21 febbraio 2014...dopo 12 anni vedremo

Proponiamo un aumento di capitale gratuito,come 10 anni fa
di Guido Bellosta | Oggi alle 09:42 | servizio Lombardreport.com


Banca d’Italia esce dall’asta di bonifiche ferraresi dopo avere inanellato parecchie sconfitte.,gravi considerando il massimo rispetto e serieta’ che l’avevano – e l’hanno – sempre circondata
Non ha venduto bonifiche ferraresi ’ subito dopo la cessione di Risanamento. Non l’ha venduta quando tutti eravamo infatuati dei terreni nel 2006.
Ha lanciato un’asta che si presupponeva avvenisse-vista la potenza e la serieta’ del proponente-dopo avere attentamente sondato il mercato.
Non e’ stato così.
Vediamo come cercheranno di calmare le proteste dei soci di minoranza.
Tra i “regalini” che NON costano nulla vi è sempre quell’aumento di capitale gia’ utilizzato dieci anni fa ( 1:8 gratis). Una formula che viene sfruttata da TXT da alcuni anni con grande successo come soddisfazione psicologica. Sappiamo benissimo che il patrimonio non cambia, e che e’ solo un trasferimento da riserve a capitale, ma la psicologia in borsa e’ importante.
Vediamo cosa decideranno di fare per non farsi ricordare solo per la soffertissima asta,finita male.
Banca d’Italia sa che la societa’ è quotata in borsa e che il suo operato puo’ essere duramente censurato,come avvenuto per le modalita’ di questa cessione.
vediamo cosa fara’ per tacitare in ultra-minima parte le critiche dei piccoli soci.

PS due solo note mini-positive in questa beffa: sappiamo che sotto 35,2 euro Banca d’Italia non vende e sappiamo che se qualcuno si presenta l’offerta puo’ essere presa in considerazione. Un po’ poco ma meglio di niente
 
Proponiamo un aumento di capitale gratuito,come 10 anni fa
di Guido Bellosta | Oggi alle 09:42 | servizio Lombardreport.com


Banca d’Italia esce dall’asta di bonifiche ferraresi dopo avere inanellato parecchie sconfitte.,gravi considerando il massimo rispetto e serieta’ che l’avevano – e l’hanno – sempre circondata
Non ha venduto bonifiche ferraresi ’ subito dopo la cessione di Risanamento. Non l’ha venduta quando tutti eravamo infatuati dei terreni nel 2006.
Ha lanciato un’asta che si presupponeva avvenisse-vista la potenza e la serieta’ del proponente-dopo avere attentamente sondato il mercato.
Non e’ stato così.
Vediamo come cercheranno di calmare le proteste dei soci di minoranza.
Tra i “regalini” che NON costano nulla vi è sempre quell’aumento di capitale gia’ utilizzato dieci anni fa ( 1:8 gratis). Una formula che viene sfruttata da TXT da alcuni anni con grande successo come soddisfazione psicologica. Sappiamo benissimo che il patrimonio non cambia, e che e’ solo un trasferimento da riserve a capitale, ma la psicologia in borsa e’ importante.
Vediamo cosa decideranno di fare per non farsi ricordare solo per la soffertissima asta,finita male.
Banca d’Italia sa che la societa’ è quotata in borsa e che il suo operato puo’ essere duramente censurato,come avvenuto per le modalita’ di questa cessione.
vediamo cosa fara’ per tacitare in ultra-minima parte le critiche dei piccoli soci.

PS due solo note mini-positive in questa beffa: sappiamo che sotto 35,2 euro Banca d’Italia non vende e sappiamo che se qualcuno si presenta l’offerta puo’ essere presa in considerazione. Un po’ poco ma meglio di niente

Beh

il giornalista ha tratto conclusioni errate dicendo che ha rifiutato l'offerta di 35.2

Ha rifiutato perchè non era cash e quindi ha valutato bf molto meno

Strano che si facciano errori grossi quanto una casa

:o:o:o:o:o:o:o:o
 
Beh

il giornalista ha tratto conclusioni errate dicendo che ha rifiutato l'offerta di 35.2

Ha rifiutato perchè non era cash e quindi ha valutato bf molto meno

Strano che si facciano errori grossi quanto una casa

:o:o:o:o:o:o:o:o



"il giornalista" in questione è Guido Bellosta del Lombardreport.com un sito a pagamento ed aveva consigliato le azioni a tutti gli iscritti da anni.
 
