15 errori da evitare e 10 consigli utili negli investimenti finanziari

Buongiorno,
Il consulente della mia banca mi consiglia questo fondo LU0893322494 che stacca cedola al 6%.
Mi dice che non ci sono rischi per la cedola che è garantita, solamente se vendo prima di 4/5 anni il capitale iniziale sarà sicuramente inferiore e mi consiglia di investire 20/30K.

ISIN :LU0893322494
Obbligazionari Flessibili Globali
Fidelity Funds - Global Income Fund E-QINCOME(G)-EUR (hedged)

io sono indeciso se acquistare questo fondo o investire nel conto deposito rendimax vincolato 2 anni che da il 5%.

quali sono i veri rischi legati al fondo LU0893322494? è possibile che con il mutare delle condizioni di mercato la cedola possa andare in gloria?

grazie mille!!!
 
Buongiorno,
Il consulente della mia banca mi consiglia questo fondo LU0893322494 che stacca cedola al 6%.
Mi dice che non ci sono rischi per la cedola che è garantita, solamente se vendo prima di 4/5 anni il capitale iniziale sarà sicuramente inferiore e mi consiglia di investire 20/30K.

ISIN :LU0893322494
Obbligazionari Flessibili Globali
Fidelity Funds - Global Income Fund E-QINCOME(G)-EUR (hedged)

io sono indeciso se acquistare questo fondo o investire nel conto deposito rendimax vincolato 2 anni che da il 5%.

quali sono i veri rischi legati al fondo LU0893322494? è possibile che con il mutare delle condizioni di mercato la cedola possa andare in gloria?

grazie mille!!!
1,92% di spese correnti su un fondo obbligazionario. Sono alte, parecchio alte.

Post nr.1, errore da evitare nr. 11.
 
Ti faccio un esempio: se compri un'auto da 30.000 euro, supponiamo un SUV, sai di aver comprato un buon prodotto ma, difficilmente, penserai che sia migliore di un SUV da 150.000 euro. Si potrebbe discutere se quello da 150.000 euro valga davvero quanto 5 SUV da 30.000, ma penso che nessuno metta in discussione che la qualità (in senso generico) di quello più caro non sia superiore di quella del SUV 5 volte più economico.

In finanza personale non è così. Compri il fondo più caro, 10 volte più caro di un ETF che ha lo stesso benchmark, e non solo non hai comprato uno strumento qualitativamente 10 volte migliore: proprio non è migliore per niente. Nel 95% dei casi, nel lungo termine quello strumento finanziario 10 volte più caro sarà peggiore di quello economico.

Il concetto è semplice, ma senza aver approfondito il perché questo sia vero nel mondo dei fondi, a intuito non ci si arriva. Anzi, l'intuito porta in direzione opposta: vado in banca (ente credibile), parlo con l'impiegato che mi propone fondi attivi (in un bell'ufficio, dopo avermi fatto vedere dei bei materiali di marketing stampati in carta di qualità, ecc.), e finisco col pagare 10 volte di più.
Ma se approfondisco, arrivo a capire i vantaggi di un ETF e li scelgo.

Ipotizziamo ora che mi sia costruito un ottimo portafoglio di ETF con orizzonte temporale di lungo termine, magari grazie al supporto di un consulente indipendente. Arriva una crisi finanziaria importante e, il mio portafoglio, per quanto ben diversificato, va sotto del 25%. I TG non fanno altro che parlare di miliardi bruciati e di crisi che avrà un impatto duraturo. Il mondo non sarà più come prima. Ecc... Il mio intuito mi porta a disinvestire: i mercati vanno sempre peggio, devo salvare il salvabile. Ok ho perso il 25%, ma chi poteva sapere che sarebbe arrivata la (ennesima) peggior crisi dopo quella del '29?
E faccio male. Mi perdo il rialzo seguente e, scioccato dagli eventi, non rientro più sul mercato.
Avevo capito il discorso sugli ETF, ma a cosa mi servono gli ETF se dopo 5 anni ho perso il 25% invece del 30%? In finanza l'intuito, ancora una volta, ci fa sbagliare tutto. Non dovevamo seguirlo; dovevamo rimanere tranquillamente investiti e dopo qualche tempo sarebbe tornato un rendimento positivo. Esattamente al contrario di ciò che ci diceva l'intuito, in quel momento di crisi avrei semmai dovuto investire altra liquidità, se l'avessi avuta disponibile. O non fare nulla, come solo i pigri sanno fare. Nulla. Qui essere pigri è il segreto del successo (approccio "lazy", "lazy portfolios"), ma dato che nel resto delle attività umane funziona al contrario (nello studio, nel lavoro, i pigri - si sa - vanno poco lontano), l'intuito mi fa sbagliare. Ecco un'altra controintuitività.

