari più dati che confermino la discesa dell’inflazione per convincere il Fomc a tagliare i tassi. Anche la crescita degli indici Pmi, che dipingono un’economia resiliente con persistenti pressioni al rialzo sui prezzi, rafforzano l’idea di tassi elevati ancora a lungo. Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
bella domanda, ti racconto un aneddoto personale che mi è successo qualche anno fa.

Premesso che controllo mensilmente l'accredito dei contributi e che di norma l'aggiornamento viene fatto da''inps intorno al 10 di ogni mese, qualche anno fa, improvvisamente smisero di fare l'aggiornamento costante tanto che l'aggiornamento era in ritardo di oltre sei mesi ed inoltre mancavano dei contributi, anche se pochi.
Scrissi il disguido all'interno della mia area privata nell'area segnalazioni e contatti e dopo qualche giorno ebbi una risposta alquanto evasiva e assolutamente insoddisfacente. Per un paio di volte replicai chiedendo info più dettagliate fino a quando un giorno ho ricevuto una telefonata sul mio cellulare dell'inps in cui mi intimavano di non rompergli più le scatole e che sarei dovuto andare a Roma nella loro sede centrale in via Achille Grandi.
Ovviamente non ci andai, tuttavia i miei dati vennero automaticamente aggiornati e corretti ma passò circa un anno
Fai Ecocert solo quello e' certificato ed attendibile ai fini della pensione .
 
Vero, inoltre in certi casi la preparazione è troppo teorica, IMHO bisognerebbe potenziare la parte "pratica" attraverso per esempio esami con lavori / attività mirate come se si fosse in azienda: drag & drop uni--> lavoro

Cosa che son certo altri Paesi (la Germania, a caso) sicuramente faranno già da tempo.

Per queste cose ci vuole programmazione: non si può illudere uno fino a 25/30 anni che con la specializzazione in letteratura sanscrita poi si farà carriera, se non c’è richiesta di gente che insegni il sanscrito.
L’università dovrebbe essere funzionale al mondo del lavoro, non sono più le medie e neanche per certi versi le superiori dove uno va e come viene viene (l’importante è finire).

Dovrebbe essere chiaro a tutti che all’università ci si prepara innanzitutto per il mondo del lavoro, non solo per soddisfare curiosità accademiche personali. Quello può essere il modus operandi del figlio del benestante che studia tanto per togliersi lo sfizio, non per gente che poi punta a costruirsi una carriera e a realizzarsi con uno stipendio/reddito adeguato.
 
Ma lavori ancora ,quanto ti manca per entrare nel club dei rentier?
Chiedo scusa ma per privacy preferirei non dirlo. Ho rivelato da tempo il comune in cui abito, che è relativamente piccolo, ed alcune altre caratteristiche che mi riguardano. Se ne dichiarassi altre tipo età, lavoro e figli diventerei molto facilmente identificabile.
 
Chiedo scusa ma per privacy preferirei non dirlo. Ho rivelato da tempo il comune in cui abito, che è relativamente piccolo, ed alcune altre caratteristiche che mi riguardano. Se ne dichiarassi altre tipo età, lavoro e figli diventerei molto facilmente identificabile.
Tanto lo sanno tutti che sei di Leytonstone :D
 
Sarò io che vivo nel mondo delle fiabe e abito nella casetta di marzapane... ma c'è qualcuno in Italia che non vada a mig*otte ?

Dalle ultime news dei giornali si viaggia dalle minorenni pugliesi alle innumerevoli escort che politici e faccendieri vari si passano e ripassano come nulla fosse.

Pensavo fosse solo un meme, ma credo mi debbo ricredere...

 
Ultima modifica:
Dovrebbe essere chiaro a tutti che all’università ci si prepara innanzitutto per il mondo del lavoro, non solo per soddisfare curiosità accademiche personali.
Basta anche in questo caso copiare da chi è come noi italiani al top (almeno in Europa), es da Germania, Francia, Danimarca, Svezia.... ecc.

Io sono mediamente soddisfatto della preparazione teorica che ho ricevuto al Poli, ma avrei preferito avere anche, non a discapito, ma in aggiunta, più preparazione pratica, più orientata a progetti con aziende anche per capire meglio la strada da intraprendere (come, dove...
ecc) il tutto inoltre mi avrebbe aiutato di più anche nel risparmiarmi un po' di fatica fatta per "impratichirmi" in azienda.

Poi per chi vuole approfondire gli aspetti teorici c'è sempre il Phd
 
Sarò io che vivo nel mondo delle fiabe e abito nella casetta di marzapane... ma c'è qualcuno in Italia che non vada a mig*otte ?

Dalle ultime news dei giornali si viaggia dalle minorenni pugliesi alle innumerevoli escort che politici e faccendieri vari si passano e ripassano come nulla fosse.