Purtroppo non possiamo dire che sotto 35,2 bankit non sará disposta a vendere. Può darsi che se fossero stati cash avrebbe giá accettato.....chissà che non sia disposta ad accettare anche meno.
Vuoi vedere che arriva una nuova offertina tutta cash e la danno via per un tozzo di pane...vuoi non far fare un affare a chi è disposto a pigliarsi questo onere di lavorare la terra....
Non sará che il mercato a 30 non ci s'è fermato per caso?
 
"il giornalista" in questione è Guido Bellosta del Lombardreport.com un sito a pagamento ed aveva consigliato le azioni a tutti gli iscritti da anni.
Infatti è così , ma pure lui sbaglia è un essere umano dopotutto :)
io per es. sono sul titolo da parecchi anni , vendute con gain nel 2006
e poi ricomprate a 27 € circa in attesa della cessione che chissà se arriverà
mai a questo punto ... Non ho fortuna con le OPA
 
Fatto 30 ....!!

Mah...io adesso vi dico la mia.
.......
Io oggi comprerei a 30-31, cosa che sto facendo, in quanto comuque esistono due fatti inoppuganbili: bdi vuole vendere ed a condizioni superiori-uguali a 35.50 CASH.

Ser la cordata è interessata potrà trovare forme alternative di finanziamento e ripresentarsi.

;) Bene Chagan ... Visto che ci hai azzaccato sempre fino ad ora ...
almeno tengo .

Però ...in tutte queste valutazioni sulla società BF .

Secondo mè si trascura il fatto che la società è composta
da tutti beni assolutamente tangibili .
La rendita sarà bassa come si vuole ..però chi diviene il padrone
del tutto ai valori di adesso .., si trova ad avere beni anche immediatamente
scorporabili ... cedibili e vendibili .
Realizzando nel caso della liquidità ....sulla parte che non interessa
al progetto .

Insomma , sognatori finchè si vuole , ma allora ha sognato
anche Banca Aletti nel settembre 2013 quando ha redatto il suo report ,
nella peggiore delle ipotesi .


Poi sicuramente gli offerenti hanno fatto benissimo a fare una offerta minimalissima

Una volta scoperto di essere soli che dovevano fare ..benficenza ... ??

Però i 30 di oggi ... sconatano solo il fattore tempo ...
con BDI che vuole uscire ...
Una cordata che ha interesse a partire con un bel progettone...
Direi che un punto di incontro si troverà ben... senza metterci anni .

Vuoi che Vecchioni non abbia il piano B ...o ..C ...??

Però che strano .... con Banca Intesa che è di quà e di là ....
un numero del genere ... e giustamente qualcuno ci trova qualcosa da dire .
BDI quasi in condizioni di ricatto !!
Le obbligazioni neanche garantite ....
almeno fossero delle convertibili in titoli della nuova società .
Buonuic .
 
La cessione arriverá....ma potrebbe essere una svendita....perchè, guarda caso, l asta è andata sostanzialmente deserta (?????) e perchè l advisor ha presentato una offerta "ovviamente" inaccettabile. Per me si preannuncia il solito tentativo di regalino agli amici degli amici.
Però stavolta ci saranno molti occhi a vigilare la vigilanza (scritto minuscolo)
 
concordo abbastanza con Chagans e Miky.

Solo una precisazione: fra i tanti casini e brutture e inefficienze della vicenda, quella del preteso "conflitto idi interesse" di BIntesa mi pare una grande forzatura, come se davvero BIntesa, per il fatto di avere "quote storiche" di BdI, fosse una specie di socio che comanda DENTRO BdI.

A me, francamente, non pare proprio che sia così.

ciao

Stefano
 
La seconda versione è già più interessante ...

Comunque fa capire che , a parte la offerta farloca ...,
Per un gruppo come quello messo insiema da Vecchioni
una azienda come BF fa molto gola ...

Per cui se BDI saprà gestire bene la trattaica un pò di più si porta a casa ...

Bankitalia: Bonifiche Ferraresi senza pace. Ma cordata Vecchioni forse si ripresenterà | Ambiente & Infrastrutture | Il Ghirlandaio

Finalmente un pò di risonanza sui giornali ...