Semplice da capire, difficilissimo da mettersi in pratica, almeno senza aver approfondito perché una crisi finanziaria non è la fine del mondo ma, nei mercati finanziari, è la normalità. Nel senso che è normale che avvenga e, quando avviene, è il momento per non fare un bel nulla o, al limite, approfittarne, se se ne ha la possibilità (investendo di più, non disinvestendo).

Se ho capito davvero questi concetti, ho delle chance maggiori di riuscire a superare la crisi. Se mi sono limitato a capire perché gli ETF sono migliori dei fondi a gestione attiva, è molto probabile che non ce la faccia.

E così via, con tante altre controintuitività che affiorano da tutte le parti.

Ciao Dedalo,
si concordo quasi totalmente sul discorso che fai sul rimaner investiti, non fare nulla o addirittura incrementare le posizioni durante i crolli.Avevo fatto tempo fa alcune simulazioni in backtest su quale fosse l'approccio migliore ed era emerso che l'entrare sui crolli era una delle strategia storicamente più semplici e sicure sia a livello di rendimento che di drawdown,addirittura migliore del PAC ad entrate periodiche oppure il classico buy and hold che espone a variazioni di capitale a volte troppo alte e non da tutti tollerabili.

C'è però da fare una precisazione: la strategia in essere funziona perchè applicata ad un mercato quale quello azionario usa/mondiale che per ragioni macroeconomiche è sempre cresciuto...se tale strategia fosse stata applicata ad un mercato come ad esempio quello italiano che invece non ha performato negli ultimi decenni avremmo visto che i risultati non sarebbero stati così scontati sia per il PAC che per il buy and hold ed in alcuni casi il vendere tutto per limitare le perdite non avrebbe fatto tutta questa differenza con il rimaner investiti.

Questo per dire che ogni strategia,anche solo di investimento è comunque modellizzabile come trading system che così come tutti i trading system funziona solo se applicata ad uno specifico mercato (quello azionario globale nel nostro caso esempio) e se c'è una serie storica sufficientemente lunga che possa darci conferma sulla bontà ed affidabilità del metodo.
 
Ciao Dedalo,
si concordo quasi totalmente sul discorso che fai sul rimaner investiti, non fare nulla o addirittura incrementare le posizioni durante i crolli.Avevo fatto tempo fa alcune simulazioni in backtest su quale fosse l'approccio migliore ed era emerso che l'entrare sui crolli era una delle strategia storicamente più semplici e sicure sia a livello di rendimento che di drawdown,addirittura migliore del PAC ad entrate periodiche oppure il classico buy and hold che espone a variazioni di capitale a volte troppo alte e non da tutti tollerabili.

C'è però da fare una precisazione: la strategia in essere funziona perchè applicata ad un mercato quale quello azionario usa/mondiale che per ragioni macroeconomiche è sempre cresciuto...se tale strategia fosse stata applicata ad un mercato come ad esempio quello italiano che invece non ha performato negli ultimi decenni avremmo visto che i risultati non sarebbero stati così scontati sia per il PAC che per il buy and hold ed in alcuni casi il vendere tutto per limitare le perdite non avrebbe fatto tutta questa differenza con il rimaner investiti.

