730/2019 redditi 2018 e precompilato on-line ADE

In sezione "Esito del calcolo del 730 precompilato" del portale Web "La tua dichiarazione precompilata" dell'Agenzia delle Entrate, zezione "Scegli il modello"->"Modello 730"->"Esito del calcolo del 730 precompilato" mi dice:

Sei a credito di X euro

In "Visualizza il tuo 730 precompilato" -> sezione "Risultato della compilazione" del pdf ho tutti i righi da 161 a 179 non valorizzati.

Mi aspettavo ad esempio che il rigo 161 "IMPORTO CHE SARA’ TRATTENUTO DAL DATORE DI LAVORO O DALL’ENTE PENSIONISTICO IN BUSTA PAGA" abbia "SALDO E PRIMO ACCONTO" pari ad X.

Sbaglio qualcosa?

Grazie a chi vorra rispondermi.
toth

Dopo che avrai accettato o modificato il precompilato e ti appresterai ad inviarlo all'ADE (dopo il 2 maggio) , in quei righi appariranno gli importi definitivi che tu potrai visionare prima di inviare in via definitiva.
 
Domanda:

Per mie esigenze devo far controllare il 730 a un caf di riferimento?

Per la voce spese sanitarie non ho alcun scontrino conservato, ma hoil foglio di riepilogo dell'agenzia delle entrate con il valore rilevato (per intenderci, l'ultimo foglio del precompilato 730 on line). Posso usare quello per dimostrare le spese sostenute?

I CAF chiedono tutta la documentazione.

Se non hai scontrini, invia tutto senza fare modifiche e risparmi anche i soldi del CAF (minimo 60 euro).
 
1_Assolutamente no.
2_L'abbonamento può anche non essere nominativo.

Ti ringrazio per la risposta, ma le cose non mi sono chiare.
1)Perché non devo suddividere i 44 giorni in due periodi, dato che l'immobile ha avuto due differenti utilizzi (prima immobile a disposizione, cod. 2; poi immobile privo di utenze, cod. 9)?
2)L'abbonamento di mia figlia è, comunque, nominativo (cognome, nome e data di nascita), ma privo dell'indicazione del codice fiscale. Il mio dubbio, pertanto, è se siano sufficienti i dati presenti oppure se è indispensabile il cod. fisc.
 
Il figlio vuole richiedere il bonus affitto perché non ha capienza fiscale? Altrimenti a condizioni immutate può detrarre lui le spese di affitto per i fuorisede, il bonus affitto richiede la residenza spostata (in realtà la dimora abituale ma tant'è) che è incompatibile con la detrazione precedentemente usufruita.
Perché poi per 6 mesi se è ancora in vigore?


1_Assolutamente no.
2_L'abbonamento può anche non essere nominativo.

ci puoi illuminare sul punto 1? Perché assolutamente no?
a me invece l'ipotesi prospettata dall'utente sembra corretta

sul punto 2 posso invece concordare in quanto non conta che sia riportato il codice fiscale di chi usufruisce dell'abbonamento ma serve o almeno servirebbe il codice fiscale di chi lo ha pagato
 
ci puoi illuminare sul punto 1? Perché assolutamente no?
a me invece l'ipotesi prospettata dall'utente sembra corretta

sul punto 2 posso invece concordare in quanto non conta che sia riportato il codice fiscale di chi usufruisce dell'abbonamento ma serve o almeno servirebbe il codice fiscale di chi lo ha pagato

Ciao xmagox,
riguardo al Punto 2 io so che le spese che vanno in detrazione devono risultare effettuate dal dichiarante (nel proprio interesse oppure nell'interesse di una persona fiscalmente a carico) ovvero direttamente da una delle persone a carico. Per es., nel mio 730 precompilato che visualizzo sul sito dell'AdE le spese mediche sono suddivise sulla base dei codici fiscali in 4 gruppi (quelle con il mio codice, quelle effettuate direttamente da mia moglie e quelle effettuate dalle mie due figlie). E, nelle spese che risultano effettuate con i codici dei miei congiunti, non risulta in alcun modo né il mio nome né il mio CF.
Il mio dubbio, peraltro, è se per gli abbonamenti è sufficiente l'indicazione dei dati anagrafici (nome. cognome e data di nascita) oppure se è indispensabile anche il codice fiscale. In sostanza, teorizzando che l'abbonamento sia a mio nome e per mia utilizzazione (eliminiamo i dati di mia figlia, per semplificare il discorso), i dati indicati sarebbero sufficienti oppure occorrerebbe il CF?
 