Pensavo fosse solo un meme, ma credo mi debbo ricredere...

Dio Patria Famiglia
 
Basta anche in questo caso copiare da chi è come noi italiani al top (almeno in Europa), es da Germania, Francia, Danimarca, Svezia.... ecc.

Io sono mediamente soddisfatto della preparazione teorica che ho ricevuto al Poli,

Il Politecnico di Milano però rappresenta una eccellenza insieme a poche altre in Italia
Il livello medio delle università italiane è abbastanza distante dal Poli
 
Dio Patria Famiglia

images.jpeg
 
Una cosa utile andava fatta (in qs caso bisogna scriverlo chiaro, onore a Giorgetti) … ma nulla non ce la facciamo , dx sx centro, non vorrei essere qualunquista ma la realtà è nessuno in qs paese è in grado di fare la cosa giusta…non ci riusciamo … siamo spacciati se non cambiamo registro, bisogna umilmente ammetterlo

Superbonus, stop di La Russa al blitz Fdi in commissione dopo il no di Tajani
 
Ultima modifica:
Una cosa utile andava fatta (in qs caso bisogna scriverlo chiaro, onore a Giorgetti) … ma nulla non cela facciamo , dx sx centro, non vorrei essere qualunquista ma la realtà è nessuno in qs paese è in grado di fare la cosa giusta…non ci riusciamo … siamo spacciati se non cambiamo registro, bisogna umilmente ammetterlo

Superbonus, stop di La Russa al blitz Fdi in commissione dopo il no di Tajani

In questo caso sembra siano quelli di FI a mettere i bastoni nelle ruote di Giorgetti il quale, giustamente, vuole disinnescare poco alla volta i vari superbonus edilizi prima che questi facciano esplodere il bilancio pubblico.

FI è forse il partito che più di tutti ha fatto della casa uno dei suoi cavalli di battaglia più rampanti, il quale si nutre del fatto che per gli italiani sto kazzo di mattone continua a rappresentare una sorta di ossessione, un feticcio dall'enorme potere suggestivo.
Non a caso fu Berlusconi ad abolire l'IMU sulla prima casa nel tentativo di giocarsela come carta nelle elezioni 2006 contro Prodi. Negli anni successivi e fino ad oggi molti comuni cominciarono a riempire le strade di autovelox e T-red per sopperire al gettito mancante dell'IMU prima casa.
 
In questo caso sembra siano quelli di FI a mettere i bastoni nelle ruote di Giorgetti il quale, giustamente, vuole disinnescare poco alla volta i vari superbonus edilizi prima che questi facciano esplodere il bilancio pubblico.

FI è forse il partito che più di tutti ha fatto della casa uno dei suoi cavalli di battaglia più rampanti, il quale si nutre del fatto che per gli italiani sto kazzo di mattone continua a rappresentare una sorta di ossessione, un feticcio dall'enorme potere suggestivo.
Non a caso fu Berlusconi ad abolire l'IMU sulla prima casa nel tentativo di giocarsela come carta nelle elezioni 2006 contro Prodi. Negli anni successivi e fino ad oggi molti comuni cominciarono a riempire le strade di autovelox e T-red per sopperire al gettito mancante dell'IMU prima casa.
Guarda, scrivendo l’ultima volta dei miei piani fire, piani B , dove citavo i miei immobili mi è saltato in mente di fare un calcolo preciso delle spese per mio patrimonio immobiliare - anche futuro- (tasse, bollette, assicurazioni, spese ordinarie, media delle straordinarie, affitti….ecc)….

Andata male, sto pensando o di affittare di più o di vendere… non ha più molto senso…da un lato conto i mesi, dall’altro ho una quota improduttiva che tengo a disposizione … devo veramente fare un deep dive con la mia famiglia…tanto da valutare e decisioni non semplici
 
Ultima modifica:
Guarda, scrivendo l’ultima volta dei miei piani fire, piani B , dove citavo i miei immobili mi è saltato in mente di fare un calcolo preciso delle spese per mio patrimonio immobiliare - anche futuro- (tasse, bollette, assicurazioni, spese ordinarie, media delle straordinarie….ecc)….

Andata male, sto pensando o di affittare di più o di vendere… non ha più molto senso…da un lato conto i mesi, dall’altro ho una quota improduttiva che tengo a disposizione … devo veramente fare un deep dive con la mia famiglia…tanto da valutare e decisioni non semplici

Credo che presto o tardi l'IMU sulla prima casa dovrà essere reintrodotta perchè ad un certo punto ce lo imporrà la signora Tina (There is no alternative). Magari in forma light...ma alla fine verrà reintrodotta sempre per il solito maledetto motivo ovvero tenere in piedi il bilancio pubblico schiacciato dalla pressione del debito pubblico e degli interessi da pagare (le laute cedole che gli italiani incassano detenendo BTP tra cui tanti forumisti di questo 3d). Dopotutto tante volte abbiamo letto e sentito in tv, sui giornali e perfino nelle discussioni di FOL che il debito pubblico italiano non è un problema (qualcuno addirittura è arrivato all'assurdo di definirlo una risorsa) poichè in ogni caso c'è il risparmio privato degli italiani a fare da garanzia.
 