Questo per dire che ogni strategia,anche solo di investimento è comunque modellizzabile come trading system che così come tutti i trading system funziona solo se applicata ad uno specifico mercato (quello azionario globale nel nostro caso esempio) e se c'è una serie storica sufficientemente lunga che possa darci conferma sulla bontà ed affidabilità del metodo.
Lazy ok ma ci aggiungo uno stop loss su EMA290 su time frame Week perchè ad es. sul NASDAQ mi avrebbe limitato i grossi drawdown delle bolle. Mi assicuro sempre di portarmi a casa il profitto maturato al livello di EMA290. E su ogni indice es. RUSSEL 2000 ci applico la sua EMAxxx. Insomma pigri ma non addormentati e ogni mese aggiorno lo stop loss alla EMAxxx. Quando rientro? Quando il prezzo risale sopra EMAxxx. Setto xxx periodi elevati tale da non entrare e uscire dal mercato spesso ed avere falsi segnali.
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Lazy ok ma ci aggiungo uno stop loss su EMA290 su time frame Week perchè ad es. sul NASDAQ mi avrebbe limitato i grossi drawdown delle bolle. Mi assicuro sempre di portarmi a casa il profitto maturato al livello di EMA290. E su ogni indice es. RUSSEL 2000 ci applico la sua EMAxxx. Insomma pigri ma non addormentati e ogni mese aggiorno lo stop loss alla EMAxxx. Quando rientro? Quando il prezzo risale sopra EMAxxx. Setto xxx periodi elevati tale da non entrare e uscire dal mercato spesso ed avere falsi segnali. Vedi l'allegato 2965422
Per curiosità, perché EMA 290 e non 270 o 210? O 393? La "sua" EMA, riferita a ogni indice credo che tu l'abbia ottenuta perché l'hai ottimizzata sui dati del passato, in pratica hai fatto overfitting. Difficilmente quelle EMA produrranno gli stessi risultati che hai visto ottenere in passato, nel futuro.

Poi se ti fa stare più tranquillo va benissimo utilizzare una strategia trend following invece dell'approccio pigro, ma sono due cose molto diverse.
 
Ciao Dedalo,
si concordo quasi totalmente sul discorso che fai sul rimaner investiti, non fare nulla o addirittura incrementare le posizioni durante i crolli.Avevo fatto tempo fa alcune simulazioni in backtest su quale fosse l'approccio migliore ed era emerso che l'entrare sui crolli era una delle strategia storicamente più semplici e sicure sia a livello di rendimento che di drawdown,addirittura migliore del PAC ad entrate periodiche oppure il classico buy and hold che espone a variazioni di capitale a volte troppo alte e non da tutti tollerabili.

C'è però da fare una precisazione: la strategia in essere funziona perchè applicata ad un mercato quale quello azionario usa/mondiale che per ragioni macroeconomiche è sempre cresciuto...se tale strategia fosse stata applicata ad un mercato come ad esempio quello italiano che invece non ha performato negli ultimi decenni avremmo visto che i risultati non sarebbero stati così scontati sia per il PAC che per il buy and hold ed in alcuni casi il vendere tutto per limitare le perdite non avrebbe fatto tutta questa differenza con il rimaner investiti.

Questo per dire che ogni strategia,anche solo di investimento è comunque modellizzabile come trading system che così come tutti i trading system funziona solo se applicata ad uno specifico mercato (quello azionario globale nel nostro caso esempio) e se c'è una serie storica sufficientemente lunga che possa darci conferma sulla bontà ed affidabilità del metodo.
E' per questo che si consiglia sempre di diversificare a livello globale: se il Giappone smette di crescere per un lungo periodo, ad esempio, è molto probabile che il suo posto venga preso da qualche altra economia importante (USA). Se gli USA faranno una lunga pausa, è probabile che qualcun altro prenderà il loro posto.
D'altra parte in passato l'economia trainante a livello globale fu l'Olanda, poi la Gran Bretagna, poi gli USA e in futuro chissà. Se diversifico a livello globale, non avrò brutte sorprese. Se tutta l'economia a livello globale smettesse di crescere nel lungo/lunghissimo periodo, cosa che non può essere esclusa (ma nemmeno prevista), sarà un problema enorme, ma non penso proprio che saranno le obbligazioni governative o societarie a salvare l'investitore.
 