Bankitalia: Bonifiche Ferraresi senza pace. Ma cordata Vecchioni forse si ripresenterà
di Sergio Luciano



(Il Ghirlandaio) Roma, 7 mar. - Lo stress non abita in via Nazionale. Almeno, così si direbbe valutando la lunga storia della tentata vendita delle Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola italiana, 5400 ettari coltivati per il 92% a cereali, quotata in Borsa, che la Banca d’Italia controlla da decenni per il 62% del capitale ma che, oggettivamente, non ha alcuna competenza né voglia di tenere ancora nel proprio patrimonio. E di fatti l’ha appunto messa in vendita. Una specie di privatizzazione, visto che in fondo la Banca d’Italia è un’istituzione pubblica. Che però …speriamo non sia una metafora di come andranno le prossime privatizzazioni statali. Già, perché questa tentata privatizzazione data dal 7 maggio del 2013 e dopo undici mesi non accenna ancora ad essere coronata da successo. E la Banca d’Italia tutto sembra fuorchè ansiosa di definire la faccenda: ma si vedrà meglio più avanti perché.

Intanto è preliminare chiedersi cosa comporta, o comporterebbe, la riuscita della vendita della Bonifiche Ferraresi. E chi potrebbe comprarsela e per farne che. Va detto subito che alla scadenza del bando di vendita, il 21 febbraio scorso (scadenza già prorogata una volta, perché la prima era andata deserta) s’è presentata una sola offerta. Un’offerta organizzata da un imprenditore agricolo vero, di nuova generazione, il quarantaseienne Federico Vecchioni, già presidente della Confagricoltura, consigliere d’amministrazione del Mediocredito (gruppo Intesa) e per pochi mesi coordinatore di Italia Futura su mandato di Luca di Montezemolo. E’ strano che non ci siano stati concorrenti? No, perché l’azienda costa tanto (si vedrà) ma fattura meno di 10 milioni e rende meno di 500 mila euro all’anno, e non ci sono sul mercato molti operatori capaci di disegnare una strategia credibile per metterla a regime.

Ecco, Vecchioni è tra questi. E’ uno che di agricoltura moderna capisce, e molto. Diciamo così: “Sa come si fa”. Ed ha messo insieme una cordata seria, innegabilmente, anche se non ne sono stati ancora resi noti tutti i nomi. Oltre a lui, la Fondazione Cariplo con un investimento di 50 milioni, Carlo De Benedetti (a titolo personale, e non come Cir) e Beniamino Gavio, entrambi con 20 milioni di euro. Tutti insieme per tirar fuori quasi l’intero valore della capitalizzazione di Borsa, circa 210 milioni, per rilevare dalla Banca d’Italia il 52,37% - lasciandole il 10% - e naturalmente fare l’Opa. L’idea della cordata era di pagare il 55% del controvalore in contanti e il restante 45% in obbligazioni decennali al tasso fisso del 4%.

Alla Banca d’Italia quest’offerta non è sembrata congrua, perché il bando prevedeva l’alienazione totale della quota posseduta e per contanti, non parzialmente in titoli: “Questo Istituto, sin dall'inizio della procedura di vendita, ha chiarito l'intenzione di dismettere in blocco l'intera partecipazione”, ha chiarito via Nazionale in un comunicato, “e ha, successivamente, precisato che avrebbe considerato progetti di integrazione industriale a condizione che consentissero comunque l'uscita della Banca dalla società in un congruo lasso di tempo. L'offerta presentata, considerato che non riguarda la cessione in blocco dell'intera partecipazione, che non si configura come un progetto di integrazione industriale e che prevede modalita' di pagamento soggette ad un significativo rischio finanziario, non risponde ai requisiti richiesti". Zero a zero e palla al centro, dunque, si ricomincia: Bonifiche Ferraresi andrà comunque venduta, si riapriranno i termini della gara o ne verrà bandita una nuova.