Ultima modifica:
Ciao xmagox,
riguardo al Punto 2 io so che le spese che vanno in detrazione devono risultare effettuate dal dichiarante (nel proprio interesse oppure nell'interesse di una persona fiscalmente a carico) ovvero direttamente da una delle persone a carico. Per es., nel mio 730 precompilato che visualizzo sul sito dell'AdE le spese mediche sono suddivise sulla base dei codici fiscali in 4 gruppi (quelle con il mio codice, quelle effettuate direttamente da mia moglie e quelle effettuate dalle mie due figlie). E, nelle spese che risultano effettuate con i codici dei miei congiunti, non risulta in alcun modo né il mio nome né il mio CF.
Il mio dubbio, peraltro, è se per gli abbonamenti è sufficiente l'indicazione dei dati anagrafici (nome. cognome e data di nascita) oppure se è indispensabile anche il codice fiscale. In sostanza, teorizzando che l'abbonamento sia a mio nome e per mia utilizzazione (eliminiamo i dati di mia figlia, per semplificare il discorso), i dati indicati sarebbero sufficienti oppure occorrerebbe il CF?

Bisogna attenersi a quanto riportato nelle istruzioni e non andare di fantasia.
Non mi sembra che ci sia scritto da nessuna parte che il codice fiscale sia obbligatorio, pena la perdita della detrazione.
Questa spesa dell'abbonamento è presente anche sul precompilato oppure no?
 
Bisogna attenersi a quanto riportato nelle istruzioni e non andare di fantasia.
Non mi sembra che ci sia scritto da nessuna parte che il codice fiscale sia obbligatorio, pena la perdita della detrazione.

Sì, grazie. Avevo letto quanto sopra e pensavo proprio che le spese per abbonamenti ai trasporti fossero scaricabili anche senza CF. Ma temevo che, da qualche altra parte, potesse esserci qualche cavillo generico che imponeva i codici fiscali per tutte le tipologie di spese detraibili.

Questa spesa non è presente nel precompilato, anche perché lì vanno in automatico con i CF ed anche perché le aziende trasporti penso non abbiano un collegamento diretto con i database dell'AdE. Ma, d'altro canto, mancano inspiegabilmente anche molte altre cose che dovrò aggiungere io, per es. le spese universitarie di una delle mie figlie (mancano ogni anno!), pagate regolarmente tramite PagoPA.
 
Per gli abbonamenti per i trasporti a quale anno si fa riferimento, 2017 o 2018?
 
Secondo me non conviene mettere nel 730 spese che poi sono state rimborsate l'anno successivo.
Infatti nel 730 successivo verranno tassate al 20%, quindi in maniera più pesante della detrazione ottenuta (19% dell'importo speso ridotto della franchigia).


Così ho sempre fatto io . Mai inserito spese rimborsate l’anno successivo , appunto per evitare di inserire l’anno successivo i rimborsi ricevuti x per la tassazione separata.
Tuttavia ora, con i dati che inviano le assicurazioni, succede che se tu togli dal precompilato le spese rimborsate in anno successivo , poi ti trovi nella dichiarazione successiva, al quadro D , i rimborsi ricevuti , per cui occorre togliere anche questi , sicché bisogna modificare due precompilati : un anno per togliere le spese rimborsate e l'anno successivo per togliere i rimborsi delle spese che non hai inserito: una menata!

Stavo meditando, che da ora in avanti , se i rimborsi in anno successivo sono modesti conviene forse lasciare le spese che sono state rimborsate, in tal modo non si modifica due precompilati .
 
Stavo meditando, che da ora in avanti , se i rimborsi in anno successivo sono modesti conviene forse lasciare le spese che sono state rimborsate, in tal modo non si modifica due precompilati .

Io preferisco lasciare tutto come compare nel precompilato.
Se togliessi la spesa e poi NON mi venisse rimborsata, perderei la detrazione del 19%.

In particolare mi è capitato di portare in detrazione una spesa relativa al 2017 di 2.400 euro per perizie medico legali di mia figlia.
Il giudice ha poi emesso sentenza di rimborso forfettario di 15.000 euro da parte dell'assicurazione della controparte.
In sostanza non risulta un rimborso specifico delle spese medico legali.
Nel precompilato relativo al 2018 non c'è traccia di alcun rimborso.
Credo di aver fatto bene a lasciare tutto come stava nel precompilato dello scorso anno.
 
Se non hai scontrini, invia tutto senza fare modifiche e risparmi anche i soldi del CAF (minimo 60 euro).

Una domanda: se per caso le cifre riportate per le spese sanitarie fossero sbagliate, si rischierebbe in teoria qualcosa?

Chiedo perchè neanche io conservo scontrini.
Son cifre piccole eh... 35 euro di medicinali (più altre spese per prestazioni specialistiche, che mi permettono di superare la franchigia e avere un rimborso, ma di quelle ho le ricevute)... ma io non sono in grado di determinare se ho davvero speso 35 o no..
 