E' per questo che si consiglia sempre di diversificare a livello globale: se il Giappone smette di crescere per un lungo periodo, ad esempio, è molto probabile che il suo posto venga preso da qualche altra economia importante (USA). Se gli USA faranno una lunga pausa, è probabile che qualcun altro prenderà il loro posto.
D'altra parte in passato l'economia trainante a livello globale fu l'Olanda, poi la Gran Bretagna, poi gli USA e in futuro chissà. Se diversifico a livello globale, non avrò brutte sorprese. Se tutta l'economia a livello globale smettesse di crescere nel lungo/lunghissimo periodo, cosa che non può essere esclusa (ma nemmeno prevista), sarà un problema enorme, ma non penso proprio che saranno le obbligazioni governative o societarie a salvare l'investitore.

Concordo,
il problema che non esiste un unico strumento che copra tutto l'azionario globale in senso lato...Esiston ETF che sono indicati come globali,ma che poi mancano di grossi paesei emergenti come Cina,India,Indonesia etc.e qualora fossero presenti hanno pesi che non consentono di attuare un ricambio di traino economico nel caso uno dei paesi a maggior PIL attuale arranchi.

Penso sia fondamentale in questo frangente la consulenza finanziaria visto che un solo ETF non è sufficiente a garantire una diversificazione veramente globale.L'unico rischio a livello globale è l'arrivo di catastrofi su scala planetaria o guerre mondiali,eventi rari,mai concretizzatisi negli ultimi 70anni, ma che più si investe sul lungo periodo e più bisogna tenerne conto.
 
Lazy ok ma ci aggiungo uno stop loss su EMA290 su time frame Week perchè ad es. sul NASDAQ mi avrebbe limitato i grossi drawdown delle bolle. Mi assicuro sempre di portarmi a casa il profitto maturato al livello di EMA290. E su ogni indice es. RUSSEL 2000 ci applico la sua EMAxxx. Insomma pigri ma non addormentati e ogni mese aggiorno lo stop loss alla EMAxxx. Quando rientro? Quando il prezzo risale sopra EMAxxx. Setto xxx periodi elevati tale da non entrare e uscire dal mercato spesso ed avere falsi segnali. Vedi l'allegato 2965422

Il problema è che medie così lunghe espongono a drawdown veramente ampi visto che sono lente e poco reattive e comunque funzionano quando il trend è rialzista.Se il trend è laterale come metà anni 2000 avresti comunque avuto falsi segnali.In ogni caso concordo sul fatto che quando si investe si ragiona sul fatto che l'azionario sul lungo periodo cresce sempre a meno di catastrofi su scala planetaria.
 
E' per questo che si consiglia sempre di diversificare a livello globale: se il Giappone smette di crescere per un lungo periodo, ad esempio, è molto probabile che il suo posto venga preso da qualche altra economia importante (USA). Se gli USA faranno una lunga pausa, è probabile che qualcun altro prenderà il loro posto.
D'altra parte in passato l'economia trainante a livello globale fu l'Olanda, poi la Gran Bretagna, poi gli USA e in futuro chissà. Se diversifico a livello globale, non avrò brutte sorprese.
2 considerazioni/domande a cui mi porta questo discorso, thinking out loud:
- L'investimento globale porta con sè la "seccatura" :) della valutazione e, magari, gestione/riduzione del rischio di cambio.
- Accettando che, come è logico sia, le economie leader cambino nel tempo, la conseguenza inevitabile che vedo è che portafogli, nati con % di allocazioni prefissate e fisse come il tuo Dedalo Four (che, fra parentesi, ho trovato didatticamente prezioso), "messi a terra" richiedono invece una manutenzione periodica proprio nelle allocazioni definite immutabili, non trovi?
 
2 considerazioni/domande a cui mi porta questo discorso, thinking out loud:
- L'investimento globale porta con sè la "seccatura" :) della valutazione e, magari, gestione/riduzione del rischio di cambio.
- Accettando che, come è logico sia, le economie leader cambino nel tempo, la conseguenza inevitabile che vedo è che portafogli, nati con % di allocazioni prefissate e fisse come il tuo Dedalo Four (che, fra parentesi, ho trovato didatticamente prezioso), "messi a terra" richiedono invece una manutenzione periodica proprio nelle allocazioni definite immutabili, non trovi?
Forse nel lunghissimo termine sì. In riferimento al Dedalo Four, se il peso degli USA dovesse scendere sotto al 20% o arrivare all'80-90% magari sì. Ci sarebbero sicuramente delle considerazioni da fare.
 