C’è un punto curioso, nella nota di Bankitalia: quello in cui si definisce l’offerta della cordata Vecchioni come avulsa da “un progetto di integrazione industriale”. In realtà è vero il contrario. Per quanto Vecchioni, sobriamente ed opportunamente, abbia preferito non parlarne, si sa che la sua idea ruota tutta attorno a una decisa valorizzazione industriale dell’asset, ed alla successiva estensione della scommessa ad altre aziende aggregabili, fermo restando che la Ferraresi è la più grande. Un’agricoltura integrata in filiera con gli sbocchi agroindustriali dei prodotti, diversificata dove il mercato premia e non concentrata sulle poche redditizie colture cerealicole, un completamento del business con le rinnovabili – solare su serra, forse, o biomasse – tra le due aziende agricole situate nella Provincia di Ferrara ed una in provincia di Arezzo.

Un genere di sfida agroindustriale che fino ad oggi è completamente mancata, in un’Italia contraddistinta da un tessuto agrario polverizzato, poco meccanizzato, e sostanzialmente sussistenziale salvo che in pochi quadranti e in poche filiere. Il progetto su Bonifiche Ferraresi si candidava – ma il tempo al passato è probabilmente un errore perché la cordata si ripresenterà – a divenire un polo aggregante di medie e medio-grandi aziende agricole italiane in cerca di gestione. Ce ne sono tante, e avrebbe senso aggregarle.
 
La cessione arriverá....ma potrebbe essere una svendita....perchè, guarda caso, l asta è andata sostanzialmente deserta (?????) e perchè l advisor ha presentato una offerta "ovviamente" inaccettabile. Per me si preannuncia il solito tentativo di regalino agli amici degli amici.
Però stavolta ci saranno molti occhi a vigilare la vigilanza (scritto minuscolo)

chi la considera svendita può mettere le sue cose in maniera da non partecipare all'opa
 
Rinnovo la richiesta fatta a luglio 2013 ( che non ha avuto seguito forse perchè ci si poteva vedere della dietrologia); adesso arrivati a destinazione potrebbe sembrare più innocua.
Le notizie e i vostri personali ragionamenti derivavano dal FOL e dalle ricerche in internet?
Oppure dedicavate parte del tempo per reperire informazioni in modo più diretto?

Lo chiedo, perchè come dissi allora, a Jolanda già a luglio "giravano" alcune voci.

Quindi, dal momento che non ne abbiamo beccato una con i nostri ragionamenti da FOL, lascio continuare chi vuole su questa linea (e leggerò sempre con piacere gli sforzi intellettuali di altri), ma mi piacerebbe brevemente capire quello che si dice fuori da qui.

Potrebbe servire in assemblea per chiarire alcuni concetti e fissare punti fermi anche temporali; con la figura che hanno fatto non credo che siano migliori di molti di voi e quindi il rispetto a questo punto deve essere reciproco.
 
Ritorno a seguire il titolo dopo un bel po' di anni.
Oggi mi sono letto i post degli ultimi giorni per mettermi in pari.
Leggo che molti (anche Bellosta) usano i 35 euro offerti come valutazione minima per possibili offerte future, come se bdi avesse rifiutato perche' QUEL prezzo era basso.
Ma veramente valutate 16 euro il 45% offerto tramite il bond decennale, non garantito ?!?!?

Secondo me il prezzo che ha rifiutato bdi e' 19 euro + il valore di quel bond che adesso non porta certamente a 16 euro (ma che non saprei valutare).

Dopodiche' si aprirebbe anche il discorso relativo a quanto ha influito per il rifiuto il prezzo offerto e quanto la mancanza di un piano industriale chiaro.

p.s. Naturalmente ho visto che altri hanno il mio stesso dubbio.
 
Articolo gia' letto ieri. Quello che mi è sempre balzato all'occhio in ogni comunicato della BANCA D'ITALIA VERGOGNA , sono sempre stati i toni dimessi degli stessi, che lasciavano presagire un risultato negativo.
Si puo' comunicare una cosa anche non troppo positiva in maniera da farla impattare meno sulle conseguenze considerando da dove proveniva .....
Certo che se uno va al mercato e cerca di vendere la propria merce in codesto
modo ......il risultato lo abbiamo visto.
Duecento milioni di euro piu' venticinque di ingaggio per il calciatore Messi offerti dal PSG , poi non venitemi a raccontare che non ci sono i soldi.
Se poi la si vuol svendere creandone tutti i presupposti, inscenando la farsa ignobile è un altro discorso.
Non è vero che la terra si è svalutata in questi anni.
Se non ricordo male il titolo tocco in borsa il valore di oltre cinquanta mila lire
venti anni fa....siamo quasi agli stessi valori...meditate gente meditate.
Certo siamo stati poco scaltri borsisticamente parlando, perché si è dovuto toccare con il ptf l'inaffidabilita' di chi dovrebbe essere il tutore di tutt'altro.
Esempi non sono mancati in passato, dalla svendita di Risanamento al pararsi il sedere su Parmalat. Per non mkenzionare la quota di Beni Stabili che dopo ceduta raddoppio di valore in breve tempo.
Mi sembra ovvio che ci si è cacciati in un bel pasticcio, ed ora anche un brodino varra' un pranzo nuziale.
 