Ultima modifica:
Guarda, scrivendo l’ultima volta dei miei piani fire, piani B , dove citavo i miei immobili mi è saltato in mente di fare un calcolo preciso delle spese per mio patrimonio immobiliare - anche futuro- (tasse, bollette, assicurazioni, spese ordinarie, media delle straordinarie, affitti….ecc)….

Andata male, sto pensando o di affittare di più o di vendere… non ha più molto senso…da un lato conto i mesi, dall’altro ho una quota improduttiva che tengo a disposizione … devo veramente fare un deep dive con la mia famiglia…tanto da valutare e decisioni non semplici


Io vivo da Dio con un solo immobile (casa mia) e tutto il resto liquido.
Come ho già scritto mille volte, conosco fin troppa gente che si è riempita di immobili (o che li ha ereditati): la maggior parte di loro vive stressata da mille problematiche.
Chi può, vende. Chi non vuole svendere o è impossibilitato, si trascina una palla al piede formidabile.

"Ricchi" sulla carta. In realtà schiavi degli affittuari, delle leggi, dei regolamenti, delle tasse, del deperimento inesorabile degli immobili stessi, ecc ecc.
 
Io vivo da Dio con un solo immobile (casa mia) e tutto il resto liquido.
Come ho già scritto mille volte, conosco fin troppa gente che si è riempita di immobili (o che li ha ereditati): la maggior parte di loro vive stressata da mille problematiche.
Chi può, vende. Chi non vuole svendere o è impossibilitato, si trascina una palla al piede formidabile.

"Ricchi" sulla carta. In realtà schiavi degli affittuari, delle leggi, dei regolamenti, delle tasse, del deperimento inesorabile degli immobili stessi, ecc ecc.
In parte è vero, anche da considerare però i ricordi per esempio, anche le emozioni hanno un costo….

Sono fortunato, me lo posso comunque permettere, ma mi scoccia pagare tutte le tasse (60-70% IMU TARI….) e spese di cui tipicamente una parte finisce nelle tasche degli amministratori …
 
In questa nostra epoca di politically correct e woke culture fa sganasciare dalle risate vederla cantare quella canzone e quel testo a dei ragazzini (secondo minuto e rotti) :D

Un messaggio estremamente educativo ed edificante... :clap:
 
In parte è vero, anche da considerare però i ricordi per esempio, anche le emozioni hanno un costo….

Comprendo in linea di principio, ma ti posso dire che per quanto riguarda me, la casa la fanno le persone che ci abitano. Una volta che si svuota, torna ad essere quello che è: una costruzione fatta di cemento , piastrelle, tubi ecc insomma la differenza che gli inglesi riconoscono tra "home" ed "house".
Sono tornato -molti anni dopo averlo lasciato- nel mio appartamento dove ho passato l'infanzia e l'adolescenza.

Ti dirò: sì, OK, c'è stato un attimo o due di emozione mentre il cervello riconnetteva il passato vissuto con il posto in cui mi trovavo, ma è finita lì la cosa.


Sono fortunato, me lo posso comunque permettere, ma mi scoccia pagare tutte le tasse (60-70% IMU TARI….) e spese di cui tipicamente una parte finisce nelle tasche degli amministratori …

Una delle mie piccole grandi soddisfazioni derivanti dal possedere una sola abitazione è il non pagare un euro di tasse sulla casa. E' liberatorio (come diceva Funari :D) realizzare di sfuggire legalmente all'ennesimo tentacolo della piovra fiscale.
 
Dottrina Giorgetti. Tre indizi fanno una prova: torna l'austerity (di L. Bianco)

Fratelli d’Italia che aggira Forza Italia con la furbata del senatore aggiuntivo in commissione Finanze al Senato per garantirsi i numeri sul decreto Superbonus non è un semplice segnale politico della premier Giorgia Meloni nei confronti degli alleati. Ma è anche una chiara dimostrazione di quella che è la linea del rigore assoluto, inaugurata in queste settimane dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in difesa dei conti pubblici e della sostenibilità del debito italiano. Dai bonus edilizi tagliati agli ottanta euro in tredicesima rinviati a gennaio fino al duello al cardiopalma con Antonio Tajani sulla sugar tax. L’economista e direttore dell’Osservatorio dei Conti Pubblici della Cattolica di Milano, Giampaolo Galli, spiega ad HuffPost perché il titolare del Tesoro ha optato per l’approccio senza sconti: “Se concedi qualche milione di euro, poi ti verranno chieste allo stesso modo mille altre micro-misure. Il mondo intorno all’Italia però è cambiato: il debito pubblico del nostro paese è un osservato speciale dei mercati”. E va tenuto sotto controllo.