Punto 11: Entrare in banca, andare dal primo impiegato libero e chiedere una consulenza di investimento. Molto probabilmente, ciò che ti verrà proposto soddisferà gli interessi della banca, ma non i tuoi.

La mia famiglia lo ha fatto nel tempo con 4 banche diverse, e in tutti i casi non con il primo impiegato libero disponibile, ma con quello che sembrava più onesto e competente. Risultato: in tutti i casi sono sempre stati appioppati prodotti (fondi) abbastanza scadenti, e mai sono state proposte statistiche di portafoglio che permettessero di comparare rischio e rendimento dello stesso con portafogli modello o con indici di riferimento.
Il problema è che uno non può essere costretto a prendersi una seconda laurea per poter controllare quello che gli viene appioppato dal suo consulente o funzionario di banca...a parte la poca educazione finanziaria italiana, il problema è che c'è sul mercato una quantità di prodotti enorme, ed una opacità di informazione sugli stessi gigantesca...per cui valutare quello che ti viene appioppato e capire se hai speranze di essere finanziariamente performante non è per nulla facile!
Ed è illusorio pensare che la consulenza indipendente possa soppiantare quella bancaria in tempi brevi.
ciao regola principale non investire mai e dico mai in prodotti che non conosci a rischio basso basso comprati un bund o bei
 
Ti senti pronto per investire?

Dai prima un'occhiata a questa lista di errori da evitare e di consigli utili. Potrebbero servirti.

Ricorda, non sono elencati in ordine di importanza.

15 ERRORI DA EVITARE
  1. Utilizzare strumenti finanziari dei quali non hai capito il funzionamento o su cui hai dei dubbi.
  2. Investire senza un orizzonte temporale ben definito e senza essere chiaro sull'intenzione del tuo investimento.
  3. Investire senza essere consapevole della tua propensione al rischio.
  4. Acquistare e/o vendere troppo frequentemente. L'investimento non è il trading. Investire e fare trading sono due cose completamente diverse.
  5. Concentrare l'investimento acquistando azioni di singole società e/o singole obbligazioni, invece di utilizzare gli ETF.
  6. Avere un'ottica di investimento limitata ai mercati locali (Home Country Bias).
  7. Disinvestire prima del raggiungimento dell'orizzonte temporale d'investimento per paura o avidità.
  8. Investire senza una strategia che trasmetta calma e tranquillità.
  9. Seguire troppi notiziari finanziari.
  10. Verificare il valore del tuo investimento tutti i giorni, in modo ossessivo.
  11. Entrare in banca, andare dal primo impiegato libero e chiedere una consulenza di investimento. Molto probabilmente, ciò che ti verrà proposto soddisferà gli interessi della banca, ma non i tuoi.
  12. Non diversificare.
  13. Utilizzare derivati o strumenti finanziari complessi.
  14. Indebitarti per investire.
  15. Credere alla possibilità di guadagni eccezionali. Non esistono strategie di investimento che ti permettano di guadagnare tanto senza assumerti rischi altrettanto elevati. Semmai dovessero esistere, nessuno verrà a proporle proprio a te.
10 CONSIGLI UTILI
  1. Migliora le tue conoscenze: cerca di capire le logiche di funzionamento dei mercati e degli strumenti finanziari.
  2. Diversifica il tuo investimento.
  3. Ribilancia periodicamente il tuo portafoglio.
  4. Investi in strumenti finanziari economici come gli ETF.
  5. Fatti assistere da un professionista se non ti senti sicuro a gestire il tuo investimento in prima persona.
  6. Non aver fretta di investire. I mercati finanziari non chiudono domani. Prenditi il tempo per capire. Non è un dettaglio: gran parte del successo del tuo investimento dipende dal lavoro svolto prima di investire.
  7. Focalizzati sul lungo termine.
  8. Monitora il tuo portafoglio 2-3 volte all'anno.
  9. Anche se non hai un capitale da investire subito, puoi costruirtelo con versamenti periodici anche di piccola entità grazie a un Piano di Accumulo di Capitale (PAC).
  10. Ricordati che tutti gli investimenti sono rischiosi, anche quelli definiti risk-free.
Forse non tutti sono d'accordo, ma come linee generali mi sembrano sensate...
il punto nove tra gli errori da evitare, escluderei quello relativo " non seguire troppo i notiziari finanziari"
La notizia è importante se vuoi investire autonomamente, la velocità di decisione su qualsiasi investimento
non può prescindere dalla notizia.
Piuttosto va detto che ogni notizia va decodificata e adattata alla propria propensione al rischio ed orizzonte
temporale.
 