comunque ... Classica italianata ...

Ora non si capisce più cosa possa succedere ...
Se l' advisor è ancora li a gestire le offerte oppure è scaduto .
Non si capiscono neanche bene i termini dell'offerta a quanto pare ..
anche se è stta rifiutata ...
Cosa fa ora BDI gestisce altre offerte in prima persona ...
considerato che è ancora aperta la trattativa ...
con chi poi .

Comuqnque la si rigiri ...l'affare è andato a finire in famiglia come prevedibile ...
E tra i pochi articoli a commentare la vicenda
nesuno si sbilancia sulla congruità o meno del valore offerto .

ciaooo.
 
volevo credere nell'istituzioni

.....sono un azionista di vecchia,vecchissima data,le garanzie che avevo nell'investimento erano il valore patrimoniale e il possessore della stessa,senza dare un giudizio di approvazione o meno giudicavo la banca d'italia garante di serietà,sobrietà istituzionalità,un po' come i carabinieri,la chiesa,...ecc non è importante come e se si crede in loro ma si rispettano...l'italia li rispetta,da ciampi,alla tarantola,da saccomanni a dini l'italia da sempre ha chiesto a loro una mano....

sono cresciuto con certe opinioni...se c'era scritto sul giornale era vero....

avendo fatto anche risanamento napoli e avendone vissuto tutte le polemiche susseguenti,ho sempre pensato che la " gara " fosse una prassi corretta messa in essere per non essere tacciati di privilegiare un gruppo rispetto ad un altro..pensavo comunque che immettersi in una gara fosse una situazione a garanzia ma fosse già tutto prestabilito..e tutto questo non per alterazione delle parti ,ma per capacità di gestione di una semplice situazione.Se dal 1941 decidevo di venderla non pensavo affatto che ci fossero del problemi al momento della decisione....

uno mi può dire ingenuo...ma rispetto alle istituzioni sarebbe bello doveroso esserlo...loro devono agire e pensare e lavorare con capacità

l'incapacità lo metterei come reato,quello crea veramente danni

a questa storia avevo dato e do anche un senso che va oltre il danaro,era il bisogno di persone semplici che vedevano dopo tanti anni realizzare un sogno "giusto" perché persone competenti lo avevano portato in fondo.....a noi non rimaneva altro che aspettare il compimento del loro lavoro,con tanta pazienza e comprensione

invece la banca d'italia ha dimostrato una enorme superficialità nel gestire la situazione,ha dimostrato che sa far bene perché non ha problemi,perchè ha 96 miliardi da gestire,ma di fronte ad un problema....si è arenata facendo una pessima figura intaccando,almeno per me la propria immagine.....

peccato perché dalla società stessa e dalla banca d'italia un segnale di potersi fidare di qualcuno era e sarebbe importante..

ora penso e penserò solo alla gestione dell'investimento...

vedo che pochi hanno capito che l'offerta,se pur virtuale e non garantita era ed è di oltre 40 euro

perché uno deve sommare la parte cash alla parte obbligazionaria e dividerla tra 55% e 45%

quindi fare 35,50 più il 4 per cento di esso per dieci anni che fa circa 49 euro,
la parte cash è il 55 per cento e da 49 euro fa la media che viene circa 40,70 per azione....non essendo garantita era virtuale alla banca d'italia avevavo offerto di lasciarla dentro con il 10,01 per cento per fare il viaggio insieme.....

non so se 40,70 la reputassero una cifra soddisfacente,in risanamento ci dissero che avevavno fatto fare una perizia in italia ed una all'estero chissà qual è il valore scritto in tali perizie su bonifiche

comunque tecnicamente è stata rifiutata una offerta di oltre 40 euro....