Dopo mille rinvii, la tassa sulla Coca-Cola (e sulle altre bevande zuccherate), doveva entrare in vigore il prossimo primo luglio, sebbene in forma dimezzata. Ma dopo le proteste di imprese del settore, associazioni di consumatori e Forza Italia, fonti governative fanno sapere che Palazzo Chigi e Mef “sono al lavoro per trovare una soluzione che consenta di posticiparla al 2025”. In particolare, il governo “è adesso al lavoro per trovare la copertura”. Insomma, il negoziato tra gli alleati di governo, tra Meloni, Salvini e Tajani, non è incentrato su grandi misure di politica economica, ad esempio il varo della manovra di bilancio, decine di miliardi in gioco. Si tratta semplicemente di una piccola imposta: neanche cento milioni di euro di copertura per rinviarla di sei mesi, secondo i calcoli della Ragioneria generale dello Stato. Un copione andato in scena anche poche settimane fa, quando il governo ha prima individuato un centinaio di milioni di euro da dedicare – in chiave elettorale – a un bonus di ottanta euro da inserire nelle tredicesime dei lavoratori con reddito medio-basso, per poi prendersi una settimana per trattative e ricalcoli del Tesoro decidendo infine di spostare il bonus al nuovo anno, a gennaio, per non far ricadere la norma sui conti del 2024.

Da ultimo, la linea dura di Giorgetti sul Superbonus: chiudere i rubinetti, per recuperare due miliardi di euro sul debito pubblico, disponendo persino la retroattività ai primi mesi del 2024 della norma che obbliga i detentori di crediti fiscali legati al 110% a spalmarli su dieci invece che su quattro anni: “Si tratta di un intervento – fa notare Galli – che avrà effetti sul debito, ma non sul deficit. L’Italia entrerà presto in procedura d’infrazione europea per deficit eccessivo. Dovremo ridurlo dello 0,5% l’anno. Solo dopo essere rientrati sotto il 3%, allora dovremo intervenire sul debito. Un intervento correttivo come quello del decreto in esame al Senato non era necessario. L’impressione è che Giorgetti voglia mandare un segnale chiaro ai mercati, mostrando la grinta di chi tiene sotto controllo i conti pubblici. Arrivando persino a scalfire il rapporto di fiducia che il contribuente ha nei confronti dello Stato quando detiene un credito fiscale”.


La linea del rigore assoluto sui conti pubblici si esplica persino in manovre parlamentari che rappresentano un inedito per l’attuale maggioranza di governo. Il leader azzurro e vicepremier Tajani annuncia il voto contrario sull’emendamento ‘spalma-Superbonus’ se non sarà ritirato o riformulato, e la premier Meloni, a poche ore dal voto, fa aumentare la truppa di Fratelli d’Italia in commissione Finanze di un membro – il senatore Salvatore Salemi – per garantirsi i voti necessari a far passare l’emendamento del rigore anche a costo di tagliare fuori Forza Italia dal perimetro della maggioranza a Palazzo Madama. Un chiaro segnale che, senza l’artifizio da regolamento parlamentare alla mano, il governo avrebbe rischiato di andare sotto sulla difesa dei conti pubblici.

Tutto questo avviene perché “il contesto economico è cambiato profondamente rispetto a poco tempo fa” continua l’economista della Cattolica: “Negli anni scorsi si poteva e si doveva spendere per sostenere famiglie e aziende contro Covid e caro-energia. Si poteva fare debito. I mercati comprendevano il senso di queste politiche”. Ora però la musica è cambiata: “Bisogna tirare i remi in barca”. Giorgetti lo sa, glielo hanno detto agli spring meetings del Fondo Monetario Internazionale, pochi giorni fa: “A Washington si sono resi conto che l’economia mondiale non va poi così male, l’inflazione scende più velocemente del previsto, ma c’è comunque un problema di debito pubblico in tanti paesi: una decina è già finita in default. Una novantina hanno programmi di risanamento in corso con l’Fmi”. Tra i paesi avanzati, l’Italia è quello considerato più a rischio: “Persino il debito pubblico della Grecia, ad oggi superiore a quello italiano, è destinato a scendere in percentuale al di sotto del nostro nei prossimi anni”. Il ministro del Tesoro, e la premier, sanno benissimo cosa questo significhi. Ed ecco perché preferiscono perfino aggirare un alleato di governo, Forza Italia, piuttosto che dare il segnale sbagliato a chi ci presta i soldi.
 
Indietro