Un consulente della banca non consiglia, vende. E lo fa guadagnandoci delle provvigioni.
purtroppo succede anche questo ma la scelta è ardua:

affidarsi a chi vende ma conosce la materia ? ( padella)
rischiare di perdere come perde il 90% dei " fai da te ? ( brace)

Io avrei riunito tutti i consigli in un unica parola ripetuta più volte: STUDIARE STUDIARE STUDIARE
 
il punto nove tra gli errori da evitare, escluderei quello relativo " non seguire troppo i notiziari finanziari"
La notizia è importante se vuoi investire autonomamente, la velocità di decisione su qualsiasi investimento
non può prescindere dalla notizia.
Piuttosto va detto che ogni notizia va decodificata e adattata alla propria propensione al rischio ed orizzonte
temporale.
Se investi con un orizzonte temporale di lungo termine, le notizie sono soltanto rumore di fondo: inutili ai fini del risultato finale.
 
Buongiorno,
Il consulente della mia banca mi consiglia questo fondo LU0893322494 che stacca cedola al 6%.
Mi dice che non ci sono rischi per la cedola che è garantita, solamente se vendo prima di 4/5 anni il capitale iniziale sarà sicuramente inferiore e mi consiglia di investire 20/30K.

ISIN :LU0893322494
Obbligazionari Flessibili Globali
Fidelity Funds - Global Income Fund E-QINCOME(G)-EUR (hedged)

io sono indeciso se acquistare questo fondo o investire nel conto deposito rendimax vincolato 2 anni che da il 5%.

quali sono i veri rischi legati al fondo LU0893322494? è possibile che con il mutare delle condizioni di mercato la cedola possa andare in gloria?

grazie mille!!!
Bisogna accertarsi se la cedola la prendono dagli utili,quando ci sono, o dal capitale se non ci sono
 
Ultima modifica:
Se investi con un orizzonte temporale di lungo termine, le notizie sono soltanto rumore di fondo: inutili ai fini del risultato finale.
È vero parzialmente in quanto l'orizzonte temporale non puoi sempre deciderlo a priori.
Prendi ad esempio chi ha comprato obbligazioni nel 2021 e si è trovato nelle condizioni di disinvestire negli anni successivi con perdite che sfioravano anche il 50%
 
Ultima modifica:
È vero parzialmente in quanto l'orizzonte temporale non puoi sempre deciderlo a priori.
Prendi ad esempio chi ha comprato obbligazioni nel 2021 e si è trovato nelle condizioni di disinvestire negli anni successivi con perdite che sfioravano anche il 50%
A chi è successo questo, direi che ha sbagliato qualcosa nella fase di pianificazione del suo investimento (esclusa quella piccola % di investitori che ha dovuto disinvestire per una qualche urgenza imprevedibile).

"Se non sai dove andare, finirai probabilmente in qualche altro posto" (cit.)
 
A chi è successo questo, direi che ha sbagliato qualcosa nella fase di pianificazione del suo investimento (esclusa quella piccola % di investitori che ha dovuto disinvestire per una qualche urgenza imprevedibile).

"Se non sai dove andare, finirai probabilmente in qualche altro posto" (cit.)
Questa mi sfuggiva, investire con l' aiuto degli aforismi!!!
 
A chi è successo questo, direi che ha sbagliato qualcosa nella fase di pianificazione del suo investimento (esclusa quella piccola % di investitori che ha dovuto disinvestire per una qualche urgenza imprevedibile).

"Se non sai dove andare, finirai probabilmente in qualche altro posto" (cit.)
Per aforismi: "Una buona e corretta pianificazione pesa almeno per l'80% su un buon e corretto investimento." Per le emergenze la best practice è un buffer di liquidità pari a un anno di entrate da lavoro.
 
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