vedremo cosa accadrà in futuro...

aspetto...


tante cose andrebbero dette ma penso che per adesso il mio pensiero si capisca così............


ciao,fury
 
  • Like
Reazioni: mkg
"ha ricevuto un'offerta da parte di una cordata di imprenditori italiani che si è dichiarata disponibile ad acquisire il 52,37% delle azioni della società, pagando un corrispettivo di 35,56 euro per azione, per il 55% in contanti e per la parte rimanente in obbligazioni decennali al tasso fisso del 4%, da ammettere al MOT di Borsa Italiana, emesse da una società veicolo"

Fury, leggendo il comunicato di BdI io capisco che l'acquirente ha proposto questo:


  • Compro il 52.37% delle azioni [siccome le azioni sono 5.625.000, ne compro 2.945.812]
  • Queste 2.945.812 azioni le pago 35.56 ciascuna [in euro sono 104.753.092,00]
  • Di questi 104.753.092,00, il 55% lo pago in contanti [cioè tiro fuori cash 57.614.200,88]
  • La differenza di 47.138.891,63 la pago in obbligazioni decennali 4%.
Puoi spiegare, visto che tu hai calcolato 40.70 euro, ed io non sono proprio riuscito a seguire il tuo ragionamento, dove il mio è sbagliato?

Grazie

Stefano
 
io so che nel toto opa avevo messo 32 37... difatto ci ho preso..per cui voglio fare alcune considerazioni...
primo mi sarei aspettato uno storno maggiore, forse arrivera nei prossimi gg in tal caso forse comprero... chagans io a 30 non entro a25-28 magari si,,.
secondo questo perche bdi e ancora intenzionata a vendere... ma a chi?
terzo... io non ho capito una cosa ..bf e ancora in. vendita? si deve trovare un nuovo advisor? gestisce tutto direttamente bdi?
quarto su questo punto fondamentale manca chiarezza... io non so se e in corso una procedura di vendita o meno o se ci vogliano altri due anni per scegliere un advisor, se domani chiamassi bdi perche voglio comprare bf cosa mi risponderebbero?
 
io so che nel toto opa avevo messo 32 37... difatto ci ho preso..per cui voglio fare alcune considerazioni...
primo mi sarei aspettato uno storno maggiore, forse arrivera nei prossimi gg in tal caso forse comprero... chagans io a 30 non entro a25-28 magari si,,.
secondo questo perche bdi e ancora intenzionata a vendere... ma a chi?
terzo... io non ho capito una cosa ..bf e ancora in. vendita? si deve trovare un nuovo advisor? gestisce tutto direttamente bdi?
quarto su questo punto fondamentale manca chiarezza... io non so se e in corso una procedura di vendita o meno o se ci vogliano altri due anni per scegliere un advisor, se domani chiamassi bdi perche voglio comprare bf cosa mi risponderebbero?

2-3-4 mi sembra chiara la situazione: l'incarico a BLeonardo si è esaurito, punto.
BdI ha dichiarato di avere tuttora intenzione di vendere, ma niente ha deciso circa come.

Qundi, tutto è possibile:

  • la "cordata" offre un po' di più, con le garanzie richieste, e BdI vende.
  • BdI fa un'altra asta,
  • BdI vende a trattativa privata (forse "adesso", ad asta deserta, può farlo, mentre prima era obbligata da normativa europea a fare l'asta)
  • BdI fa passare un'altra decina d'anni e intanto pensa come fare.
  • altra
  • altra, etc etc
 
2-3-4 mi sembra chiara la situazione: l'incarico a BLeonardo si è esaurito, punto.
BdI ha dichiarato di avere tuttora intenzione di vendere, ma niente ha deciso circa come.

Qundi, tutto è possibile:

  • la "cordata" offre un po' di più, con le garanzie richieste, e BdI vende.
  • BdI fa un'altra asta,
  • BdI vende a trattativa privata (forse "adesso", ad asta deserta, può farlo, mentre prima era obbligata da normativa europea a fare l'asta)
  • BdI fa passare un'altra decina d'anni e intanto pensa come fare.
  • altra
  • altra, etc etc

appunto tanto per cambiare non ce chiarezza....
 
Indietro