Una domanda: se per caso le cifre riportate per le spese sanitarie fossero sbagliate, si rischierebbe in teoria qualcosa?

Chiedo perchè neanche io conservo scontrini.
Son cifre piccole eh... 35 euro di medicinali (più altre spese per prestazioni specialistiche, che mi permettono di superare la franchigia e avere un rimborso, ma di quelle ho le ricevute)... ma io non sono in grado di determinare se ho davvero speso 35 o no..

la risposta è NO.
Se si accetta il precompilato o anche eventualmente lo si modifica in dati che NON modificano il risultato finale delle imposte NON SI E' SOGGETTI A CONTROLLO. Spero sia chiaro una volta per tutte
 
la risposta è NO.
Se si accetta il precompilato o anche eventualmente lo si modifica in dati che NON modificano il risultato finale delle imposte NON SI E' SOGGETTI A CONTROLLO. Spero sia chiaro una volta per tutte

grazie!
Dovessi però modificarlo per altre voci, senza toccare quelle sanitarie, cambiando il totale a credito o a debito, in quel caso potrebbero chiedermi di rendicontare le spese sanitarie anche se non le modifico rispetto al precompilato?

paranoie eh.. ma giusto per capire :)
 
grazie!
Dovessi però modificarlo per altre voci, senza toccare quelle sanitarie, cambiando il totale a credito o a debito, in quel caso potrebbero chiedermi di rendicontare le spese sanitarie anche se non le modifico rispetto al precompilato?

paranoie eh.. ma giusto per capire :)

Anche in questo caso la risposta è sempre NO

copio e incollo da una circolare dell'Agenzia delle Entrate:
Se il cittadino modifica alcuni dati aggiungendone di nuovi o modificando quelli già presenti, l’Agenzia effettuerà il
controllo documentale esclusivamente sui dati aggiunti o rettificati. Non verrà, infatti, effettuato il controllo documentale sui dati relativi agli oneri forniti dai soggetti terzi che non sono stati variati dal contribuente.
 
Ciao,
spero di essere nella discussione giusta per la mia domanda (in caso contrario chiedo venia).

Quest'anno farò per la prima volta il 730 e ho pensato di farlo tramite il modulo precompilato.
L'anno scorso ho aperto un conto trading su etoro e ho investito una certa somma sulle criptovalute e facendo copy-trading.
Da quello ho letto su vari siti, queste somme (che siano plusvalenze o minusvalenze) vanno dichiarate, compilando il riquadro RW inserendo vari dati (ad esempio il valore iniziale e quello finale delle attività finanziarie).
Il mio dubbio è: le informazioni da inserire sono relative sull'intero conto o su ogni singola operazione che è stata fatta?
Grazie
 
ci puoi illuminare sul punto 1? Perché assolutamente no?
a me invece l'ipotesi prospettata dall'utente sembra corretta

Da quando avere le utenze attive/disattive cambia lo status di abitazione a disposizione? Che poi a livello di 730 cambia poco, tanto è l'imu da pagare.
 
Da quando avere le utenze attive/disattive cambia lo status di abitazione a disposizione? Che poi a livello di 730 cambia poco, tanto è l'imu da pagare.

Codici da indicare (come da istruzioni del 730/2019):

‘2’ immobile, ad uso abitativo, tenuto a disposizione oppure dato in uso gratuito (comodato) a persone diverse dai propri familiari (vedi
istruzioni al codice ‘10’). Si tratta, ad esempio, dell’immobile posseduto in aggiunta a quello adibito ad abitazione principale del possessore
o dei suoi familiari;

‘9’ immobile che non rientra in nessuno dei casi individuati con i codici da 1 a 17. Ad esempio il codice ‘9’ va indicato nel caso di:
 unità immobiliari prive di allacciamento alle reti dell’energia elettrica, acqua, gas, e di fatto non utilizzate, a condizione che tali circostanze
risultino da apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio da esibire o trasmettere a richiesta degli uffici;


Anche ammesso che ambedue le tipologie non siano assoggettabili all'Irpef, sarebbe in ogni caso opportuno, almeno dal punto di vista formale, indicare, tramite il codice corretto, lo status effettivo.
 
Da quando avere le utenze attive/disattive cambia lo status di abitazione a disposizione? Che poi a livello di 730 cambia poco, tanto è l'imu da pagare.

che a livello di Irpef cambi poco sono d'accordo
Ma ti consiglio comunque, prima di rispondere a domande sul tema, una rapida ripassata alle Istruzioni del 730 :cool:KO!
 
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